Toscana ‘900: musei e percorsi d’arte

[:it]novecentodi redazione – Una guida, una app in 4 lingue, 11 mostre, 18 eventi collaterali, 108 musei, 7 itinerari turistici, una nuova rete museale aperta il sabato e la domenica, un pass per ingressi, visite guidate, didattica e sconti nei territori

Piccoli Grandi Musei, il progetto di Regione Toscana e Ente Cassa di Risparmio di Firenze nato per la valorizzazione del patrimonio artistico del territorio, è dedicato quest’anno alla Toscana del ‘900: un percorso, una guida, un’applicazione, mostre e tanti eventi – a partire dal 13 giugno fino al 31 dicembre 2015 – per raccontare, attraverso mille voci, la storia di una regione e di un secolo.

Famosa in tutto il mondo per le sue meraviglie del passato – dall’arte etrusca ai grandi capolavori del Rinascimento – la Toscana viene raramente associata al Novecento.
Eppure durante il secolo scorso, l’intera regione ha svolto un ruolo importante nell’offrire stimoli e vivaci contesti agli artisti che qui hanno vissuto, lavorato e spesso raggiunto notorietà internazionale e ha anche rappresentato un’attrattiva per i collezionisti che hanno deciso di affidare a questi territori le proprie raccolte.
Questo ruolo si delinea chiaramente grazie a numerosissimi musei, disseminati nella nostra regione: oltre 100 realtà, grandi e piccole, per narrare attraverso luoghi e immagini, 100 anni d’arte.
E proprio per raccontare questa storia, è stata fatta la prima mappatura completa di tutti i suoi protagonisti. Oltre cento musei, nati nelle circostanze più diverse, alcuni dedicati a singoli artisti, altri creati con ambizioni antologiche, alcuni espressione di una volontà locale, altri frutto di una donazione, voluti per raccontare un’attività artistica, oppure una storia industriale.

Una ricognizione geografica che propone percorsi diversi, per tipologie museali o per generi di opere esposte, per periodi storici privilegiati o per tematiche affrontate, con lo scopo, naturalmente, di creare una rete in grado di valorizzare le realtà museali legate al Novecento Toscano e per andare alla scoperta dei quasi 450 artisti legati alla nostra regione, da Plinio Nomellini, Lorenzo Viani, Ottone Rosai e Massimo Campigli, a Marino Marini, Alberto Magnelli e Gino Severini, sino a Carla Accardi, Jannis Kounellis, Pino Pascali, Daniel Spoerri, Alighiero Boetti e Igor Mitoraj, per citarne solo alcuni.

Per la prima volta ai soggetti promotori e finanziatori si è aggiunta quest’anno la Consulta delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana, che è interessata a sostenere questo modello di partenariato pubblico-privato per lo sviluppo di progetti innovativi nel settore cultura.
Sono stati individuati 22 musei capofila che, grazie al progetto, dal 13 giugno al 31 dicembre 2015 verranno aperti anche il sabato e la domenica con molte attività didattiche, laboratori per famiglie e visite guidate gratuite che aiuteranno il visitatore a conoscere queste realtà.
In questo stesso periodo in molti dei musei coinvolti, si terranno 11 mostre e 18 eventi collaterali che approfondiranno ulteriormente la storia e i protagonisti del Novecento in Toscana.[:en]novecentodi redazione – Una guida, una app in 4 lingue, 11 mostre, 18 eventi collaterali, 108 musei, 7 itinerari turistici, una nuova rete museale aperta il sabato e la domenica, un pass per ingressi, visite guidate, didattica e sconti nei territori

Piccoli Grandi Musei, il progetto di Regione Toscana e Ente Cassa di Risparmio di Firenze nato per la valorizzazione del patrimonio artistico del territorio, è dedicato quest’anno alla Toscana del ‘900: un percorso, una guida, un’applicazione, mostre e tanti eventi – a partire dal 13 giugno fino al 31 dicembre 2015 – per raccontare, attraverso mille voci, la storia di una regione e di un secolo.

Famosa in tutto il mondo per le sue meraviglie del passato – dall’arte etrusca ai grandi capolavori del Rinascimento – la Toscana viene raramente associata al Novecento.
Eppure durante il secolo scorso, l’intera regione ha svolto un ruolo importante nell’offrire stimoli e vivaci contesti agli artisti che qui hanno vissuto, lavorato e spesso raggiunto notorietà internazionale e ha anche rappresentato un’attrattiva per i collezionisti che hanno deciso di affidare a questi territori le proprie raccolte.
Questo ruolo si delinea chiaramente grazie a numerosissimi musei, disseminati nella nostra regione: oltre 100 realtà, grandi e piccole, per narrare attraverso luoghi e immagini, 100 anni d’arte.
E proprio per raccontare questa storia, è stata fatta la prima mappatura completa di tutti i suoi protagonisti. Oltre cento musei, nati nelle circostanze più diverse, alcuni dedicati a singoli artisti, altri creati con ambizioni antologiche, alcuni espressione di una volontà locale, altri frutto di una donazione, voluti per raccontare un’attività artistica, oppure una storia industriale.

Una ricognizione geografica che propone percorsi diversi, per tipologie museali o per generi di opere esposte, per periodi storici privilegiati o per tematiche affrontate, con lo scopo, naturalmente, di creare una rete in grado di valorizzare le realtà museali legate al Novecento Toscano e per andare alla scoperta dei quasi 450 artisti legati alla nostra regione, da Plinio Nomellini, Lorenzo Viani, Ottone Rosai e Massimo Campigli, a Marino Marini, Alberto Magnelli e Gino Severini, sino a Carla Accardi, Jannis Kounellis, Pino Pascali, Daniel Spoerri, Alighiero Boetti e Igor Mitoraj, per citarne solo alcuni.

Per la prima volta ai soggetti promotori e finanziatori si è aggiunta quest’anno la Consulta delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana, che è interessata a sostenere questo modello di partenariato pubblico-privato per lo sviluppo di progetti innovativi nel settore cultura.
Sono stati individuati 22 musei capofila che, grazie al progetto, dal 13 giugno al 31 dicembre 2015 verranno aperti anche il sabato e la domenica con molte attività didattiche, laboratori per famiglie e visite guidate gratuite che aiuteranno il visitatore a conoscere queste realtà.
In questo stesso periodo in molti dei musei coinvolti, si terranno 11 mostre e 18 eventi collaterali che approfondiranno ulteriormente la storia e i protagonisti del Novecento in Toscana.[:]

Gite fuori porta: idee per scoprire la Toscana autentica

Gite fuori porta: idee per scoprire la Toscana autentica

[:it]Castiglioncello_Firenzuola_Italydi Nadia Fondelli – Aria di primavera, belle giornate e la voglia di stare all’aria aperta. Aprofittatene di Pasquuetta e dei Ponti di aprile e maggio per scoprire una Toscana poco nota e meravigliosa. Quella da autentici lovers… 12 idee uniche fra antiche strade, borghi abbandonati, alpeggi, grotte e giardini.

L’abbazia di Carlo Magno dove i riti sono in gregoriano
Un grande classico sempre ricco di fascino a due passi dalla capitale del vino: Montalcino. Fondata – fra leggenda e realtà da Carlo Magno che, nel 781 tornando da Roma vide in questa vallata morire molti suoi soldati colpiti dalla peste. Per porre fine all’epidemia giurò di far costruire qui un Abbazia ed ecco Sant’Antimo.
Silenzio, verde, misticismo e tutte le funzioni cantate in gregoriano. Possibile anche essere ospitati in dieci camere e quattro dormitori.

Il Romitorio dell’Argentario
Per chi si trova in Maremma impossibile non salire sulle pendici del Monte Argentario dove, nel 1728 San Paolo della Croce fondò il Romitorio di Sant’Antonio creando il primo nucleo dell’Ordine completato più tardi con la chiesa, il convento e l’edificio del noviziato oggi adibito a casa di preghiera.
La posizione splendida che domina dall’alto la costa, la frescura e il silenzio dei boschi circostanti fanno di questo un luogo ideale per fermarsi anche qualche giorno, mentre per chi è solo di passaggio da provare è il liquore “argentarium”. Tel. 0564 812641.

