Giornata nazionale della famiglia al museo

[:it]tdmeducation-triennale-design-museum-milanodi redazione – Dopo il successo delle scorse edizioni e in particolare di quella del 2015 che ha visto l’adesione di 720 luoghi espositivi e la partecipazione di circa 60.000 persone, la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo torna anche quest’anno.
Un giorno in cui poter visitare i musei in Italia in modo speciale con tutta la famiglia. Il 9 ottobre prossimo, in occasione di F@Mu 2016.

La Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, su tutto il territorio del Paese propone più di 750 luoghi espostivi tra musei, fondazioni ed altri spazi culturali,  che si apriranno alle famiglie con visite didattiche, giochi a tema, iniziative speciali e attività pensate apposta per l’occasione.

Ogni anno F@Mu è centrata su un filo conduttore diverso. In occasione delle Olimpiadi appena concluse, quest’anno il tema è “giochi e gare al museo”, il museo palestra della mente.

I luoghi espositivi che hanno aderito gratuitamente all’iniziativa tramite la piattaforma web www.famigliealmuseo.it, consultabile successivamente anche dalle famiglie per avere informazioni sui diversi programmi dei Musei aderenti.

La modalità di adesione è, come sempre, libera per ogni struttura museale: alcuni musei proporranno la gratuità, altri organizzeranno laboratori e attività speciali apposta per le famiglie.[:en]tdmeducation-triennale-design-museum-milanodi redazione – Dopo il successo delle scorse edizioni e in particolare di quella del 2015 che ha visto l’adesione di 720 luoghi espositivi e la partecipazione di circa 60.000 persone, la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo torna anche quest’anno.
Un giorno in cui poter visitare i musei in Italia in modo speciale con tutta la famiglia. Il 9 ottobre prossimo, in occasione di F@Mu 2016.

La Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, su tutto il territorio del Paese propone più di 750 luoghi espostivi tra musei, fondazioni ed altri spazi culturali,  che si apriranno alle famiglie con visite didattiche, giochi a tema, iniziative speciali e attività pensate apposta per l’occasione.

Ogni anno F@Mu è centrata su un filo conduttore diverso. In occasione delle Olimpiadi appena concluse, quest’anno il tema è “giochi e gare al museo”, il museo palestra della mente.

I luoghi espositivi che hanno aderito gratuitamente all’iniziativa tramite la piattaforma web www.famigliealmuseo.it, consultabile successivamente anche dalle famiglie per avere informazioni sui diversi programmi dei Musei aderenti.

La modalità di adesione è, come sempre, libera per ogni struttura museale: alcuni musei proporranno la gratuità, altri organizzeranno laboratori e attività speciali apposta per le famiglie.[:]

[:it]Toscana: il 27 agosto arriva la festa degli Etruschi[:en]Toscana: dal 27 agosto arriva la festa degli Etruschi[:]

[:it]Toscana: il 27 agosto arriva la festa degli Etruschi[:en]Toscana: dal 27 agosto arriva la festa degli Etruschi[:]

[:it]ETRUSCAN_TERRACOTTA_PROFILE_OF_A_HEAD_01di Nadia Fondelli – Sono rinviate le due manifestazioni per le Celebrazioni etrusche, previste per il 27 agosto nella sede del Consiglio regionale. Lo ha deciso il presidente dell’assemblea regionale, Eugenio Giani.
Il riconoscimento alle città di eccellenza nella tradizione etrusca (che era previsto per le 12) e l’inaugurazione della mostra sui reperti provenienti dallo scavo di Poggio Colle (in programma alle 17 di domani), sono rinviati a venerdì 2 settembre, rispettivamente alle 16 e alle 17.

Il 27 agosto si svolgono, per il primo anno, le “Celebrazioni Etrusche”.  20 comuni coinvolti in tutta la Toscana e tante iniziative: dalle escursioni, alle visite ai siti archeologici e aperture speciali di musei passando per spettacoli teatrali e musicali. Su  tutto la grande mostra che aprirà le celebrazioni in consiglio regionale che svelerà per la prima volta gli scavi di Poggio Colla, Vicchio e il mondo degli Etruschi.

La Toscana celebra uno dei più grandi popoli che la storia ha conosciuto e che fa il VII e il VI  secolo a.C. ha rappresentato una delle civiltà più evolute d’Europa: gli Etruschi.
Finalmente, verrebbe da aggiungere dato che è quantomeno incredibile che solo la grande sensibilità del Etruschi-Sarcofago-degli-sposipresidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani abbia deciso di dare il giusto onore a questi nostri straordinari avi.
E la data non è casuale perché era proprio un 27 agosto, quello del 1589, quando Papa Pio V riconobbe al Signore di Firenze, Cosimo I, il titolo di Granduca di Toscana definendolo “Magnus Dux Etruriae” legittimando di fatto la radice storica del territorio che fu abitato dagli Etruschi.

