[:it]Toscana: il 27 agosto arriva la festa degli Etruschi[:en]Toscana: dal 27 agosto arriva la festa degli Etruschi[:]

[:it]Toscana: il 27 agosto arriva la festa degli Etruschi[:en]Toscana: dal 27 agosto arriva la festa degli Etruschi[:]

[:it]ETRUSCAN_TERRACOTTA_PROFILE_OF_A_HEAD_01di Nadia Fondelli – Sono rinviate le due manifestazioni per le Celebrazioni etrusche, previste per il 27 agosto nella sede del Consiglio regionale. Lo ha deciso il presidente dell’assemblea regionale, Eugenio Giani.
Il riconoscimento alle città di eccellenza nella tradizione etrusca (che era previsto per le 12) e l’inaugurazione della mostra sui reperti provenienti dallo scavo di Poggio Colle (in programma alle 17 di domani), sono rinviati a venerdì 2 settembre, rispettivamente alle 16 e alle 17.

Il 27 agosto si svolgono, per il primo anno, le “Celebrazioni Etrusche”.  20 comuni coinvolti in tutta la Toscana e tante iniziative: dalle escursioni, alle visite ai siti archeologici e aperture speciali di musei passando per spettacoli teatrali e musicali. Su  tutto la grande mostra che aprirà le celebrazioni in consiglio regionale che svelerà per la prima volta gli scavi di Poggio Colla, Vicchio e il mondo degli Etruschi.

La Toscana celebra uno dei più grandi popoli che la storia ha conosciuto e che fa il VII e il VI  secolo a.C. ha rappresentato una delle civiltà più evolute d’Europa: gli Etruschi.
Finalmente, verrebbe da aggiungere dato che è quantomeno incredibile che solo la grande sensibilità del Etruschi-Sarcofago-degli-sposipresidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani abbia deciso di dare il giusto onore a questi nostri straordinari avi.
E la data non è casuale perché era proprio un 27 agosto, quello del 1589, quando Papa Pio V riconobbe al Signore di Firenze, Cosimo I, il titolo di Granduca di Toscana definendolo “Magnus Dux Etruriae” legittimando di fatto la radice storica del territorio che fu abitato dagli Etruschi.

E l’apertura delle celebrazioni non poteva essere più grande se non con l’apertura della mostra  “Scrittura e culto a Poggio Colla: un santuario etrusco in Mugello” che rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2016 realizzata con la Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato ed il concessionario unico di ricerca e scavo Mugello Valley Archaelogical Project.
Si tratta di un’anteprima assoluta. Saranno infatti esposti i reperti di grande valore rinvenuti a Poggio Colla vicino a Vicchio che permettono peraltro di poter far luce anche sulla misteriosa lingua etrusca.
Il progetto scientifico, elaborato dalla Sovrintendenza e MVAP è seguito dal professor Gregory Warden della Franklin University Switzerland e dall’archeologo Susanna Sarti della Sovrintendenza.
Tutte le opere in mostra provengono dallo scavo in corso a Poggio Colla (Vicchio) e sono oggi conservate al centro di restauro della Sovrintendenza, al museo di Dicomano e presso il museo Beato Angelico di Vicchio.

Ma prima dell’apertura della mostra che sarà alle 17, durante l‘apertura delle celebrazioni alle 12 saranno premiate con una pergamena  le rappresentanze comunali di quelle che erano le dodecapoli della lega Etrusca tra cui Arezzo, Volterra, Cortona, Chiusi, Fiesole, Vetulonia (Castiglione della Pescaia), Populonia (Piombino) Roselle (Grosseto).

Gli Etruschi del resto sono una continua scoperta. La terra e la storia restituiscono infatti meraviglie a Chiusi dove è stata da poco svelata una nuova tomba a Roselle e Populonia dove le scoperte sono quasi quotidiane, a Gonfienti (Prato) dove un’intera città conferma l’esistenza di quella che risalendo il corso dell’Arno e scavalcando l’Appennino era considerata la “via dei due mari” dei tempi come testimoniano anche i ritrovamenti di Vicchio, la stele di Londa e il suggestivo lago degli Idoli sul Falterona.

E allora seguendo anche il suono della musica e il profumo del cibo scegliete dove andare a svelare i “genitori” dei Romani da cui il fiero popolo latino ha assorbito conoscenze in ogni campo.
ad Arezzo, Bibbiena, Cortona, Lucignano; nella zona di Grosseto a Castiglion della Pescaia; nella provincia di Firenze a Dicomano, Montaione, San Casciano Val di Pesa, Fiesole; sulla  costa livornese nei Parchi della Val di Cornia; nell’estremo nord di Massa Carrara a Montignoso; nella provincia di Pisa a Montescudaio, Montopoli Valdarno e Volterra; a Prato e infine nel senese a Chianciano Terme, Chiusi, Murlo, Sinalunga e Trequanda.
Per il calendario completo e info:
http://www.consiglio.regione.toscana.it/default.aspx?nome=etruschi[:en]ETRUSCAN_TERRACOTTA_PROFILE_OF_A_HEAD_01di Nadia Fondelli – 

Sono rinviate le due manifestazioni per le Celebrazioni etrusche, previste per il 27 agosto nella sede del Consiglio regionale. Lo ha deciso il presidente dell’assemblea regionale, Eugenio Giani.
Il riconoscimento alle città di eccellenza nella tradizione etrusca (che era previsto per le 12) e l’inaugurazione della mostra sui reperti provenienti dallo scavo di Poggio Colle (in programma alle 17 di domani), sono rinviati a venerdì 2 settembre, rispettivamente alle 16 e alle 17.

Il 27 agosto si svolgono, per il primo anno, le “Celebrazioni Etrusche”.  20 comuni coinvolti in tutta la Toscana e tante iniziative: dalle escursioni, alle visite ai siti archeologici e aperture speciali di musei passando per spettacoli teatrali e musicali. Su  tutto la grande mostra che aprirà le celebrazioni in consiglio regionale che svelerà per la prima volta gli scavi di Poggio Colla, Vicchio e il mondo degli Etruschi.

La Toscana celebra uno dei più grandi popoli che la storia ha conosciuto e che fa il VII e il VI  secolo a.C. ha rappresentato una delle civiltà più evolute d’Europa: gli Etruschi.
Finalmente, verrebbe da aggiungere dato che è quantomeno incredibile che solo la grande sensibilità del Etruschi-Sarcofago-degli-sposipresidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani abbia deciso di dare il giusto onore a questi nostri straordinari avi.
E la data non è casuale perché era proprio un 27 agosto, quello del 1589, quando Papa Pio V riconobbe al Signore di Firenze, Cosimo I, il titolo di Granduca di Toscana definendolo “Magnus Dux Etruriae” legittimando di fatto la radice storica del territorio che fu abitato dagli Etruschi.

