Diversity Ark: ecco le prime nove aziende certificate nel segno della biodiversità

Diversity Ark: ecco le prime nove aziende certificate nel segno della biodiversità

Traguardo raggiunto per nove aziende vinicole, otto italiane e una estera che, con l’inizio del 2024, hanno concluso l’iter e ottenuto la nuova certificazione Diversity Ark.
Obiettivo? Garantire la tutela della biodiversità a tutto tondo senza intaccare la qualità.

Azienda Agricola Inama di Inama Stefano e Giuseppe (Veneto), Azienda Agricola Meroi (Friuli Venezia Giulia), Gradis’ciutta (Friuli Venezia Giulia), Le Piane Boca (Piemonte), La Torre alle Tolfe (Toscana), Tenuta Luisa (Friuli Venezia Giulia), Tenuta Stella (Friuli Venezia Giulia), Vecchie Terre di Montefili (Toscana), Vinarija Kozlović (Croazia): queste le nove aziende che a partire dal 2020 hanno intrapreso il percorso di certificazione che rappresenta ad oggi una vera e propria rivoluzione in ambito agricolo.


L’agricoltura olistica

Diversity Ark, infatti, si approccia all’agricoltura con una nuova filosofia di pensiero, proponendo una visione olistica che mira a tutelare a 360° la biodiversità presente in campo.
Ideata dagli agronomi Stefano Amadeo e Stefano Zaninotti, la certificazione introduce un modello assolutamente innovativo di agricoltura sostenibile perseguendo una protezione integrale della biodiversità nonchè prevenendo l’alterazione degli ecosistemi a causa dell’intervento umano. “La nostra visione si concentra sulla salute a lungo termine dei terreni e sulla produzione responsabile. Vedere queste nove aziende abbracciare e implementare i nostri principi è motivo di grande soddisfazione e orgoglio” hanno commentato Amadeo e Zaninotti.
Dai dati ottenuti attraverso la meticolosa valutazione che è stata realizzata e che considera 10 indicatori essenziali per determinare la salute del suolo e delle colture, emerge un quadro estremamente positivo: “Questi indicatori – afferma Stefano Zaninotti – che spaziano dal contenuto di sostanza organica al bilancio tra predatori e prede, fino alla presenza di plastica nell’ambiente, costituiscono la base del nostro sistema unico e all’avanguardia per l’analisi dell’agroecosistema. Siamo lieti di constatare che tutti i vigneti esaminati hanno ottenuto valutazioni agroecologiche elevate, con punteggi che partono da un minimo di 68 su 100. Questo è un chiaro segnale di qualità e impegno verso la sostenibilità. Inoltre, abbiamo osservato una notevole varietà di impollinatori e un’equilibrata dinamica predatore-preda in tutti i vigneti, sintomo di un ambiente in salute. Un altro aspetto degno di nota è l’assenza quasi totale di plastica, che testimonia l’impegno concreto delle nostre aziende nella riduzione dell’impatto ambientale dei materiali utilizzati.”


Una certificazione europea

La certificazione, registrata presso EUIPO e attestata a livello europeo dall’Ente CSQA, è frutto di anni di collaborazione e ricerca. Oltre a promuovere una maggiore biodiversità, Diversity Ark si impegna a rendere più efficienti e meno onerosi i processi burocratici legati alle certificazioni, favorendo così un’adozione più ampia di pratiche sostenibili.
A tale proposito il Davide Troncon, responsabile della Divisione Foreste & Biodiversità di CSQA Certificazioni, riporta che “lo schema Diversity Ark all’interno del panorama degli schemi di certificazione del mondo vitivinicolo, si propone come elemento positivo di valorizzazione dei prodotti e dei relativi territori. Lo schema, infatti, contiene alcuni elementi e requisiti innovativi e sfidanti che rappresentano una risposta alla crescente domanda di sostenibilità da parte dei consumatori e della collettività in un settore che spesso viene considerato tra le maggiori fonti di inquinamento e causa di perdita di biodiversità. La strada da percorrere è ancora molta ma l’adesione volontaria da parte di queste aziende virtuose a schemi che si pongono l’obiettivo della sostenibilità fa ben sperare per il futuro”.

E guardando al futuro, le aziende certificate godranno dei benefici della certificazione per i prossimi cinque anni, dopodiché si procederà al rinnovo. La certificazione offre non solo un riconoscimento dell’impegno verso la sostenibilità, ma anche un valore aggiunto tangibile, con la possibilità di esporre il bollino Diversity Ark sui prodotti.
“Celebrando questo traguardo – chiude Amadeo – ci congratuliamo con le aziende pioniere che hanno dimostrato che un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e produttiva non solo è possibile, ma è anche la via da seguire per un futuro più sostenibile.”


