Anteprima assoluta: “Profumi di Boboli” sposa il giardino tropicale di Firenze

[:it]immagine-10di Nadia Fondelli – Un’anteprima assoluta dalle nostre pagine!
Segnatevi in agenda di tenervi liberi e scoprire la Firenze che non conoscete dal 4 a 7 giugno prossimi.

Negli ultimi anni è tutta una tendenza a scoprire e riscoprire, lontano dal cemento delle città, luoghi desueti, insoliti, poco noti, molto bucolici e quasi sconosciuti.
Sì lascia alle spalle i palazzoni, si sale in collina per sentir frusciare il vento fra i capelli e qui fra il verde cerchiamo nuove scoperte e vecchie emozioni…

E’ questo il nuovo trend del turista della domenica, quello convinto di avere il sapere in mano perché sa vedere oltre le porta della città.
E’ quello che naviga su internet a leggere recensioni improvvisate su aggregatori modaioli che però non sa che molto spesso non è necessario trovarsi la domenica sera in coda in auto a sbuffare dopo la gita-scoperta domenicale quando, i luoghi da scoprire sono sotto il naso.

Se poi aggiungete che, quello stesso turista della domenica è anche consumatore abituale di feste, festicciole, sagre e sagrette paesane spesso di dubbio gusto e qualità viene proprio da sorridere a pensare che, anche queste, è di alta qualità le si possono  trovare sotto il naso.

Non intende il vostro autore con queste righe deridere il lettore, ma per consolidate e ventennali abitudini chi conosce le righe che scrivo sui magazine con cui collaboro sa bene che, certi luoghi e certi eventi che leggete copia-incollati ovunque da me non li trovate mai recensiti.
Una precisa scelta. Non sono sbadata, sono solo non “allineata”. Non parlo di ciò che non mi convince.

E siccome sono selettiva nelle mie scelte rido solo al pensiero che davvero spesso, ciò che cerchiamo lo abbiamo davvero sotto casa e non lo conosciamo.
Capita così che se unite i  due ingredienti di cui sopra: luoghi splendidi ed eventi di qualità troverete il primo week end di giugno, senza allontanarsi troppo da Firenze, anzi rimanendo ben dentro le sue mura ciò che fa per voi.

Ho sempre scritto, ogni anno di “Profumi di Boboli” fin dalla sua nascita nove anni fa negli spazi monumentali del giardino più famoso di Firenze che per la prima volta si apriva  ad un’esposizione e ne ho apprezzato lo scorso anno il voler uscire da quelle mura storiche e rassicuranti per emigrare alla scoperta di altri spazi fiorentini che seppur belli, storici e splendidi poco il pubblico conosceva e ho sempre apprezzato la selettiva qualità degli espositori partecipanti.

Scoprire che quest’anno questa bella manifestazione primaverile si svolgerà fra le parete quasi segrete di uno splendido giardino tropicale sito nel cuore di Firenze e che quasi nessuno conosce è per me veramente il top.

Ricordo che questo giardino personalmente lo scoprii su segnalazione di un’amica e collega alcuni anni fa. Neppure io, confesso, lo conoscevo prima anche se nelle strade adiacenti ci sono passata migliaia di volte e in quella zona sono nata e cresciuta.
Alzi la mano a Firenze chi conosce il giardino tropicale dell’Istituto Agronomico d’Oltremare e alzi la mano due volte chi sa cosa sia questa organizzazione dalla storia centenaria ed emanazione del Ministero degli affari esteri?

Per ora godetevi l’anteprima assoluta di sapere che dal 4 a 7 giugno si svolgerà “I profumi di Boboli 2015 … e aroma di caffè”, IX edizione mostra mercato di fragranze e complementi proprio presso l’Istituto Agronomico per l’Oltremare di Firenze, in via Antonio Cocchi, 4° Firenze.
A presto altre novità…[:en]immagine-10di Nadia Fondelli – Un’anteprima assoluta dalle nostre pagine!
Segnatevi in agenda di tenervi liberi e scoprire la Firenze che non conoscete dal 4 a 7 giugno prossimi.