E l’apertura delle celebrazioni non poteva essere più grande se non con l’apertura della mostra  “Scrittura e culto a Poggio Colla: un santuario etrusco in Mugello” che rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2016 realizzata con la Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato ed il concessionario unico di ricerca e scavo Mugello Valley Archaelogical Project.
Si tratta di un’anteprima assoluta. Saranno infatti esposti i reperti di grande valore rinvenuti a Poggio Colla vicino a Vicchio che permettono peraltro di poter far luce anche sulla misteriosa lingua etrusca.
Il progetto scientifico, elaborato dalla Sovrintendenza e MVAP è seguito dal professor Gregory Warden della Franklin University Switzerland e dall’archeologo Susanna Sarti della Sovrintendenza.
Tutte le opere in mostra provengono dallo scavo in corso a Poggio Colla (Vicchio) e sono oggi conservate al centro di restauro della Sovrintendenza, al museo di Dicomano e presso il museo Beato Angelico di Vicchio.

Ma prima dell’apertura della mostra che sarà alle 17, durante l‘apertura delle celebrazioni alle 12 saranno premiate con una pergamena  le rappresentanze comunali di quelle che erano le dodecapoli della lega Etrusca tra cui Arezzo, Volterra, Cortona, Chiusi, Fiesole, Vetulonia (Castiglione della Pescaia), Populonia (Piombino) Roselle (Grosseto).

Gli Etruschi del resto sono una continua scoperta. La terra e la storia restituiscono infatti meraviglie a Chiusi dove è stata da poco svelata una nuova tomba a Roselle e Populonia dove le scoperte sono quasi quotidiane, a Gonfienti (Prato) dove un’intera città conferma l’esistenza di quella che risalendo il corso dell’Arno e scavalcando l’Appennino era considerata la “via dei due mari” dei tempi come testimoniano anche i ritrovamenti di Vicchio, la stele di Londa e il suggestivo lago degli Idoli sul Falterona.

E allora seguendo anche il suono della musica e il profumo del cibo scegliete dove andare a svelare i “genitori” dei Romani da cui il fiero popolo latino ha assorbito conoscenze in ogni campo.
ad Arezzo, Bibbiena, Cortona, Lucignano; nella zona di Grosseto a Castiglion della Pescaia; nella provincia di Firenze a Dicomano, Montaione, San Casciano Val di Pesa, Fiesole; sulla  costa livornese nei Parchi della Val di Cornia; nell’estremo nord di Massa Carrara a Montignoso; nella provincia di Pisa a Montescudaio, Montopoli Valdarno e Volterra; a Prato e infine nel senese a Chianciano Terme, Chiusi, Murlo, Sinalunga e Trequanda.
Per il calendario completo e info:
http://www.consiglio.regione.toscana.it/default.aspx?nome=etruschi[:en]ETRUSCAN_TERRACOTTA_PROFILE_OF_A_HEAD_01di Nadia Fondelli – 

Sono rinviate le due manifestazioni per le Celebrazioni etrusche, previste per il 27 agosto nella sede del Consiglio regionale. Lo ha deciso il presidente dell’assemblea regionale, Eugenio Giani.
Il riconoscimento alle città di eccellenza nella tradizione etrusca (che era previsto per le 12) e l’inaugurazione della mostra sui reperti provenienti dallo scavo di Poggio Colle (in programma alle 17 di domani), sono rinviati a venerdì 2 settembre, rispettivamente alle 16 e alle 17.

Il 27 agosto si svolgono, per il primo anno, le “Celebrazioni Etrusche”.  20 comuni coinvolti in tutta la Toscana e tante iniziative: dalle escursioni, alle visite ai siti archeologici e aperture speciali di musei passando per spettacoli teatrali e musicali. Su  tutto la grande mostra che aprirà le celebrazioni in consiglio regionale che svelerà per la prima volta gli scavi di Poggio Colla, Vicchio e il mondo degli Etruschi.

La Toscana celebra uno dei più grandi popoli che la storia ha conosciuto e che fa il VII e il VI  secolo a.C. ha rappresentato una delle civiltà più evolute d’Europa: gli Etruschi.
Finalmente, verrebbe da aggiungere dato che è quantomeno incredibile che solo la grande sensibilità del Etruschi-Sarcofago-degli-sposipresidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani abbia deciso di dare il giusto onore a questi nostri straordinari avi.
E la data non è casuale perché era proprio un 27 agosto, quello del 1589, quando Papa Pio V riconobbe al Signore di Firenze, Cosimo I, il titolo di Granduca di Toscana definendolo “Magnus Dux Etruriae” legittimando di fatto la radice storica del territorio che fu abitato dagli Etruschi.

