Certaldo: ecco Boccaccesca!

Certaldo: ecco Boccaccesca!

di redazione – Dal 6 al 8 ottobre nella patria del grande Giovanni Boccaccio, torna la manifestazione che celebra l’arte del buon vivere.

Ormai è maggiorenne Boccaccesca e ricordo come ieri la sua nascita da un intuizione di Claudia Palmieri che, in tempi non sospetti, decise che parlare di cibo e vino aveva un senso farlo se dentro c’era la componente territoriale e culturale. Parole con cui oggi molti si riempiono solo la bocca…
Pochi ci scommettevano diciannove ani fa ma Boccaccesca è ormai un punto fermo del calendario autunnale toscano.

L’edizione di quest’anno pronta al via domani 6 ottobre è dedicata ai fiori edibili, ormai una realtà e non solo come adorno…

Riflettori quindi accesi sui fiori da mangiare a Certaldo per la 19ma edizione della kermesse che in tre giorni intensi vedrà in scena chef ed esperti che sveleranno i mille segreti dei fiori in cucina e, cosa non comune di questi tempi di foodmania, ogni appuntamento è a ingresso libero per far sì che la cultura del cibo non sia ristretta solo a una cerchia elitaria ma aperta a tutti nella certezza che la cultura e la tradizione della tavola e della cucina parte sempre dal basso.

Tante le cose da vedere, fare, assaggiare in uno dei centri medioevali più belli della Toscana. Nel suggestivo Borgo Alto sarà la grande mostra mercato dove espositori provenienti da molte regioni italiane presenteranno le loro eccellenze.
Anche qui i fiori saranno protagonisti con la novità 2017: il “Percorso del Gusto” dove i visitatori che lo vorranno potranno acquistare un biglietto e partire alla volta di una particolare degustazione itinerante che porterà loro alla scoperta di alcune “chicche”, piatti raffinati preparati proprio utilizzando fiori eduli (il biglietto avrà un costo di € 5 e darà la possibilità di effettuare 3 diverse degustazioni).

La “Limonaia” del Borgo Alto ospiterà la grande area cooking show con grandi noi della ccina che si alterneranno dando vita a “Un fiore nel piatto”, dimostrazioni di cucina che avranno come fil rouge l’utilizzo dei fiori eduli.

La Limonaia sarà anche il palcoscenico per “La madia di Boccaccesca”, simpatica competizione riservata ad appassionati di cucina che saranno chiamati a sfidarsi a colpi di “pappa di pomodoro”.

Altra novità della 19ma edizione, il primo concorso Ragazzi in Pentola dedicato agli alunni delle scuole medie e che vedrà i ragazzi cimentarsi ai fornelli seguiti da tutor d’eccezione: Stefano Pinciaroli del Ps Ristorante di Cerreto Guidi e Maria Probst, accompagnata da Cristian Santandrea della Tenda Rossa di Cerbaia.
La prima edizione del concorso vede protagonista la Scuola Media Giovanni Boccaccio che ha accolto con entusiasmo questa formula di educazione alimentare, argomento a cui Boccaccesca ha rivolto sempre un’attenzione particolare.

Spazio ai grandi vini con l’Enoteca di Boccaccesca che quest’anno omaggia la terra di Toscana, mentre Palazzo Pretorio ospita l’Osteria di Boccaccesca dove si assaggiano caldarroste a cura del Comitato Abitanti Certaldo.

Non mancheranno poi incontri e momenti di approfondimento culturale tra questi, torna anche il Premio Boccaccesca che quest’anno verrà assegnato a Mario Cardinali, direttore e fondatore del Vernacoliere, simbolo di una toscanità ironica e dissacratrice.

Per informazioni e aggiornamenti sul programma: www.boccaccesca.it,  pagina Facebook Boccaccesca Certaldo.

“Pellegrini dell’arte”: nel cuore di Toscana, biglietto “passepartout” per 21 musei

[:it]Una “Francigena dell’arte” che darà valore a una “rete” da 300.000 ingressi l’anno: dal Leonardiano di Vinci a Casa Boccaccio di Certaldo, passando per Gozzoli, Pontormo, musei del Vetro, della Ceramica, di arte sacra, di tradizioni e mestieri
Il MuDEV  Museo diffuso Empolese Valdelsa, sistema museale che mette in rete 21 musei situati su 11 Comuni nel centro della Toscana, ha da oggi un nuovo biglietto unico come strumento di accesso e promozione: un “passaporto”, denominato “Credenziale del pellegrino dell’arte / The Art Pilgrim Passport” che, sul modello di analoghe esperienze straniere, stimolerà il visitatore del singolo museo a una sorta di “pellegrinaggio dell’arte”.

Obiettivo, promuovere i musei meno noti, consolidare l’identità culturale territoriale, prolungare la permanenza nell’area, ma anche mettere le basi per un progetto più ampio di attività culturali esperienziali.
La Credenziale del pellegrino dell’arte ha un costo di 15 euro, consente di visitare 21 musei (sarebbe 52 euro il costo dei singoli ingressi) nell’arco di tempo di 365 giorni (un anno) a partire dal primo accesso.
Il biglietto potrà essere acquistato in 17 dei 21 musei della rete (quelli dotati di vera e propria biglietteria), mentre il passaggio nel museo verrà smarcato in tutti e 21 i musei della rete, grazie ad uno smartphone.