Negli ultimi anni è tutta una tendenza a scoprire e riscoprire, lontano dal cemento delle città, luoghi desueti, insoliti, poco noti, molto bucolici e quasi sconosciuti.
Sì lascia alle spalle i palazzoni, si sale in collina per sentir frusciare il vento fra i capelli e qui fra il verde cerchiamo nuove scoperte e vecchie emozioni…
E’ questo il nuovo trend del turista della domenica, quello convinto di avere il sapere in mano perché sa vedere oltre le porta della città.
E’ quello che naviga su internet a leggere recensioni improvvisate su aggregatori modaioli che però non sa che molto spesso non è necessario trovarsi la domenica sera in coda in auto a sbuffare dopo la gita-scoperta domenicale quando, i luoghi da scoprire sono sotto il naso.
Se poi aggiungete che, quello stesso turista della domenica è anche consumatore abituale di feste, festicciole, sagre e sagrette paesane spesso di dubbio gusto e qualità viene proprio da sorridere a pensare che, anche queste, è di alta qualità le si possono  trovare sotto il naso.
Non intende il vostro autore con queste righe deridere il lettore, ma per consolidate e ventennali abitudini chi conosce le righe che scrivo sui magazine con cui collaboro sa bene che, certi luoghi e certi eventi che leggete copia-incollati ovunque da me non li trovate mai recensiti.
Una precisa scelta. Non sono sbadata, sono solo non “allineata”. Non parlo di ciò che non mi convince.
E siccome sono selettiva nelle mie scelte rido solo al pensiero che davvero spesso, ciò che cerchiamo lo abbiamo davvero sotto casa e non lo conosciamo.
Capita così che se unite i  due ingredienti di cui sopra: luoghi splendidi ed eventi di qualità troverete il primo week end di giugno, senza allontanarsi troppo da Firenze, anzi rimanendo ben dentro le sue mura ciò che fa per voi.
Ho sempre scritto, ogni anno dell’evento “Profumi di Boboli” fin dalla sua nascita nove anni fa negli spazi monumentali del giardino più famoso di Firenze che per la prima volta si apriva  ad un evento e ne ho apprezzato lo scorso anno il voler uscire da quelle mura storiche e rassicuranti per emigrare alla scoperta di altri spazi fiorentini che seppur belli, storici e splendidi poco il pubblico conosceva e ho sempre apprezzato la selettiva qualità degli espositori partecipanti.
Scoprire che quest’anno questa bella manifestazione primaverile si svolgerà fra le parete quasi segrete di uno splendido giardino tropicale sito nel cuore di Firenze e che quasi nessuno conosce è per me è veramente il top.
Ricordo che questo giardino personalmente lo scoprii su segnalazione di un’amica e collega alcuni anni fa. Neppure io, confesso, lo conoscevo prima anche se nelle strade adiacenti ci sono passata migliaia di volte e in quella zona sono nata e cresciuta.
Alzi la mano a Firenze chi conosce il giardino tropicale dell’Istituto Agronomico d’Oltremare e alzi la mano due volte chi sa cosa sia questa organizzazione dalla storia centenaria ed emanazione del Ministero degli affari esteri?
Per ora godetevi l’anteprima assoluta di sapere che dal 4 a 7 giugno si svolgerà “I profumi di Boboli 2015 … e aroma di caffè”, IX edizione mostra mercato di fragranze e complementi proprio presso l’Istituto Agronomico per l’Oltremare di Firenze, in via Antonio Cocchi, 4° Firenze.
A presto altre novità…[:]

Siena: come scoprire i suoi dolciSiena: how to find its cake

di Stefania Pianigiani – Mandorle, storie di mandorle, di pane, di profumo, di lievitazione.
Vedere gonfiare il pan coi santi, mettere il miele nell’impasto delle mandorle, annusare i profumo dei canditi, perdersi in tutta la magia dei dolci senesi.