Cos’è Diversity Ark

Fondata nel recente 2022 dagli agronomi Stefano Amadeo e Stefano Zaninotti, Diversity Ark si inserisce nel panorama delle Certificazioni agricole come una vera e propria rivoluzione in quest’ambito. Essa, infatti, si approccia all’agricoltura con una nuova filosofia di pensiero, proponendo una visione olistica che mira a tutelare a 360° la biodiversità presente in campo evitando che l’ecosistema venga irreparabilmente alterato dall’intervento dell’uomo.
Il nome stesso è una dichiarazione di intenti: “Ark simboleggia un chiaro riferimento all’arca di Noè, il primo esempio positivo di salvaguardia di tutte la specie viventi, uomini e animali, e nel nostro caso anche di piante. Il marchio della certificazione, applicabile in etichetta, riprende proprio questa visione. Perché la vita continui a fare il proprio corso è necessaria la sopravvivenza di tutti, ogni organismo è indispensabile per l’equilibrio e la vita di tutti gli altri”

In Calabria grazie alle Donne del Vino nasce Korale

In Calabria grazie alle Donne del Vino nasce Korale

Le ‘Donne del Vino – delegazione Calabria’ lanciano “Korale” il primo vino dedicato al femminilenell’ambito delle Giornate delle Donne del vino – dall’1 al 10 marzo – e in vista dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna e contro la violenza di genere.
Un’edizione limitata per sostenere il Centro Antiviolenza ‘Roberta Lanzino’ di Cosenza. Un blend che racconta il lavoro delle aziende – sempre più numerose – a trazione femminile in Calabria
Un progetto di avanguardia, sostenibile e rispettoso del ciclo della Natura, grazie alla scelta di una bottiglia più leggera e meno inquinante, tappi ed etichetta in materiale riciclato


Solidarietà fra donne

Korale è un vino frutto della concretezza femminile, ma anche dello sguardo umano che le donne sanno portare nella società.
L’iniziativa rappresenta una tessera di un grande mosaico composto dalle “Giornate delle Donne del Vino” organizzate dall’Associazione Nazionale quest’anno dall’1 al 10 marzo, con il claim: “Donne vino Cultura” e gli hashtag: #donnevinounmondounito #donnedelvino  #womenofwine
E’ per questo che viene presentato proprio a pochi giorni dall’8 marzo, la Giornata internazionale della Donna istituita dall’ONU nel 1977.
Korale nasce dunque per contribuire alla lotta contro la violenza di genere e i femminicidi e dimostrare concretamente che l’unità e la solidarietà sono l’antidoto.
Le bottiglie saranno un omaggio per chi deciderà di donare al Centro Antiviolenza ‘Roberta Lanzino’ di Cosenza, una delle realtà più importanti in Calabria per tutte quelle donne che sono vittime di sopruso e che hanno bisogno di accoglienza.
“Quando abbiamo deciso di unirci per progettare la nostra prima bottiglia era da poco stata uccisa barbaramente dal suo ex compagno Marisa Leo, associata delle Donne del Vino nella nostra regione sorella, la Sicilia. E allora abbiamo deciso di unire le forze e quello che di meglio sappiamo fare, il vino, per dire basta ad una strage quotidiana che è il frutto di una regressione della società”, ha detto Vincenza Alessio Librandi, delegata delle Donne del Vino in Calabria.


Perché Korale

Si chiama “Korale” il primo vino delle Donne del Vino- Delegazione Calabria.  E il suo nome già racconta una storia, anzi la Storia.
Un vino “corale” perché nato dalla collaborazione delle associate, e ispirato ai vitigni autoctoni e antichissimi della regione.
Ognuna delle produttrici della delegazione ha messo a disposizione il suo rosso migliore, ed è così, che è nato un assemblaggio che racconta un incontro tra donne e una terra dove le aziende vitivinicole sono sempre più a trazione femminile.
Un vino che diventa “Kora-le” perché vuole ricordare l’importanza del femmineo, dell’agricoltura e del vino nella Magna Graecia.
In greco antico kora” era infatti la donna, la fanciulla. E “Kora”, la giovane per eccellenza, era proprio uno dei nomi con cui era invocata la dea Persefone (Proserpina in età romana).
Era lei a guidare – secondo il mito – l’alternarsi delle stagioni propizie per la crescita dei frutti della Terra. Sempre lei la protagonista indiscussa degli splendidi ritrovamenti archeologici della Calabria: il suo culto ha informato di sé le colonie da cui sono sorte le città moderne.
E’ per questo che nell’etichetta è riprodotto il profilo del volto di una delle tante statue ex-voto a lei dedicate, di cui la Magna Grecia era ed è costellata.