E l’apertura delle celebrazioni non poteva essere più grande se non con l’apertura della mostra  “Scrittura e culto a Poggio Colla: un santuario etrusco in Mugello” che rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2016 realizzata con la Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato ed il concessionario unico di ricerca e scavo Mugello Valley Archaelogical Project.
Si tratta di un’anteprima assoluta. Saranno infatti esposti i reperti di grande valore rinvenuti a Poggio Colla vicino a Vicchio che permettono peraltro di poter far luce anche sulla misteriosa lingua etrusca.
Il progetto scientifico, elaborato dalla Sovrintendenza e MVAP è seguito dal professor Gregory Warden della Franklin University Switzerland e dall’archeologo Susanna Sarti della Sovrintendenza.
Tutte le opere in mostra provengono dallo scavo in corso a Poggio Colla (Vicchio) e sono oggi conservate al centro di restauro della Sovrintendenza, al museo di Dicomano e presso il museo Beato Angelico di Vicchio.

Ma prima dell’apertura della mostra che sarà alle 17, durante l‘apertura delle celebrazioni alle 12 saranno premiate con una pergamena  le rappresentanze comunali di quelle che erano le dodecapoli della lega Etrusca tra cui Arezzo, Volterra, Cortona, Chiusi, Fiesole, Vetulonia (Castiglione della Pescaia), Populonia (Piombino) Roselle (Grosseto).

Gli Etruschi del resto sono una continua scoperta. La terra e la storia restituiscono infatti meraviglie a Chiusi dove è stata da poco svelata una nuova tomba a Roselle e Populonia dove le scoperte sono quasi quotidiane, a Gonfienti (Prato) dove un’intera città conferma l’esistenza di quella che risalendo il corso dell’Arno e scavalcando l’Appennino era considerata la “via dei due mari” dei tempi come testimoniano anche i ritrovamenti di Vicchio, la stele di Londa e il suggestivo lago degli Idoli sul Falterona.

E allora seguendo anche il suono della musica e il profumo del cibo scegliete dove andare a svelare i “genitori” dei Romani da cui il fiero popolo latino ha assorbito conoscenze in ogni campo.
ad Arezzo, Bibbiena, Cortona, Lucignano; nella zona di Grosseto a Castiglion della Pescaia; nella provincia di Firenze a Dicomano, Montaione, San Casciano Val di Pesa, Fiesole; sulla  costa livornese nei Parchi della Val di Cornia; nell’estremo nord di Massa Carrara a Montignoso; nella provincia di Pisa a Montescudaio, Montopoli Valdarno e Volterra; a Prato e infine nel senese a Chianciano Terme, Chiusi, Murlo, Sinalunga e Trequanda.
Per il calendario completo e info:
http://www.consiglio.regione.toscana.it/default.aspx?nome=etruschi[:]

Toscana: luglio torna il mese dell’archeologia

Toscana: luglio torna il mese dell’archeologia

[:it]matricea cura della redazione –  Sedicesima edizione per le Notti dell’Archeologia nel luglio toscano. L’appuntamento di quest’anno va dal 1° al 31 luglio, un intero mese dedicato agli oltre 200 eventi organizzati in tutta la Toscana nei 106 musei, aree e parchi archeologici che aderiscono all’iniziativa, anche con aperture straordinarie.

Il programma è molto ricco e differenziato. Lo scopo è quello di avvicinare un pubblico di tutte le età affinché le radici della storia, della cultura, dell’economia toscana possano essere comprese al meglio.

Il ciclo di mostre, aperture notturne, escursioni, trekking, visite guidate, proiezioni, spettacoli, presentazioni di libri e incontri conviviali si inserisce in una costante ricerca di occasioni di divulgazione e diffusione del patrimonio archeologico toscano.
In questi anni proprio grazie alle “Notti dell’Archeologia” i musei e le aree archeologiche hanno saputo attrarre un pubblico – fatto di specialisti, appassionati, turisti italiani e stranieri, interessati ai molteplici aspetti del mondo antico – che ha imparato come i resti delle civiltà antiche siano le fondamenta dell’identità locale odierna.

Il filo conduttore del 2016 è la “Continuità e discontinuità tra Antichità e Medioevo” ha detto l’assessore alla cultura Monica Barni presentando l’iniziativa.
“Intendiamo farlo grazie ad una rinnovata consapevolezza su tutti gli aspetti visibili e concreti di una cultura a partire dai manufatti urbani, dagli utensili della vita quotidiana e dalle tracce delle attività produttive che rendono unico ogni sito archeologico e museale della Toscana.
Sul nostro territorio ci sono infatti luoghi abitati dalla preistoria ad oggi, altri invece nati e scomparsi per fenomeni economici o bellici, che testimoniano come la vita dell’uomo si leghi evoluzionionisticamente a scommesse non tutte vincenti.”

Per Monica Barni le “Notti dell’Archeologia sono una grande festa nella quale il pubblico degli appassionati e dei curiosi ha la possibilità di sfogliare a ritroso il proprio passato e leggere la storia attraverso le tracce lasciate da ogni singola persona che ha abitato, vissuto, lavorato in quella che oggi chiamiamo Toscana.