Tutta la storia di questi riti è stata raccolta in un libro “La dolce strada“, da Nicola Natili e Veronica Grandetti. Per le illustrazioni ci ha pensato Giulia Baratella. E’ disponibile anche la versione inglese curata da una cara amica, Annalisa Coppolaro Nowell.

Un itinerario che si snoda attraverso i secoli, alla ricerca delle radici culturali che fondono il moderno con l’antico. Riscoprire le tradizioni significa ricalcare il percorso di tutti quegli uomini che le hanno create e trasformate, riuscendo a trasmetterle e tramandarle di generazione in generazione. Colpisce come a tutt’oggi nella maggior parte delle tavole senesi, nei giorni di festa, vengano preparati i dolci della tradizione locale, con la stessa cura e passione di un tempo.

A raccontare l’intreccio tra storia, memoria, tradizioni orali e culinarie è Caterina, una bambina curiosa delle cose. Caterina ama sporcarsi le mani, fantasticare sui racconti scolastici e prima ancora su quelli dei nonni, del babbo, della tata.

Grazie a Caterina riusciamo a gustare i piaceri semplici e genuini che ci incantavano ieri come oggi, ma che troppo spesso dimentichiamo, perdendoci nelle incombenze, nelle mansioni e nei doveri della vita quotidiana.by Stefania Pianigiani – Almonds, stories of almonds, bread, perfume, leavening.
See inflate the pan with the saints, put the honey in the dough, almonds, smell the scent of candied fruit, get lost in the magic of the Sienese sweets.

The whole history of these rituals was collected in a book, “The Sweet Road” by Nicholas Natili and Veronica Grandetti. For illustrations we thought Julia Baratella. It ‘also available in the English version edited by a dear friend, Annalisa Coppolaro Nowell.

A route that winds through the centuries in search of cultural roots that blend the modern with the old. Rediscovering traditions means to trace the path of all those men who created and transformed, being able to transmit and pass them on from generation to generation. It affects how to date in most of the tables of Siena, in the days of celebration, the traditional desserts are prepared locally, with the same care and passion as ever.

To tell the interweaving of history, memory, oral traditions and culinary is Catherine, a curious little girl things. Catherine loves to get his hands dirty, fantasize about stories even before school and on those of their grandparents, the father, the nanny.

Thanks to Catherine we can enjoy the simple pleasures and genuine that enchanted us yesterday and today, but that too often forget, getting lost in the tasks, the tasks and duties of daily life.

Greve in Chianti. Lo Zafferano delle Colline FiorentineSaffron from the hills of Florence

di redazione – Poco fuori Greve in Chianti è l’azienda Corte di Valle: buon vino, grande ospitalità in una villa ottocentesca e in una casa di caccia, cantina, laghetto, piscina e un appezzamento di terreno che attira l’attenzione.

”Lì cresce la zima fiorentina” afferma Marco Mazzoni, padrone di casa è personaggio da cui c’è da aspettarci molto se dopo anni di onorata carriera in colletto bianco ha mollato tutto per dedicarsi alla terra che coltiva con passione e competenza ed in cui, soprattutto, mette tutta la voglia di osare, quella che nel 1996 le ha fatto fondare l’Associazione Zafferano delle Colline Fiorentine di cui è stato primo Presidente e capofila di un gruppo di piccoli produttori sparpagliati fra le colline fiorentine.