E l’apertura delle celebrazioni non poteva essere più grande se non con l’apertura della mostra  “Scrittura e culto a Poggio Colla: un santuario etrusco in Mugello” che rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2016 realizzata con la Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato ed il concessionario unico di ricerca e scavo Mugello Valley Archaelogical Project.
Si tratta di un’anteprima assoluta. Saranno infatti esposti i reperti di grande valore rinvenuti a Poggio Colla vicino a Vicchio che permettono peraltro di poter far luce anche sulla misteriosa lingua etrusca.
Il progetto scientifico, elaborato dalla Sovrintendenza e MVAP è seguito dal professor Gregory Warden della Franklin University Switzerland e dall’archeologo Susanna Sarti della Sovrintendenza.
Tutte le opere in mostra provengono dallo scavo in corso a Poggio Colla (Vicchio) e sono oggi conservate al centro di restauro della Sovrintendenza, al museo di Dicomano e presso il museo Beato Angelico di Vicchio.

Ma prima dell’apertura della mostra che sarà alle 17, durante l‘apertura delle celebrazioni alle 12 saranno premiate con una pergamena  le rappresentanze comunali di quelle che erano le dodecapoli della lega Etrusca tra cui Arezzo, Volterra, Cortona, Chiusi, Fiesole, Vetulonia (Castiglione della Pescaia), Populonia (Piombino) Roselle (Grosseto).

Gli Etruschi del resto sono una continua scoperta. La terra e la storia restituiscono infatti meraviglie a Chiusi dove è stata da poco svelata una nuova tomba a Roselle e Populonia dove le scoperte sono quasi quotidiane, a Gonfienti (Prato) dove un’intera città conferma l’esistenza di quella che risalendo il corso dell’Arno e scavalcando l’Appennino era considerata la “via dei due mari” dei tempi come testimoniano anche i ritrovamenti di Vicchio, la stele di Londa e il suggestivo lago degli Idoli sul Falterona.

E allora seguendo anche il suono della musica e il profumo del cibo scegliete dove andare a svelare i “genitori” dei Romani da cui il fiero popolo latino ha assorbito conoscenze in ogni campo.
ad Arezzo, Bibbiena, Cortona, Lucignano; nella zona di Grosseto a Castiglion della Pescaia; nella provincia di Firenze a Dicomano, Montaione, San Casciano Val di Pesa, Fiesole; sulla  costa livornese nei Parchi della Val di Cornia; nell’estremo nord di Massa Carrara a Montignoso; nella provincia di Pisa a Montescudaio, Montopoli Valdarno e Volterra; a Prato e infine nel senese a Chianciano Terme, Chiusi, Murlo, Sinalunga e Trequanda.
Per il calendario completo e info:
http://www.consiglio.regione.toscana.it/default.aspx?nome=etruschi[:]

Al Rodomonte: nel regno dei sapori veri, senza smartphone

[:it]20160721_130809Esistono luoghi che riconciliano con l’enogastronomia. Quella vera. Il ristorante Rodomonte dal 1910 a Gabbro, Livorno appartiene a (questa rara) categoria.

In piena estate fra aperitivi multicolor da hipster modaioli in locali spuntati dal niente e ristorantini acchiappa falsi intenditori da quattro click, chi vi scrive, come sempre del resto, ha scelto di andare in controtendenza per spiegare ai lettori che vogliono perdere qualche minuto fra queste righe come nel food non s’improvvisa niente ma anzi….
Serve conoscenza, preparazione, passione e continua voglia di evolversi.

Una premessa necessaria per spiegare la mia scelta via dalla pazza folla abbronzata forzata da bagno asciuga per andare a provare uno scrigno del gusto di mezza collina vista Arcipelago Toscano immerso fra profumi di pino marittimo del bosco, brezza salmastra e sorrisi dimenticati seduti fuori dalle porte di casa appena sopra 20160721_143838la nobile Castiglioncello.
Il ristorante Rodomonte dal 1910 a Gabbro, entroterra a pochi chilometri da Livorno, era proprio quello che mi aspettavo conoscendo e stimando profondamente il suo re: Marco Marucelli collega giornalista enogastronomo di lungo corso e profonda conoscenza di vizi e virtù del mondo della vigna e dei fornelli.
Non certo uno dei miracolati e improvvisati del variegato mondo della critica e giornalismo.
Uno dei pochi con cui potevi parlare di turismo gastronomico quando il mondo ignorava questa parola. Uno di quelli che non si fa convincere né dai fantomatici intenditori del web né dagli spacciatori di buona cucina e materie prime scintillanti.

Marco è anni che gira l’Italia e le cucine per la sua piccola-grande guida Golagustando e quando ha deciso di fermarsi ed aprire 20160721_134039“casa” con Teresa Colia sapeva bene cosa voleva regalare ai suoi clienti: emozioni.
Lo vai a trovare e come prima cosa ti fa osservare con un grande
sorriso che fra le
splendide pietre antiche che erano stalla e cantina del
Rodomonte la linea telefonica per magia sparisce.

“Finalmente. Così puoi finalmente tornare a parlare col cliente che a sua volta torna a conversare fra se”.
E’ vero. E’ tristissimo vedere nei ristoranti persone che non si parlano assorbite solo dal riverbero dello smartphone che non vivono esperienze sensoriali, che non si sfiorano più né con gli occhi né con la mano, ma che vivono in differita. A loro serve solo condividere e poi farsi belli!
E pensare che Marco viene dal lungomare di gran pregio. Quello di Viareggio dove in uno storico hotel-ristorante liberty ha aperto alcuni anni fa la sua prima bottega: Afrodite.

“Le persone capitavano perché era inevitabile, ma poi ci accorgevamo che in sala regnava il silenzio. Teresa dalla cucina, sempre attenta a conoscere le opinioni dei clienti si domandava se la sala fosse vuota. No rispondevo io. Sono tutti con lo smartphone!”

Ho lasciato questo è scelto Rodomonte e Gabbro anche per questo. Qui devi scegliere di venire.
L’ingresso sulla piazzetta principale rimanda a vecchie fiaschetterie già dalla veranda e dall’insegna agè, ma l’interno sorprende con le pareti colorate con vivacità che si sposano con la vecchia pietra a vista delle arcate e il cotto del pavimento e poi ecco lo scrigno: la piccola e selezionatissima cantina di Marco. Un gioiello per pochi.
Ci affacciamo in cucina e salutiamo Teresa che con l’umiltà della cuoca autodidatta come ci tiene a definirsi (finalmente un non chef  e non maestro) sorride dall’alto del suo pentolone dove sta cuocendo a fuoco lento e con tanto amore un profumatissimo ragù di cinghiale.