La sfida è sicuramente quella di allargare l’interesse su questi temi. Abbiamo pensato a modalità di accesso e ad orari di svolgimento delle iniziative diversificati per andare incontro alle varie esigenze, comprendendo anche occasioni dedicate al pubblico dei diversamente abili. L’invito rivolto a tutti è quello di lasciarsi trasportare dalla curiosità e scoprire i tanti tesori presenti, magari a poca distanza da casa”.

Il programma completo e le info sono alla pagina www.regione.toscana.it/nottidellarcheologia all’interno della quale è possibile accedere a tutti gli eventi suddivisi per provincia.

Per ulteriori informazioni è attivo il Numero Verde 800.860.070 curato dall’Urp della Regione Toscana.[:en]4e9f0977a587eb434c4aa2d74092353d_La cura della redazione –  Sedicesima edizione per le Notti dell’Archeologia nel luglio toscano. L’appuntamento di quest’anno va dal 1° al 31 luglio, un intero mese dedicato agli oltre 200 eventi organizzati in tutta la Toscana nei 106 musei, aree e parchi archeologici che aderiscono all’iniziativa, anche con aperture straordinarie.

Il programma è molto ricco e differenziato. Lo scopo è quello di avvicinare un pubblico di tutte le età affinché le radici della storia, della cultura, dell’economia toscana possano essere comprese al meglio.

Il ciclo di mostre, aperture notturne, escursioni, trekking, visite guidate, proiezioni, spettacoli, presentazioni di libri e incontri conviviali si inserisce in una costante ricerca di occasioni di divulgazione e diffusione del patrimonio archeologico toscano.
In questi anni proprio grazie alle “Notti dell’Archeologia” i musei e le aree archeologiche hanno saputo attrarre un pubblico – fatto di specialisti, appassionati, turisti italiani e stranieri, interessati ai molteplici aspetti del mondo antico – che ha imparato come i resti delle civiltà antiche siano le fondamenta dell’identità locale odierna.

Il filo conduttore del 2016 è la “Continuità e discontinuità tra Antichità e Medioevo” ha detto l’assessore alla cultura Monica Barni presentando l’iniziativa.
“Intendiamo farlo grazie ad una rinnovata consapevolezza su tutti gli aspetti visibili e concreti di una cultura a partire dai manufatti urbani, dagli utensili della vita quotidiana e dalle tracce delle attività produttive che rendono unico ogni sito archeologico e museale della Toscana.
Sul nostro territorio ci sono infatti luoghi abitati dalla preistoria ad oggi, altri invece nati e scomparsi per fenomeni economici o bellici, che testimoniano come la vita dell’uomo si leghi evoluzionionisticamente a scommesse non tutte vincenti.”

Per Monica Barni le “Notti dell’Archeologia sono una grande festa nella quale il pubblico degli appassionati e dei curiosi ha la possibilità di sfogliare a ritroso il proprio passato e leggere la storia attraverso le tracce lasciate da ogni singola persona che ha abitato, vissuto, lavorato in quella che oggi chiamiamo Toscana.

La sfida è sicuramente quella di allargare l’interesse su questi temi. Abbiamo pensato a modalità di accesso e ad orari di svolgimento delle iniziative diversificati per andare incontro alle varie esigenze, comprendendo anche occasioni dedicate al pubblico dei diversamente abili. L’invito rivolto a tutti è quello di lasciarsi trasportare dalla curiosità e scoprire i tanti tesori presenti, magari a poca distanza da casa”.

Il programma completo e le info sono alla pagina www.regione.toscana.it/nottidellarcheologia all’interno della quale è possibile accedere a tutti gli eventi suddivisi per provincia.

Per ulteriori informazioni è attivo il Numero Verde 800.860.070 curato dall’Urp della Regione Toscana.[:]

Toscana lungo costa su canoa polinesiana

[:it]outrigger-oc6-2la redazione – Dal 1° al 10 luglio da Firenze per la Toscana con una canoa polinesiana. 50 atleti per 227 kmm di mare da nord a sud della regione.

Una canoa polinesiana lunga 14 metri, 50 atleti pronti ad alternarsi in equipaggi da sei pagaiatori, 227 chilometri di costa da percorrere.
Questi sono i numeri della discesa organizzata da un gruppo di soci della Canottieri Comunali Firenze, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Firenze, della Regione Toscana, del Fondo Ambiente Italiano, del Comune dell’Argentario, della Polisportiva Tassisti Fiorentini i quali hanno messo a disposizione l’imbarcazione, per compiere la discesa della costa Toscana: da Marina di Carrara a Porto Ercole (Cala Galera) in otto tappe.