Come spiega Cinzia Compalati, direttore del Museo diffuso Empolese Valdelsa: “Con il biglietto unico l’offerta museale del MuDEV si dota di uno strumento di accesso al sistema all’altezza di questa rete museale così articolata e ricca. Il prezzo accessibile di 15 euro per il singolo e di 35 per una famiglia fino a 5 persone, unito alla durata per un anno, e alla forma di “passaporto” da vidimare ad ogni “tappa”, sono le caratteristiche principali di questo strumento.
Con la Credenziale del pellegrino dell’arte potremo sia fare emergere musei di pregio ma meno noti, che prolungare la permanenza del visitatore nell’area a beneficio di tutti i Comuni. Il biglietto unico è inoltre la base per la creazione di alcuni “percorsi immersivi” che, grazie anche ad una app audio guida geolocalizzata, permetteranno al visitatore di coniugare alla visita museale la scoperta del territorio, del paesaggio, delle eccellenze enogastronomiche e artigianali.”

“Ci muoviamo nell’orizzonte di un rinnovamento e attualizzazione del concetto di “museo diffuso” teorizzato da Georges Henri Riviére e Hugues de Varine nel 1971 – spiega ancora Cinzia Compalati – Il MuDEV vuole valorizzare i propri beni culturali intesi come territorio (concetto che si sostituisce al museo inteso come immobile), patrimonio (che sostituisce la alla collezione), e comunità (che prende il posto del pubblico), coinvolgendo nelle pratiche museali sia i residenti che i turisti. Un coinvolgimento relazionale per parlare a pubblici diversi, anche quelli che non frequentano i musei e gli ambiti culturali. Il biglietto unico, la strategia di promozione sui social network, i prossimi percorsi esperienziali e le iniziative in programma vanno in questa direzione.”

Per Giacomo Cucini, Sindaco delegato alla Cultura e al Turismo per l’Unione dei Comuni Circondario dell’Empolese Valdelsa: “Il biglietto unico è il primo significativo traguardo del lavoro di coordinamento Museale unitario che tutti gli 11 Comuni dell’Unione volevano da tempo e che si è concretizzato in questo mandato amministrativo, ma al tempo stesso il lancio di una nuova strategia culturale di area in parallelo al coordinamento di “Toscana nel cuore” per la promozione turistica. Obiettivi sul fonte museale sono la promozione congiunta e vicendevole dei musei e la creazione di una “comunità culturale”, composta sia dai residenti che dai turisti, che tramite i beni culturali riscopra l’appartenenza a un territorio e ne apprezzi fino in fondo la sua unicità e valore”.

L’iniziativa, che sarà in fase sperimentale per tre mesi, nasce nell’ambito del progetto Valore Museo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e in collaborazione con la professionista da esso assegnata, l’architetto Giada Cerri.
Il sistema di gestione del biglietto unico è stato realizzato dall’azienda Space di Prato del gruppo ETT Solutions specializzata nella innovazione tecnologica applicata all’arte e alla cultura.

Parallelamente all’emissione del biglietto unico sono stati anche creati i canali social del MuDEV che è presente ora su:
Facebook www.facebook.com/mudevmuseodiffuso  (#MuDEV)
Instagram www.instagram.com/mudevmuseodiffuso  (#MuDEV)
YouTube http://bit.ly/youtubemudev[:en]Una “Francigena dell’arte” che darà valore a una “rete” da 300.000 ingressi l’anno: dal Leonardiano di Vinci a Casa Boccaccio di Certaldo, passando per Gozzoli, Pontormo, musei del Vetro, della Ceramica, di arte sacra, di tradizioni e mestieri
Il MuDEV  Museo diffuso Empolese Valdelsa, sistema museale che mette in rete 21 musei situati su 11 Comuni nel centro della Toscana, ha da oggi un nuovo biglietto unico come strumento di accesso e promozione: un “passaporto”, denominato “Credenziale del pellegrino dell’arte / The Art Pilgrim Passport” che, sul modello di analoghe esperienze straniere, stimolerà il visitatore del singolo museo a una sorta di “pellegrinaggio dell’arte”.

Obiettivo, promuovere i musei meno noti, consolidare l’identità culturale territoriale, prolungare la permanenza nell’area, ma anche mettere le basi per un progetto più ampio di attività culturali esperienziali.
La Credenziale del pellegrino dell’arte ha un costo di 15 euro, consente di visitare 21 musei (sarebbe 52 euro il costo dei singoli ingressi) nell’arco di tempo di 365 giorni (un anno) a partire dal primo accesso.
Il biglietto potrà essere acquistato in 17 dei 21 musei della rete (quelli dotati di vera e propria biglietteria), mentre il passaggio nel museo verrà smarcato in tutti e 21 i musei della rete, grazie ad uno smartphone.