20160721_142232Qui niente fantasia forzata, voli pindarici, architetture nel piatto. Si fa cucina vera e basta chiedere alle nonne per sapere che un ragù coi fiocchi si fa solo cuocendo a fuoco lento per ore ed ore. Introvabile! Altro che cucina molecolare e altre diavolerie affini.
Questo è il futuro della gastronomia. Qui dobbiamo tornare quando la moda, inevitabilmente sarà passata.
A tavola non scordiamo che ci si cura, soprattutto perché da come e cosa mangiamo ne va della nostra salute e allora bando ai menù supercazzole e forza Teresa e Marco.

20160721_142232Il menù semplice e chiaro non è infinito. Bene. Segno che si segue le stagioni e i prodotti sono tutti freschi e di prima qualità.
La lista dei vini eccelle non solo per cantine ed etichette non scontate, ma perché è così ben composta che è un piccolo Bignami enoturistico italiano.

“Ho selezionato con attenzione alcune aziende che producono vino di qualità ma in quantità limitate – racconta Marco – dando particolare attenzione ai vini toscani e liguri, in particolare della Lunigiana”. Per gli amici poi ecco una sorpresa: circa 250 etichette, solo
su richiesta
, esclusivamente di vini italiani, fatta eccezione per lo champagne. Per non parlare della varietà di grappe, passiti e Vin Santo da gustare in meditazione.
20160721_135410Un pranzo veloce è un gustoso entreè con una ben fatta e profumatissima pappa al pomodoro fredda. Poi ecco l’eccellente tortello (o tordello come dicono in zona) di patata rigorosamente fatto a mano in casa con un ragù di cinghiale talmente equilibrato, aromatico, delicato da far affermare a qualche trombone da condivisione e recensione che è impossibile trattasi di cinghiale….
Caro amico che passi il tempo sul web sappi che prima di affermare e poi magari recensire si deve conoscere. Domanda a tua nonna se hai ancora la fortuna di averne una se la mattina non si alzava all’alba per andare a mettere su il pentolone del sugo a sobbollire. Domanda ad un esperto (vero) che il ragù di manzo si distingue (molto banale)  da quello di cinghiale perché uno è fatto con carne macinata e l’altro rigorosamente con carne tagliata a coltello.
E mi fermo qui senza annoiarvi fra la grandiosa differenza aromatica che un ragù siffatto sprigiona perché questi sfortunati, che magari alzano i calici da grandi intenditori ad annusar vino, forse non hanno naso e non sanno che profumi e che emozioni si devono sentire…

20160721_142409Bastava un caffè per chiudere la veloce visita a Marco ma il suo cannolo appena arrivato dalla Sicilia e personalmente andato a ritirare in aeroporto chiamava.
Impossibile in continente fare questa esperienza. Un cannolo vero. Senza canditi e con freschissima ricotta siciliana. Introvabile come il ragù di Teresa.

A voi la scelta. Mangiare da modaioli o emozionarsi a tavola. Se preferite la seconda strada, più tortosa ma più vera ecco l’indirizzo giusto

 

 

Ristorante Rodomonte dal 1910
Piazza Demcrazia, 7
Gabbro (LI)
Tel. 0586742238
www.rodomonte.itinfo@rodomonte.it[:en]20160721_130809Esistono luoghi che riconciliano con l’enogastronomia. Quella vera. Il ristorante Rodomonte dal 1910 a Gabbro, Livorno appartiene a (questa rara) categoria.

In piena estate fra aperitivi multicolor da hipster modaioli in locali spuntati dal niente e ristorantini acchiappa falsi intenditori da quattro click, chi vi scrive, come sempre del resto, ha scelto di andare in controtendenza per spiegare ai lettori che vogliono perdere qualche minuto fra queste righe come nel food non s’improvvisa niente ma anzi….
Serve conoscenza, preparazione, passione e continua voglia di evolversi.

Una premessa necessaria per spiegare la mia scelta via dalla pazza folla abbronzata forzata da bagno asciuga per andare a provare uno scrigno del gusto di mezza collina vista Arcipelago Toscano immerso fra profumi di pino marittimo del bosco, brezza salmastra e sorrisi dimenticati seduti fuori dalle porte di casa appena sopra la nobile Castiglioncello.

20160721_142232Il ristorante Rodomonte dal 1910 a Gabbro, entroterra a pochi chilometri da Livorno, era proprio quello che mi aspettavo conoscendo e stimando profondamente il suo re: Marco Marucelli collega giornalista enogastronomo di lungo corso e profonda conoscenza di vizi e virtù del mondo della vigna e dei fornelli.
Non certo uno dei miracolati e improvvisati del variegato mondo della critica e giornalismo.
Uno dei pochi con cui potevi parlare di turismo gastronomico quando il mondo ignorava questa parola. Uno di quelli che non si fa convincere né dai fantomatici 20160721_135410intenditori del web né dagli spacciatori di buona cucina e materie prime scintillanti.
Marco è anni che gira l’Italia e le cucine per la sua piccola-grande guida Golagustando e quando ha deciso di fermarsi ed aprire “casa” con Teresa Colia sapeva bene cosa voleva regalare ai suoi clienti: emozioni.
Lo vai a trovare e come prima cosa ti fa osservare con un grande sorriso che fra le splendide pietre antiche che erano stalla e cantina del Rodomonte la linea telefonica per magia sparisce.

“Finalmente. Così puoi finalmente tornare a 20160721_142232parlare col cliente che a sua volta torna a conversare fra se”.
E’ vero. E’ tristissimo vedere nei ristoranti persone che non si parlano assorbite solo dal riverbero dello smartphone che non vivono esperienze sensoriali, che non si sfiorano più né con gli occhi né con la mano, ma che vivono in differita. A loro serve solo condividere e poi farsi belli!
E pensare che Marco viene dal lungomare di gran pregio. Quello di Viareggio dove in uno storico hotel-ristorante liberty ha aperto alcuni anni fa la sua prima bottega: Afrodite.

20160721_142409“Le persone capitavano perché era inevitabile, ma poi ci accorgevamo che in sala regnava il silenzio. Teresa dalla cucina, sempre attenta a conoscere le opinioni dei clienti si domandava se la sala fosse vuota. No rispondevo io. Sono tutti con lo smartphone!”

Ho lasciato questo è scelto Rodomonte e Gabbro anche per questo. Qui devi scegliere di venire.
L’ingresso sulla piazzetta principale rimanda a vecchie fiaschetterie già dalla veranda e dall’insegna agè, ma l’interno sorprende con le pareti colorate con vivacità che si sposano con la vecchia pietra a vista delle arcate e il cotto del 20160721_143838pavimento e poi ecco lo scrigno: la piccola e selezionatissima cantina di Marco. Un gioiello per pochi.
Ci affacciamo in cucina e salutiamo Teresa che con l’umiltà della cuoca autodidatta come ci tiene a definirsi (finalmente un non chef  e non maestro) sorride dall’alto del suo pentolone dove sta cuocendo a fuoco lento e con tanto amore un profumatissimo ragù di cinghiale.