“Un bel progetto – sottolinea la presidente della Commissione Cultura e sport Maria Federica Giuliani – che abbiamo accompagnato con discrezione, nella convinzione che mette in relazione il meglio dell’associazionismo locale ed evidenzia le eccellenze della nostra regione, ponendo al centro la cultura e lo sport.  Punto di partenza non poteva che essere la nostra grande Firenze, che non vive chiusa nella sua bellezza ma si apre ed esplora altri mari ed unisce le persone.
Grazie alla Canottieri Comunali, alla nuova dirigenza che è partita con grande slancio per confermare, se mai ve ne fosse bisogno, il grande radicamento in città e la passione dei soci; alla Regione Toscana e all’assessore Stefano Ciuoffo che patrocina l’evento con il Comune di Firenze, al Coni Regionale con l’assessore Sanzo per l’apprezzamento dell’iniziativa

L’evento è organizzato da Gian Michele Del Bo, delegato per la Canottieri Comunali alle attività di mare e da Ugo Vieri della Polisportiva Tassisti.

“Tosca Lungo Costa non è un evento solamente sportivo – aggiunge l’assessore al turismo della Regione toscana Stefano Ciuoffo – perché permetterà di scoprire parti incredibili della nostra Toscana e le nostre isole che compongono l’arcipelago che fanno parte del nostro patrimonio culturale. E’ un assaporare diffuso della nostra terra”.

Si tratta di una manifestazione sportiva non competitiva carica di significati, dove la magnifica canoa polinesiana OC6 sarà il mezzo per mettere alla prova tanti sportivi che saranno seguiti da appassionati degli sport acquatici ma anche semplici cittadini ad ogni tappa del raid.
“Una manifestazione – prosegue il presidente del Coni regionale – che coniuga lo sport al turismo ed alla sostenibilità. L’unione tra istituzioni e volontariato riesce a realizzare queste belle iniziative che superano anche i campanilismi locali”.

Le tappe si svolgeranno dal 1 al 10 luglio seguendo questo calendario:
1 Marina di Carrara – Marina di Pietrasanta – Viareggio Bagno Balena 24 km
2 Viareggio – Marina di Pisa – Bagno Lido Calambrone 23 km
3 Bagno Lido Calambrone – Quercianella – Rosignano Cala dei Medici 26 km
6 Rosignano – Cecina – San Vincenzo 37 km
7 San Vincenzo – Baratti – Piombino – Follonica 43 km
8 Follonica – Punta Ala – Castiglione della Pescaia 28 km
9 Castiglione della Pescaia – Marina di Grosseto – Talamone 37 km
10 Talamone – Porto Santo Stefano – Porto Ercole 35 km

La navigazione avverrà lungo la costa, ad una distanza massima di 300 metri, e quindi senza la presenza di barca di appoggio.
Oltre il gesto sportivo con un numero di partecipanti significativo, per ogni tappa sei persone sulla canoa oltre a chi segue da terra, il raid lungo costa vuole essere una testimonianza della bellezza delle nostre coste e delle nostre acque, un’occasione per sensibilizzare sulla possibilità di navigare in maniera ecologica ad impatto zero con un’imbarcazione veloce e sicura che ha permesso a suo tempo l’incontro con i popoli del Pacifico. Un modo di vivere la nostra meravigliosa costa da una prospettiva diversa, coinvolgendo i territori da Firenze fino all’Argentario.

Restando all’attualità, navigare per mare oggi offre anche uno spunto di riflessione su quello che ha rappresentato e rappresenta oggi il mare, inteso come unione e separazione tra gli uomini, via commerciale o via di fuga da un destino incerto.

Ad ogni tappa sono previsti comitati d’accoglienza ed iniziative per l’imbarcazione ed i canoisti, l’equipaggio e quanti vorranno unirsi a loro potranno festeggiare ad esempio a Calambrone dove è prevista una festa in spiaggia verso le 19, per il team di donne che partirà da Viareggio passando per Marina di Pisa; così come a Castiglione della Pescaia e Punta Ala o Cala dei Medici dove il Fai, Fondo Ambiente Italiano, organizzerà eventi.

Una bella occasione per giungere anche a chi in mare lo vive da detenuto, infatti in accordo con l’Amministrazione Penitenziaria è partito il progetto Gorgona “Libri naviganti”, una raccolta fondi (il contributo che i partecipanti verseranno) organizzata sempre dai Canottieri Comunali di Firenze di libri destinare ai detenuti, così come un corso propedeutico alla canoa polinesiana per detenuti in semi-libertà.
La Presidente Toscana del FAI, Sibilla della Gherardesca, è felicissima di dare il suo patrocinio a questa speciale e unica iniziativa che si sposa perfettamente con la visione del Fondo Ambiente Italiano di sensibilizzazione, tutela e valorizzazione delle nostre coste meravigliose e dello splendido mare Tirreno.

Le delegazioni del FAI organizzeranno vari eventi sociali e culturali. Da Punta Ala partirà una processione di barche a vela che accompagnerà, per un tratto di mare, i partecipanti a Toscana Lungo Costa. A Castiglione della Pescaia i pagaiatori avranno il privilegio di poter visitare la riserva naturale Diaccia Botrona: un’area protetta caratterizzata da un ambiente palustre. A bordo di piccole imbarcazioni verrà raccontato il processo di trasformazione di questa zona. (s.spa.)

