Figline: cibo, animali e cooking show a Autumnia

Figline: cibo, animali e cooking show a Autumnia

[:it]a cura della redazione – Dal 10 al 12 novembre appuntamento con la manifestazione più attesa del Valdarno, giunta alla sua 19° edizione

Sono il 10,11,12 novembre le date da segnarsi sul calendario per l’appuntamento più atteso dell’autunno valdarnese, quello con Autumnia, la fiera dedicata all’agricoltura, all’alimentazione e all’ambiente che per la 19° volta si svolgerà nel centro storico di Figline.

Invariato il perimetro dell’area espositiva, ma tantissime le novità nel programma che il comune proporrà ai visitatori già a partire da mercoledì 8 con il concerto del Maggio Musicale Fiorentino al Teatro Garibaldi (ore 21,15 ingresso libero).

Particolare attenzione è stata dedicata all’area cooking show in piazza Ficino, dove, coordinati da Gola Gioconda, si alterneranno chef di fama nazionale, giovani talenti dell’Istituto Vasari e i sommelier dell’Ais.
Tra gli ospiti d’eccezione ci saranno la food blogger Giulia Scarpaleggia di Jul’s Kitchen e Sonia Peronaci, cofondatrice di GialloZafferano, che sveleranno alcuni dei loro trucchi preparando sul posto alcuni piatti della cucina tradizionale.

In piazza Ficino e piazza Don Bosco gli allestimenti saranno sempre dedicati ai prodotti tipici delle varie regioni d’Italia, mentre piazza Bonechi ospiterà le associazioni del territorio.
Tra queste ci sarà Libera, l’associazione contro le mafie, che insieme all’amministrazione sarà protagonista di un evento nella giornata di venerdì (ore 19, in piazza Ficino): i giardinieri del Comune realizzeranno infatti un’area verde per richiamare l’attenzione sul tema, ricreando un vialetto su cui campeggeranno i nomi di chi si è battuto contro le mafie; tutti i cittadini, inoltre, potranno lasciare un proprio messaggio appeso ad un ulivo, simbolo di pace, che sarà posizionato proprio in quell’area.
Inoltre, per la prima volta, quest’anno saranno ospiti della manifestazione anche gli instagramers della sezione fiorentina di Igers_Toscana, pronti a promuovere il territorio attraverso la condivisione dei loro scatti su Instagram con l’hashtag #Autumnia.
Per l’occasione, una guida turistica li porterà alla scoperta della storia e dei luoghi più significativi del territorio.

Come da tradizione, l’inaugurazione della fiera è fissata per sabato 11 novembre alle 15,30, con l’esibizione degli Sbandieratori dei Borghi e dei Sestieri Fiorentini in piazza Ficino. Infine, protagonisti di questa 19° edizione saranno ancora una volta gli animali presenti ai Giardini della Misericordia e le tante attrazioni dedicate ai bambini (percorsi avventura, giochi, dimostrazioni) nell’area del Cassero.

“Autumnia è ormai la manifestazione che tutti i valdarnesi (e non solo) aspettano in questo periodo dell’anno – spiegano la sindaca Mugnai e gli assessori Cardi e Tilli -. Anche quest’anno il programma propone momenti di approfondimento su tematiche di stretta attualità legate all’agricoltura, all’ambiente, all’alimentazione, ma non mancheranno spazi per le degustazioni, l’intrattenimento e le attività di laboratorio per i bambini”.

Per il programma completo e tutte le informazioni su espositori, eventi collaterali, viabilità, parcheggi e bus-navetta visitare il sito www.autumnia.it o i canali social della manifestazione.[:en]a cura della redazione – Dal 10 al 12 novembre appuntamento con la manifestazione più attesa del Valdarno, giunta alla sua 19° edizione

Sono il 10,11,12 novembre le date da segnarsi sul calendario per l’appuntamento più atteso dell’autunno valdarnese, quello con Autumnia, la fiera dedicata all’agricoltura, all’alimentazione e all’ambiente che per la 19° volta si svolgerà nel centro storico di Figline.

Invariato il perimetro dell’area espositiva, ma tantissime le novità nel programma che il comune proporrà ai visitatori già a partire da mercoledì 8 con il concerto del Maggio Musicale Fiorentino al Teatro Garibaldi (ore 21,15 ingresso libero).

Particolare attenzione è stata dedicata all’area cooking show in piazza Ficino, dove, coordinati da Gola Gioconda, si alterneranno chef di fama nazionale, giovani talenti dell’Istituto Vasari e i sommelier dell’Ais.
Tra gli ospiti d’eccezione ci saranno la food blogger Giulia Scarpaleggia di Jul’s Kitchen e Sonia Peronaci, cofondatrice di GialloZafferano, che sveleranno alcuni dei loro trucchi preparando sul posto alcuni piatti della cucina tradizionale.

