Chianti Classico: la granfondo per chi ama la bicicletta e …il Chianti

Chianti Classico: la granfondo per chi ama la bicicletta e …il Chianti

granfondodi Nadia Fondelli – Due percorsi tosti. Uno di 135 km. e uno di 79 km. Per chi ama la bicicletta è un appuntamento da non perdere quello di domenica 21 settembre con la seconda edizione della “Gran fondo del Gallo Nero” che parte dalla House of Chianti Classico a Radda in Chianti.
Talento, passione e spirito di sacrificio sono la combinazione perfetta e la garanzia di successo in campo sportivo, ma sono anche la base della creazione di ogni grande vino.
Se poi lo sport è il ciclismo, simbolo di sacrificio per antonomasia e il vino uno dei più importanti dell’enologia mondiale, il binomio diventa perfetto e vincente.

Sono queste le premesse che hanno fatto avere lo scorso anno al Consorzio Vino Chianti Classico e alla Chianti Classico Company l’intuizione di creare questo evento che il 21 settembre celebra la seconda edizione con partenza e arrivo alla House of Chianti Classico di Radda in Chianti dimora dell’eccellenza enoculturale del Chianti Classico nata dopo un lungo e sapiente restauro dell’antico Convento di Santa Maria al Prato.

Un appuntamento immancabile per cicloturisti siano essi amatori o professionisti che dopo il successo della prima edizione stanno già aderendo in massa all’iniziativa che propone due percorsi fra cui scegliere: uno lungo di 135 km e uno medio di 79 km, entrambi ovviamente immersi totalmente nella cornice unica del territorio di produzione del Gallo Nero quel Chianti Classico meta ambita ogni anno di migliaia di turisti e sempre più cicloturisti che qui vengono da ogni angolo del mondo per cimentarsi nei sinuosi saliscendi fra polvere e cipressi unici al mondo.

Un percorso mozzafiato che propone una fantastica e inedita scalata conosciuta solo dagli appassionati locali. Quella conosciuta come “scalata del Morellino” che da Radda in Chianti, in soli 7.5 km., sale al Valico del Morellino posto a 750 metri d’altitudine. Pendenze dure che raggiungono anche il 17% non adatte a tutti e dove ci sarà la selezione. Un tratto bellissimo, ma dall’alta difficoltà tecnica che solo i più allenati possono affrontare. Tant’è che nel regolamento della Gran Fondo è previsto il premio speciale al miglior scalatore.
“Il Gallo Nero – afferma Sergio Zingarelli presidente del Consorzio Chianti Classico – è uno dei simboli più rappresentativi e stimati della Toscana nel mondo, regione che sempre più attira un pubblico di amanti della bicicletta che trovano nelle nostre strade la dimensione ideale per godere di questo sport. Diamo quindi il benvenuto ai professionisti, agli addetti ai lavori e al pubblico che sarà presente nella speranza che questa gara possa diventare un appuntamento fisso per il circuito nazionale e internazionale delle due ruote”.
“Il ciclismo – aggiunge Michele Zonin, Presidente della Chianti Classico Company – è uno degli sport più praticati che abbiamo voluto sostenere attraverso il merchandising e l’organizzazione di eventi dedicati che hanno come comun denominatore il Gallo Nero del Chianti Classico, simbolo non solo di eccellenza enologica in tutto il mondo ma anche di un territorio da vivere fino in fondo, godendo dei suoi paesaggi unici, anche in bicicletta, durante una pedalata in famiglia o nei metri finali di una grande volata”.
In tema grande vino anche i premi, peraltro originali. Al primo classificato ad esempio andrà, dopo una pesata  pubblica, tanto vino quanto il suo peso e all’ultimo arrivato sarà invece assegnata un’autentica maglia nera… quella però del Gallo Nero, ovvero la nuova divisa da ciclista lanciata lo scorso anno dal consorzio.
Sarà gara aperta quindi anche per aggiudicarsi l’ultimo posto tant’è ambito il premio. Ed in effetti è intenzione dell’organizzazione ridare valore vero a quella storica maglia nera famosa nei giri d’Italia di molti anni fa. Un simbolo non di scherno, ma di vivere lo sport nella maniera più autentica. Non esistono solo i cronometri, i tempi ad ogni costo e magarti il doping… Esiste anche lo sport vero dov’è importante esserci, cercare di battere solo noi stessi e vivere al meglio, respirando a pieni polmoni, il territorio che si attraversa.