Intuendo le domande: “ma chi glielo ha fatto fare e… come mai lo zafferano?” Mazzoni allunga il suo recente libro “Giallo in cucina” ed afferma che la storia dello zafferano è raccontata in prefazione: “un giorno in una cena di amici fra libagioni, partite a carte e chiacchiere Dario raccontò la storia di un povero diavolo bastonato dal padrone per aver rovesciato una damigiana di Chianti e che cadendo a terra si era trovato nel pugno una manciata di terra e qualcos’altro.
Quando tornò a casa dalla moglie svenne lasciando cadere ciò che aveva ancora nel pugno: un bulbo. Di cosa fosse non lo sapevano, ma la donna lo sotterrò e, bulbo dopo bulbo, i bulbi ogni anno si moltiplicarono e così la loro fortuna. Era un bulbo di zafferano…”

Anche se la magia della fiaba ha il suo fascino, molto più prosaicamente lo zafferano trova le sue origini nella Firenze del duecento e portò davvero benessere a molti. Poi dal settecento in poi a causa la delicatezza del bulbo la produzione si perse e con essa l’uso di un prodotto straordinario in cucina, in farmaceutica e in tintoria.

Marco Mazzoni è stato quindi coraggioso a riprendere un filo della memoria in epoca in cui di zafferano in Italia si parlava solo in Sardegna ed Abruzzo.
Ha puntato sulla qualità e sulla lavorazione artigiana ed è stato ripagato. I suoi bulbi sono sostituiti ogni anno, grande è l’attenzione all’ essiccazione per non perdere i profumi e tantissima pazienza dato che ci vogliono ben 120.000 fiori per fare un solo chilo di zafferano!

Corte di Valle oggi produce una delle migliore Zime di Firenze diversificando la produzione anche con biscotti e pasta artigianale. Mazzoni e poi anche un grande divulgatore che passa da una televisione all’altra per raccontare le mille applicazioni in cucina di questo esaltatore di sapori. Non può che affascinare con quel sorriso sincero, quella passione che gli si legge negli occhi e per quel coraggio avuto anni fa.

Un uomo che rispetta la sua terra e crede nella vera filiera corta e a tal proposito ci annuncia la sua nuova sfida: la nascita per mano di un gruppo di piccole aziende di un vero ciclo chiuso di filiera corta. Ognuna di esse vende il suo prodotto e quello dei partner creando un circuito atto a fornire al consumatore sempre prodotti freschi garantiti da chi ci mette la faccia e che della passione e ricerca in agricoltura e cucina ne ha fatto una ragione di vita.

by redaction – Just outside Greve in Chianti, you find Corte di Valle, a firm offering good wine and great hospitality in a nineteenth-century villa and hunting lodge with a cellar, lake, swimming pool and a piece of land that gets your attention.

“That’s where the Florentine zima grows,” says Marco Mazzoni, the owner. He’s someone we can expect a lot from, given the fact that he gave up everything after years in a distinguished white-collar career to devote himself to the land, which he lovingly and skilfully cultivates.
This land gives him a sense of daring above all else, which resulted in him founding the Saffron from the Hills of Florence association in 1996. He was its first chairman and leader of a group of small-scale producers scattered around the Florentine hills.

Guessing our questions – “Who made you do it? Why saffron? – Mazzoni hands over his recent book, Giallo in cucina/A Dash of Yellow, and says that the history of saffron is explained in the introduction: “Once upon a time, at a dinner amongst friends, amidst drinking, card games and chat, Dario told the story of a poor devil who was beaten by his master for having spilt a demijohn of Chianti and who found a handful of soil and something else in his fist when he fell to the ground. As soon as he made it home to his wife, he fainted, dropping what he still had in his hand: a bulb.
They didn’t know what it was, but his wife planted it in the ground and, bulb after bulb, every year as the bulbs multiplied so did their fortune. It was a saffron bulb.”

Even though the magical fairytale has its charm, in a much more down-to-earth way, saffron actually originated in thirteenth-century Florence and brought fortune to many. From the eighteenth century onwards, due to the delicacy of the bulb, production was lost and, with it, the use of an extraordinary product in cooking, pharmacy and dyeing.