 [:en]outrigger-oc6-2la redazione – Dal 1° al 10 luglio da Firenze per la Toscana con una canoa polinesiana. 50 atleti per 227 km di mare da nord a sud della regione.

Una canoa polinesiana lunga 14 metri, 50 atleti pronti ad alternarsi in equipaggi da sei pagaiatori, 227 chilometri di costa da percorrere.
Questi sono i numeri della discesa organizzata da un gruppo di soci della Canottieri Comunali Firenze, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Firenze, della Regione Toscana, del Fondo Ambiente Italiano, del Comune dell’Argentario, della Polisportiva Tassisti Fiorentini i quali hanno messo a disposizione l’imbarcazione, per compiere la discesa della costa Toscana: da Marina di Carrara a Porto Ercole (Cala Galera) in otto tappe.

“Un bel progetto – sottolinea la presidente della Commissione Cultura e sport Maria Federica Giuliani – che abbiamo accompagnato con discrezione, nella convinzione che mette in relazione il meglio dell’associazionismo locale ed evidenzia le eccellenze della nostra regione, ponendo al centro la cultura e lo sport.  Punto di partenza non poteva che essere la nostra grande Firenze, che non vive chiusa nella sua bellezza ma si apre ed esplora altri mari ed unisce le persone.
Grazie alla Canottieri Comunali, alla nuova dirigenza che è partita con grande slancio per confermare, se mai ve ne fosse bisogno, il grande radicamento in città e la passione dei soci; alla Regione Toscana e all’assessore Stefano Ciuoffo che patrocina l’evento con il Comune di Firenze, al Coni Regionale con l’assessore Sanzo per l’apprezzamento dell’iniziativa

L’evento è organizzato da Gian Michele Del Bo, delegato per la Canottieri Comunali alle attività di mare e da Ugo Vieri della Polisportiva Tassisti.

“Tosca Lungo Costa non è un evento solamente sportivo – aggiunge l’assessore al turismo della Regione toscana Stefano Ciuoffo – perché permetterà di scoprire parti incredibili della nostra Toscana e le nostre isole che compongono l’arcipelago che fanno parte del nostro patrimonio culturale. E’ un assaporare diffuso della nostra terra”.

Si tratta di una manifestazione sportiva non competitiva carica di significati, dove la magnifica canoa polinesiana OC6 sarà il mezzo per mettere alla prova tanti sportivi che saranno seguiti da appassionati degli sport acquatici ma anche semplici cittadini ad ogni tappa del raid.
“Una manifestazione – prosegue il presidente del Coni regionale – che coniuga lo sport al turismo ed alla sostenibilità. L’unione tra istituzioni e volontariato riesce a realizzare queste belle iniziative che superano anche i campanilismi locali”.

Le tappe si svolgeranno dal 1 al 10 luglio seguendo questo calendario:
1 Marina di Carrara – Marina di Pietrasanta – Viareggio Bagno Balena 24 km
2 Viareggio – Marina di Pisa – Bagno Lido Calambrone 23 km
3 Bagno Lido Calambrone – Quercianella – Rosignano Cala dei Medici 26 km
6 Rosignano – Cecina – San Vincenzo 37 km
7 San Vincenzo – Baratti – Piombino – Follonica 43 km
8 Follonica – Punta Ala – Castiglione della Pescaia 28 km
9 Castiglione della Pescaia – Marina di Grosseto – Talamone 37 km
10 Talamone – Porto Santo Stefano – Porto Ercole 35 km

La navigazione avverrà lungo la costa, ad una distanza massima di 300 metri, e quindi senza la presenza di barca di appoggio.
Oltre il gesto sportivo con un numero di partecipanti significativo, per ogni tappa sei persone sulla canoa oltre a chi segue da terra, il raid lungo costa vuole essere una testimonianza della bellezza delle nostre coste e delle nostre acque, un’occasione per sensibilizzare sulla possibilità di navigare in maniera ecologica ad impatto zero con un’imbarcazione veloce e sicura che ha permesso a suo tempo l’incontro con i popoli del Pacifico. Un modo di vivere la nostra meravigliosa costa da una prospettiva diversa, coinvolgendo i territori da Firenze fino all’Argentario.

Restando all’attualità, navigare per mare oggi offre anche uno spunto di riflessione su quello che ha rappresentato e rappresenta oggi il mare, inteso come unione e separazione tra gli uomini, via commerciale o via di fuga da un destino incerto.

Ad ogni tappa sono previsti comitati d’accoglienza ed iniziative per l’imbarcazione ed i canoisti, l’equipaggio e quanti vorranno unirsi a loro potranno festeggiare ad esempio a Calambrone dove è prevista una festa in spiaggia verso le 19, per il team di donne che partirà da Viareggio passando per Marina di Pisa; così come a Castiglione della Pescaia e Punta Ala o Cala dei Medici dove il Fai, Fondo Ambiente Italiano, organizzerà eventi.

