I 7 viaggi nel mondo da non perdere per gli amanti del gusto

I 7 viaggi nel mondo da non perdere per gli amanti del gusto

Conoscere luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica vera, è geografia”.
Sono queste le parole, anche se non tra le più studiate a scuola, che lo scrittore Goethe dedicava, in tempi non sospetti, ai viaggi alla scoperta del gusto.
Una tendenza che, secoli dopo, si è rivelata più che azzeccata, dato il crescente interesse nelle tradizioni culinarie.
Ecco allora per voi alcune mete internazionali che ospitano festival dedicati alla cucina o che custodiscono ingredienti e ricette che le hanno rese celebri nel mondo.
Da segnare in calendario per un anno dal sapore inconfondibile.

Vienna

1 – Marzo: giornata delle torte in Mitteleuropa

La giornata delle torte del 17 marzo è entrata di recente a far parte del club delle Giornate mondiali, ma può rappresentare un ottimo pretesto per partire per un itinerario last minute alla volta di Germania e Austria.
Precisamente, sulle tracce delle loro inimitabili creazioni dolciarie, come la torta Foresta Nera, caratterizzata dalla presenza di cioccolato e ciliegie, di cui i boschi del land sono ricchi e della torta Sacher, prelibatezza viennese.
Un viaggio in cui natura, cultura e buona tavola possono regalare un mix adatto a superare anche le giornate piovose.

Gumbo a New Orleans

2 – Aprile e maggio: tra musica e frutti di mare con il New Orleans Jazz & Heritage Festival

Per gli amanti della musica e della gastronomia il New Orleans Jazz & Heritage Festival è un evento imperdibile.
Tra la fine di aprile e l’inizio di maggio centinaia di migliaia di appassionati si radunano per ascoltare una lipe up di artisti che animano la città interpretando una serie di generi che affondano le proprie radici nel sud: dal blues al folk, passando per il country e, ovviamente, il jazz.
Ad accompagnare le performance i migliori piatti di mare del sud, tra cui il gumbo, uno stufato servito su riso e preparato con un’ampia varietà di ingredienti, come peperoni, salsiccia e frutti di mare, ma anche gamberi e pesce fresco cucinati nello stile tradizionale della città.

Adelaide

3 – Maggio: dall’altra parte del mondo per Tasting Australia 

Nel mese di maggio in Australia si celebra uno dei festival gastronomici più longevi del Paese che da oltre venticinque anni ravviva la stagione autunnale sotto l’equatore.
Si tratta di Tasting Australia, un evento nel cuore di Adelaide che offre esperienze culinarie esclusive nel Sud dell’Australia con il supporto di leggende del posto e dei migliori chef di tutto il mondo.
Nel corso del festival si possono assaggiare piatti per ogni budget tra “Dining Galleries”, locali a metà tra un ristorante e una galleria d’arte, lezioni di cucina e masterclass sul mondo del vino, della birra e dei distillati, ma anche degustazioni, pranzi lussuosi e cene in terrazza per celebrare la ricchezza della cucina australiana.

Londra

4 – estate: un salto al Taste of London

Con chef rinomati, ristoranti di alto livello e produttori innovativi, questo evento offre un’esperienza unica agli appassionati di cucina.
Taste of London è un festival culinario che racchiude l’essenza vivace e variegata della scena gastronomica londinese più all’avanguardia.
Dalle squisite degustazioni alle dimostrazioni culinarie dal vivo, ogni angolo di Taste of London è una delizia per i sensi, dove i partecipanti possono scoprire nuove tendenze e celebrare l’eccellenza gastronomica in un’atmosfera animata e festosa.

