Chianciano Terme: la “ciaccia” di Pasqua

[:it]panina unta e panina gialla_thumb[1]di Nadia Fondelli – Ogni zona d’Italia ha le se tradizioni pasquali a tavola. Neanche la Toscana sfugge a questa regola. Tante tradizioni, una per ogni zona, tante tipicità. Andiamo alla scoperta della colazione di Pasqua.

Torna la mattina di Pasqua come da tradizione, nei bar di Chianciano Terme la tradizionale colazione pasquale con la “Ciaccia”.

Tutti i bar della famosa cittadina termale della Toscana meridionale aderenti a Confesercenti, allestiranno per residenti e turisti la tradizionale colazione di Pasqua offrendo, a partire dalle prime ore della mattina a residenti e turisti la “ciaccia”.
La “ciaccia” è un tipico impasto fatto con formaggio pecorino, servito insieme al capocollo ed al classico uovo sodo.
Una colazione pasquale per eccellenza da queste parti, forse magari un po’ pesante per i nostri palati avvezzi ad altro, ma un’occasione unica che segna anche in modo originale anche un buon auspicio per la stagione turistica, che abitualmente entra nel vivo in questa occasione.[:en]panina unta e panina gialla_thumb[1]di Nadia Fondelli – Ogni zona d’Italia ha le se tradizioni pasquali a tavola. Neanche la Toscana sfugge a questa regola. Tante tradizioni, una per ogni zona, tante tipicità. Andiamo alla scoperta della colazione di Pasqua.

Torna la mattina di Pasqua come da tradizione, nei bar di Chianciano Terme la tradizionale colazione pasquale con la “Ciaccia”.

Tutti i bar della famosa cittadina termale della Toscana meridionale aderenti a Confesercenti, allestiranno per residenti e turisti la tradizionale colazione di Pasqua offrendo, a partire dalle prime ore della mattina a residenti e turisti la “ciaccia”.
La “ciaccia” è un tipico impasto fatto con formaggio pecorino, servito insieme al capocollo ed al classico uovo sodo.
Una colazione pasquale per eccellenza da queste parti, forse magari un po’ pesante per i nostri palati avvezzi ad altro, ma un’occasione unica che segna anche in modo originale anche un buon auspicio per la stagione turistica, che abitualmente entra nel vivo in questa occasione.[:]

Firenze: Il “Brindellone” scende in piazza Florence: The “Brindellone” goes to town

di redazione – Questa famosa cerimonia fiorentina risale ai tempi della prima crociata. Nel 1099, al comando di Goffredo di Buglione; i crociati, posero l’assedio a Gerusalemme e la espugnarono.

Secondo la tradizione fu il fiorentino Pazzino de’Pazzi a salire per primo sulle mura della città dovepose l’insegna crociata. Per questo atto di valore, Goffredo di Buglione gli donò tre schegge del Santo Sepolcro.
Rientrato a Firenze il 16 luglio 1101, il capitano fu accolto con solenni onori. Gli storici ci hanno quindi tramandato che dopo la liberazione di Gerusalemme, nel giorno del Sabato Santo, i crociati si radunavano in preghiera e consegnavano a tutti il fuoco benedetto come simbolo di purificazione.

A questa cerimonia risale l’usanza pasquale di distribuire il fuoco santo al popolo. Difatti, dopo il ritorno di Pazzino, ogni Sabato Santo, i giovani, si recavano in cattedrale e al fuoco benedetto che ardeva, accendevano una “fecellina” (piccola torcia) per poi andare per la città a portare la fiamma purificatrice.

Il fuoco santo veniva acceso proprio con le scintille sprigionate dalle tre schegge del Santo Sepolcro. Col tempo, si decise di trasportare il fuoco santo con un carro dove, su un tripode, ardevano i carboni infuocati.
Il carro era inizialmente molto pi semplice di quello attuale, ma a causa delle deflagrazioni e delle vampate che sopportava, ogni anno doveva essere quasi del tutto ripristinato. Parve quindi giusto allestirne uno pi solido che dovesse durare per sempre.
Fu così costruito il grande carro che, seppur più volte restaurato (anche dopo la tragica alluvione del 1966), gode tutt’oggi di ottima salute. I fuochi vengono incendiati da una “colombina”, che altro non è che un razzo dalle sembianze di un bianco colombo.