 

Il menù semplice e chiaro non è infinito. Bene. Segno che si segue le stagioni e i prodotti sono tutti freschi e di prima qualità.
La lista dei vini eccelle non solo per cantine ed etichette non scontate, ma perché è così ben composta che è un piccolo Bignami enoturistico italiano.

“Ho selezionato con attenzione alcune aziende che producono vino di qualità ma in quantità limitate – racconta Marco – dando particolare attenzione ai vini toscani e liguri, in particolare della Lunigiana”. Per gli amici poi ecco una sorpresa: circa 250 etichette, solo su richiesta, esclusivamente di vini italiani, fatta eccezione per lo champagne. Per non parlare della varietà di grappe, passiti e Vin Santo da gustare in meditazione.

Un pranzo veloce è un gustoso entreè con una ben fatta e profumatissima pappa al pomodoro fredda. Poi ecco l’eccellente tortello (o tordello come dicono in zona) di patata rigorosamente fatto a mano in casa con un ragù di cinghiale talmente equilibrato, aromatico, delicato da far affermare a qualche trombone da condivisione e recensione che è impossibile trattasi di cinghiale….
Caro amico che passi il tempo sul web sappi che prima di affermare e poi magari recensire si deve conoscere. Domanda a tua nonna se hai ancora la fortuna di averne una se la mattina non si alzava all’alba per andare a mettere su il pentolone del sugo a sobbollire. Domanda ad un esperto (vero) che il ragù di manzo si distingue (molto banale)  da quello di cinghiale perché uno è fatto con carne macinata e l’altro rigorosamente con carne tagliata a coltello.
E mi fermo qui senza annoiarvi fra la grandiosa differenza aromatica che un ragù siffatto sprigiona perché questi sfortunati, che magari alzano i calici da grandi intenditori ad annusar vino, forse non hanno naso e non sanno che profumi e che emozioni si devono sentire…

Bastava un caffè per chiudere la veloce visita a Marco ma il suo cannolo appena arrivato dalla Sicilia e personalmente andato a ritirare in aeroporto chiamava.
Impossibile in continente fare questa esperienza. Un cannolo vero. Senza canditi e con freschissima ricotta siciliana. Introvabile come il ragù di Teresa.

A voi la scelta. Mangiare da modaioli o emozionarsi a tavola. Se preferite la seconda strada, più tortosa ma più vera ecco l’indirizzo giusto

Ristorante Rodomonte dal 1910
Piazza Demcrazia, 7
Gabbro (LI)
Tel. 0586742238
www.rodomonte.itinfo@rodomonte.it[:]

Toscana: luglio torna il mese dell’archeologia

Toscana: luglio torna il mese dell’archeologia

[:it]matricea cura della redazione –  Sedicesima edizione per le Notti dell’Archeologia nel luglio toscano. L’appuntamento di quest’anno va dal 1° al 31 luglio, un intero mese dedicato agli oltre 200 eventi organizzati in tutta la Toscana nei 106 musei, aree e parchi archeologici che aderiscono all’iniziativa, anche con aperture straordinarie.

Il programma è molto ricco e differenziato. Lo scopo è quello di avvicinare un pubblico di tutte le età affinché le radici della storia, della cultura, dell’economia toscana possano essere comprese al meglio.

Il ciclo di mostre, aperture notturne, escursioni, trekking, visite guidate, proiezioni, spettacoli, presentazioni di libri e incontri conviviali si inserisce in una costante ricerca di occasioni di divulgazione e diffusione del patrimonio archeologico toscano.
In questi anni proprio grazie alle “Notti dell’Archeologia” i musei e le aree archeologiche hanno saputo attrarre un pubblico – fatto di specialisti, appassionati, turisti italiani e stranieri, interessati ai molteplici aspetti del mondo antico – che ha imparato come i resti delle civiltà antiche siano le fondamenta dell’identità locale odierna.

Il filo conduttore del 2016 è la “Continuità e discontinuità tra Antichità e Medioevo” ha detto l’assessore alla cultura Monica Barni presentando l’iniziativa.
“Intendiamo farlo grazie ad una rinnovata consapevolezza su tutti gli aspetti visibili e concreti di una cultura a partire dai manufatti urbani, dagli utensili della vita quotidiana e dalle tracce delle attività produttive che rendono unico ogni sito archeologico e museale della Toscana.
Sul nostro territorio ci sono infatti luoghi abitati dalla preistoria ad oggi, altri invece nati e scomparsi per fenomeni economici o bellici, che testimoniano come la vita dell’uomo si leghi evoluzionionisticamente a scommesse non tutte vincenti.”

Per Monica Barni le “Notti dell’Archeologia sono una grande festa nella quale il pubblico degli appassionati e dei curiosi ha la possibilità di sfogliare a ritroso il proprio passato e leggere la storia attraverso le tracce lasciate da ogni singola persona che ha abitato, vissuto, lavorato in quella che oggi chiamiamo Toscana.

La sfida è sicuramente quella di allargare l’interesse su questi temi. Abbiamo pensato a modalità di accesso e ad orari di svolgimento delle iniziative diversificati per andare incontro alle varie esigenze, comprendendo anche occasioni dedicate al pubblico dei diversamente abili. L’invito rivolto a tutti è quello di lasciarsi trasportare dalla curiosità e scoprire i tanti tesori presenti, magari a poca distanza da casa”.

Il programma completo e le info sono alla pagina www.regione.toscana.it/nottidellarcheologia all’interno della quale è possibile accedere a tutti gli eventi suddivisi per provincia.

Per ulteriori informazioni è attivo il Numero Verde 800.860.070 curato dall’Urp della Regione Toscana.[:en]4e9f0977a587eb434c4aa2d74092353d_La cura della redazione –  Sedicesima edizione per le Notti dell’Archeologia nel luglio toscano. L’appuntamento di quest’anno va dal 1° al 31 luglio, un intero mese dedicato agli oltre 200 eventi organizzati in tutta la Toscana nei 106 musei, aree e parchi archeologici che aderiscono all’iniziativa, anche con aperture straordinarie.

Il programma è molto ricco e differenziato. Lo scopo è quello di avvicinare un pubblico di tutte le età affinché le radici della storia, della cultura, dell’economia toscana possano essere comprese al meglio.

Il ciclo di mostre, aperture notturne, escursioni, trekking, visite guidate, proiezioni, spettacoli, presentazioni di libri e incontri conviviali si inserisce in una costante ricerca di occasioni di divulgazione e diffusione del patrimonio archeologico toscano.
In questi anni proprio grazie alle “Notti dell’Archeologia” i musei e le aree archeologiche hanno saputo attrarre un pubblico – fatto di specialisti, appassionati, turisti italiani e stranieri, interessati ai molteplici aspetti del mondo antico – che ha imparato come i resti delle civiltà antiche siano le fondamenta dell’identità locale odierna.

