27 Gennaio 2016

I cantuccini diventano Igt!

[:it]Cantuccidi redazione – E con questo fanno 29! Tanti diventano così in Toscana i prodotti agroalimentari riconosciuti dall’Europa di qualità al punto di ricevere l’IGP (indicazione di origine protetta).

Nuovo riconoscimento per la produzione agroalimentare toscana con il meritato riconoscimento dell’IGP (indicazione di origine protetta) per i “Cantuccini Toscani” o “Cantucci Toscani”.  Per la Toscana è la 29esima registrazione come Indicazione Geografica Protetta.

“La concessione dell’IGP – commenta l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi – è il giusto riconoscimento per la qualità e tipicità tocana di un prodotto da forno che viene proposto come fine pasto in tutta la Toscana nel classico abbinamento con vin santo, un prodotto che appartiene indiscutibilmente alla tradizione regionale tanto da aver consolidato la doppia dizione Cantuccini Toscani e Cantucci Toscani, nomi che vengono entrambi protetti.
Il riconoscimento dell’IGP – aggiunge l’assessore – andrà a vantaggio della qualità del prodotto toscano e delle aziende che lo producono, che vanno dalle piccole imprese, come i forni di quartiere, alle medie e grandi imprese dolciarie, a cui spetta il merito di aver portato i cantuccini sui mercati europei ed extra europei riscuotendo un meritato successo.”

Grazie al marchio IGP ai Cantucci Toscani è riconosciuta la tipicità nella ricetta che vede come ingrediente caratterizzante le mandorle dolci intere in misura non inferiore al 20%.
Nella ricetta anche il burro, il miele e le uova, secondo un preciso disciplinare di produzione. La richiesta di IGP era stata avanzata nel 2011 da Assocantuccini, l’associazione presieduta da Ubaldo Corsini, costituita tra imprese ed associazioni di categoria, che ha inteso salvaguardare il prodotto toscano, il terzo biscotto più conosciuto al mondo, con un fatturato complessivo stimato in 35 milioni di euro ed un export del 37%.
“La IGP suggella questo percorso – conclude l’assessore – ma soprattutto avvia una nuova fase di opportunità di sviluppo economico che ci auguriamo sia colta dalle imprese toscane.”

“La Toscana oggi aggiunge un’altra stella sul suo petto fra i suoi prodotti agroalimentari di qualità”: questo il commento del presidente della Regione, Enrico Rossi, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale UE del riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP) per i “Cantuccini Toscani”.
Il presidente ha espresso la sua soddisfazione per il riconoscimento che porta a 29 le denominazioni protette della Toscana. “Questo aiuterà – ha sottolineato Rossi – fornai, pasticceri, ristoratori, piccole e medie imprese dolciarie a meritarsi l’attenzione delle tavole di tutto il mondo e contrastare la contraffazione alimentare. Soprattutto nei mercati emergenti dove la qualità Toscana spicca sempre.”

Il presidente ha voluto ricordare anche il lavoro fatto dagli uffici della Regione a supporto della domanda, che era stata avanzata fin dall’11 aprile 2011 da Assocantuccini, l’associazione di imprese operanti nel settore che riunisce oggi 16 produttori, fra aziende artigiane e industriali, che operano in tutta la regione ed è presieduta da Ubaldo Corsini. “Un sincero grazie – ha concluso Rossi – a tutti gli uffici regionali in Toscana e a Bruxelles, ma sopratutto ad Assocantuccini presieduta da Ubaldo Corsini.” La tutela dell’IGP è accordata sia ai “Cantucci Toscani” sia ai “Cantuccini Toscani” che rispettino il rigido disciplinare approvato, che prevede quante mandorle devono essere contenute nella ricetta (almeno il 20 per cento), gli ingredienti (zucchero, uova, burro, miele), la cottura al forno e perfino la lunghezza e il peso dei cantuccini. Tutte regole c he le imprese aderenti ad Assocantuccini si sono impegnate ad osservare in nome della qualità e della toscanità.[:en]Cantuccidi redazione – E con questo fanno 29! Tanti diventano così in Toscana i prodotti agroalimentari riconosciuti dall’Europa di qualità al punto di ricevere l’IGP (indicazione di origine protetta).