Galway

5 – settembre: alla scoperta delle ostriche di Galway

Ogni anno, nel cuore della costa ovest irlandese l’apertura della stagione delle ostriche viene celebrata con il Galway International Oyster Festival, (leggi articolo qui) un evento di tre giorni dedicato interamente ai prelibati molluschi.
In occasione della manifestazione, che si tiene l’ultimo weekend di settembre, la città organizza un ricco palinsesto di eventi tra cene e degustazioni per assaggiare le ostriche provenienti dalle acque di Brandy Bay accompagnati da musica dal vivo, auto d’epoca e sfilate.
Da non perdere, per gli amanti della birra, il “giro” dei pub della città che, in occasione del festival, offrono ostriche come accompagnamento gratuito a una pinta di stout.

Octoberfest a Monaco di Baviera

6 – ottobre: a Monaco per il mito Oktoberfest

Nonostante sia noto soprattutto per la birra, l’Oktoberfest è celebre anche per la gastronomia tradizionale tedesca.
Per circa tre settimane in ottobre, i partecipanti vivono un’esperienza unica, provando un’ampia varietà di piatti tradizionali come pretzel, salsicce e stinchi di maiale, ascoltando musica dal vivo e partecipando ad attività culturali.
L’evento si tiene ogni anno in Baviera dal 1810, attirando milioni di visitatori da tutto il mondo. Le grandi birrerie e i coloratissimi costumi tradizionali contribuiscono all’atmosfera vivace e festosa dell’Oktoberfest, che unisce gusto e cultura.

Alba

7 – autunno: i sapori vellutati del tartufo ad Alba

Il festival di Alba è uno degli eventi più importanti dedicati al tartufo bianco, un ingrediente molto apprezzato per l’aroma caratteristico e il sapore delicato, fondamentale in alcune ricette locali.
La manifestazione si svolge durante la stagione di raccolta, che va da ottobre a novembre, e i visitatori possono partecipare ad aste di tartufi, degustazioni ed eventi culinari esclusivi.
L’atmosfera festosa comprende solitamente musica, danze e altre celebrazioni che valorizzano la ricchezza culturale della regione.

 

 

I vini delle donne: Michela Manduano

I vini delle donne: Michela Manduano

La società agricola Manduano nasce nel 2010 quando la famiglia omonima decise di investire  sul proprio territorio, ritenendola terra di grandi eccellenze.
Siamo nella valle dell’Ofanto a Cerignola, in Puglia. 
E’ qui che la Donna del Vino Michela Manduano insieme al fratello Vito e all’enologo Giuseppe Colopi, ,portano in bottiglia il frutto dei loro territori.
Tempo, passione, dedizione e cura. Questi i principi su cui si basa l’azienda. “Cerchiamo di portare avanti con entusiasmo  una tradizione di famiglia che parte dai mii nonni” spiega  Michela Manduano amministratrice dell’azienda.
Jalissia, dal griko “verità” è una delle punte di diamante dell’azienda. un rosso ottenuto da uve di Troia in purezza, vitigno autoctono della zona. Fermentazione in acciaio e affinamento in botte.
Colore rosso rubino con riflessi porpora; caratterizzato da note speziate di pepe nero e liquirizia contornate da eleganti note boisè.
In bocca si riscontra una piacevole verticalità caratterizzata da un evidente tannicità e un’ottima persistenza.
Al retrogusto si notano intense note  speziate e particolari note floreali. 
Vino che per le sue caratteristiche si consiglia da abbinare a piatti di carne rossa, a selvaggina o da accompagnare a formaggi di lunga stagionatura.

 