Come spiega Cinzia Compalati, direttore del Museo diffuso Empolese Valdelsa: “Con il biglietto unico l’offerta museale del MuDEV si dota di uno strumento di accesso al sistema all’altezza di questa rete museale così articolata e ricca. Il prezzo accessibile di 15 euro per il singolo e di 35 per una famiglia fino a 5 persone, unito alla durata per un anno, e alla forma di “passaporto” da vidimare ad ogni “tappa”, sono le caratteristiche principali di questo strumento.
Con la Credenziale del pellegrino dell’arte potremo sia fare emergere musei di pregio ma meno noti, che prolungare la permanenza del visitatore nell’area a beneficio di tutti i Comuni. Il biglietto unico è inoltre la base per la creazione di alcuni “percorsi immersivi” che, grazie anche ad una app audio guida geolocalizzata, permetteranno al visitatore di coniugare alla visita museale la scoperta del territorio, del paesaggio, delle eccellenze enogastronomiche e artigianali.”

“Ci muoviamo nell’orizzonte di un rinnovamento e attualizzazione del concetto di “museo diffuso” teorizzato da Georges Henri Riviére e Hugues de Varine nel 1971 – spiega ancora Cinzia Compalati – Il MuDEV vuole valorizzare i propri beni culturali intesi come territorio (concetto che si sostituisce al museo inteso come immobile), patrimonio (che sostituisce la alla collezione), e comunità (che prende il posto del pubblico), coinvolgendo nelle pratiche museali sia i residenti che i turisti. Un coinvolgimento relazionale per parlare a pubblici diversi, anche quelli che non frequentano i musei e gli ambiti culturali. Il biglietto unico, la strategia di promozione sui social network, i prossimi percorsi esperienziali e le iniziative in programma vanno in questa direzione.”

Per Giacomo Cucini, Sindaco delegato alla Cultura e al Turismo per l’Unione dei Comuni Circondario dell’Empolese Valdelsa: “Il biglietto unico è il primo significativo traguardo del lavoro di coordinamento Museale unitario che tutti gli 11 Comuni dell’Unione volevano da tempo e che si è concretizzato in questo mandato amministrativo, ma al tempo stesso il lancio di una nuova strategia culturale di area in parallelo al coordinamento di “Toscana nel cuore” per la promozione turistica. Obiettivi sul fonte museale sono la promozione congiunta e vicendevole dei musei e la creazione di una “comunità culturale”, composta sia dai residenti che dai turisti, che tramite i beni culturali riscopra l’appartenenza a un territorio e ne apprezzi fino in fondo la sua unicità e valore”.

L’iniziativa, che sarà in fase sperimentale per tre mesi, nasce nell’ambito del progetto Valore Museo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e in collaborazione con la professionista da esso assegnata, l’architetto Giada Cerri.
Il sistema di gestione del biglietto unico è stato realizzato dall’azienda Space di Prato del gruppo ETT Solutions specializzata nella innovazione tecnologica applicata all’arte e alla cultura.

Parallelamente all’emissione del biglietto unico sono stati anche creati i canali social del MuDEV che è presente ora su:
Facebook www.facebook.com/mudevmuseodiffuso  (#MuDEV)
Instagram www.instagram.com/mudevmuseodiffuso  (#MuDEV)
YouTube http://bit.ly/youtubemudev[:]

Certado. Ultimi giorni per la magia di Mercantia

[:it]-MERCANTIA - Teatrop - foto archivio 2015 di  Linda Leocata (1)di redazione – 100 spettacoli al giorno dai burattini alle evoluzioni aeree “Come un rito propiziatorio, celebriamo l’umanità con il teatro”. Spettacoli tra tradizione e innovazione tutto questo è Mercantia, creatura unica che vi aspetta a Certaldo.

E’ “I giorni dell’abbondanza” il tema 2016 la XXIX edizione del Festival internazionale di teatro di strada che si svolge a Certaldo fino a domenica 17 luglio 2016 e conferma Certaldo come luogo simbolo del teatro di strada in Italia, con un programma che unisce l’arte di strada tradizionale a fianco di forme di spettacoli innovative e sperimentali suddivise tra arti di strada, one man show, marching band, street band, international, teatro & strada, giardini segreti.

Se l’abbondanza di quantità è una caratteristica fin troppo evidente di Mercantia (104 recite ogni sera, 84 diversi spettacoli in cartellone, 363 artisti presenti, oltre 40 maestri artigiani e 80 espositori i numeri di quest’anno), è invece la abbondanza di qualità il fulcro di questa XXIX edizione con spettacoli in piazze, vicoli,torri e cripte del suggestivo borgo di Certaldo Alto – il paese di Giovanni Boccaccio – ma anche su due colline fuori dal borgo, che accoglieranno tutte le discipline dell’arte scenica – cantastorie, circo, teatro di figura, di prosa, di ricerca, danza, street band, musica, lirica, ecc.. – con formazioni dall’Italia e dall’estero.

“Mercantia si svolge da sempre nel segno dell’abbondanza – dice Alessandro Gigli il direttore artistico che realizza, insieme a Terzostudio, il programma – perchè non c’è festa, religiosa o pagana, senza abbondanza. Nella storia dell’umanità i giorni dell’abbondanza nascono come rito periodico per esorcizzare la carestia ma la società di oggi, che ha mercificato tutto pensando di trasformare tutto l’anno in abbondanza, ha solo creato un consumismo sfrenato del quale stiamo pagando il conto. Creare e offrire abbondanza è un arte, l’arte di Mercantia, che è una “festa degli incontri”, di artisti che si ritrovano, di pubblico che non è spettatore ma parte attiva dello spettacolo, di una festa rigenerante che celebra l’umanità tramite il teatro”.