Una passeggiata là dov’era il trenino a cremagliera Saline-Volterra
Chi arriva a Saline, proveniente dal mare, non può fare a meno di vedere, lassù, in alto, la sagoma di Volterra dove fino al 1958 arrivavano i treni che oggi si fermano a Saline. Pare impossibile perchè le pendenze che superano il 10% non sono certo quelle tipiche delle linee ferroviarie. Ma la ferrovia realizzata ad inizio ‘900 oggi non c’è più, ma la massicciata ferroviaria oggi dismessa è perfetta oggi come collegamento tra Saline e Volterra, per gli amanti delle escursioni pedatorie. Un sentiero straordinario, un luogo sicuro in cui si può camminare senza il rischio di finire sotto le ruote di una “moderno” mezzo di trasporto su gomma…

Antro del Corchia
Vicino alla Versilia, incastonata tra gli spettacolari scenari del Parco delle Alpi Apuane è Antro del Corchia la “Montagna vuota” con i suoi milioni di anni di storia geologica. 70 km di gallerie e pozzi, 1200 metri di dislivello massimo, un sistema di condotti carsici sviluppati in 2 km cubici di roccia lo rendono il più importante complesso carsico d’Italia ed uno dei maggiori al mondo.
Il percorso di quasi due chilometri si fa con soste, in circa due ore. La presenza di oltre 1000 scalini non la rende un’escursione adatta a persone con ridotta mobilità. La temperatura interna, costante durante tutto l’anno, si aggira sui 7,5°. Necessario indossare almeno una felpa, avere con se una cerata e calzare scarpe con suola in gomma meglio se da trekking.  Apertura: mattina e pomeriggio secondo un calendario annuale www.antrocorchia.it. Disponibili anche visite guidate in più lingue. Su richiesta sono disponibili anche due diversi percorsi speleologici entrambi di tre ore: la Galleria della Neve e il Ramo del Fiume; le attrezzature tecniche necessarie sono parzialmente fornite dal gestore e comprese nel prezzo del biglietto.

In alto Mugello nel borgo abbandonato
Castiglioncello si trova nel comune di Firenzuola e nella valle del Santerno ai confini con la provincia di Bologna.
E’ un meraviglioso borgo abbandonato che venne progressivamente abbandonato a partire dal ‘700 quando al posto dell’antica strada che correva sul crinale appenninico si iniziò ad utilizzare una strada nel fondovalle, che è quella tuttora utilizzata. Gli abitanti rimasero sempre più isolati e decisero così di abbandonare il paese.
Si raggiunge da Moranduccio nel pressi del passo della Futa, a due passi dal confine con l’Emilia-Romagna.

La Riserva Naturale di Ponte a Buriano e La Penna
Alle porte di Arezzo in una riserva naturale resa famosa dalla diga sul fiume Arno di La Penna e il Ponte a Buriano che, fra misto di leggenda e realtà si narra sia il panorama che fa da sfondo al sorriso enigmatico della celebre Gioconda dipinta da Leonardo Da Vinci.
Una riserva da vivere fra i suoi 665 ettari che si estendono fra i comuni di Arezzo, Civitella della Chiana e Laterina. Un area perfetta per gli amanti del trekking, del birdwatching, ma anche semplicemente del verde e delle camminate dove potrete passeggiare in una vegetazione che varia da boschi di roverelle a leccete e a zone ben coltivate.

Un fiumicel che nasce in Falterona…
Il Monte Falterona (1654 mt.), divide due pianure – Casentino e Mugello –  e alle sue pendici nasce l’Arno (a quota 641 km.) – uno dei fiumi più importanti d’Italia che attraversa la Toscana centro-settentrionale per sfociare in prossimità di Marina di Pisa nel Tirreno.
Il Monte è situato all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (36.000 ettari di terreno) dove è possibile ammirare boschi secolari di faggi, abeti e castagni, e dove il daino, il capriolo ed il cervo sono le presenze comuni.
Più di uno i percorsi su questa montagna, ma le tappe più significative sono: Lago degli Idoli, Capo d’Arno e Monte Falterona.
Se passiamo da Dicomano in direzione Passo del Muraglione e Forlì, a San Godenzo dovete girare per Castagno d’Andrea dove arriviamo fino ad una strada sterrata che conduce all’inizio di uno dei vari ingressi del Parco. Il percorso per arrivare fino al Monte Falterona richiede circa tre ore. Dopo circa un’ora e mezzo di cammino troviamo Capo d’Arno (1358 mt.). A circa 15 minuti di cammino, è possibile visitare ciò che è rimasto del Lago degli Idoli (1380 mt.), prosciugato per permettere gli scavi che hanno portato alla luce svariati reperti archeologici di bronzo e rame.

Respirando la storia dalla Torre di Galatrona
Uno dei tetti del Valdarno, un pezzo di storia medievaleQuesto è la torre di Galatrona, nel comune di Bucine in provincia di Arezzo, ultimo baluardo dell’antico castello che intorno all’anno 1000 dominava la Valdambra e il Chianti.
Recentemente restaurata, la torre mostra i segni di antiche dominazioni. All’esterno è possibile individuare tracce di un recinto murario fatto di grandi blocchi di pietra e tratti di un’altra cinta più antica e più spessa. 
Salendo lassù è possibile “respirare” la storia in un paesaggio che potrebbe esser la scenografia ideale di “Braveheart” dove gli oltre mille anni vissuti da questa torre si fondono con la bellezza della natura incontaminata della terra toscana.

Parco d’Arte E. Pazzagli
Situato nella zona sud di Firenze – realizzato personalmente dallo scultore Enzo Pazzagli – il Parco si estende su una superficie di 23.900 mq, racchiudendo oltre 200 sculture armoniosamente distribuite e contornate da 300 giovani cipressi quasi a formare un connubio di sculture viventi.
Le opere d’arte, prevalentemente in acciaio, ottone e bronzo, trasmettono forti emozioni: di giorno con il sole assumono dei riflessi di rara bellezza e di notte, illuminate singolarmente, sembrano dotate di luce propria emanando un aspetto surrealistico e di gran fascino. 
Un “paradiso scultorio” contornato da colline con ville e castelli medicei, dall’Arno che gli scorre accanto e dallo sfrecciare dei treni come se fossero messaggeri nel mondo di una visione indimenticabile.Ingresso è gratuito e info: www.pazzagli.com.

L’Alpe di Luna

E’ una riserva naturale di boschi di faggi e cerri che fa da spartiacque fra l’alta valle de Tevere in Toscana e la valle dei Marecchia nelle Marche.
Un luogo giunto selvaggio al terzo millennio grazie al suo isolamento e alla mancanza di grandi vie di comunicazione dove domina solo la natura e i silenzi urlati degli abitanti del bosco. Un Appennino che ha i suoi picchi più alti nel Monte dei Frati (m. 1453), nel Monte Maggiore (m.1384) e nel Monte Sodo Pulito (1225).
Qui sull’Alpe della Luna fra il rarissimo Abete Bianco e i caprioli, i cinghiali, le poiane e gli scoiattoli che qui hanno la residenza è una ben segnalata rete sentieristica che si presta ottimamente ad escursioni indimenticabili per amanti del trekking, del cavallo e della mountain bike: i migliori mezzi di locomozione per vivere le sensazioni ed i profumi di questa parte di Appennino dove il tempo sembra essersi fermato.
Info:www.parks.it/riserva.alpe.luna – www.areeprotette.provincia.arezzo.it

Valle di Zeri,  escursione nella natura intonsa
Si trovano in Lunigiana, all’estremo confine con la Liguria e l’Emilia Romagna, nell’Appennino tosco-emiliano. Sono le valli di Zeri che comprendono un territorio suddiviso in tre ampie vallate denominate di Adelano, del Gordana e di Rossano.
Boschi di castagni, faggi e querce, si alternano a estesi prati permanenti. Tutto il territorio è ricco di sorgenti, fiumi, torrenti, con ambienti incontaminati. Da segnalare la grotta della Colombara, nella vallata di Rossano – una cascata forma una stupenda piscina naturale – e gli stretti di Giaredo, canyon scavato dal fiume Gordana nella roccia, lungo alcune centinai di metri.
Tanti i possibili itinerari dalla vetta del Passo del Rastrello (1044 metri) che segna il confine con la provincia di Parma con in lontananza il mare ligure dove molti sono gli alpeggi abbandonati fra cui Capanne di Vruga e Formentara dove per secoli, in estate, si trasferivano gli abitanti del fondovalle per pascolare il bestiame.
Info:Associazione Culturale Valli di Zeriwww.vallidizeri.it

La casa dei narcisi più belli d’Italia!
Li vedi spuntare bianchi, gialli, bicolori, colorati e possenti; a guardia di una splendida villa che si erge tra le bordure all’inglese o al margine del bosco, con aiuole gentilizie che si affacciano sul lembo di una conca ridente; sono i narcisi di Villa la Pescigola.
I proprietari, Adriana Hedges e suo marito, hanno trasformato il vecchio giardino all’italiana in un parco romantico all’inglese, prendendo spunto da un antico dipinto collocato su una porta del salone della dimora.
Siamo in Lunigiana e qui fra esemplari antichi di cedri atlantici ben 150.000 narcisi suddivisi in quattrocento varietà.
Nelle varie aiuole si trovano i “Narcisi dei Poeti”, con fiori profumatissimi e semplici, bianchi, con una piccola corona gialla, orlata di rosso, ma anche gli “Incomparabili”, spuntano  qua e la, con la sua corona aperta e increspata.