Per info e iscrizioni: www.granfondodelgallonero.it
Partenza, ore 9.00 dalla House of Chianti Classico in Radda in Chianti; dalle 12.30 pasta party nel chiostro del Convento di Santa Maria al Prato e dalle 15.30 premiazioni

Toscana: domenica al museo dagli Uffizi alle Ville Medicee e alle ville Napoleoniche

800px-Villa_La_Petraia_2di Nadia Fondelli – Domenica 7 settembre appuntamento mensile con l’iniziativa del Ministero dei beni culturali che permette l’ingresso gratuito nei luoghi della cultura. Da non perdere! “Domenica al Museo” questo il nome dell’iniziativa che apre gratuitamente le porte dei luoghi della cultura. Così come previsto dalla rivoluzione del piano tariffario voluto dal ministro Franceschini e degli orari d’apertura dei musei, ogni prima domenica del mese, oltre 430 tra musei, siti archeologici e monumenti in tutta Italia saranno accessibili senza dover pagare il biglietto. Nella nostra regione tantissimi i musei coinvolti. A Firenze ad esempio, si entrerà gratis alla Galleria degli Uffizi, al Giardino di Boboli, alle Cappelle Medicee, al Museo di San Marco, alla Galleria Palatina, ma anche al giardino della Villa di Castello, al Bargello, alla Chiesa di Orsanmichele e alla Galleria d’arte moderna. Porte aperte anche al Museo di Casa Vasari ad Arezzo, al Museo Archeologico di Chiusi, alla Pinacoteca Nazionale di Siena, alla Certosa Monumentali di Calci, all’Area archeologica di Vetulonia a Castiglione della Pescaia e e alle due residenze napoleoniche all’Isola d’Elba, la Palazzina dei Mulina e la Villa di San Martino. “Domenica al museo” è anche un’occasione da non perdere per visitare (gratuitamente) alcune tra le ville medicee, dichiarate recentemente dall’Unesco Patrimonio dell’umanità: la Villa della Petraia a Firenze, la Villa di Cerreto Guidi e la Villa di Poggio a Caiano. Per l’elenco completo dei luoghi della cultura aperti gratis in Toscana: http://www.beniculturali.it

Certaldo: ecco la “festa dei miracoli!”Certaldo: now Mercantia!

di Nadia Fondelli – La “Festa dei Miracoli”: tornare bambini con gli spettacoli dei nostri sogni. I gruppi storici, il progetto speciale sulla danza, la rilettura del “classico” Pinocchio, Eventi tribali da India e Kenya, street band, danza aerea, e poi artigianato e poster art. Tutto questo è Mercantia a Certaldo.

Torna, attesissimo in ogni dove come ogni anno, il Festival internazionale del teatro di strada. Siamo alla XXVII edizione dell’evento più copiato ed imitato che si svolgerà quest’anno da mercoledì 16 a domenica 20 luglio.
Sarà una vera e propria “Festa dei Miracoli” secondo il direttore artistico Alessandro Gigli. Un evento nel quale lo spettatore potrà riascoltare una fiaba antica e sempre nuova: rivivendo le emozioni che pensava perdute grazie ad alcuni dei migliori gruppi di sempre che hanno calcato il palco naturale di Certaldo, assistendo a nuove performance che affondano le radici nell’immaginario collettivo.

“Mercantia 2014 avrà il sapore antico del rito che si ripete, sempre uguale e sempre diverso – spiega Alessandro Gigli – abbiamo un pubblico, che è un “popolo”, ed ha un cuore bambino: vuole ascoltare la stessa fiaba nella quale si riconosce, con parole uguali ma ogni volta diverse. “La Festa dei Miracoli” è il tema di quest’anno perchè di “miracoli”, in senso laico, ne abbiamo già fatti tanti, come la rinascita di un colorito popolo di artisti che hanno popolato l’Italia e il moltiplicarsi di festival sorti per imitazione. Il “miracolo” che ci interessa in questa edizione è quello di poter continuare a stupire, a sognare, ad essere ancora noi stessi, a dare gioia al cuore delle persone che a Mercantia non sanno rinunciare, che ci sorridono e ci raccontano che ancora una volta abbiamo vinto la nostra sfida”.

Queste solo alcune delle sezioni tematiche e dei più importanti spettacoli in programma:

InternazionaliI: tornano dall’India i Milon Mela, che ricevono il Premio Chiodo d’Oro 2014, una formazione multidisiplinare (danzatori mascherati, musicisti, acrobati, maestri d’armi) in parata con canti, musiche e danze dei Baul del Bengala; dall’Africa altro ritorno gli Asante Kenya Acrobats, con uno spettacolo di acrobazione ed evoluzioni di origine tribale riviste in chiave circense; arriva da Mosca il teatro di figura dei Moscow Hand Theater dal “Thailandia Got Talent” il sorprendente “Mute show” dei giovanissimi e talentuosi Mute (spettacolo rigorosamente muto, ma di comprensione universale) e poi ancora spettacoli circensi e di varietà dai cinque continenti.