I vini delle donne: Immacolata Pedace

I vini delle donne: Immacolata Pedace

immacolata è una donna che a ben donde può affermare di essere sul tetto d’Europa. Non una definizione di enfasi giornalistica o meritocratica ma semplicemente geografica.
E’ infatti dal coraggio di una donna che, nel cuore del parco dell’altopiano calabrese della Sila, per la precisione nei pressi del lago Cecita in località Cava di Melis è nato a 1315 metri d’altitudine quello che è il vigneto più alto d’Europa.
Sono due ettari e mezzo quelli vitati e Immacolata e la sua famiglia quando decisero di intraprendere questa avventura furono considerati dei folli anche perché quelle 500 barbatelle iniziali dovevano superare anche una pendenza di 45 gradi! Qui la temperatura d’inverno scende abbondantemente sotto lo zero, nevica spesso e la vite – si vociferava nei paesi vicino – non attecchirà mai.
Oggi non solo sono quelle piantine sono attecchite ma producono circa 10.000 bottiglie di vino bianco, rosato e rosso, prodotto da vitigni internazionali (Chardonnay, Pinot Bianco, Gewurztraminer, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon) e autoctoni (Magliocco e Gaglioppo).
Il coraggio d’Immacolata oggi è un fulgido esempio non solo di viticultura estrema, ma un’anticipatrice se volete di come affrontare al meglio i cambiamenti climatici.
Di certo è  che ai Mondial des Vins Extremes 2023 hanno fatto incetta di premi e medaglie.
Le olimpiadi dei vini estremi hanno infatti premiato con la medaglia d’oro il rosso Lykos e con medaglia d’argento il bianco Chione e il rosato Anthea.

Lykos, Rosso Igp Calabria, è prodotto da vitigni Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc.
Un nome sontuoso ricco di significato e legato alla mitologia greca che ci riporta ai fasti della Magna Grecia. Identificava nell’antichità i corsi d’acqua, tra cui Lykos appunto che era un affluente del Meandro che veniva raffigurato come un lupo. Secondo l’Enciclopedia Treccani, Lykos appare su monete di Laodicea, in Frigia, del periodo di Caracalla, in cui il fiume è raffigurato come un lupo che posa la zampa sinistra su un vaso rovesciato. Rosso rubino intenso accattivante al naso sprigiona sentori di fiori secchi, violetta, frutta rossa fresca come fragola, e ciliegia nera insieme ad alcune interessanti note fumé.
In bocca è pieno, rotondo, armonico e ben equilibrato, di buona freschezza, con tannino morbido e avvolgente. Struttura ed eleganza con un finale alla liquirizia che conduce a un finale erbaceo con note balsamiche e sentori tipici della macchia mediterranea.

Diversity Ark: ecco le prime nove aziende certificate nel segno della biodiversità

Diversity Ark: ecco le prime nove aziende certificate nel segno della biodiversità

Traguardo raggiunto per nove aziende vinicole, otto italiane e una estera che, con l’inizio del 2024, hanno concluso l’iter e ottenuto la nuova certificazione Diversity Ark.
Obiettivo? Garantire la tutela della biodiversità a tutto tondo senza intaccare la qualità.

Azienda Agricola Inama di Inama Stefano e Giuseppe (Veneto), Azienda Agricola Meroi (Friuli Venezia Giulia), Gradis’ciutta (Friuli Venezia Giulia), Le Piane Boca (Piemonte), La Torre alle Tolfe (Toscana), Tenuta Luisa (Friuli Venezia Giulia), Tenuta Stella (Friuli Venezia Giulia), Vecchie Terre di Montefili (Toscana), Vinarija Kozlović (Croazia): queste le nove aziende che a partire dal 2020 hanno intrapreso il percorso di certificazione che rappresenta ad oggi una vera e propria rivoluzione in ambito agricolo.