 [:en]Castiglioncello_Firenzuola_Italydi Nadia Fondelli – Aria di primavera, belle giornate e la voglia di stare all’aria aperta. Aprofittatene di Pasquuetta e dei Ponti di aprile e maggio per scoprire una Toscana poco nota e meravigliosa. Quella da autentici lovers… 12 idee uniche fra antiche strade, borghi abbandonati, alpeggi, grotte e giardini.

L’abbazia di Carlo Magno dove i riti sono in gregoriano
Un grande classico sempre ricco di fascino a due passi dalla capitale del vino: Montalcino. Fondata – fra leggenda e realtà da Carlo Magno che, nel 781 tornando da Roma vide in questa vallata morire molti suoi soldati colpiti dalla peste. Per porre fine all’epidemia giurò di far costruire qui un Abbazia ed ecco Sant’Antimo.
Silenzio, verde, misticismo e tutte le funzioni cantate in gregoriano. Possibile anche essere ospitati in dieci camere e quattro dormitori.

Il Romitorio dell’Argentario
Per chi si trova in Maremma impossibile non salire sulle pendici del Monte Argentario dove, nel 1728 San Paolo della Croce fondò il Romitorio di Sant’Antonio creando il primo nucleo dell’Ordine completato più tardi con la chiesa, il convento e l’edificio del noviziato oggi adibito a casa di preghiera.
La posizione splendida che domina dall’alto la costa, la frescura e il silenzio dei boschi circostanti fanno di questo un luogo ideale per fermarsi anche qualche giorno, mentre per chi è solo di passaggio da provare è il liquore “argentarium”. Tel. 0564 812641.

Una passeggiata là dov’era il trenino a cremagliera Saline-Volterra
Chi arriva a Saline, proveniente dal mare, non può fare a meno di vedere, lassù, in alto, la sagoma di Volterra dove fino al 1958 arrivavano i treni che oggi si fermano a Saline. Pare impossibile perchè le pendenze che superano il 10% non sono certo quelle tipiche delle linee ferroviarie. Ma la ferrovia realizzata ad inizio ‘900 oggi non c’è più, ma la massicciata ferroviaria oggi dismessa è perfetta oggi come collegamento tra Saline e Volterra, per gli amanti delle escursioni pedatorie. Un sentiero straordinario, un luogo sicuro in cui si può camminare senza il rischio di finire sotto le ruote di una “moderno” mezzo di trasporto su gomma…

Antro del Corchia
Vicino alla Versilia, incastonata tra gli spettacolari scenari del Parco delle Alpi Apuane è Antro del Corchia la “Montagna vuota” con i suoi milioni di anni di storia geologica. 70 km di gallerie e pozzi, 1200 metri di dislivello massimo, un sistema di condotti carsici sviluppati in 2 km cubici di roccia lo rendono il più importante complesso carsico d’Italia ed uno dei maggiori al mondo.
Il percorso di quasi due chilometri si fa con soste, in circa due ore. La presenza di oltre 1000 scalini non la rende un’escursione adatta a persone con ridotta mobilità. La temperatura interna, costante durante tutto l’anno, si aggira sui 7,5°. Necessario indossare almeno una felpa, avere con se una cerata e calzare scarpe con suola in gomma meglio se da trekking.  Apertura: mattina e pomeriggio secondo un calendario annuale www.antrocorchia.it. Disponibili anche visite guidate in più lingue. Su richiesta sono disponibili anche due diversi percorsi speleologici entrambi di tre ore: la Galleria della Neve e il Ramo del Fiume; le attrezzature tecniche necessarie sono parzialmente fornite dal gestore e comprese nel prezzo del biglietto.

In alto Mugello nel borgo abbandonato
Castiglioncello si trova nel comune di Firenzuola e nella valle del Santerno ai confini con la provincia di Bologna.
E’ un meraviglioso borgo abbandonato che venne progressivamente abbandonato a partire dal ‘700 quando al posto dell’antica strada che correva sul crinale appenninico si iniziò ad utilizzare una strada nel fondovalle, che è quella tuttora utilizzata. Gli abitanti rimasero sempre più isolati e decisero così di abbandonare il paese.
Si raggiunge da Moranduccio nel pressi del passo della Futa, a due passi dal confine con l’Emilia-Romagna.

La Riserva Naturale di Ponte a Buriano e La Penna
Alle porte di Arezzo in una riserva naturale resa famosa dalla diga sul fiume Arno di La Penna e il Ponte a Buriano che, fra misto di leggenda e realtà si narra sia il panorama che fa da sfondo al sorriso enigmatico della celebre Gioconda dipinta da Leonardo Da Vinci.
Una riserva da vivere fra i suoi 665 ettari che si estendono fra i comuni di Arezzo, Civitella della Chiana e Laterina. Un area perfetta per gli amanti del trekking, del birdwatching, ma anche semplicemente del verde e delle camminate dove potrete passeggiare in una vegetazione che varia da boschi di roverelle a leccete e a zone ben coltivate.

Un fiumicel che nasce in Falterona…
Il Monte Falterona (1654 mt.), divide due pianure – Casentino e Mugello –  e alle sue pendici nasce l’Arno (a quota 641 km.) – uno dei fiumi più importanti d’Italia che attraversa la Toscana centro-settentrionale per sfociare in prossimità di Marina di Pisa nel Tirreno.
Il Monte è situato all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (36.000 ettari di terreno) dove è possibile ammirare boschi secolari di faggi, abeti e castagni, e dove il daino, il capriolo ed il cervo sono le presenze comuni.
Più di uno i percorsi su questa montagna, ma le tappe più significative sono: Lago degli Idoli, Capo d’Arno e Monte Falterona.
Se passiamo da Dicomano in direzione Passo del Muraglione e Forlì, a San Godenzo dovete girare per Castagno d’Andrea dove arriviamo fino ad una strada sterrata che conduce all’inizio di uno dei vari ingressi del Parco. Il percorso per arrivare fino al Monte Falterona richiede circa tre ore. Dopo circa un’ora e mezzo di cammino troviamo Capo d’Arno (1358 mt.). A circa 15 minuti di cammino, è possibile visitare ciò che è rimasto del Lago degli Idoli (1380 mt.), prosciugato per permettere gli scavi che hanno portato alla luce svariati reperti archeologici di bronzo e rame.

Respirando la storia dalla Torre di Galatrona
Uno dei tetti del Valdarno, un pezzo di storia medievale. Questo è la torre di Galatrona, nel comune di Bucine in provincia di Arezzo, ultimo baluardo dell’antico castello che intorno all’anno 1000 dominava la Valdambra e il Chianti.
Recentemente restaurata, la torre mostra i segni di antiche dominazioni. All’esterno è possibile individuare tracce di un recinto murario fatto di grandi blocchi di pietra e tratti di un’altra cinta più antica e più spessa.
Salendo lassù è possibile “respirare” la storia in un paesaggio che potrebbe esser la scenografia ideale di “Braveheart” dove gli oltre mille anni vissuti da questa torre si fondono con la bellezza della natura incontaminata della terra toscana.

Parco d’Arte E. Pazzagli
Situato nella zona sud di Firenze – realizzato personalmente dallo scultore Enzo Pazzagli – il Parco si estende su una superficie di 23.900 mq, racchiudendo oltre 200 sculture armoniosamente distribuite e contornate da 300 giovani cipressi quasi a formare un connubio di sculture viventi.
Le opere d’arte, prevalentemente in acciaio, ottone e bronzo, trasmettono forti emozioni: di giorno con il sole assumono dei riflessi di rara bellezza e di notte, illuminate singolarmente, sembrano dotate di luce propria emanando un aspetto surrealistico e di gran fascino.
Un “paradiso scultorio” contornato da colline con ville e castelli medicei, dall’Arno che gli scorre accanto e dallo sfrecciare dei treni come se fossero messaggeri nel mondo di una visione indimenticabile.Ingresso è gratuito e info: www.pazzagli.com.