In strada (e nel cielo): lanciate in Toscana da Mercantia, dopo l’incredibile successo riscosso per il Capodanno sui lungarni di Pisa, tornano le Cafelulè, quattro fascinose ballerine con un partner maschile che danzano in verticale lanciandosi, salendo e scendendo dalle pareti e dalle torri di via Boccaccio dove mettono in scena i drammi e gli enigmi dell’animo femminile. E poi la comicità vista a “Zelig Circus” di Luca Regina e Tino Fimiani in “Lucchettino Classic”, l’elegante ironia della pianista classica e perfomer istrionica Rita Pelusio in “Eva, Diario di una Costola “, gli Appiccicaticci in “Appiccicaticci show”, la parata ispirata al mito della Fenice del Teatro Carillon con “Postfataresurgo”, le delicata e surreale parata delle Invasioni Lunari con “Invasioni lunari in parata” (spettacolo la cui immagine è stata scelta per il manifesto ufficiale di Mercantia 2014).

In musica: un’offerta musicale che attraversa tutta l’Europa, dalla Napoli di Teatro Caccabak alla tammurriata di Compagnia dell’atto comico; dall’Irlanda dei Jig Rig al sound anglosassone di tante marching band: Opus Band, frati che suonano fiati mixando Carmina Burana, funky, jazz e James Brown; Girlesque, fiati femminili in stile burlesque; Zastava Orkestar, sound balcanico made in Maremma, fino all’irriverente ironia musical teatrale dei Gatti Mezzi…

Giardini segreti: Rigorosamente su prenotazione e per pochi spettatori, l’altro lato di Mercantia, i “Giardini Segreti”, con il teatro corporeo degli Arhat Teatro formatisi sugli insegnamenti dell’Odin Teatret, che a Mercantia festeggiano i 10 anni di attività professionale; il teatro di ricerca di Dulcamara Teatro di Valentina Cidda (figlia d’arte di Mario Maldesi, grande doppiatore e aiuto regista), il teatro di narrazione del Teatro del Cavolfiore che coinvolgerà uno spettatore per volta in un percorso sensoriale.

Progetti speciali: “Pinocchio XII”. Dalla festa dei miracoli di Mercantia al campo dei miracoli di Pinocchio, il progetto a cura de “I Macelli No Theater” costruisce relazioni tra una molteplicità di linguaggi artistici, dal teatro di ricerca, alla radio, alla sand art: Pinocchio – un sogno giapponese di Zaches Teatro, una performance site-specific, che utilizza la tecnica teatrale giapponese bunraku e trae ispirazione da lavori che guardano a tale tecnica come Tambours sur la digue di Ariane Mnouchkine e recupera la storia originale di Pinocchio col finale “tragico”, così come Carlo Collodi la diede alle stampe nel 1883. Mirco Roppolo – “Radio Pinocchio XII”, lettura integrale per attori e radio analogica, che verrà diffusa durante il Festival; Giulia Rubenni – “Le Monete di Pinocchio – Storia di un burattino”, lavoro dal vivo con la tecnica della sand art; installazioni e performance come “Diábolus” de I Macelli No Theater | Rebecca Ihle, che affianca moda e teatro e mette in scena, in accezione pinocchiesca, gli archetipi di paura e fascino della paura.

Arte, artigianato, mercato: il fior fiore dell’artigianato tradizionale e di ricerca, curato da Francesca Parri – Exponent, con installazioni dedicate alla “magia” dell’artigianato: tele nelle quali si fondono performer di body painting, le “biciclette” del cantiere d’arte diretto da Eugenio Taccini, la Poster Art di Stelleconfuse, installazioni luminose, dipinti viventi per un futuro Frankenstein, ma anche decine di stands di artigiani con lavorazioni tradizionali dal vivo nel borgo alto, e un grande mercatino di oggettistica tipica ed originale nella parte bassa di Certaldo.

Info e contatti: l’accoglienza turistica (tel. 0571 656721 – info.turismo@comune.certaldo.fi.it) vede in campo tante forme di ricettività: hotel, bed & breakfast, agriturismi, aree sosta gratuita per camper, mentre nei ristoranti e negli stand si trovano varie oferte di ristorazione tipica.

L’ingresso a Mercantia varia da 10 a 20 euro (biglietti interi) a seconda del giorno, riduzione speciale Soci Coop e Touring Club il mercoledì (6 euro) o nei giorni di giovedì, venerdì e domenica con il “Pass Family Coop” (solo in prevendita). Orario spettacoli: dalle 18.00 alle 01.00 / 02.00 circa.