Il filo conduttore del 2016 è la “Continuità e discontinuità tra Antichità e Medioevo” ha detto l’assessore alla cultura Monica Barni presentando l’iniziativa.
“Intendiamo farlo grazie ad una rinnovata consapevolezza su tutti gli aspetti visibili e concreti di una cultura a partire dai manufatti urbani, dagli utensili della vita quotidiana e dalle tracce delle attività produttive che rendono unico ogni sito archeologico e museale della Toscana.
Sul nostro territorio ci sono infatti luoghi abitati dalla preistoria ad oggi, altri invece nati e scomparsi per fenomeni economici o bellici, che testimoniano come la vita dell’uomo si leghi evoluzionionisticamente a scommesse non tutte vincenti.”

Per Monica Barni le “Notti dell’Archeologia sono una grande festa nella quale il pubblico degli appassionati e dei curiosi ha la possibilità di sfogliare a ritroso il proprio passato e leggere la storia attraverso le tracce lasciate da ogni singola persona che ha abitato, vissuto, lavorato in quella che oggi chiamiamo Toscana.

La sfida è sicuramente quella di allargare l’interesse su questi temi. Abbiamo pensato a modalità di accesso e ad orari di svolgimento delle iniziative diversificati per andare incontro alle varie esigenze, comprendendo anche occasioni dedicate al pubblico dei diversamente abili. L’invito rivolto a tutti è quello di lasciarsi trasportare dalla curiosità e scoprire i tanti tesori presenti, magari a poca distanza da casa”.

Il programma completo e le info sono alla pagina www.regione.toscana.it/nottidellarcheologia all’interno della quale è possibile accedere a tutti gli eventi suddivisi per provincia.

Per ulteriori informazioni è attivo il Numero Verde 800.860.070 curato dall’Urp della Regione Toscana.[:]

Toscana lungo costa su canoa polinesiana

[:it]outrigger-oc6-2la redazione – Dal 1° al 10 luglio da Firenze per la Toscana con una canoa polinesiana. 50 atleti per 227 kmm di mare da nord a sud della regione.

Una canoa polinesiana lunga 14 metri, 50 atleti pronti ad alternarsi in equipaggi da sei pagaiatori, 227 chilometri di costa da percorrere.
Questi sono i numeri della discesa organizzata da un gruppo di soci della Canottieri Comunali Firenze, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Firenze, della Regione Toscana, del Fondo Ambiente Italiano, del Comune dell’Argentario, della Polisportiva Tassisti Fiorentini i quali hanno messo a disposizione l’imbarcazione, per compiere la discesa della costa Toscana: da Marina di Carrara a Porto Ercole (Cala Galera) in otto tappe.

“Un bel progetto – sottolinea la presidente della Commissione Cultura e sport Maria Federica Giuliani – che abbiamo accompagnato con discrezione, nella convinzione che mette in relazione il meglio dell’associazionismo locale ed evidenzia le eccellenze della nostra regione, ponendo al centro la cultura e lo sport.  Punto di partenza non poteva che essere la nostra grande Firenze, che non vive chiusa nella sua bellezza ma si apre ed esplora altri mari ed unisce le persone.
Grazie alla Canottieri Comunali, alla nuova dirigenza che è partita con grande slancio per confermare, se mai ve ne fosse bisogno, il grande radicamento in città e la passione dei soci; alla Regione Toscana e all’assessore Stefano Ciuoffo che patrocina l’evento con il Comune di Firenze, al Coni Regionale con l’assessore Sanzo per l’apprezzamento dell’iniziativa

L’evento è organizzato da Gian Michele Del Bo, delegato per la Canottieri Comunali alle attività di mare e da Ugo Vieri della Polisportiva Tassisti.

“Tosca Lungo Costa non è un evento solamente sportivo – aggiunge l’assessore al turismo della Regione toscana Stefano Ciuoffo – perché permetterà di scoprire parti incredibili della nostra Toscana e le nostre isole che compongono l’arcipelago che fanno parte del nostro patrimonio culturale. E’ un assaporare diffuso della nostra terra”.

Si tratta di una manifestazione sportiva non competitiva carica di significati, dove la magnifica canoa polinesiana OC6 sarà il mezzo per mettere alla prova tanti sportivi che saranno seguiti da appassionati degli sport acquatici ma anche semplici cittadini ad ogni tappa del raid.
“Una manifestazione – prosegue il presidente del Coni regionale – che coniuga lo sport al turismo ed alla sostenibilità. L’unione tra istituzioni e volontariato riesce a realizzare queste belle iniziative che superano anche i campanilismi locali”.

Le tappe si svolgeranno dal 1 al 10 luglio seguendo questo calendario:
1 Marina di Carrara – Marina di Pietrasanta – Viareggio Bagno Balena 24 km
2 Viareggio – Marina di Pisa – Bagno Lido Calambrone 23 km
3 Bagno Lido Calambrone – Quercianella – Rosignano Cala dei Medici 26 km
6 Rosignano – Cecina – San Vincenzo 37 km
7 San Vincenzo – Baratti – Piombino – Follonica 43 km
8 Follonica – Punta Ala – Castiglione della Pescaia 28 km
9 Castiglione della Pescaia – Marina di Grosseto – Talamone 37 km
10 Talamone – Porto Santo Stefano – Porto Ercole 35 km

La navigazione avverrà lungo la costa, ad una distanza massima di 300 metri, e quindi senza la presenza di barca di appoggio.
Oltre il gesto sportivo con un numero di partecipanti significativo, per ogni tappa sei persone sulla canoa oltre a chi segue da terra, il raid lungo costa vuole essere una testimonianza della bellezza delle nostre coste e delle nostre acque, un’occasione per sensibilizzare sulla possibilità di navigare in maniera ecologica ad impatto zero con un’imbarcazione veloce e sicura che ha permesso a suo tempo l’incontro con i popoli del Pacifico. Un modo di vivere la nostra meravigliosa costa da una prospettiva diversa, coinvolgendo i territori da Firenze fino all’Argentario.

Restando all’attualità, navigare per mare oggi offre anche uno spunto di riflessione su quello che ha rappresentato e rappresenta oggi il mare, inteso come unione e separazione tra gli uomini, via commerciale o via di fuga da un destino incerto.

Ad ogni tappa sono previsti comitati d’accoglienza ed iniziative per l’imbarcazione ed i canoisti, l’equipaggio e quanti vorranno unirsi a loro potranno festeggiare ad esempio a Calambrone dove è prevista una festa in spiaggia verso le 19, per il team di donne che partirà da Viareggio passando per Marina di Pisa; così come a Castiglione della Pescaia e Punta Ala o Cala dei Medici dove il Fai, Fondo Ambiente Italiano, organizzerà eventi.