In piazza Ficino e piazza Don Bosco gli allestimenti saranno sempre dedicati ai prodotti tipici delle varie regioni d’Italia, mentre piazza Bonechi ospiterà le associazioni del territorio.
Tra queste ci sarà Libera, l’associazione contro le mafie, che insieme all’amministrazione sarà protagonista di un evento nella giornata di venerdì (ore 19, in piazza Ficino): i giardinieri del Comune realizzeranno infatti un’area verde per richiamare l’attenzione sul tema, ricreando un vialetto su cui campeggeranno i nomi di chi si è battuto contro le mafie; tutti i cittadini, inoltre, potranno lasciare un proprio messaggio appeso ad un ulivo, simbolo di pace, che sarà posizionato proprio in quell’area.
Inoltre, per la prima volta, quest’anno saranno ospiti della manifestazione anche gli instagramers della sezione fiorentina di Igers_Toscana, pronti a promuovere il territorio attraverso la condivisione dei loro scatti su Instagram con l’hashtag #Autumnia.
Per l’occasione, una guida turistica li porterà alla scoperta della storia e dei luoghi più significativi del territorio.

Come da tradizione, l’inaugurazione della fiera è fissata per sabato 11 novembre alle 15,30, con l’esibizione degli Sbandieratori dei Borghi e dei Sestieri Fiorentini in piazza Ficino. Infine, protagonisti di questa 19° edizione saranno ancora una volta gli animali presenti ai Giardini della Misericordia e le tante attrazioni dedicate ai bambini (percorsi avventura, giochi, dimostrazioni) nell’area del Cassero.

“Autumnia è ormai la manifestazione che tutti i valdarnesi (e non solo) aspettano in questo periodo dell’anno – spiegano la sindaca Mugnai e gli assessori Cardi e Tilli -. Anche quest’anno il programma propone momenti di approfondimento su tematiche di stretta attualità legate all’agricoltura, all’ambiente, all’alimentazione, ma non mancheranno spazi per le degustazioni, l’intrattenimento e le attività di laboratorio per i bambini”.

Per il programma completo e tutte le informazioni su espositori, eventi collaterali, viabilità, parcheggi e bus-navetta visitare il sito www.autumnia.it o i canali social della manifestazione.[:]

Gite fuori porta: idee per scoprire la Toscana autentica

Gite fuori porta: idee per scoprire la Toscana autentica

[:it]Castiglioncello_Firenzuola_Italydi Nadia Fondelli – Aria di primavera, belle giornate e la voglia di stare all’aria aperta. Aprofittatene di Pasquuetta e dei Ponti di aprile e maggio per scoprire una Toscana poco nota e meravigliosa. Quella da autentici lovers… 12 idee uniche fra antiche strade, borghi abbandonati, alpeggi, grotte e giardini.

L’abbazia di Carlo Magno dove i riti sono in gregoriano
Un grande classico sempre ricco di fascino a due passi dalla capitale del vino: Montalcino. Fondata – fra leggenda e realtà da Carlo Magno che, nel 781 tornando da Roma vide in questa vallata morire molti suoi soldati colpiti dalla peste. Per porre fine all’epidemia giurò di far costruire qui un Abbazia ed ecco Sant’Antimo.
Silenzio, verde, misticismo e tutte le funzioni cantate in gregoriano. Possibile anche essere ospitati in dieci camere e quattro dormitori.

Il Romitorio dell’Argentario
Per chi si trova in Maremma impossibile non salire sulle pendici del Monte Argentario dove, nel 1728 San Paolo della Croce fondò il Romitorio di Sant’Antonio creando il primo nucleo dell’Ordine completato più tardi con la chiesa, il convento e l’edificio del noviziato oggi adibito a casa di preghiera.
La posizione splendida che domina dall’alto la costa, la frescura e il silenzio dei boschi circostanti fanno di questo un luogo ideale per fermarsi anche qualche giorno, mentre per chi è solo di passaggio da provare è il liquore “argentarium”. Tel. 0564 812641.

Una passeggiata là dov’era il trenino a cremagliera Saline-Volterra
Chi arriva a Saline, proveniente dal mare, non può fare a meno di vedere, lassù, in alto, la sagoma di Volterra dove fino al 1958 arrivavano i treni che oggi si fermano a Saline. Pare impossibile perchè le pendenze che superano il 10% non sono certo quelle tipiche delle linee ferroviarie. Ma la ferrovia realizzata ad inizio ‘900 oggi non c’è più, ma la massicciata ferroviaria oggi dismessa è perfetta oggi come collegamento tra Saline e Volterra, per gli amanti delle escursioni pedatorie. Un sentiero straordinario, un luogo sicuro in cui si può camminare senza il rischio di finire sotto le ruote di una “moderno” mezzo di trasporto su gomma…

Antro del Corchia
Vicino alla Versilia, incastonata tra gli spettacolari scenari del Parco delle Alpi Apuane è Antro del Corchia la “Montagna vuota” con i suoi milioni di anni di storia geologica. 70 km di gallerie e pozzi, 1200 metri di dislivello massimo, un sistema di condotti carsici sviluppati in 2 km cubici di roccia lo rendono il più importante complesso carsico d’Italia ed uno dei maggiori al mondo.
Il percorso di quasi due chilometri si fa con soste, in circa due ore. La presenza di oltre 1000 scalini non la rende un’escursione adatta a persone con ridotta mobilità. La temperatura interna, costante durante tutto l’anno, si aggira sui 7,5°. Necessario indossare almeno una felpa, avere con se una cerata e calzare scarpe con suola in gomma meglio se da trekking.  Apertura: mattina e pomeriggio secondo un calendario annuale www.antrocorchia.it. Disponibili anche visite guidate in più lingue. Su richiesta sono disponibili anche due diversi percorsi speleologici entrambi di tre ore: la Galleria della Neve e il Ramo del Fiume; le attrezzature tecniche necessarie sono parzialmente fornite dal gestore e comprese nel prezzo del biglietto.