Tradizione e innovazione musicale caratterizzano due esperienze di eccellenza: Riccardo Tesi & Banditaliana, collaboratore di Fossati e De Andrè, apprezzatissimo interprete di world music, capace di reinventare la tradizione musicale toscana incrociandola con ritmi e suoni del mondo, Tesi debuttò 27 anni fa a Mercantia e torna in concerto con il suo cd “Maggio”; mentre i Tryad (Francia), collettivo musicale che crea musica elettronica grazie alla rete mettendo in contatto artisti che non si sono mai incontrati di persona e pubblica musica sotto licenza ‘Creative Commons’, presente sui canali televisivi CNN, PBS, LCI e con oltre 6 milioni di streaming su Jamendo, debuttano dal vivo scegliendo Mercantia come prima tappa della loro tournèe.

Acrobazie ed evoluzioni mozzafiato sospese nel cielo e sorrette da equilibrismi: la Compagnia dei Folli, formazione che dal 1984 crea coreografie di grande impatto spettacolare e solcherà con “Amor celeste” i cieli di Certaldo con uno spettacolo di ispirazione medievale in volo da una torre all’altra; mentre i Black Blues Brothers (Kenya), reinventano le danze e i riti tribali africanI, con numeri piramidi umane ed evoluzioni circensi, sulle musiche blues e con i costumi del celebre film con John Belushi.

Poesia di strada, recitata e musicale: tra baracche e cantastorie la “signora dei piedi” Laura Kibel nel suo teatrino ambulante rinnova la tradizione travestendo i piedi da burattini e in “A piede libero” attraversa le culture del mondo parlando con ironia e profondità di femminismo, pace, ecologia; mentre il virtuoso di “flauto a naso” e di “sega musicale” Felice Pantone, cantastorie e affabulatore capace di incantare grandi e piccoli con le storie di semplice e toccante umanità del “Signore delle ciliegie”. E non mancheranno i poeti di strada veri e propri, come Silvestro Sentiero o Pier Francesco Betteloni, a regalare versi a chiunque passi.

Ironia e irriverenza del teatro all’improvviso: rinnovando la tradizione della commedia dell’arte a partire non dalle maschere ma da storie e canzoni di tutti i giorni, gli Appiccicaticci (Tiziano Storti, Renato Preziuso, Stefano De Paolis) con “I’ Cant(o)” rubano temi e parole ai grandi cantautori e coinvolgono il pubblico; mentre l’eclettico e acrobatico Peter Weyel (Germania) con “Herr Hundertpfund” dà vita a un one man show di travolgente contorsionismo e giocoleria, coinvolgendo il pubblico (vincitore concorsi La strada di Augsburg, Lingener Theo, ecc). E all’estremità opposta i Trio Trioche con Opera Guitta alternano i virtuosismi tipici del belcanto, con arie da Verdi a Mozart, a gag comiche e numeri di giocoleria, rendendo omaggio a un periodo affascinante dell’arte di strada quando i musicisti girovaghi portavano in piazza l’opera per sbarcare il lunario.

La magia del mimo e del racconto per immagini: due esperienze uniche ed originali, quella dei partenopei Teatro35 che in “Per una rosa” recitano attraverso tableaux vivent ispirati a Pier Paolo Pasolini e alla sua opera cinematografica attraverso il richiamo a iconografie e simboli; gli “Argonauti in viaggio nel tempo” di ELEGANTYA entarteinment, che ricreano un ambiente vittoriano con dieci personaggi che si interagiscono con la folla come se arrivassero oggi dalla Londra del 1847.

E poi le parate di strada di Teatro Carillon e lo steampunk musicale del Grande Cantagiro Barattoli, la poesia degli intrecci sonori di arpa e hang di Harp & Hang Duo e dei racconti di Marionets Colegone (Spagna), il funambolismo della giocoleria di Miyam (Japan), le street band coi suoni balcanici di Zastava Orkestar, jazz e funky di Badabimbumband, classici e rock delle Archimossi, e altro ancora. E nella parte bassa e gratuita ad ingresso libero, tutte le sere, le bolle di sapone di Boris Egorov, l’artista russo vittima, nei mesi scorsi, di un episodio di intolleranza in Versilia, al quale Mercantia subito offrì il proprio sostegno e il proprio palco.

A Mercantia anche l’artigianato celebra l’abbondanza prendendo a tema il colore “rosso” e le lavorazioni di luce e fuoco ispirate a passione, positività e fortuna. Tra le installazioni – curate da Francesca Parri per Exponent – spicca Guerrieri di Paolo Staccioli creature di ceramica nate dal fuoco. Oltre 40 maestri artigiani espongo e lavorano dal vivo legno, pietra, cuoio, ferro battuto e altri materiali. Nel paese basso si tiene un mercato di oggettistica di qualità con oltre 80 espositori.