La cerimonia attualmente si svolge nella mattina di Pasqua. Scortato da 150 fra armati, musici e sbandieratori del Calcio Storico Fiorentino, il carro detto dai fiorentini “Brindellone”, si muove da piazzale del Prato trainato da due candidi bovi infiorati ed arriva in piazza del Duomo, fra il Battistero e la Cattedrale.
I bovi vengono staccati ed un moderno filo di ferro viene teso a circa sette metri di altezza, da una colonna di legno, posta per l’occasione al centro del coro, fino a giungere al carro.
Nel frattempo dalla Chiesa dei Santi Apostoli, ha inizio il corteo-processione preceduto dal Gonfalone di Firenze e dalla bandiera della famiglia Pazzi, con sacerdoti ed autorità, diretto al Battistero dove incominciano le funzioni religiose. Quindi il corteo si trasferisce in Duomo e, alle ore undici, al canto del Gloria in excelsis Deo, viene dato fuoco alla miccia e sibilando la colombina, va ad incendiare i mortaretti ed i fuochi d’artificio disposti sul Brindellone.
Inizia così con fragore lo scoppio assordante e in maniera simbolica, la distribuzione a tutta la città del fuoco benedetto. L’imponente mole del carro si avvolge di nubi e scoppi.
Scintille che non parranno pi luci ma una pioggia di viola, di rosa, di rosso, di verde, di bianco e di blu. Il profilo del Brindellone scompare in questo gioco di colori che, pian piano, col fumo ed gli assordanti scoppi, si dissipa rendendo nuovamente visibili i marmi del Battistero, della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e del campanile di Giotto. Uno spettacolo imperdibile… by redaction – This Florentine ceremony dates back to the times of the first crusade. In 1099, under the command of Goffredo di Buglione, the crusaders laid siege to Jerusalem and took it.

Tradition has it that it was the Florentine, Pazzino de’Pazzi, who was the first to set foot on the walls of the city and unfurl the crusaders’ banner. For this act of courage, Goffredo di Buglione gave him three splinters of the Holy Sepulchre.
When he returned to Florence on 16th July 1101, the captain was given a hero’s welcome. Historians tell us that after the liberation of Jerusalem, on the day before Easter, the crusaders met in prayer and gave the holy fire to all as a symbol of purification.

This event began the tradition of giving the holy fire to the people at Easter. In fact, after Pazzino’s return, every Holy Saturday, the young went to the Cathedral and lit a small torch from the holy fire and then took the purifying fire around the city.
The holy fire was lit with the sparks from the three splinters of the Holy Sepulchre. After a while, it was decided to transport the holy fire on a cart where the coals glowed on a tripod.

The cart was much simpler than the actual one, but due to the fire and flames that it had to bear, it had to be more or less rebuilt every year. It therefore seemed a good idea to make a more solid one that could last for ever. The large cart was therefore built and though it was restored several times (also after the tragic flooding of 1966), it is still in perfect working order today. The fire is lit by a “dove”, that is none other than a dove-shaped rocket.

The ceremony currently takes place on Easter morning. escorted by 150 soldiers, musicians and flag wavers of “Calcio Storico Fiorentino”, the cart that the Florentines call the “Brindellone” moves from Piazzale del Prato pulled by two white oxen decorated with flowers and reaches Piazza del Duomo, between the Baptistery and the Cathedral.

The oxen are detached and a length of modern iron wire is stretched at a height of about seven metres from a wooden column, located for the event in the middle of the choir, until it reaches the cart. In the meantime, the historical procession starts from the Santi Apostoli church; preceded by the standard of Florence and the flag of the Pazzi family, with priests and authorities, it reaches the Baptistery where the religious service begins.

Then the procession moves to the Cathedral and, at eleven o’clock, singing Gloria in excelsis Deo, the fuse is lit and the dove whistles away to light the crackers and fireworks in the Brindellone. This is how the holy fire, with a deafening roar, is symbolically distributed to the whole city. The massive cart is enveloped in smoke and sparks that no longer seem light but a shower of purple, pink, red, green, white and blue.
The silhouette of the Brindellone disappears in this pattern of colours that slowly, with smoke and deafening explosions, clears away allowing the marble of the Baptistery, the Cathedral of Santa Maria del Fiore and Giotto’s bell tower to be seen again. It’s an unforgettable sight…

Valdinievole: La Festa Grossa di MontevettoliniValdinievole: The “Festa Grossa” in Montevettolini

di redazione – Una festa speciale quella della rievocazione del suggestivo borgo di Montevettolini che si rinnova solamente ogni tre anni e che intende far rivivere la passione e morte di Gesù in uno degli angoli più suggestivi della Toscana.

La “Festa Grossa” farà rivivere il borgo medievale così attaccato alla sua festa da non averla abbandonata nemmeno nel periodo della guerra.