So Marco Mazzoni was brave to resume this strand of history at a time when saffron was only grown in Sardinia and Abruzzo in Italy.
He concentrated on quality and artisan production and his gamble paid off. His bulbs are replaced every year.
There’s a focus on the drying process so as not to lose the perfume. It requires a considerable amount of patience given that 120,000 flowers are needed to make one kilo of saffron alone!

Corte di Valle now produces one of the best Zime di Firenze. It has diversified its products to include biscuits and artisan pasta. Mazzoni is also a great communicator who goes from one television programme to another to explain the many uses of this flavoursome ingredient in cooking. He engages the audience with his kind smile, enthusiasm and that courage that he had years ago.

He is a man who respects his land and believes in the short supply chain, hence the announcement of his new challenge: the creation of a true closed-cycle, short supply chain by a group of small companies. Each one sells its products and that of its partners, creating a circuit aimed at always supplying consumers with fresh products guaranteed by those who are not afraid to show their faces and who have made enthusiasm and research into agriculture and cooking their raison d’être.

I grandi vini in anteprimaGreat wine preview

di Nadia Fondelli – Anche quest’anno il febbraio toscano è tempo di Anteprime dei vini. Pubblichiamo quindi un breve sunto di quelle che sono le principali anteprime vinicole toscane ancora increduli dall’inopportuna contemporaneità di più eventi.

Giorni pienissimi d’impegni per gli operatori del nettare di Bacco soprattutto il 16 e 17 febbraio quando, in contemporanea, ben tre grandi eventi si sfideranno.
Impossibile infatti per gli operatori, se non hanno il dono dell’ubicuità, essere contemporaneamente a Firenze, San Gimignano e Montepulciano.

Sono forse lontani i giorni della promessa pace fra le grandi denominazioni toscane quando si paventava un’unica grande anteprima?
Decisamente sì, ahimè, e non è un bene per nessuno.

Apre le danze Buy Wine 2014 il 16 e 17 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze è evento dedicato alle piccole denominazioni emergenti, una sorta di Anteprima delle “piccole grandi firme” di Toscana. Circa 280 produttori con le loro annate al servizio dei soli operatori del settore.

In contemporanea, sempre il 16 e 17 febbraio a Montepulciano si svolgerà l’Anteprima del Vino Nobile presso la Fortezza di Montepulciano. Ospiti d’onore il Vino Nobile di Montepulciano 2011, la Riserva 2010 ed il Rosso di Montepulciano 2012.

Sempre il 16 e 17 febbraio fra le torri di San Gimignano si terrà l’Anteprima della Vernaccia con la Vernaccia di San Gimignano 2013 e la Riserva 2012.

Il 19 febbraio tutti insieme alla Stazione Leopolda di Firenze che ancora prima di Matteo Renzi era celebre per quella che è ormai un classico… La Classico Collection 2014 con campioni di botte del 2013, anteprime 2012 e riserve 2011. Oltre 140 produttori e anche l’opportunità di degustare gli oli extra vergine di oliva Dop Chianti Classico.

Alcuni giorni di pausa e poi, il 23 e 24 febbraio tutti a Montalcino per Benvenuto Brunello dove sarà presentato il Brunello 2009, la Riserva 2008 e Il Rosso di Montalcino 2012.
by Nadia Fondelli – Also this year, February is the time to previews Tuscan wines. Then publish a brief summary of what are the main previews Tuscan wine still in disbelief dall’inopportuna more contemporary events.

Days fullest commitments for operators in the nectar of Bacchus especially on 16 and 17 February when , at the same time , three major events will compete .
In fact impossible for operators, at the same time stayed in Florence , San Gimignano and Montepulciano.

Are they gone are the days of promise peace among the great names in Tuscany when he feared a single large preview ?
Definitely yes , alas, and it is not good for anyone .

Opens the events Buy Wine on 16 and 17 February 2014 at the Fortezza da Basso in Florence is an event dedicated to small denominations emerging , a kind of preview of the “little big names ” of Tuscany . Approximately 280 producers with their years of service to professionals only .