In alto Mugello nel borgo abbandonato
Castiglioncello si trova nel comune di Firenzuola e nella valle del Santerno ai confini con la provincia di Bologna.
E’ un meraviglioso borgo abbandonato che venne progressivamente abbandonato a partire dal ‘700 quando al posto dell’antica strada che correva sul crinale appenninico si iniziò ad utilizzare una strada nel fondovalle, che è quella tuttora utilizzata. Gli abitanti rimasero sempre più isolati e decisero così di abbandonare il paese.
Si raggiunge da Moranduccio nel pressi del passo della Futa, a due passi dal confine con l’Emilia-Romagna.

La Riserva Naturale di Ponte a Buriano e La Penna
Alle porte di Arezzo in una riserva naturale resa famosa dalla diga sul fiume Arno di La Penna e il Ponte a Buriano che, fra misto di leggenda e realtà si narra sia il panorama che fa da sfondo al sorriso enigmatico della celebre Gioconda dipinta da Leonardo Da Vinci.
Una riserva da vivere fra i suoi 665 ettari che si estendono fra i comuni di Arezzo, Civitella della Chiana e Laterina. Un area perfetta per gli amanti del trekking, del birdwatching, ma anche semplicemente del verde e delle camminate dove potrete passeggiare in una vegetazione che varia da boschi di roverelle a leccete e a zone ben coltivate.

Un fiumicel che nasce in Falterona…
Il Monte Falterona (1654 mt.), divide due pianure – Casentino e Mugello –  e alle sue pendici nasce l’Arno (a quota 641 km.) – uno dei fiumi più importanti d’Italia che attraversa la Toscana centro-settentrionale per sfociare in prossimità di Marina di Pisa nel Tirreno.
Il Monte è situato all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (36.000 ettari di terreno) dove è possibile ammirare boschi secolari di faggi, abeti e castagni, e dove il daino, il capriolo ed il cervo sono le presenze comuni.
Più di uno i percorsi su questa montagna, ma le tappe più significative sono: Lago degli Idoli, Capo d’Arno e Monte Falterona.
Se passiamo da Dicomano in direzione Passo del Muraglione e Forlì, a San Godenzo dovete girare per Castagno d’Andrea dove arriviamo fino ad una strada sterrata che conduce all’inizio di uno dei vari ingressi del Parco. Il percorso per arrivare fino al Monte Falterona richiede circa tre ore. Dopo circa un’ora e mezzo di cammino troviamo Capo d’Arno (1358 mt.). A circa 15 minuti di cammino, è possibile visitare ciò che è rimasto del Lago degli Idoli (1380 mt.), prosciugato per permettere gli scavi che hanno portato alla luce svariati reperti archeologici di bronzo e rame.

Respirando la storia dalla Torre di Galatrona
Uno dei tetti del Valdarno, un pezzo di storia medievaleQuesto è la torre di Galatrona, nel comune di Bucine in provincia di Arezzo, ultimo baluardo dell’antico castello che intorno all’anno 1000 dominava la Valdambra e il Chianti.
Recentemente restaurata, la torre mostra i segni di antiche dominazioni. All’esterno è possibile individuare tracce di un recinto murario fatto di grandi blocchi di pietra e tratti di un’altra cinta più antica e più spessa. 
Salendo lassù è possibile “respirare” la storia in un paesaggio che potrebbe esser la scenografia ideale di “Braveheart” dove gli oltre mille anni vissuti da questa torre si fondono con la bellezza della natura incontaminata della terra toscana.

Parco d’Arte E. Pazzagli
Situato nella zona sud di Firenze – realizzato personalmente dallo scultore Enzo Pazzagli – il Parco si estende su una superficie di 23.900 mq, racchiudendo oltre 200 sculture armoniosamente distribuite e contornate da 300 giovani cipressi quasi a formare un connubio di sculture viventi.
Le opere d’arte, prevalentemente in acciaio, ottone e bronzo, trasmettono forti emozioni: di giorno con il sole assumono dei riflessi di rara bellezza e di notte, illuminate singolarmente, sembrano dotate di luce propria emanando un aspetto surrealistico e di gran fascino. 
Un “paradiso scultorio” contornato da colline con ville e castelli medicei, dall’Arno che gli scorre accanto e dallo sfrecciare dei treni come se fossero messaggeri nel mondo di una visione indimenticabile.Ingresso è gratuito e info: www.pazzagli.com.