La festa è intitolata al prezioso Crocifisso ligneo del XIV secolo, forse proveniente dalla pieve di S. Lorenzo a Vaiano, che oggi è conservato nella pieve dei Santi Michele Arcangelo e Lorenzo Martire di Montevettolini.

Anche se ancora non sono certe le origini, la devozione al Crocifisso sembra nascere come ringraziamento allo scampato pericolo dalla pestilenza (del 1570 o del 1630) ma si avanzano anche ipotesi collegate al miracolo del Crocifisso di Buggiano del 18 agosto 1399. Secondo la tradizione popolare la devozione risalirebbe al 1631, quando una grande pestilenza decimò gli abitanti del paese e che si arrestò solo per intercessione del Crocifisso cui, da allora, la popolazione dedicò una solenne processione di Ringraziamento nel giorno dell’Ascensione.

Successivamente, con il diffondersi della pratica della Via Crucis, la processione del Ringraziamento fu spostata al martedì dopo Pasqua, accorpandola ai riti pasquali, integrandola a quella del Venerdì Santo con la rievocazione in costume della salita di Cristo al Calvario.

Così oggi la “Festa Grossa” si articola in due momenti distinti: la rievocazione della passione e morte di Cristo, che si svolge il Venerdì Santo e la processione del ringraziamento che da alcune edizioni si tiene il Lunedì dell’Angelo.

Il Venerdì Santo, all’imbrunire, numerosi figuranti in costume dell’epoca si riuniscono in un imponente corteo che, in armonia con l’ambiente antico del luogo, attraverso una serie di quadri, fondati teologicamente e storicamente sul Vangelo, narrano la salita al Calvario.

Venerdì 29 marzo 2013, alle ore 17,00 iniziano le celebrazioni religiose e alle 18,00 ha inizio la solenne processione aperta dalla Croce della Passione e scortata da cavalieri, fanteria, soldati e figuranti. A chiusura del corteo la musica della Filarmonica Tonini di Montevettolini.

Da non perdere poi la festa del Ringraziamento del Lunedì dell’Angelo 1° aprile. In quest’occasione, all’inizio del Novecento, veniva portato in processione un grande ombrello a cui erano appesi fermati con spilli da balia, i soldi raccolti. Oggi i tempi sono cambiati e viene esposto solo un cartello con scritta la cifra raccolta…

Per Pasquetta la festa assume oltre al significato religioso anche quello di festa popolare paesana e quindi dalle 21.00 musica in piazza Bargellini e alle 23.00 gran finale con lo spettacolo pirotecnico che illuminerà nella notte il dolce profilo collinare del paese.

 by redaction – A special event that the indian cialis enactment of the charming village of Montevettolini which is renewed only every three years, and intends to revive the passion and death of Jesus in one of the most beautiful parts of Tuscany.
The “Festa Grossa” will revive the medieval village so attached to his party not having abandoned even during the war.

The festival is named after the precious wooden crucifix from the fourteenth century, perhaps from the parish of St. Lorenzo Vaiano, which is now preserved in the parish church of Saint Michael the Archangel and Lorenzo Martire Montevettolini.
Even if you still are not certain about the origins, the devotion to the crucifix seems to arise as a thank you to the narrow escape from the plague (1570 or 1630) but also put forward hypotheses connected to the Miracle of the Crucifix of Buggiano of 18 August 1399. According to popular devotion dates back to 1631, when a great plague decimated the population of the country and stopped only through the intercession of the Crucified which, by then, people dedicated a solemn procession of Thanksgiving on Ascension Day.

Later, with the development of the practice of the Way of the Cross, the procession of Thanksgiving was moved to Tuesday after Easter in Easter, unifying, integrating it with that of the Good Friday with a costumed replica of the climb to Calvary.

So now the “Festa Grossa” is divided into two distinct phases: the re-enactment of the passion and death of Christ, which takes place on Friday and the procession of thanksgiving that some editions held on Easter Monday.

On Good Friday, at dusk, many in costume era come together in a grand procession, in harmony with the historic ambience of the place, through a series of paintings, based on the Gospel theologically and historically, tell the ascent to Calvary.
Friday, March 29, 2013, starting at 17.00 to 18.00 and religious celebrations began the solemn procession of the Passion and the Cross open escorted by cavalry, infantry, soldiers and extras. At the end of the parade to the music of the Philharmonic Tonini Montevettolini.