Una bella occasione per giungere anche a chi in mare lo vive da detenuto, infatti in accordo con l’Amministrazione Penitenziaria è partito il progetto Gorgona “Libri naviganti”, una raccolta fondi (il contributo che i partecipanti verseranno) organizzata sempre dai Canottieri Comunali di Firenze di libri destinare ai detenuti, così come un corso propedeutico alla canoa polinesiana per detenuti in semi-libertà.

La Presidente Toscana del FAI, Sibilla della Gherardesca, è felicissima di dare il suo patrocinio a questa speciale e unica iniziativa che si sposa perfettamente con la visione del Fondo Ambiente Italiano di sensibilizzazione, tutela e valorizzazione delle nostre coste meravigliose e dello splendido mare Tirreno.
Le delegazioni del FAI organizzeranno vari eventi sociali e culturali. Da Punta Ala partirà una processione di barche a vela che accompagnerà, per un tratto di mare, i partecipanti a Toscana Lungo Costa. A Castiglione della Pescaia i pagaiatori avranno il privilegio di poter visitare la riserva naturale Diaccia Botrona: un’area protetta caratterizzata da un ambiente palustre. A bordo di piccole imbarcazioni verrà raccontato il processo di trasformazione di questa zona.

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Le dimore storiche per Cantine Aperte 2016

[:it]cantine-adsidi redazione –  82 dimore storiche toscane hanno aperto i cancelli e le porte di cortili e giardini a oltre 60.000, in città e in campagna, in occasione della Giornate Nazionale, domenica 22 maggio.

Un terzo delle 250 dimore aperte per l’occasione in tutta Italia è toscano: 8 residenze nel Mugello, 5 nelle Crete Senesi, 11 Ville Pisane e 3 Lucchesi, 5 a Pontremoli e Lunigiana.
Numerose anche le aperture che animano le meravigliose città d’arte toscane: 5 nel cuore di Siena, 6 a Lucca, 10 a Pisa fino a 29 nel centro storico di Firenze.

L’occasione si ripete domenica 29 in occasione dell’annuale manifestazione “Cantine Aperte 2016”, evento di grande rilievo per decine di migliaia di appassionati enoturisti che avranno l’occasione di vivere, direttamente sul posto, sapori, tradizioni ed atmosfere che hanno reso celebre nei secoli il nostro Paese unendo la qualità di immobili vincolati come  monumento nazionale ai paesaggi intatti che li circondano, al calore dell’accoglienza, alla qualità di prodotti coltivati direttamente in azienda.

Nel portale istituzionale di A.D.S.I. (www.adsi.it) e su quello d’accoglienza www.dimorestoricheitaliane.it, troverete l’elenco completo e dettagliato di tutte le cantine nostre consociate che aderiranno all’iniziativa con i singoli eventi alla stessa correlati.

In Toscana apriranno 9 dimore: Azienda agricola Barone Ricasoli, Azienda agricola Banfi, Azienda agricola Castello di Verrazzano, Azienda agricola Castello Sonnino, Azienda agricola Fattorie Toscane, Azienda agricola Contucci, Azienda agricola Marchese Mazzei – Castello Fonterutoli, Azienda agricola Degli Azzoni Avogadro Carradori, Azienda agricola Villa Vignamaggio.[:en]cantine-adsidi redazione –  82 dimore storiche toscane hanno aperto i cancelli e le porte di cortili e giardini a oltre 60.000, in città e in campagna, in occasione della Giornate Nazionale, domenica 22 maggio.

Un terzo delle 250 dimore aperte per l’occasione in tutta Italia è toscano: 8 residenze nel Mugello, 5 nelle Crete Senesi, 11 Ville Pisane e 3 Lucchesi, 5 a Pontremoli e Lunigiana.
Numerose anche le aperture che animano le meravigliose città d’arte toscane: 5 nel cuore di Siena, 6 a Lucca, 10 a Pisa fino a 29 nel centro storico di Firenze.

L’occasione si ripete domenica 29 in occasione dell’annuale manifestazione “Cantine Aperte 2016”, evento di grande rilievo per decine di migliaia di appassionati enoturisti che avranno l’occasione di vivere, direttamente sul posto, sapori, tradizioni ed atmosfere che hanno reso celebre nei secoli il nostro Paese unendo la qualità di immobili vincolati come  monumento nazionale ai paesaggi intatti che li circondano, al calore dell’accoglienza, alla qualità di prodotti coltivati direttamente in azienda.

Nel portale istituzionale di A.D.S.I. (www.adsi.it) e su quello d’accoglienza www.dimorestoricheitaliane.it, troverete l’elenco completo e dettagliato di tutte le cantine nostre consociate che aderiranno all’iniziativa con i singoli eventi alla stessa correlati.