L’Alpe di Luna

E’ una riserva naturale di boschi di faggi e cerri che fa da spartiacque fra l’alta valle de Tevere in Toscana e la valle dei Marecchia nelle Marche.
Un luogo giunto selvaggio al terzo millennio grazie al suo isolamento e alla mancanza di grandi vie di comunicazione dove domina solo la natura e i silenzi urlati degli abitanti del bosco. Un Appennino che ha i suoi picchi più alti nel Monte dei Frati (m. 1453), nel Monte Maggiore (m.1384) e nel Monte Sodo Pulito (1225).
Qui sull’Alpe della Luna fra il rarissimo Abete Bianco e i caprioli, i cinghiali, le poiane e gli scoiattoli che qui hanno la residenza è una ben segnalata rete sentieristica che si presta ottimamente ad escursioni indimenticabili per amanti del trekking, del cavallo e della mountain bike: i migliori mezzi di locomozione per vivere le sensazioni ed i profumi di questa parte di Appennino dove il tempo sembra essersi fermato.
Info:www.parks.it/riserva.alpe.luna – www.areeprotette.provincia.arezzo.it

Valle di Zeri,  escursione nella natura intonsa
Si trovano in Lunigiana, all’estremo confine con la Liguria e l’Emilia Romagna, nell’Appennino tosco-emiliano. Sono le valli di Zeri che comprendono un territorio suddiviso in tre ampie vallate denominate di Adelano, del Gordana e di Rossano.
Boschi di castagni, faggi e querce, si alternano a estesi prati permanenti. Tutto il territorio è ricco di sorgenti, fiumi, torrenti, con ambienti incontaminati. Da segnalare la grotta della Colombara, nella vallata di Rossano – una cascata forma una stupenda piscina naturale – e gli stretti di Giaredo, canyon scavato dal fiume Gordana nella roccia, lungo alcune centinai di metri.
Tanti i possibili itinerari dalla vetta del Passo del Rastrello (1044 metri) che segna il confine con la provincia di Parma con in lontananza il mare ligure dove molti sono gli alpeggi abbandonati fra cui Capanne di Vruga e Formentara dove per secoli, in estate, si trasferivano gli abitanti del fondovalle per pascolare il bestiame.
Info:Associazione Culturale Valli di Zeriwww.vallidizeri.it

La casa dei narcisi più belli d’Italia!
Li vedi spuntare bianchi, gialli, bicolori, colorati e possenti; a guardia di una splendida villa che si erge tra le bordure all’inglese o al margine del bosco, con aiuole gentilizie che si affacciano sul lembo di una conca ridente; sono i narcisi di Villa la Pescigola.
I proprietari, Adriana Hedges e suo marito, hanno trasformato il vecchio giardino all’italiana in un parco romantico all’inglese, prendendo spunto da un antico dipinto collocato su una porta del salone della dimora.
Siamo in Lunigiana e qui fra esemplari antichi di cedri atlantici ben 150.000 narcisi suddivisi in quattrocento varietà.
Nelle varie aiuole si trovano i “Narcisi dei Poeti”, con fiori profumatissimi e semplici, bianchi, con una piccola corona gialla, orlata di rosso, ma anche gli “Incomparabili”, spuntano  qua e la, con la sua corona aperta e increspata.

 [:en]Castiglioncello_Firenzuola_Italydi Nadia Fondelli – Aria di primavera, belle giornate e la voglia di stare all’aria aperta. Aprofittatene di Pasquuetta e dei Ponti di aprile e maggio per scoprire una Toscana poco nota e meravigliosa. Quella da autentici lovers… 12 idee uniche fra antiche strade, borghi abbandonati, alpeggi, grotte e giardini.

L’abbazia di Carlo Magno dove i riti sono in gregoriano
Un grande classico sempre ricco di fascino a due passi dalla capitale del vino: Montalcino. Fondata – fra leggenda e realtà da Carlo Magno che, nel 781 tornando da Roma vide in questa vallata morire molti suoi soldati colpiti dalla peste. Per porre fine all’epidemia giurò di far costruire qui un Abbazia ed ecco Sant’Antimo.
Silenzio, verde, misticismo e tutte le funzioni cantate in gregoriano. Possibile anche essere ospitati in dieci camere e quattro dormitori.

Il Romitorio dell’Argentario
Per chi si trova in Maremma impossibile non salire sulle pendici del Monte Argentario dove, nel 1728 San Paolo della Croce fondò il Romitorio di Sant’Antonio creando il primo nucleo dell’Ordine completato più tardi con la chiesa, il convento e l’edificio del noviziato oggi adibito a casa di preghiera.
La posizione splendida che domina dall’alto la costa, la frescura e il silenzio dei boschi circostanti fanno di questo un luogo ideale per fermarsi anche qualche giorno, mentre per chi è solo di passaggio da provare è il liquore “argentarium”. Tel. 0564 812641.

Una passeggiata là dov’era il trenino a cremagliera Saline-Volterra
Chi arriva a Saline, proveniente dal mare, non può fare a meno di vedere, lassù, in alto, la sagoma di Volterra dove fino al 1958 arrivavano i treni che oggi si fermano a Saline. Pare impossibile perchè le pendenze che superano il 10% non sono certo quelle tipiche delle linee ferroviarie. Ma la ferrovia realizzata ad inizio ‘900 oggi non c’è più, ma la massicciata ferroviaria oggi dismessa è perfetta oggi come collegamento tra Saline e Volterra, per gli amanti delle escursioni pedatorie. Un sentiero straordinario, un luogo sicuro in cui si può camminare senza il rischio di finire sotto le ruote di una “moderno” mezzo di trasporto su gomma…