Una bella occasione per giungere anche a chi in mare lo vive da detenuto, infatti in accordo con l’Amministrazione Penitenziaria è partito il progetto Gorgona “Libri naviganti”, una raccolta fondi (il contributo che i partecipanti verseranno) organizzata sempre dai Canottieri Comunali di Firenze di libri destinare ai detenuti, così come un corso propedeutico alla canoa polinesiana per detenuti in semi-libertà.
La Presidente Toscana del FAI, Sibilla della Gherardesca, è felicissima di dare il suo patrocinio a questa speciale e unica iniziativa che si sposa perfettamente con la visione del Fondo Ambiente Italiano di sensibilizzazione, tutela e valorizzazione delle nostre coste meravigliose e dello splendido mare Tirreno.

Le delegazioni del FAI organizzeranno vari eventi sociali e culturali. Da Punta Ala partirà una processione di barche a vela che accompagnerà, per un tratto di mare, i partecipanti a Toscana Lungo Costa. A Castiglione della Pescaia i pagaiatori avranno il privilegio di poter visitare la riserva naturale Diaccia Botrona: un’area protetta caratterizzata da un ambiente palustre. A bordo di piccole imbarcazioni verrà raccontato il processo di trasformazione di questa zona. (s.spa.)

 [:en]outrigger-oc6-2la redazione – Dal 1° al 10 luglio da Firenze per la Toscana con una canoa polinesiana. 50 atleti per 227 km di mare da nord a sud della regione.

Una canoa polinesiana lunga 14 metri, 50 atleti pronti ad alternarsi in equipaggi da sei pagaiatori, 227 chilometri di costa da percorrere.
Questi sono i numeri della discesa organizzata da un gruppo di soci della Canottieri Comunali Firenze, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Firenze, della Regione Toscana, del Fondo Ambiente Italiano, del Comune dell’Argentario, della Polisportiva Tassisti Fiorentini i quali hanno messo a disposizione l’imbarcazione, per compiere la discesa della costa Toscana: da Marina di Carrara a Porto Ercole (Cala Galera) in otto tappe.

“Un bel progetto – sottolinea la presidente della Commissione Cultura e sport Maria Federica Giuliani – che abbiamo accompagnato con discrezione, nella convinzione che mette in relazione il meglio dell’associazionismo locale ed evidenzia le eccellenze della nostra regione, ponendo al centro la cultura e lo sport.  Punto di partenza non poteva che essere la nostra grande Firenze, che non vive chiusa nella sua bellezza ma si apre ed esplora altri mari ed unisce le persone.
Grazie alla Canottieri Comunali, alla nuova dirigenza che è partita con grande slancio per confermare, se mai ve ne fosse bisogno, il grande radicamento in città e la passione dei soci; alla Regione Toscana e all’assessore Stefano Ciuoffo che patrocina l’evento con il Comune di Firenze, al Coni Regionale con l’assessore Sanzo per l’apprezzamento dell’iniziativa

L’evento è organizzato da Gian Michele Del Bo, delegato per la Canottieri Comunali alle attività di mare e da Ugo Vieri della Polisportiva Tassisti.

“Tosca Lungo Costa non è un evento solamente sportivo – aggiunge l’assessore al turismo della Regione toscana Stefano Ciuoffo – perché permetterà di scoprire parti incredibili della nostra Toscana e le nostre isole che compongono l’arcipelago che fanno parte del nostro patrimonio culturale. E’ un assaporare diffuso della nostra terra”.

Si tratta di una manifestazione sportiva non competitiva carica di significati, dove la magnifica canoa polinesiana OC6 sarà il mezzo per mettere alla prova tanti sportivi che saranno seguiti da appassionati degli sport acquatici ma anche semplici cittadini ad ogni tappa del raid.
“Una manifestazione – prosegue il presidente del Coni regionale – che coniuga lo sport al turismo ed alla sostenibilità. L’unione tra istituzioni e volontariato riesce a realizzare queste belle iniziative che superano anche i campanilismi locali”.

Le tappe si svolgeranno dal 1 al 10 luglio seguendo questo calendario:
1 Marina di Carrara – Marina di Pietrasanta – Viareggio Bagno Balena 24 km
2 Viareggio – Marina di Pisa – Bagno Lido Calambrone 23 km
3 Bagno Lido Calambrone – Quercianella – Rosignano Cala dei Medici 26 km
6 Rosignano – Cecina – San Vincenzo 37 km
7 San Vincenzo – Baratti – Piombino – Follonica 43 km
8 Follonica – Punta Ala – Castiglione della Pescaia 28 km
9 Castiglione della Pescaia – Marina di Grosseto – Talamone 37 km
10 Talamone – Porto Santo Stefano – Porto Ercole 35 km

La navigazione avverrà lungo la costa, ad una distanza massima di 300 metri, e quindi senza la presenza di barca di appoggio.
Oltre il gesto sportivo con un numero di partecipanti significativo, per ogni tappa sei persone sulla canoa oltre a chi segue da terra, il raid lungo costa vuole essere una testimonianza della bellezza delle nostre coste e delle nostre acque, un’occasione per sensibilizzare sulla possibilità di navigare in maniera ecologica ad impatto zero con un’imbarcazione veloce e sicura che ha permesso a suo tempo l’incontro con i popoli del Pacifico. Un modo di vivere la nostra meravigliosa costa da una prospettiva diversa, coinvolgendo i territori da Firenze fino all’Argentario.

Restando all’attualità, navigare per mare oggi offre anche uno spunto di riflessione su quello che ha rappresentato e rappresenta oggi il mare, inteso come unione e separazione tra gli uomini, via commerciale o via di fuga da un destino incerto.

Ad ogni tappa sono previsti comitati d’accoglienza ed iniziative per l’imbarcazione ed i canoisti, l’equipaggio e quanti vorranno unirsi a loro potranno festeggiare ad esempio a Calambrone dove è prevista una festa in spiaggia verso le 19, per il team di donne che partirà da Viareggio passando per Marina di Pisa; così come a Castiglione della Pescaia e Punta Ala o Cala dei Medici dove il Fai, Fondo Ambiente Italiano, organizzerà eventi.

Una bella occasione per giungere anche a chi in mare lo vive da detenuto, infatti in accordo con l’Amministrazione Penitenziaria è partito il progetto Gorgona “Libri naviganti”, una raccolta fondi (il contributo che i partecipanti verseranno) organizzata sempre dai Canottieri Comunali di Firenze di libri destinare ai detenuti, così come un corso propedeutico alla canoa polinesiana per detenuti in semi-libertà.

La Presidente Toscana del FAI, Sibilla della Gherardesca, è felicissima di dare il suo patrocinio a questa speciale e unica iniziativa che si sposa perfettamente con la visione del Fondo Ambiente Italiano di sensibilizzazione, tutela e valorizzazione delle nostre coste meravigliose e dello splendido mare Tirreno.
Le delegazioni del FAI organizzeranno vari eventi sociali e culturali. Da Punta Ala partirà una processione di barche a vela che accompagnerà, per un tratto di mare, i partecipanti a Toscana Lungo Costa. A Castiglione della Pescaia i pagaiatori avranno il privilegio di poter visitare la riserva naturale Diaccia Botrona: un’area protetta caratterizzata da un ambiente palustre. A bordo di piccole imbarcazioni verrà raccontato il processo di trasformazione di questa zona.