At the same time , always on 16 and 17 February in Montepulciano will take place the preview at the Fortezza del Vino Nobile di Montepulciano. Guests of honor at the Vino Nobile di Montepulciano 2011 Riserva 2010 and Rosso di Montepulciano 2012.

Also on 16 and 17 February between the towers of San Gimignano Vernaccia Preview will be held with the Vernaccia di San Gimignano Riserva 2013 and the 2012.

On February 19, all together at the Stazione Leopolda in Florence , Matteo Renzi, who even before he was famous for what is now a classic … The Classic Collection 2014 barrel samples of 2013 , 2012 and previews reserves 2011. Over 140 producers and also the opportunity to taste the extra virgin olive oil DOP Chianti Classico.

A few days off and then on 23 and 24 February for all Benvenuto Brunello in Montalcino where will be presented the Brunello 2009, the Riserva 2008 and Rosso di Montalcino 2012.

Firenze: novembre di festa con Florence Wine EventFlorence: November party with Florence Wine Event

di Simone Focardi – Tutto pronto per l’annuale manifestazione dell’Oltrarno fiorentino, una tra le più storiche e tradizionali di Firenze. E come ormai da tradizione sarà il Florence Wine Event a far conoscere quuesto storico quartiere fiorentino.

Il Florence Wine Event che si terrà il 9 e 10 novembre è un’ormai consolidato appuntamento, giunto alla sua ottava edizione, dedicato ai vini di eccellenza da tutta Italia. Una promozione enologica che prevede la partecipazione di grandi che di più piccole aziende contraddistinte, entrambe, dall’ottima qualità dei loro prodotti.
Da questa ottava edizione porteranno in degustazione i loro prodotti anche alcune aziende di olio extravergine di oliva, che presenteranno le nuove annate, di grappa, di pane e di salumi toscani con un’attenzione particolare alla cinta senese, razza autoctona della regione.

Alle postazioni, come da tradizione del Florence Wine Event, saranno presenti gli stessi produttori che racconteranno al pubblico i loro vini, la loro storia ed i loro territori per far conoscere e apprezzare al meglio ciò che si gusta nel bicchiere. Ai banchi sarà possibile acquistare tutti i prodotti presenti.

Una manifestazione consolidata, ormai fissa nel calendario fiorentino che ha solo un neo: la generosità di voler dare tanto, forse troppo e per le strade di una città, con un fruiitore non sempre attento questo può essere un neo.
Il Florence Wine Event avrà i seguenti orari: sabato 9 novembre  dalle 11 alle 22. Domenica 10 dalle 11 alle 20
by Simone Focardi – Getting ready for the annual event Oltrarno , one of the most historic and traditional Florence. And as has become tradition will be the Florence Wine Event to raise awareness quuesto historic district of Florence .

The Florence Wine Event to be held on 9 and 10 November is a now consolidated event, now in its eighth edition , dedicated to excellent wines from all over Italy . A wine promotion that involves the participation of large and smaller companies identified , both , by the quality of their products.
From this eighth edition will bring their products for tasting some companies of extra virgin olive oil , which will present the new vintages , brandy , bread and Tuscan salami with particular attention to the Cinta Senese breed native to the region.

To the workstations , as is traditional at the Florence Wine Event , there will be the same producers tell the public that their wines , their history and their territories to know and appreciate what you taste in the glass. The benches you can buy all products .

A demonstration consolidated , now fixed in the Florentine calendar that has only one drawback: the generosity of wanting to give so much , perhaps too much and on the streets of a city, with a fruiitore not always careful this can be a mole .
The Florence Wine Event will have the following times: Saturday, November 9th from 11 to 22. Sunday 10th from 11 am to 20

Pistoia: chi non ama e non salva gli animali non pu

di redazione – Siamo animalisti convinti e solitamente non facciamo questo tipo di appelli da una testata giornalistica culturale e turistica, ma abbiamo deciso di rompere questo muro nella certezza che la salvaguardia della natura e quindi degli animali sia una forma primaria di cultura per ogni popolo.