L’Alpe di Luna

E’ una riserva naturale di boschi di faggi e cerri che fa da spartiacque fra l’alta valle de Tevere in Toscana e la valle dei Marecchia nelle Marche.
Un luogo giunto selvaggio al terzo millennio grazie al suo isolamento e alla mancanza di grandi vie di comunicazione dove domina solo la natura e i silenzi urlati degli abitanti del bosco. Un Appennino che ha i suoi picchi più alti nel Monte dei Frati (m. 1453), nel Monte Maggiore (m.1384) e nel Monte Sodo Pulito (1225).
Qui sull’Alpe della Luna fra il rarissimo Abete Bianco e i caprioli, i cinghiali, le poiane e gli scoiattoli che qui hanno la residenza è una ben segnalata rete sentieristica che si presta ottimamente ad escursioni indimenticabili per amanti del trekking, del cavallo e della mountain bike: i migliori mezzi di locomozione per vivere le sensazioni ed i profumi di questa parte di Appennino dove il tempo sembra essersi fermato.
Info:www.parks.it/riserva.alpe.luna www.areeprotette.provincia.arezzo.it

Valle di Zeri,  escursione nella natura intonsa
Si trovano in Lunigiana, all’estremo confine con la Liguria e l’Emilia Romagna, nell’Appennino tosco-emiliano. Sono le valli di Zeri che comprendono un territorio suddiviso in tre ampie vallate denominate di Adelano, del Gordana e di Rossano.
Boschi di castagni, faggi e querce, si alternano a estesi prati permanenti. Tutto il territorio è ricco di sorgenti, fiumi, torrenti, con ambienti incontaminati. Da segnalare la grotta della Colombara, nella vallata di Rossano – una cascata forma una stupenda piscina naturale – e gli stretti di Giaredo, canyon scavato dal fiume Gordana nella roccia, lungo alcune centinai di metri.
Tanti i possibili itinerari dalla vetta del Passo del Rastrello (1044 metri) che segna il confine con la provincia di Parma con in lontananza il mare ligure dove molti sono gli alpeggi abbandonati fra cui Capanne di Vruga e Formentara dove per secoli, in estate, si trasferivano gli abitanti del fondovalle per pascolare il bestiame.
Info:Associazione Culturale Valli di Zeriwww.vallidizeri.it

La casa dei narcisi più belli d’Italia!
Li vedi spuntare bianchi, gialli, bicolori, colorati e possenti; a guardia di una splendida villa che si erge tra le bordure all’inglese o al margine del bosco, con aiuole gentilizie che si affacciano sul lembo di una conca ridente; sono i narcisi di Villa la Pescigola.
I proprietari, Adriana Hedges e suo marito, hanno trasformato il vecchio giardino all’italiana in un parco romantico all’inglese, prendendo spunto da un antico dipinto collocato su una porta del salone della dimora.
Siamo in Lunigiana e qui fra esemplari antichi di cedri atlantici ben 150.000 narcisi suddivisi in quattrocento varietà.
Nelle varie aiuole si trovano i “Narcisi dei Poeti”, con fiori profumatissimi e semplici, bianchi, con una piccola corona gialla, orlata di rosso, ma anche gli “Incomparabili”, spuntano  qua e la, con la sua corona aperta e increspata.
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Toscana: domenica al museo dagli Uffizi alle Ville Medicee e alle ville Napoleoniche

800px-Villa_La_Petraia_2di Nadia Fondelli – Domenica 7 settembre appuntamento mensile con l’iniziativa del Ministero dei beni culturali che permette l’ingresso gratuito nei luoghi della cultura. Da non perdere! “Domenica al Museo” questo il nome dell’iniziativa che apre gratuitamente le porte dei luoghi della cultura. Così come previsto dalla rivoluzione del piano tariffario voluto dal ministro Franceschini e degli orari d’apertura dei musei, ogni prima domenica del mese, oltre 430 tra musei, siti archeologici e monumenti in tutta Italia saranno accessibili senza dover pagare il biglietto. Nella nostra regione tantissimi i musei coinvolti. A Firenze ad esempio, si entrerà gratis alla Galleria degli Uffizi, al Giardino di Boboli, alle Cappelle Medicee, al Museo di San Marco, alla Galleria Palatina, ma anche al giardino della Villa di Castello, al Bargello, alla Chiesa di Orsanmichele e alla Galleria d’arte moderna. Porte aperte anche al Museo di Casa Vasari ad Arezzo, al Museo Archeologico di Chiusi, alla Pinacoteca Nazionale di Siena, alla Certosa Monumentali di Calci, all’Area archeologica di Vetulonia a Castiglione della Pescaia e e alle due residenze napoleoniche all’Isola d’Elba, la Palazzina dei Mulina e la Villa di San Martino. “Domenica al museo” è anche un’occasione da non perdere per visitare (gratuitamente) alcune tra le ville medicee, dichiarate recentemente dall’Unesco Patrimonio dell’umanità: la Villa della Petraia a Firenze, la Villa di Cerreto Guidi e la Villa di Poggio a Caiano. Per l’elenco completo dei luoghi della cultura aperti gratis in Toscana: http://www.beniculturali.it

Toscana insolita: un tuffo? Non di solo mare…Unuaul Tuscan: a dip? Not only sea …