L’agricoltura olistica

Diversity Ark, infatti, si approccia all’agricoltura con una nuova filosofia di pensiero, proponendo una visione olistica che mira a tutelare a 360° la biodiversità presente in campo.
Ideata dagli agronomi Stefano Amadeo e Stefano Zaninotti, la certificazione introduce un modello assolutamente innovativo di agricoltura sostenibile perseguendo una protezione integrale della biodiversità nonchè prevenendo l’alterazione degli ecosistemi a causa dell’intervento umano. “La nostra visione si concentra sulla salute a lungo termine dei terreni e sulla produzione responsabile. Vedere queste nove aziende abbracciare e implementare i nostri principi è motivo di grande soddisfazione e orgoglio” hanno commentato Amadeo e Zaninotti.
Dai dati ottenuti attraverso la meticolosa valutazione che è stata realizzata e che considera 10 indicatori essenziali per determinare la salute del suolo e delle colture, emerge un quadro estremamente positivo: “Questi indicatori – afferma Stefano Zaninotti – che spaziano dal contenuto di sostanza organica al bilancio tra predatori e prede, fino alla presenza di plastica nell’ambiente, costituiscono la base del nostro sistema unico e all’avanguardia per l’analisi dell’agroecosistema. Siamo lieti di constatare che tutti i vigneti esaminati hanno ottenuto valutazioni agroecologiche elevate, con punteggi che partono da un minimo di 68 su 100. Questo è un chiaro segnale di qualità e impegno verso la sostenibilità. Inoltre, abbiamo osservato una notevole varietà di impollinatori e un’equilibrata dinamica predatore-preda in tutti i vigneti, sintomo di un ambiente in salute. Un altro aspetto degno di nota è l’assenza quasi totale di plastica, che testimonia l’impegno concreto delle nostre aziende nella riduzione dell’impatto ambientale dei materiali utilizzati.”


Una certificazione europea

La certificazione, registrata presso EUIPO e attestata a livello europeo dall’Ente CSQA, è frutto di anni di collaborazione e ricerca. Oltre a promuovere una maggiore biodiversità, Diversity Ark si impegna a rendere più efficienti e meno onerosi i processi burocratici legati alle certificazioni, favorendo così un’adozione più ampia di pratiche sostenibili.
A tale proposito il Davide Troncon, responsabile della Divisione Foreste & Biodiversità di CSQA Certificazioni, riporta che “lo schema Diversity Ark all’interno del panorama degli schemi di certificazione del mondo vitivinicolo, si propone come elemento positivo di valorizzazione dei prodotti e dei relativi territori. Lo schema, infatti, contiene alcuni elementi e requisiti innovativi e sfidanti che rappresentano una risposta alla crescente domanda di sostenibilità da parte dei consumatori e della collettività in un settore che spesso viene considerato tra le maggiori fonti di inquinamento e causa di perdita di biodiversità. La strada da percorrere è ancora molta ma l’adesione volontaria da parte di queste aziende virtuose a schemi che si pongono l’obiettivo della sostenibilità fa ben sperare per il futuro”.

E guardando al futuro, le aziende certificate godranno dei benefici della certificazione per i prossimi cinque anni, dopodiché si procederà al rinnovo. La certificazione offre non solo un riconoscimento dell’impegno verso la sostenibilità, ma anche un valore aggiunto tangibile, con la possibilità di esporre il bollino Diversity Ark sui prodotti.
“Celebrando questo traguardo – chiude Amadeo – ci congratuliamo con le aziende pioniere che hanno dimostrato che un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e produttiva non solo è possibile, ma è anche la via da seguire per un futuro più sostenibile.”


Cos’è Diversity Ark

Fondata nel recente 2022 dagli agronomi Stefano Amadeo e Stefano Zaninotti, Diversity Ark si inserisce nel panorama delle Certificazioni agricole come una vera e propria rivoluzione in quest’ambito. Essa, infatti, si approccia all’agricoltura con una nuova filosofia di pensiero, proponendo una visione olistica che mira a tutelare a 360° la biodiversità presente in campo evitando che l’ecosistema venga irreparabilmente alterato dall’intervento dell’uomo.
Il nome stesso è una dichiarazione di intenti: “Ark simboleggia un chiaro riferimento all’arca di Noè, il primo esempio positivo di salvaguardia di tutte la specie viventi, uomini e animali, e nel nostro caso anche di piante. Il marchio della certificazione, applicabile in etichetta, riprende proprio questa visione. Perché la vita continui a fare il proprio corso è necessaria la sopravvivenza di tutti, ogni organismo è indispensabile per l’equilibrio e la vita di tutti gli altri”

Val d’Ega: con “Beef & Snow” i sapori tipici e la grande cucina scendono sulla neve

Val d’Ega: con “Beef & Snow” i sapori tipici e la grande cucina scendono sulla neve

La neve che ogni anno si posa puntualmente sulle sue montagne trasforma le piste della Val d’Ega (Bolzano) in immense tavole bianche, sulle quali è possibile assaporare non solo il piacere della discesa ma anche il gusto di un territorio.
Tra l’8 e il 24 marzo 2024Beef & Snow propone di nutrire letteralmente la propria passione per lo sci e lo snowboard, aggiungendo al piatto degli sport invernali la possibilità di scoprire le prelibatezze e le delizie del luogo.