Antro del Corchia
Vicino alla Versilia, incastonata tra gli spettacolari scenari del Parco delle Alpi Apuane è Antro del Corchia la “Montagna vuota” con i suoi milioni di anni di storia geologica. 70 km di gallerie e pozzi, 1200 metri di dislivello massimo, un sistema di condotti carsici sviluppati in 2 km cubici di roccia lo rendono il più importante complesso carsico d’Italia ed uno dei maggiori al mondo.
Il percorso di quasi due chilometri si fa con soste, in circa due ore. La presenza di oltre 1000 scalini non la rende un’escursione adatta a persone con ridotta mobilità. La temperatura interna, costante durante tutto l’anno, si aggira sui 7,5°. Necessario indossare almeno una felpa, avere con se una cerata e calzare scarpe con suola in gomma meglio se da trekking.  Apertura: mattina e pomeriggio secondo un calendario annuale www.antrocorchia.it. Disponibili anche visite guidate in più lingue. Su richiesta sono disponibili anche due diversi percorsi speleologici entrambi di tre ore: la Galleria della Neve e il Ramo del Fiume; le attrezzature tecniche necessarie sono parzialmente fornite dal gestore e comprese nel prezzo del biglietto.

In alto Mugello nel borgo abbandonato
Castiglioncello si trova nel comune di Firenzuola e nella valle del Santerno ai confini con la provincia di Bologna.
E’ un meraviglioso borgo abbandonato che venne progressivamente abbandonato a partire dal ‘700 quando al posto dell’antica strada che correva sul crinale appenninico si iniziò ad utilizzare una strada nel fondovalle, che è quella tuttora utilizzata. Gli abitanti rimasero sempre più isolati e decisero così di abbandonare il paese.
Si raggiunge da Moranduccio nel pressi del passo della Futa, a due passi dal confine con l’Emilia-Romagna.

La Riserva Naturale di Ponte a Buriano e La Penna
Alle porte di Arezzo in una riserva naturale resa famosa dalla diga sul fiume Arno di La Penna e il Ponte a Buriano che, fra misto di leggenda e realtà si narra sia il panorama che fa da sfondo al sorriso enigmatico della celebre Gioconda dipinta da Leonardo Da Vinci.
Una riserva da vivere fra i suoi 665 ettari che si estendono fra i comuni di Arezzo, Civitella della Chiana e Laterina. Un area perfetta per gli amanti del trekking, del birdwatching, ma anche semplicemente del verde e delle camminate dove potrete passeggiare in una vegetazione che varia da boschi di roverelle a leccete e a zone ben coltivate.

Un fiumicel che nasce in Falterona…
Il Monte Falterona (1654 mt.), divide due pianure – Casentino e Mugello –  e alle sue pendici nasce l’Arno (a quota 641 km.) – uno dei fiumi più importanti d’Italia che attraversa la Toscana centro-settentrionale per sfociare in prossimità di Marina di Pisa nel Tirreno.
Il Monte è situato all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (36.000 ettari di terreno) dove è possibile ammirare boschi secolari di faggi, abeti e castagni, e dove il daino, il capriolo ed il cervo sono le presenze comuni.
Più di uno i percorsi su questa montagna, ma le tappe più significative sono: Lago degli Idoli, Capo d’Arno e Monte Falterona.
Se passiamo da Dicomano in direzione Passo del Muraglione e Forlì, a San Godenzo dovete girare per Castagno d’Andrea dove arriviamo fino ad una strada sterrata che conduce all’inizio di uno dei vari ingressi del Parco. Il percorso per arrivare fino al Monte Falterona richiede circa tre ore. Dopo circa un’ora e mezzo di cammino troviamo Capo d’Arno (1358 mt.). A circa 15 minuti di cammino, è possibile visitare ciò che è rimasto del Lago degli Idoli (1380 mt.), prosciugato per permettere gli scavi che hanno portato alla luce svariati reperti archeologici di bronzo e rame.

Respirando la storia dalla Torre di Galatrona
Uno dei tetti del Valdarno, un pezzo di storia medievale. Questo è la torre di Galatrona, nel comune di Bucine in provincia di Arezzo, ultimo baluardo dell’antico castello che intorno all’anno 1000 dominava la Valdambra e il Chianti.
Recentemente restaurata, la torre mostra i segni di antiche dominazioni. All’esterno è possibile individuare tracce di un recinto murario fatto di grandi blocchi di pietra e tratti di un’altra cinta più antica e più spessa.
Salendo lassù è possibile “respirare” la storia in un paesaggio che potrebbe esser la scenografia ideale di “Braveheart” dove gli oltre mille anni vissuti da questa torre si fondono con la bellezza della natura incontaminata della terra toscana.

Parco d’Arte E. Pazzagli
Situato nella zona sud di Firenze – realizzato personalmente dallo scultore Enzo Pazzagli – il Parco si estende su una superficie di 23.900 mq, racchiudendo oltre 200 sculture armoniosamente distribuite e contornate da 300 giovani cipressi quasi a formare un connubio di sculture viventi.
Le opere d’arte, prevalentemente in acciaio, ottone e bronzo, trasmettono forti emozioni: di giorno con il sole assumono dei riflessi di rara bellezza e di notte, illuminate singolarmente, sembrano dotate di luce propria emanando un aspetto surrealistico e di gran fascino.
Un “paradiso scultorio” contornato da colline con ville e castelli medicei, dall’Arno che gli scorre accanto e dallo sfrecciare dei treni come se fossero messaggeri nel mondo di una visione indimenticabile.Ingresso è gratuito e info: www.pazzagli.com.