Info su: facebook.com/Mercantia twitter.com/Mercantia. Programma completo: www.mercantiacertaldo.it
di Nadia Fondelli – La “Festa dei Miracoli”: tornare bambini con gli spettacoli dei nostri sogni. I gruppi storici, il progetto speciale sulla danza, la rilettura del “classico” Pinocchio, Eventi tribali da India e Kenya, street band, danza aerea, e poi artigianato e poster art. Tutto questo è Mercantia a Certaldo.

Torna, attesissimo in ogni dove come ogni anno, il Festival internazionale del teatro di strada. Siamo alla XXVII edizione dell’evento più copiato ed imitato che si svolgerà quest’anno da mercoledì 16 a domenica 20 luglio.
Sarà una vera e propria “Festa dei Miracoli” secondo il direttore artistico Alessandro Gigli. Un evento nel quale lo spettatore potrà riascoltare una fiaba antica e sempre nuova: rivivendo le emozioni che pensava perdute grazie ad alcuni dei migliori gruppi di sempre che hanno calcato il palco naturale di Certaldo, assistendo a nuove performance che affondano le radici nell’immaginario collettivo.

“Mercantia 2014 avrà il sapore antico del rito che si ripete, sempre uguale e sempre diverso – spiega Alessandro Gigli – abbiamo un pubblico, che è un “popolo”, ed ha un cuore bambino: vuole ascoltare la stessa fiaba nella quale si riconosce, con parole uguali ma ogni volta diverse. “La Festa dei Miracoli” è il tema di quest’anno perchè di “miracoli”, in senso laico, ne abbiamo già fatti tanti, come la rinascita di un colorito popolo di artisti che hanno popolato l’Italia e il moltiplicarsi di festival sorti per imitazione. Il “miracolo” che ci interessa in questa edizione è quello di poter continuare a stupire, a sognare, ad essere ancora noi stessi, a dare gioia al cuore delle persone che a Mercantia non sanno rinunciare, che ci sorridono e ci raccontano che ancora una volta abbiamo vinto la nostra sfida”.

Queste solo alcune delle sezioni tematiche e dei più importanti spettacoli in programma:

InternazionaliI: tornano dall’India i Milon Mela, che ricevono il Premio Chiodo d’Oro 2014, una formazione multidisiplinare (danzatori mascherati, musicisti, acrobati, maestri d’armi) in parata con canti, musiche e danze dei Baul del Bengala; dall’Africa altro ritorno gli Asante Kenya Acrobats, con uno spettacolo di acrobazione ed evoluzioni di origine tribale riviste in chiave circense; arriva da Mosca il teatro di figura dei Moscow Hand Theater dal “Thailandia Got Talent” il sorprendente “Mute show” dei giovanissimi e talentuosi Mute (spettacolo rigorosamente muto, ma di comprensione universale) e poi ancora spettacoli circensi e di varietà dai cinque continenti.

In strada (e nel cielo): lanciate in Toscana da Mercantia, dopo l’incredibile successo riscosso per il Capodanno sui lungarni di Pisa, tornano le Cafelulè, quattro fascinose ballerine con un partner maschile che danzano in verticale lanciandosi, salendo e scendendo dalle pareti e dalle torri di via Boccaccio dove mettono in scena i drammi e gli enigmi dell’animo femminile. E poi la comicità vista a “Zelig Circus” di Luca Regina e Tino Fimiani in “Lucchettino Classic”, l’elegante ironia della pianista classica e perfomer istrionica Rita Pelusio in “Eva, Diario di una Costola “, gli Appiccicaticci in “Appiccicaticci show”, la parata ispirata al mito della Fenice del Teatro Carillon con “Postfataresurgo”, le delicata e surreale parata delle Invasioni Lunari con “Invasioni lunari in parata” (spettacolo la cui immagine è stata scelta per il manifesto ufficiale di Mercantia 2014).

In musica: un’offerta musicale che attraversa tutta l’Europa, dalla Napoli di Teatro Caccabak alla tammurriata di Compagnia dell’atto comico; dall’Irlanda dei Jig Rig al sound anglosassone di tante marching band: Opus Band, frati che suonano fiati mixando Carmina Burana, funky, jazz e James Brown; Girlesque, fiati femminili in stile burlesque; Zastava Orkestar, sound balcanico made in Maremma, fino all’irriverente ironia musical teatrale dei Gatti Mezzi…

Giardini segreti: Rigorosamente su prenotazione e per pochi spettatori, l’altro lato di Mercantia, i “Giardini Segreti”, con il teatro corporeo degli Arhat Teatro formatisi sugli insegnamenti dell’Odin Teatret, che a Mercantia festeggiano i 10 anni di attività professionale; il teatro di ricerca di Dulcamara Teatro di Valentina Cidda (figlia d’arte di Mario Maldesi, grande doppiatore e aiuto regista), il teatro di narrazione del Teatro del Cavolfiore che coinvolgerà uno spettatore per volta in un percorso sensoriale.