di Nadia Fondelli – L’estate sta fragorosamente bussando alle nostre porte, dirompente, con punte di oltre 35 gradi insolite per l’inizio di giugno.
La voglia di acqua e di tuffi si fa sempre più forte. Il mare è lontano e i tempi sono quelli che sono. Come rimediare?
Negli anni della crisi diventa una moda di ritorno quella dei bagni nei fiumi, nei torrenti e nei laghi.
Un’abitudine vintage che ci rimanda ai tempi antichi di pane amore e fantasia. Tempi in cui i soldi in tasca erano (come oggi) pochi, ma i gusti genuini, La ricerca di semplicità e consapevolezza era uno status quo e il bello non era soltanto ad ore di aereo in mete estere dal nome esotico.
Anche una sola giornata al mare può costare una discreta cifra. Basta sommare il costo di ombrellone, sdraio, pranzo, carburante ed eventuale pedaggio dell’autostrada. L’alternativa piscina? Non troppo economica, difficile trovarne una con ingresso inferiore a 8/9 euro e poi troppa gente…
Allora ecco per voi gli angoli nascosti di Toscana e il ritorno del bagno al fiume.
Obbligatorio premettere dicendo di fare tantissima attenzione perché le acque del fiume a volte sono più pericolose di quelle del mare e sicuramente meno conosciute. Ci sono spesso correnti e buche nascoste. Poi c’è un altro fattore di “rischio” non di poco conto: la balneabilità. Molti fiumi in Italia purtroppo sono inquinati, ma per legge devono essere segnalati…
Noi per evitare questo optiamo per i fiumi di montagna e i torrenti. Le acque saranno fredde, ma la limpidezza e purezza è assicurata…e i livelli bassi.
Confesso che il mio fiume preferito non è in Toscana. Ho il vezzo di bagnarmi nel fiume smeraldo d’Europa per eccellenza: l’Isonzo che, nella stretta Val di Trenta soprattutto, in terra slovena a due passi dal confine italiano, stordisce con i suoi colori unici e i suoi canyon mozzafiato.
Qualcosa di simile c’è però anche in Toscana. Basta saper cercare…
Sull’Appennino, oltrepassare il Mugello e il Passo della Futa in direzione Romagna, dopo Palazzuolo sul Senio, là dove l’aria si fa più fresca la strada fiancheggia, ora a destra e ora a sinistra il fiume Santerno.
Guardate, scegliete l’ansa che più vi piace e tuffatevi. Vi consiglio di farlo proprio al confine fra Toscana e Emilia Romagna, al paese di Moranduccio dove, oltre a poter fare un’escursione al borgo fantasma di Castiglioncello potete bagnarvi nel Santerno al cospetto della bellissima cascata del Rio dei Briganti.
Non mancano bar attrezzati ed autentici “bagni” a due passi dalle rive dove poter gustare per pochi euro genuinità locali.
In provincia di Siena se preferite l’acqua calda il consiglio è di immergervi nelle straordinarie e affascinanti vasche termali naturali di Bagni San Filippo fra stallattiti e slallagmiti calcarei.
Le acque hanno creato un paesaggio magico di bianche cascatelle e piccole vasche nel mezzo di un verde bosco rigoglioso.
Le prime pozze e le prime formazioni calcaree sono poco distanti, mentre per vedere la famosa cascata detta “Balena Bianca”, si deve andare oltre attraverso un percorso pedonale immerso nella boscaglia.
Potreste anche optare per Petriolo, in Val d’Ombrone sulla superstrada che da Siena porta a Grosseto; accanto al lussuoso resort da poco restaurato sopravvivono i pozzoni gratuiti lungo il Farma. Cercateli, non è difficile trovarli!
Ora un salto a nord della regione per fermarsi in Garfagnana al celebre Orrido di Botri spettacolare gola calcarea alle pendici dei monti Rondinaio e Tre Potenze con ripide pareti scavate in profondità dal Rio Pelago.
Solo nel periodo estivo quando la portata delle acque è minore e la temperatura più mite è possibile risalirne il tratto finale da Ponte a Gaio fino alla celebre “piscina”.
Nell’orrido la vegetazione è distribuita secondo una stratificazione verticale, con muschi e felci. Le impervie pareti arrivano in alcuni punti fino a 200 metri di altezza e da sempre costituiscono sito di nidificazione per l’Aquila Reale.
Dal centro visita di Ponte Gaio dove si lascia l’auto si scendono le scalette per entrare nel letto del Rio Pelago; subito con le scarpe nel torrente. Si entra ed esce continuamente dall’acqua che in dei tratti arriva fino alla pancia prima di giuungere al “Salto dei Becchi;” da dove il percorso diventa più impegnativo e con alcune corde fisse. E’ necessario muoversi con attenzione fino ad arrivare alla “piscina” dove termina l’escursione con un bellissimo tuffo ristoratore in acque adatte solo a chi non teme il freddo!
Doveroso dire che questo non è un bagnetto per tutti. La piscina dell’Orrido va conquistata sapendo muoversi fra i massi del torrente ed entrando e uscendo dall’acqua. Fra andata e ritorno servono 4 ore. Da evitate i bastoncini da trekking e da indossare scarpe da scoglio strutturate, quelle da trekking bagnandosi diventano pesantissime!
Portatevi un cambio in auto e fermatevi a mangiare ottimi coccoli alla trattoria del Ponte Gaio oppure a fare un pic nic nel bosco sui tavoli attrezzati.
Infine un tuffo da non farsi mancare è quello nelle acque del Gordana; torrente ribelle che scende dagli Appennini liguri verso Pontremoli.
A Noce di Zeri obbligatorio fermarsi, magari anche a dormire al Mulino Marghen a cui arriverete solo dopo aver attraversato un ponte antico in pietra sul Gordana che qui si apre in anse invitanti.
Se volete il brivido però scendete ancora verso Pontremoli dove, nelle vicinanze di Cavezzana il torrente si addentra tra anguste gole nei famosi stretti di Giaredo; uno spettacolo affascinante della natura…
Le acque cristalline scorrono tra due ripide pareti alte oltre cinquanta metri che, in alcuni punti, arrivano quasi a toccarsi lasciando penetrare appena qualche raggio solare. Gli stretti si possono percorrere con cautela e visitare partendo da Pontremoli, prima del ponte sul Gordana, per una piccola strada sulla destra che costeggia il torrente. Dopo alcuni chilometri si arriva ad un gruppo di case abbandonate, di lì si scende, a piedi, lungo il greto. Gli stretti di Giaredo non sono per tutti, sono anche più difficili dell’Orrido di Botri questo è bene saperlo.
E’ consigliabile percorrerli solo quando i livelli delle acque sono adatti e con l’ausilio di un piccolo gommone per alcuni tratti: per informazioni sulle visite rivolgersi solo a www.vallidizeri.it.
Tante opzioni, tanti luoghi diversi dove bagnarsi, via dalla pazza folla sudaticcia del week end al mare.
Questi solo alcuni consigli di una lista davvero infinita, basta essere curiosi, seguire i sentieri, ascoltare i rumori della natura e scoprire angoli affascinanti…
di Nadia Fondelli – L’estate sta fragorosamente bussando alle nostre porte, dirompente, con punte di oltre 35 gradi insolite per l’inizio di giugno.
La voglia di acqua e di tuffi si fa sempre più forte. Il mare è lontano e i tempi sono quelli che sono. Come rimediare?
Negli anni della crisi diventata una moda di ritorno quella dei bagni nei fiumi, nei torrenti e nei laghi.
Un’abitudine vintage che ci rimanda ai tempi antichi di pane amore e fantasia. Tempi in cui i soldi in tasca erano (come oggi) pochi, ma i gusti genuini, La ricerca di semplicità e consapevolezza era uno status quo e il bello non era soltanto ad ore di aereo in mete estere dal nome esotico.
Anche una sola giornata al mare può costare una discreta cifra. Basta sommare il costo di ombrellone, sdraio, pranzo, carburante ed eventuale pedaggio dell’autostrada. L’alternativa piscina? Non troppo economica, difficile trovarne una con ingresso inferiore a 8/9 euro e poi troppa gente…
Allora ecco per voi gli angoli nascosti d’Italia e il ritorno del bagno al fiume.
Obbligatorio premettere dicendo di fare tantissima attenzione perché le acque del fiume a volte sono più pericolose di quelle del mare e sicuramente meno conosciute. Ci sono spesso correnti pericolose e buche nascoste. Poi c’è un altro fattore di “rischio” non di poco conto: la balneabilità. Molti fiumi in Italia purtroppo sono inquinati, ma per legge devono essere segnalati…
Noi per evitare questo optiamo per i fiumi di montagna e i torrenti. Le acque saranno fredde, ma la limpidezza e purezza è assicurata…
Confesso che il mio preferito fiume preferito non è in Toscana. Ho il vezzo di bagnarmi nel fiume smeraldo d’Europa per eccellenza: l’Isonzo che, nella stretta Val di Trenta soprattutto, in terra slovena a due passi dal confine italiano, stordisce con i suoi colori unici e i suoi canyon mozzafiato.
Qualcosa di simile c’è però anche in Toscana. Basta saper cercare…
Sull’Appennino, oltrepassare il Mugello e il Passo della Futa in direzione Romagna, dopo Palazzuolo sul Senio, là dove l’aria si fa più fresca la strada fiancheggia, ora a destra e ora a sinistra il fiume Santerno.
Guardate, scegliete l’ansa che più vi piace e tuffatevi. Vi consiglio di farlo proprio al confine fra Toscana e Emilia Romagna, al paese di Moranduccio dove, oltre a poter fare un’escursione al borgo fantasma di Castiglioncello potete bagnarvi nel Santerno al cospetto della bellissima cascata del Rio dei Briganti.
Non mancano bar attrezzati ed autentici “bagni” a due passi dalle rive dove poter gustare per pochi euro genuinità locali.
In provincia di Siena se preferite l’acqua calda il consiglio è di immergervi nelle straordinarie e affascinanti vasche termali naturali di Bagni San Filippo fra stallattiti e slallagmiti calcarei.
Le acque hanno creato un paesaggio magico di bianche cascatelle e piccole vasche nel mezzo di un verde bosco rigoglioso.
Le prime pozze e le prime formazioni calcaree sono poco distanti, mentre per vedere la famosa cascata detta “Balena Bianca”, si deve andare oltre attraverso un percorso pedonale immerso nella boscaglia.
Potreste anche optare per Petriolo, in Val d’Ombrone sulla superstrada che da Siena porta a Grosseto; accanto al lussuoso resort da poco restaurato sopravvivono i pozzoni gratuiti lungo il Farma. Cercateli, non è difficile trovarli!
Ora un salto a nord della regione per fermarsi in Garfagnana al celebre Orrido di Botri spettacolare gola calcarea alle pendici dei monti Rondinaio e Tre Potenze con ripide pareti scavate in profondità dal Rio Pelago.
Solo nel periodo estivo quando la portata delle acque è minore e la temperatura più mite è possibile risalirne il tratto finale da Ponte a Gaio fino alla celebre “piscina”.
Nell’orrido la vegetazione è distribuita secondo una stratificazione verticale, con muschi e felci. Le impervie pareti arrivano in alcuni punti fino a 200 metri di altezza e da sempre costituiscono sito di nidificazione per l’Aquila Reale.
Dal centro visita di Ponte Gaio dove si lascia l’auto si scendono le scalette per entrare nel letto del Rio Pelago; subito con le scarpe nel torrente. Si entra ed esce continuamente dall’acqua che in dei tratti arriva fino alla pancia prima di giuungere al “Salto dei Becchi;” da dove il percorso diventa più impegnativo e con alcune corde fisse. E’ necessario muoversi con attenzione fino ad arrivare alla “piscina” dove termina l’escursione con un bellissimo tuffo ristoratore in acque adatte solo a chi non teme il freddo!
Doveroso dire che questo non è un bagnetto per tutti. La piscina dell’Orrido va conquistata sapendo muoversi fra i massi del torrente ed entrando e uscendo dall’acqua. Fra andata e ritorno servono 4 ore. Da evitate i bastoncini da trekking e da indossare scarpe da scoglio strutturate, quelle da trekking bagnandosi diventano pesantissime!
Portatevi un cambio in auto e fermatevi a mangiare ottimi coccoli alla trattoria del Ponte Gaio oppure a fare un pic nic nel bosco sui tavoli attrezzati.
Infine un tuffo da non farsi mancare è quello nelle acque del Gordana; torrente ribelle che scende dagli Appennini liguri verso Pontremoli.
A Noce di Zeri obbligatorio fermarsi, magari anche a dormire al Mulino Marghen a cui arriverete solo dopo aver attraversato un ponte antico in pietra sul Gordana che qui si apre in anse invitanti.
Se volete il brivido però scendete ancora verso Pontremoli dove, nelle vicinanze di Cavezzana il torrente si addentra tra anguste gole nei famosi stretti di Giaredo; uno spettacolo affascinante della natura…
Le acque cristalline scorrono tra due ripide pareti alte oltre cinquanta metri che, in alcuni punti, arrivano quasi a toccarsi lasciando penetrare appena qualche raggio solare. Gli stretti si possono percorrere con cautela e visitare partendo da Pontremoli, prima del ponte sul Gordana, per una piccola strada sulla destra che costeggia il torrente. Dopo alcuni chilometri si arriva ad un gruppo di case abbandonate, di lì si scende, a piedi, lungo il greto. Gli stretti di Giaredo non sono per tutti, sono anche più difficili dell’Orrido di Botri questo è bene saperlo.
E’ consigliabile percorrerli solo quando i livelli delle acque sono adatti e con l’ausilio di un piccolo gommone per alcuni tratti: per informazioni sulle visite rivolgersi solo a www.vallidizeri.it.
Tante opzioni, tanti luoghi diversi dove bagnarsi, via dalla pazza folla sudaticcia del week end al mare.
Questi solo alcuni consigli di una lista davvero infinita, basta essere curiosi, seguire i sentieri, ascoltare i rumori della natura e scoprire angoli affascinanti…