L’Alpe di Luna

E’ una riserva naturale di boschi di faggi e cerri che fa da spartiacque fra l’alta valle de Tevere in Toscana e la valle dei Marecchia nelle Marche.
Un luogo giunto selvaggio al terzo millennio grazie al suo isolamento e alla mancanza di grandi vie di comunicazione dove domina solo la natura e i silenzi urlati degli abitanti del bosco. Un Appennino che ha i suoi picchi più alti nel Monte dei Frati (m. 1453), nel Monte Maggiore (m.1384) e nel Monte Sodo Pulito (1225).
Qui sull’Alpe della Luna fra il rarissimo Abete Bianco e i caprioli, i cinghiali, le poiane e gli scoiattoli che qui hanno la residenza è una ben segnalata rete sentieristica che si presta ottimamente ad escursioni indimenticabili per amanti del trekking, del cavallo e della mountain bike: i migliori mezzi di locomozione per vivere le sensazioni ed i profumi di questa parte di Appennino dove il tempo sembra essersi fermato.
Info:www.parks.it/riserva.alpe.luna www.areeprotette.provincia.arezzo.it

Valle di Zeri,  escursione nella natura intonsa
Si trovano in Lunigiana, all’estremo confine con la Liguria e l’Emilia Romagna, nell’Appennino tosco-emiliano. Sono le valli di Zeri che comprendono un territorio suddiviso in tre ampie vallate denominate di Adelano, del Gordana e di Rossano.
Boschi di castagni, faggi e querce, si alternano a estesi prati permanenti. Tutto il territorio è ricco di sorgenti, fiumi, torrenti, con ambienti incontaminati. Da segnalare la grotta della Colombara, nella vallata di Rossano – una cascata forma una stupenda piscina naturale – e gli stretti di Giaredo, canyon scavato dal fiume Gordana nella roccia, lungo alcune centinai di metri.
Tanti i possibili itinerari dalla vetta del Passo del Rastrello (1044 metri) che segna il confine con la provincia di Parma con in lontananza il mare ligure dove molti sono gli alpeggi abbandonati fra cui Capanne di Vruga e Formentara dove per secoli, in estate, si trasferivano gli abitanti del fondovalle per pascolare il bestiame.
Info:Associazione Culturale Valli di Zeriwww.vallidizeri.it

La casa dei narcisi più belli d’Italia!
Li vedi spuntare bianchi, gialli, bicolori, colorati e possenti; a guardia di una splendida villa che si erge tra le bordure all’inglese o al margine del bosco, con aiuole gentilizie che si affacciano sul lembo di una conca ridente; sono i narcisi di Villa la Pescigola.
I proprietari, Adriana Hedges e suo marito, hanno trasformato il vecchio giardino all’italiana in un parco romantico all’inglese, prendendo spunto da un antico dipinto collocato su una porta del salone della dimora.
Siamo in Lunigiana e qui fra esemplari antichi di cedri atlantici ben 150.000 narcisi suddivisi in quattrocento varietà.
Nelle varie aiuole si trovano i “Narcisi dei Poeti”, con fiori profumatissimi e semplici, bianchi, con una piccola corona gialla, orlata di rosso, ma anche gli “Incomparabili”, spuntano  qua e la, con la sua corona aperta e increspata.
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Incisa Valdarno: alla festa del Perdono torna il Palio dei ciuchi

incisa_in_val_d_arno_2di redazione – Torna ad Incisa Valdarno dal 19 al 23 settembre la tradizionale Festa del perdono. Grande novità di quest’anno è il ritorno del Palio dei Ciuchi.

Una festa tradizionale che si celebra in molti comuni del Valdarno. Una festa popolare e popolana fra aperitivi, mostre mercato, luna park e tutto quanto fa tradizione festaiola genuina della Toscana più autentica.

Le feste popolari sono sopratutto l’occasione migliore per scoprire una terra e le sue abitudini e fra essi si scopre anche interessanti momenti di folklore.
Ad Incisa non mancherà anche quest’anno il Torneo del tiro con l’arco storico che si svolgerà domenica 21  settembre  dalle 8.00 alle 13.00 al Vivaio, ma su l’appuntamento da non perdere è fissato per lunedì 22 quando, alle 21.00, allo stadio comunale tornerà dopo molti anni il Palio dei Ciuchi che mancava dal 1999.
A contendersi il palio dipinto da Claudia Gatteschi le cinque contrade storiche:  i verdi di Palazzolo, i gialli del Borgo di Sopra, i biancorossi del Borgo di sotto, i biancocelesti del Vivaio e gli azzurri della Massa.

Da non perdere per gli amanti della tradizione toscana più autentica.

Montevarchi: in mostra un secolo di caricatura e satira nella scultura italianaMontevarchi: showcases a century of caricature and satire in Italian sculpture

di redazione Oltre 170 opere tra terrecotte, bronzi, gessi, disegni e dipinti che svelano per la prima volta un secolo di caricature e satira nella scultura italiana.
“Sculture da ridere! quuesto il rirolo della mostra che, fra Ottocento e Novecento, presenta un secolo di caricatura e satira nella scultura italiana.