 [:]

Le dimore storiche per Cantine Aperte 2016

[:it]cantine-adsidi redazione –  82 dimore storiche toscane hanno aperto i cancelli e le porte di cortili e giardini a oltre 60.000, in città e in campagna, in occasione della Giornate Nazionale, domenica 22 maggio.

Un terzo delle 250 dimore aperte per l’occasione in tutta Italia è toscano: 8 residenze nel Mugello, 5 nelle Crete Senesi, 11 Ville Pisane e 3 Lucchesi, 5 a Pontremoli e Lunigiana.
Numerose anche le aperture che animano le meravigliose città d’arte toscane: 5 nel cuore di Siena, 6 a Lucca, 10 a Pisa fino a 29 nel centro storico di Firenze.

L’occasione si ripete domenica 29 in occasione dell’annuale manifestazione “Cantine Aperte 2016”, evento di grande rilievo per decine di migliaia di appassionati enoturisti che avranno l’occasione di vivere, direttamente sul posto, sapori, tradizioni ed atmosfere che hanno reso celebre nei secoli il nostro Paese unendo la qualità di immobili vincolati come  monumento nazionale ai paesaggi intatti che li circondano, al calore dell’accoglienza, alla qualità di prodotti coltivati direttamente in azienda.

Nel portale istituzionale di A.D.S.I. (www.adsi.it) e su quello d’accoglienza www.dimorestoricheitaliane.it, troverete l’elenco completo e dettagliato di tutte le cantine nostre consociate che aderiranno all’iniziativa con i singoli eventi alla stessa correlati.

In Toscana apriranno 9 dimore: Azienda agricola Barone Ricasoli, Azienda agricola Banfi, Azienda agricola Castello di Verrazzano, Azienda agricola Castello Sonnino, Azienda agricola Fattorie Toscane, Azienda agricola Contucci, Azienda agricola Marchese Mazzei – Castello Fonterutoli, Azienda agricola Degli Azzoni Avogadro Carradori, Azienda agricola Villa Vignamaggio.[:en]cantine-adsidi redazione –  82 dimore storiche toscane hanno aperto i cancelli e le porte di cortili e giardini a oltre 60.000, in città e in campagna, in occasione della Giornate Nazionale, domenica 22 maggio.

Un terzo delle 250 dimore aperte per l’occasione in tutta Italia è toscano: 8 residenze nel Mugello, 5 nelle Crete Senesi, 11 Ville Pisane e 3 Lucchesi, 5 a Pontremoli e Lunigiana.
Numerose anche le aperture che animano le meravigliose città d’arte toscane: 5 nel cuore di Siena, 6 a Lucca, 10 a Pisa fino a 29 nel centro storico di Firenze.

L’occasione si ripete domenica 29 in occasione dell’annuale manifestazione “Cantine Aperte 2016”, evento di grande rilievo per decine di migliaia di appassionati enoturisti che avranno l’occasione di vivere, direttamente sul posto, sapori, tradizioni ed atmosfere che hanno reso celebre nei secoli il nostro Paese unendo la qualità di immobili vincolati come  monumento nazionale ai paesaggi intatti che li circondano, al calore dell’accoglienza, alla qualità di prodotti coltivati direttamente in azienda.

Nel portale istituzionale di A.D.S.I. (www.adsi.it) e su quello d’accoglienza www.dimorestoricheitaliane.it, troverete l’elenco completo e dettagliato di tutte le cantine nostre consociate che aderiranno all’iniziativa con i singoli eventi alla stessa correlati.

In Toscana apriranno 9 dimore: Azienda agricola Barone Ricasoli, Azienda agricola Banfi, Azienda agricola Castello di Verrazzano, Azienda agricola Castello Sonnino, Azienda agricola Fattorie Toscane, Azienda agricola Contucci, Azienda agricola Marchese Mazzei – Castello Fonterutoli, Azienda agricola Degli Azzoni Avogadro Carradori, Azienda agricola Villa Vignamaggio.[:]

Toscana: musei aperti il 25 aprile e il 1°maggio

[:it]20140305_102011MUSEI APERTI LUNEDI 25 APRILE 2016

FIRENZE
Museo Archeologico Nazionale di Firenze 8,30 – 14,00 (ultimo ingresso 13,15)
Chiostro dello Scalzo (Firenze) 8,15 – 13,50
Villa della Petraia (Firenze) 8,30 – 19,00
Giardino della Villa di Castello (Firenze) 8,30 – 13,30

IN REGIONE
Anghiari, Museo delle Arti e Tradizioni popolari dell’Alta Valtiberina (Palazzo Taglieschi) 9,00 – 18,00 (ULTIMO INGRESSO 17,15)
Arezzo, Museo di Casa Vasari 8,00 – 14,00
Arezzo, Basilica di San Francesco 9,00 – 18,30 (VISITE SOLO SU RENOTAZIONE)
Arezzo, Museo Archeologico Nazionale G. C. Mecenate 13,30 – 19,30 (ultimo ingresso 19,00)
Castiglioncello, Museo Archeologico Nazionale di (in collaborazione col Comune di Rosignano Marittima) 10.30 – 12.30
Cerreto Guidi, Villa Medicea di Cerreto Guidi e Museo storico della Caccia e del territorio 10,00 – 19,00
Chiusi, Museo Archeologico Nazionale 9,00 -20,00 (ultimo ingresso 19,30)
Cosa-Ansedonia, Museo Archeologico nazionale 10,15 – 18,30
Portoferraio, Museo Nazionale delle residenze napoleoniche  – Palazzina dei Mulini e Villa di San Martino 8,30 – 13,30 (ultimo ingresso 13.00)
Monsummano Terme, Museo di Casa Giusti 8,00 – 14,00/15,00 – 18,00
Pistoia, Ex Chiesa del Tau 8,15 – 13,30
Pistoia, Oratorio di San Desiderio 8,15 – 13,30
Poggio a Caiano, Villa Medicea e Museo della Natura Morta 8,15 – 18,30 (ultimo accesso 17,30)
Siena, Pinacoteca Nazionale 9 – 13
Siena, Museo Archeologico Nazionale (ALL’INTERNO DEL COMPLESSO DI SANTA MARIA DELLA SCALA, in collaborazione col Comune di Siena) 10,30 – 16,30

MUSEI APERTI DOMENICA 1 MAGGIO 2016

FIRENZE
Cenacolo di Andrea del Sarto (Firenze) 08:00-14:00
Giardino della Villa a Castello (Firenze) 13:30-18:30 (ultimo ingresso ore 18.00)
Villa della Petraia (Firenze) 13:30-18:30 (ultimo ingresso ore 17.30)
Villa Corsini a Castello (Firenze) 08:00-14:00 (ultimo ingresso ore 13.00)
Museo Archeologico Nazionale di Firenze (Firenze) 08:30-19:00 (ultimo ingresso ore 18,15)
Giardino della Villa il Ventaglio (Firenze) 08:00-19:00
Museo di San Marco (Firenze) 08:15-13:50