Evitare il randagismo non vuol dire solo (e scusate il solo!) salvare cucciolate intere da un destino infausto a cui gli hanno condannati gli uomini civili, ma vuol dire salvaguardare un fondamentale diritto: quello di vivere e di tenere equilibrio nella natura.

Tante le associazioni, tutte di volontariato, a cui va il nostro pensiero, ma abbiamo deciso di rispondere e dare voce all’appello che ci ha rivolto la sezione Oipa di Pistoia a cui siamo legati da un affetto felino perché l’amorosa cucciola ronfante che divide l’appartamento con me deve la vita a loro.

L’appello lo lancio ora. Prima e durante le ferie forse in tanti, troppi vi hanno lanciato appelli contro l’abbandono ed eravate sordi. Ora spero i vostri orecchi siano più inclini all’ascolto.

La sezione Oipa di Pistoia è al collasso. Continue sono le richieste di aiuto da parte di chi trova cucciolate e gattini abbandonati, bisognosi di cure, spesso anche costose e in cerca di un posto sicuro.
La sezione Oipa di Pistoia è allo stremo delle forze, non hanno più uno “stallo” libero, non hanno più pappe, non hanno più soldi per sostenere le cure di questi angeli.
Anzi, hanno accumulato diversi e consistenti debiti con i veterinari di fiducia che fortunatamente hanno un gran cuore e tanta pazienza.

Il risultato è che non si trovano più nelle condizione di poter salvare neanche uno e questo vuol dire cuccioli che cresceranno randagi, cuccioli che forse non arriveranno al prossimo mese perché magari in strada… perché non sarà più possibile curarli.

Il lavoro della sezione Oipa di Pistoia è incessante durante tutto l’anno anche se sono solo una decina di volontari in tutto e sono riusciti sempre a far fronte a tutto, ma adesso senza l’aiuto delle persone che hanno a cuore la nostra stessa causa non potranno più proseguire.
Servono pappe, servono farmaci, servono donazioni.
Gli darete una mano?

Informazioni: www.oipapistoia.com – pistoia@oipa.org – 339 814 1431 by redaction – We are convinced animalist does levitra make it bigger and usually do not do this kind of appeals from a journal of culture and tourism , but we decided to break this wall in the certainty that the conservation of nature and therefore of the animals is a primary form of culture to every people.

Avoid stray dogs is not just about ( and sorry the only one! ) Save a whole litters unfortunate fate to which they condemned civilized men , but it means protecting a fundamental right: the right to live and to keep balance in nature.

Many associations , all volunteers, who deserve our thinking, but we decided to answer and give voice to the call that has turned Oipa section of Pistoia in which we are bound by a love because the loving puppy cat that divides the apartment with me owes his life to them.

The appeal will launch it now . Before and during the holiday season maybe too many you have launched appeals against abandonment and you were deaf. Now I hope your ears are more inclined to listen.

The section Oipa of Pistoia is collapsing . Continue are requests for help from those who find abandoned puppies and kittens in need of care , often expensive and looking for a safe place .
The section Oipa of Pistoia is weary and tired , have no longer a “stalemate ” free , have no more baby food, do not have more money to support the care of these angels . Indeed, several have accumulated large debts and veterinarians of confidence that fortunately have a big heart and lots of patience .

The result is that they are no longer in a position to save even one and this means that they will grow stray puppies , puppies that may not come until next month because maybe in the street … because you can not cure them.

The work of the section Oipa of Pistoia is constant throughout the year even if they are only a dozen or so volunteers in everything and always have been able to cope with everything, but now without the help of people who care about our own cause can no longer continue .
It takes baby food, drugs serve , serve donation.
Will give you a hand?

Information
www.oipapistoia.com – pistoia@oipa.org – 339 814 1431