Dal 10 marzo al 19 maggio sarà possibile visitarla nello spazio mostre temporanee “Ernesto Galeffi” in Via Burzagli n. 43, del Museo Civico “Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento” a Montevarchi.

Il tema della caricatura è stato spesso indagato soprattutto nell’ambito della pittura e della grafica, ma l’attenzione per questo genere nel campo della scultura si è sempre limitata alla citazione delle straordinarie e rarissime terrecotte prodotte nella seconda metà del XIX secolo dal macchiaiolo Adriano Cecioni suggerendo, di fatto, l’idea che gli scultori non fossero interessati a tale genere o produzione. Idea che è assolutamente non corrispondente alla verità storica.

Da circa un anno “Il Cassero per la Scultura Italiana dell’Ottocento e del Novecento”, riconosciuto dalla Regione Toscana come museo di eccellenza, ha avviato un’indagine su questo genere nell’arte plastica italiana; una ricerca che getta nuova luce su un genere artistico così poco conosciuto.
Sono stati individuati i lavori di una quindicina di artisti per oltre 170 opere. Di alcuni di questi autori la produzione “caricaturale” era del tutto ignorata e sono stati trovati consistenti nuclei totalmente inediti.

Tra le opere esposte una dozzina saranno dei macchiaioli, il già citato Adriano Cecioni e Angiolo Tricca tra terrecotte policrome e tavole caricaturali.
Umberto Tirelli, reggiano che ha vissuto a lungo a Bologna, grande disegnatore di caricature per i più importanti periodici italiani tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, sarà presente con oltre venti caricature in terracotta dipinta, tutte assolutamente inedite, tra le quali quelle di Giosuè Carducci, Guglielmo Marconi, Eleonora Duse, Emma Gramatica e Primo Carnera.
Poi tavole colorate e un grande dipinto inedito raffigurante il “Caffè Nazionale di Bologna”, popolato delle caricature degli artisti.

Di Cleto Tomba, bolognese, sono state selezionate una trentina di terrecotte policrome di grande effetto, molte inedite; mentre di Quinto Ghermandi sarà esposto un importantissimo nucleo (circa sessanta pezzi) di piccole terrecotte policrome satirico-caricaturali mai presentate prima di soggetto politico, riferite a personalità della Prima Repubblica.
Tale sezione sarà riservata ad un pubblico adulto per la particolare trattazione di personaggi politici come, tra gli altri, Nilde Jotti, Berlinguer, De Mita, Andreotti, Napolitano, Pertini, Craxi, Fanfani, Spadolini e Di Pietro.

In allestimento figurano anche opere di Leonardo Bistolfi, Enrico Caruso, Ettore Ximenes, Felice Tosalli, Giuseppe Renda, Timo Bortolotti, Rodolfo Castellana, Amilcare Guido e Renato Brozzi.

Cassero per la scultura – “Spazio Espositivo Ernesto Galeffi” Via Burzagli n. 43 – Montevarchi (Arezzo)
Apertura al pubblico: dal 10 marzo al 19 maggio 2013, giovedì e venerdì: 10 -13; 15 -18, sabato e domenica: 10 – 13; 15 – 19, primo giovedì del mese 21.30 – 23.30.

Informazioni:
  tel. 055.9108274,  E-mail: info@ilcasseroperlascultura.it
www.ilcasseroperlascultura.it

 by redaction – Over 170 works including pottery, bronze, plaster, and drawings that reveal for the first time in a century of caricature and satire in Italian sculpture.
“Sculptures from laughing! quuesto the rirolo of the exhibition, between the nineteenth and twentieth centuries, has a century of caricature and satire in Italian sculpture.

From 10 March to 19 May will be possible to visit the temporary exhibitions space “Ernesto Galeffi” in Via Burzagli n. 43, the Civic Museum “The mold for the Italian sculpture of the nineteenth and twentieth centuries” in Montevarchi.

The theme of the caricature has often been investigated mainly in painting and graphics, but the focus on this kind in the field of sculpture is always limited to the citation of the extraordinary and rare pottery produced in the second half of the nineteenth century by Adriano macchiaiolo Cecioni suggesting, in fact, the idea that the sculptors were not interested in that kind or production. Idea that it is absolutely not correspond to historical truth.

For about a year, “The mold for the Italian Sculpture nineteenth and twentieth centuries”, recognized by the Region of Tuscany as a museum of excellence, has launched an investigation of this kind Italian plastic art; research that sheds new light on a artistic genre so little known.
Have been identified, the work of fifteen artists for over 170 works. Some of these authors, the production “caricature” was totally ignored and were found large concentrations of people totally unknown.

Among the exhibits will be a dozen Macchiaioli, the aforementioned Adriano Cecioni and Angiolo Tricca between polychrome terracotta tables and caricatures.
Umberto Tirelli, cheese that has long lived in Bologna, the great designer of cartoons for the most important Italian magazines in the late nineteenth and early twentieth century, will be present with over twenty caricatures painted terracotta, all absolutely unprecedented, between which those of Carducci, Guglielmo Marconi, Eleonora Duse, Emma Gramatica and Primo Carnera.
Then colored plates and a large painting depicting the novel “Coffee National Bologna”, populated caricature artists.