Il gusto dell’emozione in val d’Ega

Una terra che si rispecchia nella sua gente: la Val d’Ega è autentica, genuina e legata alle tradizioni di montagna. Come i suoi sapori!
Per chi ama l’adrenalina sportiva o per chi preferisce oziare in relax, per chi sta organizzando una vacanza con i bambini o per chi vuole semplicemente ammirare la natura incontaminata delle Dolomiti: questa valle ti stupirà con le sue delizie – e non solo culinarie!
Dalla cucina stellata alle sagre paesane, dalle rassegne gastronomiche ai programmi per famiglie, sulle tracce della storia o scalando in cima alle vette: la Val d’Ega è un territorio ricco di esperienze e di gusti, da assaporare lentamente.
La ricetta? Un mix di eventi coinvolgenti, escursioni emozionanti, panorami pittoreschi, aree wellness rilassanti e tante prelibatezze per il palato. Una valle che ti invita ad assaporare le ricette locali o ad avventurarti nella gola del Bletterbach, a percorrere trekking ad alta quota o affrontare tornanti mozzafiato in sella alla bicicletta. Qui potrai vivere la spiritualità nei santuari meta di pellegrinaggio o farti accogliere dalla calorosa ospitalità della gente del posto.
In Val d’Ega tutto ruota intorno all’emozione: dalle gioie per il palato fino all’entusiasmo di vivere avventure sempre nuove, sempre diverse. Con le cime del Catinaccio e del Latemar: un viaggio variegato di sapori, per costruire i tuoi preziosi ricordi tra queste millenarie montagne dolomitiche.


Neve e cucina, binomio perfetto

Quando la stagione entra nella fase finale, le baite, i rifugi e i ristoranti a Carezza e Obereggen offrono specialità tipiche con carne di manzo di alta qualità proveniente direttamente dalla Val d’Ega, per un’iniziativa che segna l’ennesimo trionfo dell’intreccio tra turismo, allevamento e agricoltura, nell’ambito delle ormai mitologiche Settimane Culinarie.

Focus Val d’Ega tra Catinaccio e Latemar

Poco distante dalla città capoluogo dell’Alto Adige, Bolzano, si apre allo sguardo una valle meravigliosa. La Val d’Ega comprende sette paesini di montagna, abbracciati da due di più famosi massicci dolomitici: il Catinaccio e il Latemar, con le loro cime millenarie.
Una vallata verde, in tutti i sensi: per la sua natura incontaminata e per il suo approccio alla sostenibilità. Un luogo dove trascorrere momenti spensierati all’aria aperta, rigenerandosi a contatto con la natura – per una vacanza che fa battere il cuore.
Inverno, primavera, estate, autunno: in ogni stagione, qui troverai la tua avventura. Per chi ama lo sport, la cultura, il gusto, la natura, l’esclusività e per chi viaggia in famiglia. Naturalmente, in compagnia delle storie leggendarie delle Dolomiti. E sempre con rispetto per l’ambiente e amore per la natura!
L’offerta outdoor sulla neve comprende 2 aree Dolomiti Superski con un totale di 90 km di piste, 80 km di piste da sci di fondo, 160 km di sentieri escursionistici invernali battuti, 150 km di escursioni con le racchette da neve, 3 piste da slittino e 2 snowpark. Nella stagione calda, la Val d’Ega offre 500 km di sentieri escursionistici, 200 km di percorsi per mountain bike, 4 vie ferrate e 2 campi da golf.