Progetti speciali: “Pinocchio XII”. Dalla festa dei miracoli di Mercantia al campo dei miracoli di Pinocchio, il progetto a cura de “I Macelli No Theater” costruisce relazioni tra una molteplicità di linguaggi artistici, dal teatro di ricerca, alla radio, alla sand art: Pinocchio – un sogno giapponese di Zaches Teatro, una performance site-specific, che utilizza la tecnica teatrale giapponese bunraku e trae ispirazione da lavori che guardano a tale tecnica come Tambours sur la digue di Ariane Mnouchkine e recupera la storia originale di Pinocchio col finale “tragico”, così come Carlo Collodi la diede alle stampe nel 1883. Mirco Roppolo – “Radio Pinocchio XII”, lettura integrale per attori e radio analogica, che verrà diffusa durante il Festival; Giulia Rubenni – “Le Monete di Pinocchio – Storia di un burattino”, lavoro dal vivo con la tecnica della sand art; installazioni e performance come “Diábolus” de I Macelli No Theater | Rebecca Ihle, che affianca moda e teatro e mette in scena, in accezione pinocchiesca, gli archetipi di paura e fascino della paura.

Arte, artigianato, mercato: il fior fiore dell’artigianato tradizionale e di ricerca, curato da Francesca Parri – Exponent, con installazioni dedicate alla “magia” dell’artigianato: tele nelle quali si fondono performer di body painting, le “biciclette” del cantiere d’arte diretto da Eugenio Taccini, la Poster Art di Stelleconfuse, installazioni luminose, dipinti viventi per un futuro Frankenstein, ma anche decine di stands di artigiani con lavorazioni tradizionali dal vivo nel borgo alto, e un grande mercatino di oggettistica tipica ed originale nella parte bassa di Certaldo.

Info e contatti: l’accoglienza turistica (tel. 0571 656721 – info.turismo@comune.certaldo.fi.it) vede in campo tante forme di ricettività: hotel, bed & breakfast, agriturismi, aree sosta gratuita per camper, mentre nei ristoranti e negli stand si trovano varie oferte di ristorazione tipica.

L’ingresso a Mercantia varia da 10 a 20 euro (biglietti interi) a seconda del giorno, riduzione speciale Soci Coop e Touring Club il mercoledì (6 euro) o nei giorni di giovedì, venerdì e domenica con il “Pass Family Coop” (solo in prevendita). Orario spettacoli: dalle 18.00 alle 01.00 / 02.00 circa.

Info su: facebook.com/Mercantia twitter.com/Mercantia. Programma completo: www.mercantiacertaldo.it

Poggibonsi: al via la quarta edizione de La Corsa di Alcide Poggibonsi: launch of the fourth edition of The Alcide Race

di Nadia Fondelli – Al via la quarta edizione di questa competizione di regolarità per auto storiche che si tiene tra Siena e Firenze, nel territorio del Chianti Classico fino all’Argentario includendo anche la Maremma dal 13 al 15 Giugno 2014.

La Corsa di Alcide è diventata ormai una classica delle competizioni di regolarità per auto storiche di livello nazionale. Alla sua quarta edizione, riesce sempre più ad attrarre l’interesse dei più qualificati top-drivers della specialità, sia per la perfetta organizzazione delle scorse edizioni, sia per la indiscutibile qualità dei paesaggi in cui si svolge la corsa e cioè il Chianti Classico, la Maremma, fino all’Argentario.

Un percorso di oltre 650 Km, suddiviso in tre giorni, che attraversa quella parte di Toscana che ha fatto la storia della regione, addentrandosi in zone ai più sconosciute e percorrendo centri storici delle più importanti cittadine: San Gimignano, Greve in Chianti, Monteriggioni, Porto Ercole, Castelnuovo Berardenga.

La formula dei tre giorni, varata lo scorso anno, ha fatto si che la manifestazioni si ponesse all’attenzione di un pubblico più esigente e più qualificato in questo tipo di competizioni: infatti abbiamo quest’anno la presenza di noti personaggi del mondo del motorismo d’epoca soliti alle partecipazioni a Mille Miglia ed altri eventi super titolati.
Spicca fra queste: Giordano Mozzi, top-driver di eccellenza che oltre a vincere la Mille Miglia del 2011, si è piazzato secondo e quarto alle edizioni 2012 e 2013, vincendo un’innumerevole quantità di altre competizioni.
Mozzi ha, tra l’altro onorato della sua presenza alla presentazione ufficiale della manifestazione che si è svolta ad aprile nel Nuovo Centro AUDI di Poggibonsi, in cui ha presentato anche l’auto con la quale ha corso la Mille Miglia 2014: una bellissima Lancia Lambda Spider Casaro del 1928, auto d’eccezione che ha partecipato proprio alla MM del 1928.