Cleto Tomba, Bologna, were selected thirty polychrome terracotta impressive, many unpublished, while the fifth will be exposed Ghermandi an important nucleus (about sixty pieces) of small polychrome terracotta satirical caricatures ever made before political entity, referred personalities of the First Republic.
This section will be reserved for an adult audience for the special treatment of politicians such as, among others, Nilde Jotti, Berlinguer, De Mita, Andreotti, Napolitano, Pertini, Craxi, Fanfani, Spadolini and Di Pietro.

Under Construction also includes works by Leonardo Bistolfi, Enrico Caruso, Ettore Ximenes, happy Tosalli, Giuseppe Renda, Timo Bortolotti, Rodolfo Castellana, Amilcare Guido and Renato Brozzi.

Mold for the sculpture – “Exhibition Space Ernesto Galeffi” Via Burzagli n. 43 – Montevarchi (Arezzo)
Open to the public from March 10 to May 19, 2013, Thursday and Friday: 10 -13, 15 -18, Saturday and Sunday: 10-13, 15-19, the first Thursday of the month 21:30 to 23:30.
Information: tel. 055.9108274, E-mail: info@ilcasseroperlascultura.it
www.ilcasseroperlascultura.it

Montevarchi:

di Stefania Pianigiani – A Montevarchi sabato 20 e domenica 21 ottobre , dal titolo “Giornate per la Valdarnese Bianca – la Valdarnese Bianca in festa”, con una serie di iniziative (convegni, degustazioni, mostre, ecc…) che coinvolgeranno l’intera città e il territorio valdarnese e che vedrà la partecipazione di trasmissioni famose e conosciute in tutta Italia come “Linea Verde” di Rai Uno.

Per l’occasione l’Amministrazione Comunale di Montevarchi ha indetto il 1° concorso gastronomico per la premiazione del miglior piatto preparato con il pollo di razza Valdarnese Bianca.

Sabato 20 ottobre al Circolo delle Stanze Ulivieri alle ore 9.00 avrà inizio il convegno dal titolo “La razza Valdarnese Bianca”

Alle ore 13.30 ci sarà una degustazione con menù tradizionale. Durante il Convegno (9-13) sarà organizzato l’ufficio postale distaccato munito di annullo postale speciale realizzato in occasione dell’evento. Alle ore 15.00 si terrà una visita ai Musei cittadini (Museo di Arte Sacra, Museo Il Cassero per la Scultura Italiana  dell’800 e del 900, Villa Masini) e alle ore 18.00 una visita al Mercato Coperto degli Agricoltori.

Domenica 21 ottobre
in Piazza V. Veneto si svolgerà la mostra nazionale della razza Valdarnese Bianca con l’esposizione dei produttori di Valdarnese Bianca da parte delle Aziende iscritte al Registro Anagrafico. Lungo via Roma (nel tratto da piazza V. Veneto a piazza B. Varchi) sarà allestita una fattoria didattica e un laboratorio per bambini. Sempre lungo via Roma ( nel tratto da piazza Varchi a piazza Garibaldi) sarà allestita una mostra di stand inerenti alle attività avicole e rurali.

Nel centro storico ci saranno punti di degustazione e vendita da parte di ristoratori di piatti ottenuti con ricette tradizionali o rivisitate a base di pollo da riproduttori di Valdarnese Bianca. In piazza Varchi alle ore 13.00 sarà organizzato un pranzo con menù caratteristico e descrizione dei piatti (prenotazione obbligatoria). Nel pomeriggio alle ore 17.00 si svolgerà la premiazione del primo concorso  “La migliore ricetta del pollo di razza Valdarnese Bianca nella gastronomia del nostro territorio”di Stefania Pianigiani – In Montevarchi Saturday 20 and Sunday, October 21, entitled “Days for Valdarnese Bianca – the Valdarnese White Party”, with a series of events (conferences, tastings, exhibitions, etc …) that involve the entire city and the territory Valdarno and will see the participation of broadcasting popular and known throughout Italy as the “Linea verde” by Rai Uno.

For the occasion, the Municipality of Montevarchi launched on 1 gastronomic competition for the prize of the best dish prepared with chicken breed Valdarnese White.

Saturday, October 20 at Circle of Rooms Ulivieri at 9:00 am will start the conference titled “Race Valdarnese Bianca”

At 13.30 there will be a wine tasting with a traditional menu. During the conference (9-13) will be held the post office posted equipped with special postmark made during the event. At 15:00 there will be a visit to the Museums citizens (Museum of Sacred Art Museum The mold for the Italian Sculpture 800 and 900, Villa Masini) and at 18.00 a visit to the Farmers’ Market Hall.

Sunday, October 21 in Piazza V. Veneto will host the National Exhibition of the White race Valdarnese with an exhibition of manufacturers Valdarnese White from companies listed in the Register Anagraphic. Along Via Roma (the stretch between Piazza V. Veneto to Piazza Varchi B.) there will be a petting zoo and a children’s workshop. Also along via Roma (in square Varchi taken from Piazza Garibaldi) will be an exhibition stand concerning the activities and rural poultry.

In the historical center there will be points of tasting and sale by restaurateurs dishes made with traditional recipes or revised based on chicken breeding Valdarnese White. In Piazza Varchi at 13.00 there will be a lunch menu with typical and description of the dishes (reservations required). In the afternoon at 17.00 there will be the awarding of the first contest “The best chicken recipe of race Valdarnese White gastronomy of our territory”