Nuovo riconoscimento per la produzione agroalimentare toscana con il meritato riconoscimento dell’IGP (indicazione di origine protetta) per i “Cantuccini Toscani” o “Cantucci Toscani”.  Per la Toscana è la 29esima registrazione come Indicazione Geografica Protetta.

“La concessione dell’IGP – commenta l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi – è il giusto riconoscimento per la qualità e tipicità tocana di un prodotto da forno che viene proposto come fine pasto in tutta la Toscana nel classico abbinamento con vin santo, un prodotto che appartiene indiscutibilmente alla tradizione regionale tanto da aver consolidato la doppia dizione Cantuccini Toscani e Cantucci Toscani, nomi che vengono entrambi protetti.
Il riconoscimento dell’IGP – aggiunge l’assessore – andrà a vantaggio della qualità del prodotto toscano e delle aziende che lo producono, che vanno dalle piccole imprese, come i forni di quartiere, alle medie e grandi imprese dolciarie, a cui spetta il merito di aver portato i cantuccini sui mercati europei ed extra europei riscuotendo un meritato successo.”

Grazie al marchio IGP ai Cantucci Toscani è riconosciuta la tipicità nella ricetta che vede come ingrediente caratterizzante le mandorle dolci intere in misura non inferiore al 20%.
Nella ricetta anche il burro, il miele e le uova, secondo un preciso disciplinare di produzione. La richiesta di IGP era stata avanzata nel 2011 da Assocantuccini, l’associazione presieduta da Ubaldo Corsini, costituita tra imprese ed associazioni di categoria, che ha inteso salvaguardare il prodotto toscano, il terzo biscotto più conosciuto al mondo, con un fatturato complessivo stimato in 35 milioni di euro ed un export del 37%.
“La IGP suggella questo percorso – conclude l’assessore – ma soprattutto avvia una nuova fase di opportunità di sviluppo economico che ci auguriamo sia colta dalle imprese toscane.”

“La Toscana oggi aggiunge un’altra stella sul suo petto fra i suoi prodotti agroalimentari di qualità”: questo il commento del presidente della Regione, Enrico Rossi, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale UE del riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (IGP) per i “Cantuccini Toscani”.
Il presidente ha espresso la sua soddisfazione per il riconoscimento che porta a 29 le denominazioni protette della Toscana. “Questo aiuterà – ha sottolineato Rossi – fornai, pasticceri, ristoratori, piccole e medie imprese dolciarie a meritarsi l’attenzione delle tavole di tutto il mondo e contrastare la contraffazione alimentare. Soprattutto nei mercati emergenti dove la qualità Toscana spicca sempre.”

Il presidente ha voluto ricordare anche il lavoro fatto dagli uffici della Regione a supporto della domanda, che era stata avanzata fin dall’11 aprile 2011 da Assocantuccini, l’associazione di imprese operanti nel settore che riunisce oggi 16 produttori, fra aziende artigiane e industriali, che operano in tutta la regione ed è presieduta da Ubaldo Corsini. “Un sincero grazie – ha concluso Rossi – a tutti gli uffici regionali in Toscana e a Bruxelles, ma sopratutto ad Assocantuccini presieduta da Ubaldo Corsini.” La tutela dell’IGP è accordata sia ai “Cantucci Toscani” sia ai “Cantuccini Toscani” che rispettino il rigido disciplinare approvato, che prevede quante mandorle devono essere contenute nella ricetta (almeno il 20 per cento), gli ingredienti (zucchero, uova, burro, miele), la cottura al forno e perfino la lunghezza e il peso dei cantuccini. Tutte regole c he le imprese aderenti ad Assocantuccini si sono impegnate ad osservare in nome della qualità e della toscanità.[:]

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