La Corsa di Alcide 2014 ha inserito un percorso che si addentrerà nella zona del Brunello, toccando le città di Montalcino e di Buonconvento, facendo assaggiare anche la zona delle Crete Senesi, percorrendo la strada di Radi e Ville di Corsano, ampliando così la panoramica di straordinari paesaggi che già sono stati attraversati nelle passate edizioni.

L’adrenalina del cronometro salirà nei 6 Controlli Orari e nelle ben 74 prove cronometrate al 100/ sec. disseminate lungo il percorso , prove studiate in tratti molto particolari dove si metterà alla prova l’abilità e la scaltrezza degli equuipaggi.

All’interno della corsa tre ulteriori competizioni con relative classifiche e premi:
– Gran Premio del Chianti che si disputerà sulle prove cronometrate di Villarosa, La Madonna di Brolio, e Montefiridolfi.
– Trofeo Macchi le ultime 9 prove cronometrate al 1000/sec. in onore al noto collezionista e pilota valdelsano Bruno Macchi, al cui vincitore spetteranno 91 bottiglie di vino di eccellenza.
– MG CUP – classifica esclusiva per le auto del noto brand inglese MG che si disputerà su tutte le 74 prove.

La manifestazione per la sua valenza sociale, pubblica e di grande promozione del territorio toscano ha avuto il patrocinio della Regione Toscana, delle Province di Firenze Siena e Grosseto e di tutti i 31 comuni attraversati.

Per ulteriori informazioni: www.lacorsadialcide.it.
by Nadia Fondelli – Launch of the fourth edition of this competition regularity for historic cars which takes place between Siena and Florence, in the Chianti Classico region to the Argentario also including the Maremma 13 to 15 June 2014.

The Alcide Race has become a classic regularity of competitions for historic cars nationwide. Now in its fourth edition, it increasingly attracting the interest of the most qualified top drivers of the specialty, both for the excellent organization of the previous editions, both for the indisputable quality of the landscape in which the race takes place, and that is the Chianti Classico Maremma, the Argentario up.

A journey of over 650 km, divided into three days, running through that part of Tuscany that has made the history of the region, entering into areas unknown to most people and along the historic centers of the most important towns of San Gimignano, Greve in Chianti, Monteriggioni, Porto Ercole, Castelnuovo Berardenga.

The formula of three days, which was launched last year, has meant that the demonstrations would put it to the attention of an audience more demanding and more skilled in this type of competition: in fact this year we have the presence of well-known personalities from the world of motorsport Vintage usual to investments in the Mille Miglia and other events super titrated.
Outstanding among these: Giordano Mozzi, top-drivers of excellence as well as winning the Mille Miglia in 2011, finished second and fourth editions of 2012 and 2013, winning a countless number of other competitions.
Hubs has, among other things honored with his presence at the official presentation of the event which was held in April in the New Center AUDI Poggibonsi, where he also presented the car with which he ran the Mille Miglia 2014: a beautiful Lancia Lambda Spider Casaro 1928, except cars which participated at the very MM 1928.

The Alcidde Race 2014 entered a path that addentrerà in the area of ​​Brunello di Montalcino and touching the city of Buonconvento, you may also enjoy doing the Crete Senesi area, along the road of Radi and Ville di Corsano, thus expanding the overview of extraordinary landscapes that have already been crossed in the past editions.

The adrenaline of the stopwatch will rise in the Time Controls 6 and 74 well-timed at 100 / sec. scattered along the route, testing traits studied in very particular where it will test the skill and cunning of equuipaggi.

Three additional competitions within the race with relative rankings and awards:
– Grand Prix of Chianti, which will be played on timed tests of Villarosa, Our Lady of Brolio and Montefiridolfi.
– Trophy Macchi the last 9 trials to 1000/sec. in honor of the well-known collector and pilot Val d’Elsa Bruno Macchi, whose winner will be up to 91 bottles of wine excellence.
– MG CUP – exclusive ranking for the cars of the famous British brand MG which will be held on all 74 tests.

The event for its social value, and great public promotion of Tuscany was sponsored by the Region of Tuscany, Province of Florence Siena and Grosseto and all 31 municipalities crossed.

For more information: www.lacorsadialcide.it.

Greve in Chianti. Lo Zafferano delle Colline FiorentineSaffron from the hills of Florence

di redazione – Poco fuori Greve in Chianti è l’azienda Corte di Valle: buon vino, grande ospitalità in una villa ottocentesca e in una casa di caccia, cantina, laghetto, piscina e un appezzamento di terreno che attira l’attenzione.