Extra vergine d’oliva toscano: fra eventi e qualità

di Nadia Fondelli – L’autunno in Toscana dopo le grandi fatiche della vendemmia è stagione di grandi frutti della terra: castagne, tartufo e olio extra vergine d’oliva.
L’olivo è uno dei simboli stessi del paesaggio toscano, insieme ai cipressi e alle dolci colline. E proprio in questi giorni in cui nelle campagne è iniziata la raccolta e la frangitura delle olive, un rito antichissimo che si ripete da migliaia di anni, nei borghi antichi si celebra con feste ad hoc questo grande prodotto.
Fino a dicembre moltissime sono le occasioni di festa in Toscana per celebrare la raccolta dei frutti di questo albero.

Grande evento quello che si celebrerà nelle Crete Senesi, a San Quirico d’Orcia, dove nasce uno degli extravergine più ricercati della Toscana, realizzato ancora oggi con le macine in pietra. Dal 5 all’8 dicembre si potranno gustare insieme all’olio tutte le specialità locali: dalla carne chianina autentica ai formaggi. Per chi lo vorrà l’occasione è ghiotta per iscriversi a corsi di degustazione, fare trekking negli oliveti, ascoltare musica e i curiosi spettacoli degli artisti di strada. E domenica 8 dicembre, chi riuscirà a prenotare potrà arrivare nel borgo con lo storico Treno Natura, in partenza da Siena, e godersi i panorami mozzafiato della Valdorcia a bordo delle carrozze d’epoca.
Oro verde protagonista anche sul Monte Amiata, dove con la prima neve della sttagione arrivano anche le degustazioni di prodotti a chilometri zero, le sfide culinarie tra chef della zona e gli assaggi di olio nuovo a Semproniano il weekend del 23 e 24 novembre.

Ma come sarà l’extra vergine d’oliva toscano 2013?
Qualita’ superba e raccolto generoso in poche parole, finalmente aggiungiamo… dopo due annate inferiori alle aspettative, i primi dati (quantitativi) di questa nuova stagione confermano le previsioni di una produzione medio-buona che si aggirerà intorno ai 160.000 quintali con un aumento, se pur disomogeneo, tra il 5% ed il 10%.
La produzione potenzialmente certificabile come olio Toscano Igp, la principale denominazione d’origine a livello nazionale con oltre 11mila soci, potrebbe raggiungere il 45% (produzione con tracciabilità), mentre il prodotto effettivamente controllato e certificato si stima raggiungerà i 35-40.000 quintali.
A confermare la buona annata per l’olivicoltura sono Coldiretti Toscana e Consorzio di Tutela per l’Olio Toscano Igp nel corso dell’apertura ufficiale della stagione olivicola 2013 che si e’ tenuta al Podere Carrai a Traquanda (Siena) con l’assaggio del primo olio dell’anno.
L’abbondante fioritura della passata primavera, malgrado sia stata seguita da abbondanti piogge, ha dato – analizzano Coldiretti e Consorzio Tutela Olio Toscano Igp – una buona allegazione e attualmente possiamo osservare una maturazione leggermente in ritardo rispetto agli anni precedenti.
”Grazie alle favorevoli condizioni meteo l’olio sarà di ottima qualità sia sotto il profilo dell’acidità che delle caratteristiche organolettiche”, afferma Coldiretti Toscana.
E allora ancora pochi giorni e poi potremo tutti portare sulle nostre tavole il pregiato oro verde toscano.by Nadia Fondelli – Autumn in Tuscany after the great labors of the harvest season of the fruits of the earth : chestnuts , truffles and extra virgin olive oil.
The olive tree is one of the very symbols of the Tuscan landscape , together with cypresses and rolling hills . And in these days when campaigns began collecting and pressing of the olives , an ancient ritual that is repeated for thousands of years , in ancient villages is celebrated with feasts ad hoc this great product.
Until December, there are very many festive occasions in Tuscany to celebrate the harvest of the fruits of this tree.

Great event that will be celebrated in the Crete Senesi , in San Quirico d’ Orcia , where he was born one of the most sought virgin of Tuscany, made ​​today with the millstones . From December 5 to 8 can be tasted together with the oil all the local specialties : from Chianina beef authentic cheese. For those who want the opportunity is tempting to sign up for tasting courses , hiking in the olive groves , listening to music and the curious performances of street artists . And Sunday, December 8 , who will be able to book will arrive in the village with the historic Train Nature, from Siena, and enjoy the breathtaking views of the Orcia Valley aboard vintage carriages .
Green Gold also starred on Monte Amiata , where the first snow of the sttagione came the tasting of zero kilometers , the challenges between local chefs and culinary tastings of new oil in Semproniano the weekend of 23 and 24 November .

But how will the extra virgin olive oil from Tuscany 2013
Quality ‘ superb and generous harvest in a few words , finally add … after two years below expectations , the first data (quantitative) of this new season confirm the predictions of a medium- good production that will be about 160,000 tons , an increase , albeit uneven, between 5% and 10% .
The production potentially certifiable as oil Toscano PGI , the main denomination of origin at the national level with over 11 thousand members, could reach 45 % ( with production traceability) , while the product actually inspected and certified is estimated to reach 35-40,000 tons .
To confirm the good year for olive growing are Coldiretti Tuscany and the Consortium for the Olio Toscano PGI during the official opening of the olive season 2013 to be ‘held at the farm in Traquanda Carras (Siena ) with the taste of oil first year.
The abundant flowering of last spring, despite being followed by heavy rains , gave – analyze Coldiretti and Consorzio Tutela Olio Toscano PGI – a good allegation and we can currently observe a ripening slightly later than in previous years .
” Thanks to the favorable weather conditions the oil will be of excellent quality both in terms of the acidity that the organoleptic characteristics ,” said Coldiretti Tuscany .
And then a few more days and then we can all bring to our tables the prized gold green Tuscan .

“Toscana arcobaleno”: quando troppo e quando troppo poco….“Tuscany rainbow”: when too much and when too short….

di Nadia Fondelli – Quando troppo e quando troppo poco… Questa è la Toscana che in un week end, partito in sordina ieri sera 23 agosto e denominato con una discutibile operazione di marketing-turistico “Toscana Arcobaleno d’Estate mette in fila oltre 700 eventi di cui solo alcuni meritevoli di nota. E gli altri giorni dell’estate? Musei chiusi e calma piatta…

Una grande festa coordinata dalla Regione Toscana con il supporto di Toscana Promozione, Fondazione Sistema Toscana e Toscani nel Mondo e suggerita da un quotidiano che intende puntare i riflettori sulle eccellenze toscane: dai prodotti enogastronomici alle bellezze culturali e paesaggistiche.
Oltre 700 eventi organizzati in un solo week end da comuni, province, associazioni, strutture ricettive, musei, stabilimenti balneari e persino rifugi ad alta quota. Tutti visibili in dettaglio sul sito www.arcobalenodestate.it, 

Un tuffo in mare alle 17.30 su tutta la costa, un aperitivo al tramonto, cene al lume di candela e in molti luoghi fuochi d’artificio. la mia domanda è dov’è l’evento?
Non sono queste cose che caratterizzano da sempre l’estate in ogni angolo del mondo? Sono queste le cose che dovrebbero promuovere la Toscana nel mondo? La terra dei geni che si promuove con quotidianeità spacciate per straordinarietà?
A voi comunque, oltre la lista completa di ogni evento un focus su quelli ritenuti più importanti in ogni provincia. E auguri se avete il dono dell’ubiquità e riuscirete in una sera, a seguire oltre 700 eventi…. Non era meglio un eventi, magari ben fatto per ogni sera?
Ovviamente non citeremo locali perchè non riteniamo opportuna la pubblicità occulta, a voi poi il giudizio suu quanto possa essere evento straordinario (ad esempio) una corsa di 50 metri al femminile su tacco 12 ?!?