A Certaldo Alto, durante Mercantia, si potranno visitare il Palazzo Pretorio, edificio del XII secolo che conserva affreschi e opere di Benozzo Gozzoli e ospita la mostra temporanea di Alain Bonnefoit “Vive la vie, pittura e altri (amori)”, la Casa di Boccaccio, museo e biblioteca specialistica dove Boccaccio visse e morì nel 1375, il Museo del chiodo, singolare falegnameria che ospita una raccolta di chiodi di ogni tempo e foggia.
La ristorazione offre piatti a base di prodotti tipici, tra i quali spicca il presidio slow food della “Cipolla di Certaldo” e l’originale biscotto Mercaccio. Tante le offerte di soggiorno disponibili, dagli Hotel 4 Stelle al campeggio, fino al parcheggio camper gratuito.

Ingresso adulti a partire da euro 7,50 (gratuito fino a 7 anni, ridotto fino a 14) fino a 20 (a seconda dei giorni) nel borgo alto, ingresso gratuito nella parte bassa.

Info turistiche tel. 0571 656721. Programma su www.mercantiacertaldo.it e www.facebook.com/mercantia[:en]di redazione – 100 spettacoli al giorno dai burattini alle evoluzioni aeree “Come un rito propiziatorio, celebriamo l’umanità con il teatro”. Spettacoli tra tradizione e innovazione tutto questo è Mercantia, creatura unica che vi aspetta a Certaldo.

E’ “I giorni dell’abbondanza” il tema 2016 la XXIX edizione del Festival internazionale di teatro di strada che si svolge a Certaldo fino a domenica 17 luglio 2016 e conferma Certaldo come luogo simbolo del teatro di strada in Italia, con un programma che unisce l’arte di strada tradizionale a fianco di forme di spettacoli innovative e sperimentali suddivise tra arti di strada, one man show, marching band, street band, international, teatro & strada, giardini segreti.

Se l’abbondanza di quantità è una caratteristica fin troppo evidente di Mercantia (104 recite ogni sera, 84 diversi spettacoli in cartellone, 363 artisti presenti, oltre 40 maestri artigiani e 80 espositori i numeri di quest’anno), è invece la abbondanza di qualità il fulcro di questa XXIX edizione con spettacoli in piazze, vicoli,torri e cripte del suggestivo borgo di Certaldo Alto – il paese di Giovanni Boccaccio – ma anche su due colline fuori dal borgo, che accoglieranno tutte le discipline dell’arte scenica – cantastorie, circo, teatro di figura, di prosa, di ricerca, danza, street band, musica, lirica, ecc.. – con formazioni dall’Italia e dall’estero.

“Mercantia si svolge da sempre nel segno dell’abbondanza – dice Alessandro Gigli il direttore artistico che realizza, insieme a Terzostudio, il programma – perchè non c’è festa, religiosa o pagana, senza abbondanza. Nella storia dell’umanità i giorni dell’abbondanza nascono come rito periodico per esorcizzare la carestia ma la società di oggi, che ha mercificato tutto pensando di trasformare tutto l’anno in abbondanza, ha solo creato un consumismo sfrenato del quale stiamo pagando il conto. Creare e offrire abbondanza è un arte, l’arte di Mercantia, che è una “festa degli incontri”, di artisti che si ritrovano, di pubblico che non è spettatore ma parte attiva dello spettacolo, di una festa rigenerante che celebra l’umanità tramite il teatro”.

Tradizione e innovazione musicale caratterizzano due esperienze di eccellenza: Riccardo Tesi & Banditaliana, collaboratore di Fossati e De Andrè, apprezzatissimo interprete di world music, capace di reinventare la tradizione musicale toscana incrociandola con ritmi e suoni del mondo, Tesi debuttò 27 anni fa a Mercantia e torna in concerto con il suo cd “Maggio”; mentre i Tryad (Francia), collettivo musicale che crea musica elettronica grazie alla rete mettendo in contatto artisti che non si sono mai incontrati di persona e pubblica musica sotto licenza ‘Creative Commons’, presente sui canali televisivi CNN, PBS, LCI e con oltre 6 milioni di streaming su Jamendo, debuttano dal vivo scegliendo Mercantia come prima tappa della loro tournèe.

Acrobazie ed evoluzioni mozzafiato sospese nel cielo e sorrette da equilibrismi: la Compagnia dei Folli, formazione che dal 1984 crea coreografie di grande impatto spettacolare e solcherà con “Amor celeste” i cieli di Certaldo con uno spettacolo di ispirazione medievale in volo da una torre all’altra; mentre i Black Blues Brothers (Kenya), reinventano le danze e i riti tribali africanI, con numeri piramidi umane ed evoluzioni circensi, sulle musiche blues e con i costumi del celebre film con John Belushi.

Poesia di strada, recitata e musicale: tra baracche e cantastorie la “signora dei piedi” Laura Kibel nel suo teatrino ambulante rinnova la tradizione travestendo i piedi da burattini e in “A piede libero” attraversa le culture del mondo parlando con ironia e profondità di femminismo, pace, ecologia; mentre il virtuoso di “flauto a naso” e di “sega musicale” Felice Pantone, cantastorie e affabulatore capace di incantare grandi e piccoli con le storie di semplice e toccante umanità del “Signore delle ciliegie”. E non mancheranno i poeti di strada veri e propri, come Silvestro Sentiero o Pier Francesco Betteloni, a regalare versi a chiunque passi.