Do not miss the Thanksgiving holiday of Easter Monday April 1st. On this occasion, at the beginning of the twentieth century, was carried in procession a large umbrella which hung fastened with safety pins, the money collected. Today, times have changed and is exposed only a sign written with the amount raised …
For the Easter festival takes over the religious significance also to popular holiday village and then music in the square from 21.00 to 23.00 and Bargellini grand finale with fireworks that will light up the night of gentle hills of the country.

Chianciano Terme: colazione tradizionale con la “Ciaccia”Chianciano Terme: traditional breakfast with the “Ciaccia”

di Nadia Fondelli – Torna la mattina di Pasqua, nei bar di Chianciano Terme domenica 31 marzo la tradizionale colazione pasquale con la “Ciaccia”.

I bar della cittadina termale aderenti a Confesercenti, come da tradizione allestiranno per residenti e turisti la tradizionale colazione di Pasqua.
Saranno numerosi i pubblici esercizi che, a partire dalle prime ore della mattina offriranno a residenti e turisti la “ciaccia”.
La “ciaccia” è un tipico impasto fatto con formaggio pecorino, servito insieme al  capocollo ed al classico uovo sodo.

Una colazione pasquale per eccellenza da queste parti, forse magari un po’ pesante per i nostri palati avvezzi ad altro, ma un’occasione unica che segna anche in modo originale anche un buon auspicio per la stagione turistica, che abitualmente entra nel vivo in questa occasione.

  by Nadia Fondelli – Back on Easter morning, in the bars of Chianciano Terme Sunday, March 31 the traditional Easter breakfast with “Ciaccia.”

The bars of the spa town belonging to Confesercenti, as usual will set up for residents and tourists the traditional Easter breakfast.

Will be numerous public exercises, from early morning to offer residents and tourists the “ciaccia”.
The “ciaccia” is a typical dough made with pecorino cheese, served with capocollo and the classic hard-boiled egg.

An Easter breakfast for excellence in these parts, perhaps even a bit ‘heavy for our palates accustomed to something else, but it also marks a unique opportunity in an original way, a good omen for the tourist season, which usually comes alive in this occasion.

A colazione con la “Ciaccia”Breakfast with the “Ciaccia”

Nei bar di Chianciano Terme torna domenica 8 aprile in occasione della Pasqua la colazione con la “Ciaccia”.

I bar cittadini della città termmale aderenti a Confesercenti allestiranno la tradizionale colazione pasquale nel giorno della festività cristiana.

Saranno numerosi i pubblici esercizi che a partire dalle prime ore della mattina offriranno a residenti e turisti la “ciaccia”, il tipico impasto con formaggio pecorino, assieme al saporito capocollo ed al classico uovo sodo.
La colazione pasquale per eccellenza segna anche in modo originale il buon auspicio per la stagione turistica, che abitualmente entra nel vivo in questa occasione.

La Ciaccia di Pasqua promossa da Confesercenti e Confcommercio a Chianciano giunge quuuest’anno alla sua 30^ edizione, grazie al contributo di Banca Cras, Farmacia Moccia, Vecchia Cantina di Montepulciano: “l’iniziativa è una tradizione ormai cara a chi la organizza e la realizza anno dopo anno – afferma il responsabile d’area di Confesercenti, Armando Bennati – e da molti è vissuta anche come un motivo in più per godere la città e i suoi dintorni, confidando che il tempo possa essere d’aiuto”.Nei bar di Chianciano Terme torna domenica 8 aprile in occasione della Pasqua la colazione con la “Ciaccia”.

I bar cittadini della città termmale aderenti a Confesercenti allestiranno la tradizionale colazione pasquale nel giorno della festività cristiana.

Saranno numerosi i pubblici esercizi che a partire dalle prime ore della mattina offriranno a residenti e turisti la “ciaccia”, il tipico impasto con formaggio pecorino, assieme al saporito capocollo ed al classico uovo sodo.
La colazione pasquale per eccellenza segna anche in modo originale il buon auspicio per la stagione turistica, che abitualmente entra nel vivo in questa occasione.

La Ciaccia di Pasqua promossa da Confesercenti e Confcommercio a Chianciano giunge quuuest’anno alla sua 30^ edizione, grazie al contributo di Banca Cras, Farmacia Moccia, Vecchia Cantina di Montepulciano: “l’iniziativa è una tradizione ormai cara a chi la organizza e la realizza anno dopo anno – afferma il responsabile d’area di Confesercenti, Armando Bennati – e da molti è vissuta anche come un motivo in più per godere la città e i suoi dintorni, confidando che il tempo possa essere d’aiuto”.