FIRENZE – A Firenze la festa partirà dall’acqua: è in programma, infatti, l’aperitivo sulla piattaforma galleggiante sull’Arno, con animazione e bagno in piscina. Tanti canottieri, bagnini e commercianti hanno scelto di regalare un’emozione unica ai fiorentini e ai turisti accendendo le luci sull’Arno, vero protagonista della serata.
Per una cena originale sushi e bollicine sull’Arno, con i maestri di sushi in costume folkoristico giapponese. I partecipanti verranno fatti salite sulle caratteristiche dragon boat e accompagnati dai canottieri.
Sempre nel capoluogo toscano apertura straordinaria del Forte Belvedere per gustare il panorama di Firenze e dalle 19.30 aperitivo a tema Arcobaleno. Over the Rainbow è l’iniziativa di Confesercenti Firenze in collaborazione con l’EstateFiorentina/gruppo Effetto Estate Firenze: animeranno otto luoghi della città con aperitivi dai colori dell’Arcobaleno, accompagnati da prodotti locali, musica dal vivo e dj-set.

VERSILIA – In Versilia spazio al tuffo in mare delle 17.30, sfida dei 50 metri in tacco 12 (a Viareggio ore 18.30) e sfilata in notturna dei carri del famoso Carnevale (ore 21.30).
Alle 19.30 nella vicina Torre del Lago “Viva il vino spumeggiante”, l’evento proposto dal Festival Pucciniano per Arcobaleno d’Estate con un grande aperitivo in con vista sul Lago di Massaciuccoli, tanto amato dal grande compositore lucchese.

CARRARA, CAPALBIO, BOLGHERI – La festa si snoderà per tutto il territorio regionale in una ola festosa e colorata. Due gruppi di cavalleggeri partiranno alle 10 di sabato 24 da Carrara e da Capalbio per unirsi in un brindisi collettivo a Bolgheri.
Alle 18 percorreranno il famoso viale dei cipressi e troveranno ad accoglierli tamburini, sbandieratori, falconieri, in compagnia della zecca che per l’occasione “batterà moneta” secondo le antiche tecniche di conio.
I cavalieri sosteranno in piazzetta Ugo per il brindisi alla staffa, offerto dalle Strade del Vino e dell’Olio.
Sempre a Bolgheri la sera del 24 è in programma la serata di beneficenza di Bolgheri Melody “Voci per l’Arpa”, che vedrà la partecipazione, tra gli altri di Andrea Bocelli, Enrico Ruggeri, Noemi. L’incasso sarà devoluto a sostegno del “Progetto Dolore” intitolato a Amos Martellacci. 

LIVORNO – Per chi si trovasse a Livorno da non perdere l’evento dal titolo “Tutti colori dell’arcobaleno”: dalle ore 19 aperitivo presso l’acquario di Livorno Piazzale Mascagni, 1 con una selezione di vini serviti e raccontati dai sommelier Fisar, il tutto accompagnato da alcune prelibatezze toscane.
Sempre a Livorno in programma “Museo al chiar di luna per Arcobaleno d’Estate”: apertura straordinaria serale gratuita di tutti i settori espositivi dalle ore 19 alle ore 23.30; visite guidate al Planetario a cura dell’Associazione Livornese Scienze Astronomiche dalle ore 21.15; teatro nella splendida cornice dell’Orto botanico.

PISA E PONTEDERA – Qui la festa è iniziata il 23 agosto con la grande cena Arcobaleno organizzata dal Comune e da Confristoranti. Sei i ristoranti cittadini coinvolti nell’iniziativa che vedrà solo con piatti a Km zero.
Parteciperà ai festeggiamenti anche la torre più famosa del mondo che il 24 agosto resterà illuminata 1 ora in più, fino alle ore 23.
Apertura straordinaria, dalle 18.00 alle 22.00, anche per la Domus Galilaeana (via Santa Maria 26). Appuntamento alle 17.30 per tutti i bagnanti delle spiagge di Marina, Tirrenia e Calambrone per il maxi tuffo collettivo. Seguiranno aperitivi, spettacoli, musica e animazione nei bagni del litorale. Non mancheranno i fuochi d’artificio dalle 22.30 sul lungomare di Marina.
A Pontedera (PI), il Museo Piaggio sarà aperto in via straordinaria con eventi a tema e una mostra speciale, mentre le strade della città saranno animate dal Vespa Club della Valdera. Pontedera rilancia il suo fiume, l’Era, con tante iniziative targate Arcobaleno: un battello fluviale trasporterà i passeggeri alla scoperta delle bellezze naturali del corso d’acqua e a bordo del battello. 

PISTOIA – La Festa di San Bartolomeo (dal 23 al 25 agosto) entra nel cartellone dell’ Arcobaleno: nell’occasione il museo Civico resterà aperto sabato 24 agosto dalle 10 fino alle 22 (ingresso gratuito), invitando i bambini, accompagnati dai genitori, a scoprire i dipinti in cui è raffigurato il Santo.
L’aperitivo più alto della Toscana è al rifugio Zeno Colò sul Monte Gomito nel pistoiese (1.892 metri sul livello del mare). A partire dalle 19 del 24 agosto brindisi con prodotti locali, il rifugio è raggiungibile in Ovovia.
Domenica 25 agosto in occasione di Arcobaleno Toscana verrà inaugurato nella stessa zona, l’anello dei crinali appenninici: un gruppo di circa 100 coloratissime mountain bike percorrerà il nuovo itinerario per la prima volta, rappresentando una sorta di arcobaleno che unisce tutte le montagne del nostro Appennino. 

SIENA – Alle 19.30 nei locali dell’Enoteca italiana si terrà un brindisi-Arcobaleno in contemporanea con tutta la Toscana. La serata proseguirà con la musica della Fondazione Siena Jazz.
Siena partecipa al cartellone eventi con l’apertura notturna gratuita del Museo Civico e del Complesso Museale S. Maria della Scala dalle ore 21 alle ore 24. Sarà visitabile gratuitamente anche il Teatro dei Rinnovati con visita guidata alle ore 21 e alle ore 22,30. Apertura straordinaria a pagamento (ingresso € 8,00) della Torre del Mangia dalle ore 21 alle ore 24 (chiusura biglietteria ore 23,30).
La Comunità Ebraica di Firenze/Sezione di Siena aderisce all’Arcobaleno con un’apertura straordinaria della Sinagoga di Siena dalle ore 21.15 fino alle 23.30. Alle 21.15 avrà luogo il “brindisi Arcobaleno”, con Chianti Classico Kosher, in collaborazione con l’Azienda Agricola Le Macie (Castelnuovo Berardenga). A seguire, visite guidate gratuite in italiano ed inglese. 

PRATO, AREZZO, LUCCA – A Prato da non perdere “Un brindisi per la mostra Da Donatello a Lippi”: i locali pubblici del centro alle 19.30 organizzeranno un aperitivo: scatterà così con un brindisi il conto alla rovescia per la grande mostra sul Rinascimento pratese, che riaprirà dopo 16 anni il Museo della città.
Ad Arezzo spazio all’ “Aperitivo Arcobaleno a Casa Bruschi”: per l’occasione la Casa Museo resterà aperta fino alle 22, con visite guidate alla dimora, alla collezione e alle due mostre temporanee in programma: “Dai Macchiaioli al Novecento, opere della collezione Olschki” e l’esposizione delle opere di Feuerman e Shiota nel percorso Icastica.
A Lucca è di scena la Notte Bianca che per questa edizione entra a far parte del cartellone di Toscana Arcobaleno d’Estate. Al centro della festa ci sarà una caccia al tesoro: un modo originale per celebrazione le Mura urbane di cui si festeggia quest’anno il cinquecentenario. 

MAREMMA – Maremma da amare è il titolo dell’aperitivo alla Fattoria La Principina. L’offerta gratuita, oltre alle bevande proporrà vini toscani e maremmani, formaggi locali, salumi e piatti tipici come acquacotta, panzanella, pasta e ceci, crostoni e crostini che rappresentano per la Maremma vere e proprie eccellenze gastronomiche. L’aperitivo del 24 vedrà la partecipazione del Coro degli Etruschi fondato dal poeta contadino Morbello Vergari, purtroppo scomparso, che proporrà il meglio del folklore maremmano.
Anche il Museo di Storia Naturale della Maremma partecipa all’arcobaleno con l’apertura gratuita straordinaria dalle 18.30 alle 23.30.