”Lì cresce la zima fiorentina” afferma Marco Mazzoni, padrone di casa è personaggio da cui c’è da aspettarci molto se dopo anni di onorata carriera in colletto bianco ha mollato tutto per dedicarsi alla terra che coltiva con passione e competenza ed in cui, soprattutto, mette tutta la voglia di osare, quella che nel 1996 le ha fatto fondare l’Associazione Zafferano delle Colline Fiorentine di cui è stato primo Presidente e capofila di un gruppo di piccoli produttori sparpagliati fra le colline fiorentine.

Intuendo le domande: “ma chi glielo ha fatto fare e… come mai lo zafferano?” Mazzoni allunga il suo recente libro “Giallo in cucina” ed afferma che la storia dello zafferano è raccontata in prefazione: “un giorno in una cena di amici fra libagioni, partite a carte e chiacchiere Dario raccontò la storia di un povero diavolo bastonato dal padrone per aver rovesciato una damigiana di Chianti e che cadendo a terra si era trovato nel pugno una manciata di terra e qualcos’altro.
Quando tornò a casa dalla moglie svenne lasciando cadere ciò che aveva ancora nel pugno: un bulbo. Di cosa fosse non lo sapevano, ma la donna lo sotterrò e, bulbo dopo bulbo, i bulbi ogni anno si moltiplicarono e così la loro fortuna. Era un bulbo di zafferano…”

Anche se la magia della fiaba ha il suo fascino, molto più prosaicamente lo zafferano trova le sue origini nella Firenze del duecento e portò davvero benessere a molti. Poi dal settecento in poi a causa la delicatezza del bulbo la produzione si perse e con essa l’uso di un prodotto straordinario in cucina, in farmaceutica e in tintoria.

Marco Mazzoni è stato quindi coraggioso a riprendere un filo della memoria in epoca in cui di zafferano in Italia si parlava solo in Sardegna ed Abruzzo.
Ha puntato sulla qualità e sulla lavorazione artigiana ed è stato ripagato. I suoi bulbi sono sostituiti ogni anno, grande è l’attenzione all’ essiccazione per non perdere i profumi e tantissima pazienza dato che ci vogliono ben 120.000 fiori per fare un solo chilo di zafferano!

Corte di Valle oggi produce una delle migliore Zime di Firenze diversificando la produzione anche con biscotti e pasta artigianale. Mazzoni e poi anche un grande divulgatore che passa da una televisione all’altra per raccontare le mille applicazioni in cucina di questo esaltatore di sapori. Non può che affascinare con quel sorriso sincero, quella passione che gli si legge negli occhi e per quel coraggio avuto anni fa.

Un uomo che rispetta la sua terra e crede nella vera filiera corta e a tal proposito ci annuncia la sua nuova sfida: la nascita per mano di un gruppo di piccole aziende di un vero ciclo chiuso di filiera corta. Ognuna di esse vende il suo prodotto e quello dei partner creando un circuito atto a fornire al consumatore sempre prodotti freschi garantiti da chi ci mette la faccia e che della passione e ricerca in agricoltura e cucina ne ha fatto una ragione di vita.

by redaction – Just outside Greve in Chianti, you find Corte di Valle, a firm offering good wine and great hospitality in a nineteenth-century villa and hunting lodge with a cellar, lake, swimming pool and a piece of land that gets your attention.

“That’s where the Florentine zima grows,” says Marco Mazzoni, the owner. He’s someone we can expect a lot from, given the fact that he gave up everything after years in a distinguished white-collar career to devote himself to the land, which he lovingly and skilfully cultivates.
This land gives him a sense of daring above all else, which resulted in him founding the Saffron from the Hills of Florence association in 1996. He was its first chairman and leader of a group of small-scale producers scattered around the Florentine hills.

Guessing our questions – “Who made you do it? Why saffron? – Mazzoni hands over his recent book, Giallo in cucina/A Dash of Yellow, and says that the history of saffron is explained in the introduction: “Once upon a time, at a dinner amongst friends, amidst drinking, card games and chat, Dario told the story of a poor devil who was beaten by his master for having spilt a demijohn of Chianti and who found a handful of soil and something else in his fist when he fell to the ground. As soon as he made it home to his wife, he fainted, dropping what he still had in his hand: a bulb.
They didn’t know what it was, but his wife planted it in the ground and, bulb after bulb, every year as the bulbs multiplied so did their fortune. It was a saffron bulb.”

Even though the magical fairytale has its charm, in a much more down-to-earth way, saffron actually originated in thirteenth-century Florence and brought fortune to many. From the eighteenth century onwards, due to the delicacy of the bulb, production was lost and, with it, the use of an extraordinary product in cooking, pharmacy and dyeing.

So Marco Mazzoni was brave to resume this strand of history at a time when saffron was only grown in Sardinia and Abruzzo in Italy.
He concentrated on quality and artisan production and his gamble paid off. His bulbs are replaced every year.
There’s a focus on the drying process so as not to lose the perfume. It requires a considerable amount of patience given that 120,000 flowers are needed to make one kilo of saffron alone!