In Toscana apriranno 9 dimore: Azienda agricola Barone Ricasoli, Azienda agricola Banfi, Azienda agricola Castello di Verrazzano, Azienda agricola Castello Sonnino, Azienda agricola Fattorie Toscane, Azienda agricola Contucci, Azienda agricola Marchese Mazzei – Castello Fonterutoli, Azienda agricola Degli Azzoni Avogadro Carradori, Azienda agricola Villa Vignamaggio.[:]

Pontedera: Vespa settant’anni, Buon compleanno

[:it]vespa-adv-3di redazione – Presentati i festeggiamenti in onore della Vespa. Giani: “simbolo del made in Tuscany, grazie al genio della creatività tipico della nostra terra”

A far bella mostra si sé, in sala Montanelli di palazzo Panciatichi, un cavalletto con “Settanta anni di Vespa” (acrilico su tavola, 90 per 125 cm), opera che Claudio Cionini ha donato al Consiglio regionale.
Questo lo scenario che ha caratterizzato la conferenza stampa per il presentazione del settantesimo anniversario della Vespa, il gioiellino targato Piaggio, disegnato da Corradino D’Ascanio e brevettato il 23 aprile del 1946.“Una data storica, paragonabile al 5 luglio del 1853, che ricorda il brevetto del motore a scoppio – ha sottolineato il presidente del Consiglio Eugenio Giani – una ricorrenza che abbiamo voluto celebrare nella sede dell’Assemblea regionale, per onorare un importante simbolo del made in Tuscany, grazie al genio della creatività della nostra terra”.
“La Vespa ha fatto la storia toscana attraverso la sua diffusione nel mondo – ha continuato il presidente – per la capacità di innovazione e visione a livello mondiale, che ha da sempre caratterizzato la Piaggio, basti conoscere la passione e l’entusiasmo di Riccardo Costagliola, presidente Fondazione Piaggio, così come lo stretto rapporto con il territorio – ha concluso Giani – e il senso della memoria proiettato al futuro, ben evidenti nei festeggiamenti organizzati dall’amministrazione comunale di Pontedera”.

Come sottolineato dal presidente Costagliola: “La Vespa è sempre la Vespa, è nata come lavoro di team; la Fondazione è luogo della memoria, ma soprattutto luogo di aggregazione e trasmissione di valori”.

Un concentrato di potenzialità che passa anche attraverso la ricca Kermesse organizzata per festeggiare il gran compleanno – come ha ricordato Angela Pirri, vicesindaco Comune di Pontedera – che interesserà l’intera Valdera da aprile a giugno, tra saluti istituzionali, concerti, mostre, notte bianca della Vespa, incontri… nel segno di un bolide su due ruote, che da ben settanta anni accompagna generazioni in giro per il mondo.[:en]vespa-adv-3di redazione – Presentati i festeggiamenti in onore della Vespa. Giani: “simbolo del made in Tuscany, grazie al genio della creatività tipico della nostra terra”

A far bella mostra si sé, in sala Montanelli di palazzo Panciatichi, un cavalletto con “Settanta anni di Vespa” (acrilico su tavola, 90 per 125 cm), opera che Claudio Cionini ha donato al Consiglio regionale.
Questo lo scenario che ha caratterizzato la conferenza stampa per il presentazione del settantesimo anniversario della Vespa, il gioiellino targato Piaggio, disegnato da Corradino D’Ascanio e brevettato il 23 aprile del 1946.“Una data storica, paragonabile al 5 luglio del 1853, che ricorda il brevetto del motore a scoppio – ha sottolineato il presidente del Consiglio Eugenio Giani – una ricorrenza che abbiamo voluto celebrare nella sede dell’Assemblea regionale, per onorare un importante simbolo del made in Tuscany, grazie al genio della creatività della nostra terra”.
“La Vespa ha fatto la storia toscana attraverso la sua diffusione nel mondo – ha continuato il presidente – per la capacità di innovazione e visione a livello mondiale, che ha da sempre caratterizzato la Piaggio, basti conoscere la passione e l’entusiasmo di Riccardo Costagliola, presidente Fondazione Piaggio, così come lo stretto rapporto con il territorio – ha concluso Giani – e il senso della memoria proiettato al futuro, ben evidenti nei festeggiamenti organizzati dall’amministrazione comunale di Pontedera”.

Come sottolineato dal presidente Costagliola: “La Vespa è sempre la Vespa, è nata come lavoro di team; la Fondazione è luogo della memoria, ma soprattutto luogo di aggregazione e trasmissione di valori”.

Un concentrato di potenzialità che passa anche attraverso la ricca Kermesse organizzata per festeggiare il gran compleanno – come ha ricordato Angela Pirri, vicesindaco Comune di Pontedera – che interesserà l’intera Valdera da aprile a giugno, tra saluti istituzionali, concerti, mostre, notte bianca della Vespa, incontri… nel segno di un bolide su due ruote, che da ben settanta anni accompagna generazioni in giro per il mondo.[:]