Ironia e irriverenza del teatro all’improvviso: rinnovando la tradizione della commedia dell’arte a partire non dalle maschere ma da storie e canzoni di tutti i giorni, gli Appiccicaticci (Tiziano Storti, Renato Preziuso, Stefano De Paolis) con “I’ Cant(o)” rubano temi e parole ai grandi cantautori e coinvolgono il pubblico; mentre l’eclettico e acrobatico Peter Weyel (Germania) con “Herr Hundertpfund” dà vita a un one man show di travolgente contorsionismo e giocoleria, coinvolgendo il pubblico (vincitore concorsi La strada di Augsburg, Lingener Theo, ecc). E all’estremità opposta i Trio Trioche con Opera Guitta alternano i virtuosismi tipici del belcanto, con arie da Verdi a Mozart, a gag comiche e numeri di giocoleria, rendendo omaggio a un periodo affascinante dell’arte di strada quando i musicisti girovaghi portavano in piazza l’opera per sbarcare il lunario.

La magia del mimo e del racconto per immagini: due esperienze uniche ed originali, quella dei partenopei Teatro35 che in “Per una rosa” recitano attraverso tableaux vivent ispirati a Pier Paolo Pasolini e alla sua opera cinematografica attraverso il richiamo a iconografie e simboli; gli “Argonauti in viaggio nel tempo” di ELEGANTYA entarteinment, che ricreano un ambiente vittoriano con dieci personaggi che si interagiscono con la folla come se arrivassero oggi dalla Londra del 1847.

E poi le parate di strada di Teatro Carillon e lo steampunk musicale del Grande Cantagiro Barattoli, la poesia degli intrecci sonori di arpa e hang di Harp & Hang Duo e dei racconti di Marionets Colegone (Spagna), il funambolismo della giocoleria di Miyam (Japan), le street band coi suoni balcanici di Zastava Orkestar, jazz e funky di Badabimbumband, classici e rock delle Archimossi, e altro ancora. E nella parte bassa e gratuita ad ingresso libero, tutte le sere, le bolle di sapone di Boris Egorov, l’artista russo vittima, nei mesi scorsi, di un episodio di intolleranza in Versilia, al quale Mercantia subito offrì il proprio sostegno e il proprio palco.

A Mercantia anche l’artigianato celebra l’abbondanza prendendo a tema il colore “rosso” e le lavorazioni di luce e fuoco ispirate a passione, positività e fortuna. Tra le installazioni – curate da Francesca Parri per Exponent – spicca Guerrieri di Paolo Staccioli creature di ceramica nate dal fuoco. Oltre 40 maestri artigiani espongo e lavorano dal vivo legno, pietra, cuoio, ferro battuto e altri materiali. Nel paese basso si tiene un mercato di oggettistica di qualità con oltre 80 espositori.

A Certaldo Alto, durante Mercantia, si potranno visitare il Palazzo Pretorio, edificio del XII secolo che conserva affreschi e opere di Benozzo Gozzoli e ospita la mostra temporanea di Alain Bonnefoit “Vive la vie, pittura e altri (amori)”, la Casa di Boccaccio, museo e biblioteca specialistica dove Boccaccio visse e morì nel 1375, il Museo del chiodo, singolare falegnameria che ospita una raccolta di chiodi di ogni tempo e foggia.
La ristorazione offre piatti a base di prodotti tipici, tra i quali spicca il presidio slow food della “Cipolla di Certaldo” e l’originale biscotto Mercaccio. Tante le offerte di soggiorno disponibili, dagli Hotel 4 Stelle al campeggio, fino al parcheggio camper gratuito.

Ingresso adulti a partire da euro 7,50 (gratuito fino a 7 anni, ridotto fino a 14) fino a 20 (a seconda dei giorni) nel borgo alto, ingresso gratuito nella parte bassa.

Info turistiche tel. 0571 656721. Programma su www.mercantiacertaldo.it e www.facebook.com/mercantia[:]

Certaldo: il fuoco di Scarselli a casa Boccaccio

[:it]Scarselli_1 - OPEREdi redazione – Per tutto il 2015, Palazzo Pretorio di Certaldo ospita l’importante ciclo di mostre #4elements1palace, quattro esposizioni unite da un unico argomento, i quattro elementi fondamentali: Acqua, Fuoco, Aria, Terra.

Sono stati invitati ad esporre, senza alterare le proprie peculiarità iconografiche, 4 maestri della nostra epoca che, attraverso la loro arte, hanno trasferito nelle sale della prestigiosa sede l’intera loro poetica, analizzando in maniera artistica i quattro elementi.
Nata da un’idea dell’assessore alla cultura Francesca Pinochi e curate da Filippo Lotti e Roberto Milani con la collaborazione di Casa d’Arte San Lorenzo, ogni singola esposizione potrà essere considerata a tutti gli effetti, un evento nell’evento.
Dopo il successo della prima mostra, “AQUA” di Roberto Braida, è la volta di indagare il secondo elemento: il fuoco.
Questo “compito” è stato affidato a Marcello Scarselli, artista pisano di peso e caratura unica nella ricerca della forma/non forma.