Corte di Valle now produces one of the best Zime di Firenze. It has diversified its products to include biscuits and artisan pasta. Mazzoni is also a great communicator who goes from one television programme to another to explain the many uses of this flavoursome ingredient in cooking. He engages the audience with his kind smile, enthusiasm and that courage that he had years ago.

He is a man who respects his land and believes in the short supply chain, hence the announcement of his new challenge: the creation of a true closed-cycle, short supply chain by a group of small companies. Each one sells its products and that of its partners, creating a circuit aimed at always supplying consumers with fresh products guaranteed by those who are not afraid to show their faces and who have made enthusiasm and research into agriculture and cooking their raison d’être.

I grandi vini in anteprimaGreat wine preview

di Nadia Fondelli – Anche quest’anno il febbraio toscano è tempo di Anteprime dei vini. Pubblichiamo quindi un breve sunto di quelle che sono le principali anteprime vinicole toscane ancora increduli dall’inopportuna contemporaneità di più eventi.

Giorni pienissimi d’impegni per gli operatori del nettare di Bacco soprattutto il 16 e 17 febbraio quando, in contemporanea, ben tre grandi eventi si sfideranno.
Impossibile infatti per gli operatori, se non hanno il dono dell’ubicuità, essere contemporaneamente a Firenze, San Gimignano e Montepulciano.

Sono forse lontani i giorni della promessa pace fra le grandi denominazioni toscane quando si paventava un’unica grande anteprima?
Decisamente sì, ahimè, e non è un bene per nessuno.

Apre le danze Buy Wine 2014 il 16 e 17 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze è evento dedicato alle piccole denominazioni emergenti, una sorta di Anteprima delle “piccole grandi firme” di Toscana. Circa 280 produttori con le loro annate al servizio dei soli operatori del settore.

In contemporanea, sempre il 16 e 17 febbraio a Montepulciano si svolgerà l’Anteprima del Vino Nobile presso la Fortezza di Montepulciano. Ospiti d’onore il Vino Nobile di Montepulciano 2011, la Riserva 2010 ed il Rosso di Montepulciano 2012.

Sempre il 16 e 17 febbraio fra le torri di San Gimignano si terrà l’Anteprima della Vernaccia con la Vernaccia di San Gimignano 2013 e la Riserva 2012.

Il 19 febbraio tutti insieme alla Stazione Leopolda di Firenze che ancora prima di Matteo Renzi era celebre per quella che è ormai un classico… La Classico Collection 2014 con campioni di botte del 2013, anteprime 2012 e riserve 2011. Oltre 140 produttori e anche l’opportunità di degustare gli oli extra vergine di oliva Dop Chianti Classico.

Alcuni giorni di pausa e poi, il 23 e 24 febbraio tutti a Montalcino per Benvenuto Brunello dove sarà presentato il Brunello 2009, la Riserva 2008 e Il Rosso di Montalcino 2012.
by Nadia Fondelli – Also this year, February is the time to previews Tuscan wines. Then publish a brief summary of what are the main previews Tuscan wine still in disbelief dall’inopportuna more contemporary events.

Days fullest commitments for operators in the nectar of Bacchus especially on 16 and 17 February when , at the same time , three major events will compete .
In fact impossible for operators, at the same time stayed in Florence , San Gimignano and Montepulciano.

Are they gone are the days of promise peace among the great names in Tuscany when he feared a single large preview ?
Definitely yes , alas, and it is not good for anyone .

Opens the events Buy Wine on 16 and 17 February 2014 at the Fortezza da Basso in Florence is an event dedicated to small denominations emerging , a kind of preview of the “little big names ” of Tuscany . Approximately 280 producers with their years of service to professionals only .

At the same time , always on 16 and 17 February in Montepulciano will take place the preview at the Fortezza del Vino Nobile di Montepulciano. Guests of honor at the Vino Nobile di Montepulciano 2011 Riserva 2010 and Rosso di Montepulciano 2012.

Also on 16 and 17 February between the towers of San Gimignano Vernaccia Preview will be held with the Vernaccia di San Gimignano Riserva 2013 and the 2012.

On February 19, all together at the Stazione Leopolda in Florence , Matteo Renzi, who even before he was famous for what is now a classic … The Classic Collection 2014 barrel samples of 2013 , 2012 and previews reserves 2011. Over 140 producers and also the opportunity to taste the extra virgin olive oil DOP Chianti Classico.

A few days off and then on 23 and 24 February for all Benvenuto Brunello in Montalcino where will be presented the Brunello 2009, the Riserva 2008 and Rosso di Montalcino 2012.