Insieme alla Toscana brinderanno anche le 110 associazioni dei 120mila Toscani nel Mondo. In questi giorni si sono aggiunte le adesioni di Ginevra e Toronto, per un brindisi che coinvolgerà i 5 continenti: da Melburne e Sidney in Australia e da Accra capitale del Ghana, da Buenos Aires a New York, da Asuncion capitale del Paraguay a Siem Reap in Cambogia, da Bangkok a Miami. In Brasile saranno addirittura quattro gli appuntamenti: Rio de Janeiro, Belo Horizonte, San Paolo e Jacutinga. Si unirà al brindisi anche Berlino, La Havana, Londra, Parigi, Bruxelles e Montreal.
by Nadia Fondelli – When too much and too little when … This is the Tuscany that in a weekend, started quietly last night August 23 and named with a questionable marketing operation-tourist “Tuscany Rainbow Summer” puts in a row over 700 events of which only a few worthy of note quick forum readtopic propecia answer online. And the other days of the summer? Museums closed and calm …

A great celebration coordinated by the Tuscany Region with the support of Tuscany Promotion, and Fondazione Sistema Toscana Tuscany in the World and suggested by a newspaper that will shine the spotlight on excellence in Tuscany: food and wine from the magnificent beauties.
More than 700 events in one weekend by municipalities, counties, associations, accommodations, museums, beaches and even shelters at high altitude. All visible in detail on the site www.arcobalenodestate.it,

A dip in the sea at 17.30 on the coast, an aperitif at sunset, dinner by candlelight and in many places fireworks. my question is where is the event?
These are not things that have always characterized the summer in every corner of the world? These are the things that should promote Tuscany in the world? The land of the genes that are passed off as extraordinary promotes everyday life?
To you, however, as well as the complete list of every event a focus on those considered most important in each province. It wishes if you have the gift of ubiquity and you will succeed in one evening, followed by more than 700 events …. It was not a better event, maybe well done to every night?
Obviously we will not mention because we do not think it appropriate to local surreptitious advertising, to you then it may be the judgment suu extraordinary event (for example) a run of 50 meters per female of heel 12?!?

FLORENCE – A Florence, the festival will start from the water is on schedule, in fact, the aperitif on the floating platform on the Arno, with entertainment and swimming in the pool. Many sportsmen, lifeguards and traders have chosen to give a unique experience to the Florentines and tourists turning on the lights on the Arno, the real protagonist of the evening.
For an original sushi dinner and bubbles on the Arno, with the masters of sushi costume folkoristico Japanese. Participants will climb the facts dragon boat characteristics and accompanied by rowers.
Also in the Tuscan capital special opening of the Forte Belvedere to enjoy the panorama of Florence and from 19.30 aperitif Rainbow theme. Over the Rainbow is the initiative of Confesercenti Florence in collaboration with the EstateFiorentina / Summer Florence Group Effect: liven up eight places in the city with aperitifs by the colors of the Rainbow, accompanied by local produce, live music and DJ-set.

Versilia – Versilia In space to dive into the sea of ​​17:30, 50 meters of the challenge in heel 12 (in Viareggio 18.30) and parade floats at night the famous Carnival (21.30).
At 19.30 in the nearby Torre del Lago “Long live the sparkling wine”, the event proposed by Puccini Festival for Rainbow Summer with a great aperitif with views of Lake Massaciuccoli, so loved by the great composer from Lucca.

CARRARA, CAPALBIO, BOLGHERI – The festival will unfold throughout the region ola in a festive and colorful. Two groups of cavalry will start at 10 on Saturday 24th from Carrara and Capalbio to join in a collective toast in Bolgheri.
At 18, will walk the famous avenue of cypresses and will to welcome drummers, flag bearers, falconers, in the company of the brand for the occasion “fight money” according to the ancient techniques of the issue.
The riders will contribute in square Ugo for the toast to the bracket, offered by the Roads of Wine and Oil.
Also in Bolgheri on the evening of 24 is scheduled for the evening of charity Bolgheri Melody “Voices for the Harp”, which will be attended, among others, Andrea Bocelli, Enrico Ruggeri, Naomi. The proceeds will be donated to support the “Project Pain” named after Amos Martellacci.

Livorno – For those who come to Livorno do not miss the event titled “All colors of the rainbow” from 19 hours aperitif at the aquarium of Livorno Piazzale Mascagni, 1 with a selection of wines served by the sommelier and told Fisar, all accompanied by some Tuscan delicacies.
In Livorno in the program “Museum in the moonlight to Rainbow Summer” special evening opening access to all exhibition areas from 19 to 23.30, guided visits to the Planetarium by the Association of Astronomical Sciences Livorno at 21.15; theater in the beautiful surroundings of the Botanical Garden.

PISA PONTEDERA – Here the festival began on August 23 with the big dinner Rainbow organized by the Municipality and Confristoranti. Six restaurants citizens involved in the initiative which will see only dishes with zero miles.
Participate in the festivities also the most famous tower in the world that August 24 will remain illuminated 1 hour more, until 23 pm.
Extraordinary opening from 18.00 to 22.00, even for the Domus Galilaeana (via Santa Maria 26). Meet at 17.30 for all swimmers of the beaches of Marina, Tirrenia and Calambrone maxi collective dive. Followed by cocktails, shows, music and entertainment in the bathrooms of the coast. Do not miss the fireworks from 22.30 on the promenade of Marina.
Pontedera (PI), the Piaggio Museum will be open on an exceptional basis with themed events and a special exhibition, while the streets are animated by the Vespa Club of the Era. Pontedera relaunches its river, the Age, with many initiatives badged Rainbow: a river boat will transport passengers to discover the natural beauty of the river and on board the boat.

PISTOIA – The Feast of St. Bartholomew (August 23 to 25) enters the billboard of the ‘Rainbow: Civic occasion the museum will be open Saturday, August 24 from 10 to 22 (free admission), inviting the children, accompanied by their parents, to discover the paintings which depicts the Holy One.
The aperitif highest of Tuscany is the refuge on Mount Elbow Zeno Colo in Pistoia (1,892 meters above sea level). Starting from 19 of 24 August toast with local products, the refuge is a gondola.
Sunday, August 25 at Rainbow Tuscany will be opened in the same area, the ring of the Apennine ridges: a group of about 100 colorful mountain bike traverse the new route for the first time, representing a kind of rainbow that unites all of our mountains Apennines.

SIENA – Italian Enoteca At 19.30 in the premises there will be a toast-Rainbow simultaneously with the whole of Tuscany. The evening will continue with the music of Siena Jazz Foundation.
Siena participates in the billboard events with the free opening night of the Civic Museum and the Museum Complex S. Maria della Scala from 21 hours to 24 hours. It will be open for free the Teatro Rinnovati with guided tour at 21 and 22.30. Special opening for a fee (€ 8,00) of the Torre del Mangia from 21 hours to 24 pm (ticket office closes at 23.30).
The Jewish Community of Florence / Siena section adheres to Arcobaleno with a special opening of the synagogue of Siena from 21.15 until 23.30. At 21:15 will take place on “toast Rainbow”, with Kosher Chianti Classico, in collaboration with the Azienda Agricola Le Macie (Castelnuovo Berardenga). Afterwards, free guided tours in Italian and English.

PRATO, AREZZO, LUCCA – A Meadow not to be missed “A toast to the exhibition From Donatello to Lippi”: public places of the center will organize an aperitif at 19:30: so will start with a toast to the countdown to the major exhibition on the Renaissance Prato , which will reopen after 16 years, the City Museum.
In Arezzo space to ‘”Aperitivo at Rainbow House Bruschi” for the occasion, the House Museum will be open until 22, with guided tours of the mansion, the collection and the temporary exhibitions in the program: “From Macchiaioli the twentieth century, the works of collection Olschki “and the exhibition of works of figurative Feuerman and Shiota in the path.
A scene of Lucca is the White Night which this year becomes part of the program of Tuscany Rainbow Summer. At the center of the festival there will be a treasure hunt: an original way to celebrate the city walls of which we celebrate the five hundredth year.

Maremma – Maremma to love is the title of the aperitif at the Fattoria La Principina. The free offer, in addition to drinks propose and Maremma Tuscan wines, local cheeses, meats and traditional dishes such as acquacotta, panzanella, pasta and chickpeas, toasted croutons and accounting for the Maremma real culinary excellence. The aperitif of 24 will see the participation of the Choir of the Etruscans founded by the peasant poet Morbello Vergari, who unfortunately passed away, which will offer the best of maremmano folklore.
The Museum of Natural History of the Maremma part of the rainbow with the free opening extraordinary from 18.30 to 23.30.

Together with the Tuscany will toast also 110 associations 120 thousand Toscani in the World. These days were added to the membership of Geneva and Toronto, for a toast that will involve the 5 continents: from Melbourne and Sydney in Australia and from Accra the capital of Ghana, from Buenos Aires to New York, from Asuncion, Paraguay’s capital in Siem Reap in Cambodia, from Bangkok to Miami. Brazil will be as many as four appointments: Rio de Janeiro, Belo Horizonte, Sao Paulo and Jacutinga. He will be joined in the toast also Berlin, Havana, London, Paris, Brussels and Montreal.