“La visita al Palazzo Pretorio di Certaldo i primi giorni dell’anno è stata importante – dice Scarselli – quei muri pieni di storia, affrescati, patinati dal tempo, sono bellissimi. Ho sentito come artista il desiderio di sfida nei confronti di quelle opere e architetture. La mia ambizione – continua Scarselli – è voler far rivivere in quelle stanze il fuoco della mia arte; tutto si deve muovere, deve essere pieno di energia e grinta, di colore, di luce e di passione: il gesto imperioso e libero sarà il protagonista”.

La produzione di Scarselli è interamente risolta nella ricerca di un elemento archetipo forgiato e levigato, come se fosse la fucina di un fabbro che con sapiente maestria e la consapevolezza che ogni forma è già esistente in natura riesce a coinvolgere colui che guarda. Un insieme di masse equilibrate dal vuoto.
Il suo estro creativo è come un vulcano in eruzione, pronto a distribuire la propria lava incandescente sullo sguardo dello spettatore. L’impeto della sua creatività è però in netto contrasto con la sua indole, nonostante la mole.
Una sorta di gigante buono dell’arte. La sua forza emerge in tutta la sua pienezza nell’atto creativo che, come in pochi altri esempi, riesce a trasformare la materia in armonia. Una rincorsa alla bellezza del gesto informale che ha visto le su origini circa cinquant’anni fa ed ancora non ha visto colmare il suo corso. E Scarselli ne è un fulgido esempio.
L’inaugurazione della mostra è in calendario per domenica 26 aprile 2015 alle 16.30 nelle stanze di Palazzo Pretorio di Certaldo Aldo. Saranno esposte complessivamente circa 50 opere pittoriche alcune di grande formato a cui si aggiungeranno piccole sculture in ceramica, sculture in ferro e una installazione come omaggio al fuoco.

L’esposizione, che sarà documentata da un catalogo, edito da Bandecchi & Vivaldi, resterà aperta ai visitatori fino al 14 giugno.
Orario di apertura: 9.30-13.30 / 14.30-19.00 (aperto tutti i giorni). Ingresso euro 4,00 (ticket Sistema Museale, comprensivo visita Palazzo Pretorio e Casa di Boccaccio).
Per info: Sistema Museale di Certaldo 0571 661265 – musei@comune.certaldo.fi.it – www.comune.certaldo.fi.it[:en]Scarselli_1 - OPEREdi redazione – Per tutto il 2015, Palazzo Pretorio di Certaldo ospita l’importante ciclo di mostre #4elements1palace, quattro esposizioni unite da un unico argomento, i quattro elementi fondamentali: Acqua, Fuoco, Aria, Terra.

Sono stati invitati ad esporre, senza alterare le proprie peculiarità iconografiche, 4 maestri della nostra epoca che, attraverso la loro arte, hanno trasferito nelle sale della prestigiosa sede l’intera loro poetica, analizzando in maniera artistica i quattro elementi.
Nata da un’idea dell’assessore alla cultura Francesca Pinochi e curate da Filippo Lotti e Roberto Milani con la collaborazione di Casa d’Arte San Lorenzo, ogni singola esposizione potrà essere considerata a tutti gli effetti, un evento nell’evento.
Dopo il successo della prima mostra, “AQUA” di Roberto Braida, è la volta di indagare il secondo elemento: il fuoco.
Questo “compito” è stato affidato a Marcello Scarselli, artista pisano di peso e caratura unica nella ricerca della forma/non forma.

“La visita al Palazzo Pretorio di Certaldo i primi giorni dell’anno è stata importante – dice Scarselli – quei muri pieni di storia, affrescati, patinati dal tempo, sono bellissimi. Ho sentito come artista il desiderio di sfida nei confronti di quelle opere e architetture. La mia ambizione – continua Scarselli – è voler far rivivere in quelle stanze il fuoco della mia arte; tutto si deve muovere, deve essere pieno di energia e grinta, di colore, di luce e di passione: il gesto imperioso e libero sarà il protagonista”.

La produzione di Scarselli è interamente risolta nella ricerca di un elemento archetipo forgiato e levigato, come se fosse la fucina di un fabbro che con sapiente maestria e la consapevolezza che ogni forma è già esistente in natura riesce a coinvolgere colui che guarda. Un insieme di masse equilibrate dal vuoto.
Il suo estro creativo è come un vulcano in eruzione, pronto a distribuire la propria lava incandescente sullo sguardo dello spettatore. L’impeto della sua creatività è però in netto contrasto con la sua indole, nonostante la mole.
Una sorta di gigante buono dell’arte. La sua forza emerge in tutta la sua pienezza nell’atto creativo che, come in pochi altri esempi, riesce a trasformare la materia in armonia. Una rincorsa alla bellezza del gesto informale che ha visto le su origini circa cinquant’anni fa ed ancora non ha visto colmare il suo corso. E Scarselli ne è un fulgido esempio.
L’inaugurazione della mostra è in calendario per domenica 26 aprile 2015 alle 16.30 nelle stanze di Palazzo Pretorio di Certaldo Aldo. Saranno esposte complessivamente circa 50 opere pittoriche alcune di grande formato a cui si aggiungeranno piccole sculture in ceramica, sculture in ferro e una installazione come omaggio al fuoco.