IN REGIONE
Arezzo – Museo delle Arti e Tradizioni popolari dell’Alta Valtiberina (Palazzo Taglieschi), Anghiari 09.00-19.40 (ultimo ingresso ore 19.00)
Basilica di San Francesco (Arezzo) 12.30-18.00 (ultimo ingresso ore 17.30) (visite solo su prenotazione)
Museo di Casa Vasari (Arezzo) 08.30-13.30 (ultimo ingresso ore 13.00)
Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna (Arezzo) 08:30-19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Museo Archeologico Nazionale G. C. Mecenate (Arezzo) 08:30-19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Abbazia di Soffena (Castelfranco Piandiscò) 13.00-19.00 (ultimo ingresso ore 18.45)
Villa Medicea di Cerreto Guidi e Museo storico della Caccia e del territorio (Cerreto Guidi – FI) 09:00-19:00
Museo Nazionale di Villa Guinigi (Lucca) 08:30-19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Pinacoteca Nazionale e Museo di Palazzo Mansi (Lucca) 08:30-19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Museo di Casa Giusti (Monsummano Terme) 08:00-14:00
Eremo di San Leonardo al Lago (Monteriggioni – SI) 10:00-16:00
Museo Nazionale di Palazzo Reale di Pisa (Pisa) 08:30-19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Museo Nazionale di San Matteo (Pisa) 08:30-19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Fortezza di Santa Barbara (Pistoia) 08:00-20:00
Villa Medicea di Poggio a Caiano e Museo della Natura Morta (Poggio a Caiano – PO) 08:15-18:30 (ultimo ingresso ore 17:30)
Museo Nazionale delle residenze napoleoniche – Palazzina dei Mulini (Portoferraio) 08:30-19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Pinacoteca Nazionale di Siena (Siena) 08:15-13:45[:en]20140305_102011MUSEI APERTI LUNEDI 25 APRILE 2016

FIRENZE
Museo Archeologico Nazionale di Firenze 8,30 – 14,00 (ultimo ingresso 13,15)
Chiostro dello Scalzo (Firenze) 8,15 – 13,50
Villa della Petraia (Firenze) 8,30 – 19,00
Giardino della Villa di Castello (Firenze) 8,30 – 13,30

IN REGIONE
Anghiari, Museo delle Arti e Tradizioni popolari dell’Alta Valtiberina (Palazzo Taglieschi) 9,00 – 18,00 (ULTIMO INGRESSO 17,15)
Arezzo, Museo di Casa Vasari 8,00 – 14,00
Arezzo, Basilica di San Francesco 9,00 – 18,30 (VISITE SOLO SU RENOTAZIONE)
Arezzo, Museo Archeologico Nazionale G. C. Mecenate 13,30 – 19,30 (ultimo ingresso 19,00)
Castiglioncello, Museo Archeologico Nazionale di (in collaborazione col Comune di Rosignano Marittima) 10.30 – 12.30
Cerreto Guidi, Villa Medicea di Cerreto Guidi e Museo storico della Caccia e del territorio 10,00 – 19,00
Chiusi, Museo Archeologico Nazionale 9,00 -20,00 (ultimo ingresso 19,30)
Cosa-Ansedonia, Museo Archeologico nazionale 10,15 – 18,30
Portoferraio, Museo Nazionale delle residenze napoleoniche  – Palazzina dei Mulini e Villa di San Martino 8,30 – 13,30 (ultimo ingresso 13.00)
Monsummano Terme, Museo di Casa Giusti 8,00 – 14,00/15,00 – 18,00
Pistoia, Ex Chiesa del Tau 8,15 – 13,30
Pistoia, Oratorio di San Desiderio 8,15 – 13,30
Poggio a Caiano, Villa Medicea e Museo della Natura Morta 8,15 – 18,30 (ultimo accesso 17,30)
Siena, Pinacoteca Nazionale 9 – 13
Siena, Museo Archeologico Nazionale (ALL’INTERNO DEL COMPLESSO DI SANTA MARIA DELLA SCALA, in collaborazione col Comune di Siena) 10,30 – 16,30

MUSEI APERTI DOMENICA 1 MAGGIO 2016

FIRENZE
Cenacolo di Andrea del Sarto (Firenze) 08:00-14:00
Giardino della Villa a Castello (Firenze) 13:30-18:30 (ultimo ingresso ore 18.00)
Villa della Petraia (Firenze) 13:30-18:30 (ultimo ingresso ore 17.30)
Villa Corsini a Castello (Firenze) 08:00-14:00 (ultimo ingresso ore 13.00)
Museo Archeologico Nazionale di Firenze (Firenze) 08:30-19:00 (ultimo ingresso ore 18,15)
Giardino della Villa il Ventaglio (Firenze) 08:00-19:00
Museo di San Marco (Firenze) 08:15-13:50

IN REGIONE
Arezzo – Museo delle Arti e Tradizioni popolari dell’Alta Valtiberina (Palazzo Taglieschi), Anghiari 09.00-19.40 (ultimo ingresso ore 19.00)
Basilica di San Francesco (Arezzo) 12.30-18.00 (ultimo ingresso ore 17.30) (visite solo su prenotazione)
Museo di Casa Vasari (Arezzo) 08.30-13.30 (ultimo ingresso ore 13.00)
Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna (Arezzo) 08:30-19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Museo Archeologico Nazionale G. C. Mecenate (Arezzo) 08:30-19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Abbazia di Soffena (Castelfranco Piandiscò) 13.00-19.00 (ultimo ingresso ore 18.45)
Villa Medicea di Cerreto Guidi e Museo storico della Caccia e del territorio (Cerreto Guidi – FI) 09:00-19:00
Museo Nazionale di Villa Guinigi (Lucca) 08:30-19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Pinacoteca Nazionale e Museo di Palazzo Mansi (Lucca) 08:30-19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Museo di Casa Giusti (Monsummano Terme) 08:00-14:00
Eremo di San Leonardo al Lago (Monteriggioni – SI) 10:00-16:00
Museo Nazionale di Palazzo Reale di Pisa (Pisa) 08:30-19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Museo Nazionale di San Matteo (Pisa) 08:30-19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Fortezza di Santa Barbara (Pistoia) 08:00-20:00
Villa Medicea di Poggio a Caiano e Museo della Natura Morta (Poggio a Caiano – PO) 08:15-18:30 (ultimo ingresso ore 17:30)
Museo Nazionale delle residenze napoleoniche – Palazzina dei Mulini (Portoferraio) 08:30-19:30 (ultimo ingresso ore 19:00)
Pinacoteca Nazionale di Siena (Siena) 08:15-13:45[:]