L’esposizione, che sarà documentata da un catalogo, edito da Bandecchi & Vivaldi, resterà aperta ai visitatori fino al 14 giugno.
Orario di apertura: 9.30-13.30 / 14.30-19.00 (aperto tutti i giorni). Ingresso euro 4,00 (ticket Sistema Museale, comprensivo visita Palazzo Pretorio e Casa di Boccaccio).
Per info: Sistema Museale di Certaldo 0571 661265 – musei@comune.certaldo.fi.it – www.comune.certaldo.fi.it[:]

Certaldo: i week end di Boccaccesca

boccaccesca_gastronomiadi  Nadia Fondelli – Due week end per due capisaldi della tradizione toscana: cibo e artigianato.
Il 20, 21, 27 e 28 settembre edizione numero sedici per Boccaccesca nello splendido borgo di Certaldo Alto.

Sono passati sedici anni anche se mi sembra ieri quando dalle pagine di Chianti News annunciai la nascita di questa nuova manifestazione.
Un po’ scettica e un po’ incuriosita, confesso. Certaldo era per me (e per molti altri) nello stereotipo la città natale del Boccaccio e per i più colti il luogo dove si svolge il festival di strada più famoso ed imitato d’Italia. Quel Mercantia che a luglio attira nel bellissimo borgo di Certaldo Alto migliaia di appassionati da ogni angolo d’Europa.

Che Certaldo si potesse aprire al nascente (all’epoca) filone degli eventi dedicati alla gastronomia mi sembrava una forzatura.
Ignoravo la storia leggendaria della cipolla di Certaldo che stava rifiorendo da un lungo oblio, ignoravo la forza dirompente e contagiosa della vitale direttrice Claudia Palmieri che dal nulla, estrasse dal suo cilindro questa creatura.

Boccaccesca fu da subito qualcosa di diverso. Era godereccia e popolare, ma allo stesso tempo raffinata e di qualità. Era nuova e sorprendente, non un qualcosa di già visto… e a quei tempi (ed anche oggi) molti ahimè sono i format preconfezionati e tristemente replicanti.

Boccaccesca mescola con apparente casualità cucina di qualità e tradizione popolare, cibo e artigianato, musica e spettacoli . Comun denominatore il piacere di far scoprire e riscoprire i sapori e le tradizioni vere della campagna.
A Boccaccesca senti profumi dimenticati che si fanno moderni grazie al parterre di chef di grido nazionali e internazionali che si alternano ai fornelli, ma è anche tanto altro.

Difficile raccontare tutto in poche righe, ma intanto segnatevi in agenda i due week end 20-21 e 27-28 settembre e puntate dritti verso Certaldo Alto ricordando di portare cono voi anche i vostri bambini perché Boccaccesca ha pensato anche a loro con laboratori del cibo speciali.
Per i più colti e attenti non mancheranno infine, incontri e dibattiti con nutrizionisti e giornalisti specializzati. In questa edizione 2014 è anche web 2.0. Tramite la sua pagina facebook è attivo un contest che permetterà al vincitore di rendersi protagonista ai fornelli. Basta solo inviare una ricetta in posta privata entro giovedì 25 settembre ed una giuria di esperti valuterà il materiale arrivato decretando il vincitore. Il piatto più originale e fantasioso sarà presentato “live” dal suo autore domenica 28 settembre.

Ma Boccaccesca è anche riflessione e portatore di un messaggio culturale forte ed autentico contro l’omologazione e globalizzazione che tende a schiacciare le identità. E’ per questo che il “Premio Boccaccesca” ogni anno, viene assegnato ad un personaggio che ha portato la “toscanità” nel mondo. Fra i premiati delle edizioni passate: Sirio Maccioni  proprietario del ristorante “Le Cirque” di New York, Marcello Lippi ex C.T. della Nazionale di calcio, Ferruccio Ferragamo dell’omonima maison, Giorgio Pinchiorri dell’ Enoteca Pinchiorri, Gianna Nannini, cantante di fama internazionale.

“Boccaccesca è alla sua XVI edizione, coinvolgendo ogni anno sempre più pubblico nelle sue numerose attività – dichiara Claudia Palmieri, direttore artistico della manifestazione -. Grandi e piccini saranno protagonisti di Boccaccesca con giochi, degustazioni, piatti preparati da loro stessi. Non mancheranno naturalmente i grandi nomi della cucina che hanno fatto dell’iniziativa un evento di rilievo – continua Palmieri -. Il mercato di Boccaccesca ha confermato essere sinonimo di qualità con gli anni, e il nostro scopo, oltre voler creare interesse e curiosità per il mondo dell’enogastronomia, è quello di regalare un sorriso al nostro pubblico”.

E sorrisi e divertimento, oltre a calore e genuinità Boccaccesca lo regala davvero!
Orario: sabato e domenica dalle ore 11.00 alle 21.00
Info:  www.boccaccesca.it