Il vino e la sostenibilità

Korale nasce dall’’incontro tra i millenari vitigni della regione Calabria, dove furono proprio i greci a portare la coltivazione della vite.
Ma fra i suoi obiettivi c’è anche diffondere la cultura della sostenibilità, non solo nelle fasi di produzione dei singoli vini ma anche del packaging.
Sono per questo state usate:
bottiglie più leggere e sottili, per pesare meno sull’ambiente;
tappi 100% riciclabili, per minimizzare l’impronta di carbonio;
etichetta realizzata con fibre riciclate, in nome dell’economia circolare.

Via alla settimana del vino toscano

Via alla settimana del vino toscano

Dopo “l’aperitivo” di ieri pomeriggio con la PrimaAnteprima 2024 e un workshop per la stampa di settore su il sipario alla settimana delle anteprime di Toscana quando verranno presentate le nuove annate, anche al pubblico.
In realtà è diventata una settimana corta perché dopo l’abbandono del Brunello di Montalcino che già da alcuni anni anticipano le anteprime addirittura a novembre da quest’anno esce dal giro anche la Vernaccia di San Gimignano che ha deciso di spostarsi nel calendario a maggio.


Il Chianti Classico e il suo centenario

Sarà sicuramente un’edizione speciale quella numero trentuno per il consorzio del Chianti Classico che si svolgerà il 15 e il 16 febbraio alla stazione Leopolda.
Record di espositori per il Consorzio più antico d’Italia che si presenta con una
grafica accattivante caratterizza questa edizione speciale della Collection, con un collage di polaroid che testimoniano e ripercorrono l’attività del Consorzio negli anni, immortalando alcuni dei momenti salienti della sua storia, ma anche dettagli di eventi e degustazioni, e delle persone che hanno contribuito a idearle e realizzarle.
La manifestazione, nata come Anteprima del Chianti Classico nel 1993, segna quest’anno un nuovo primato nel numero di produttori partecipanti: sono infatti ben 211 le aziende del Gallo Nero che presenteranno le loro ultime annate di Chianti Classico, Chianti Classico Riserva e Chianti Classico Gran Selezione alla stampa e ai professionisti del settore.
Importante novità di quest’anno è il ritorno all’apertura al pubblico per l’intera giornata del 16 febbraio, un’occasione unica per condividere un anno da record insieme agli appassionati di questa terra e di questo vino.
773 le etichette in degustazione, di cui 172 Chianti Classico Riserva e 151 Gran Selezione. 36 i campioni in anteprima della vendemmia 2023.
Come di consueto, la Collection prevede anche alcuni momenti di approfondimento. Nel pomeriggio della prima giornata da segnalare il seminario “Dieci anni di Gran Selezione” a cura di Antonio Boco e Paolo De Cristofaro (ore 16.30). Nel 2014 sono state 33 le prime etichette di Gran Selezione ad uscire sul mercato, oggi i vini certificati in questa tipologia sono ben 213.
Il 16 febbraio alle ore 11, è invece previsto un approfondimento sull’Olio DOP Chianti Classico, con un seminario dedicato, curato dal tecnico del Consorzio, l’agronomo Roberto Rappuoli.
Nell’ambito della Chianti Classico Collection non poteva mancare la presenza dell’altro prodotto principe del Gallo Nero, l’Olio DOP Chianti Classico. In particolare, verrà allestito un banco di assaggio della DOP verde del Gallo Nero, dove sarà possibile degustare 33 oli. Inoltre, 6 aziende produttrici saranno presenti personalmente in sala.
Come anticipato, nella giornata di venerdì, gli appassionati di Chianti Classico potranno vivere una vera e propria full immersion nel loro elemento preferito, grazie a una straordinaria apertura al pubblico dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18) e partecipare ad alcuni wine tour, con la guida sapiente di esperti del settore (Fabio Ceccarelli, Bernardo Conticelli, Riccardo Margheri, Leonardo Romanelli).
Un’altra importante novità di quest’anno è la possibilità per tutti gli ospiti della manifestazione di portare a casa alcuni dei Chianti Classico degustati. Nella giornata di venerdì è infatti prevista la vendita al pubblico di una selezione delle etichette presentate nell’ambito della Leopolda (1 etichetta per azienda partecipante).
E per celebrare il Centenario… sarà presentata in anteprima alla Collection, la mostra “Chianti Classico Century” che ripercorre i primi cento anni del Consorzio attraverso il pensiero dei suoi Presidenti. Il Centenario del Consorzio sarà infatti un’occasione di racconto corale, cui si uniscono anche le voci dei suoi soci, che si presenteranno in brevi reel sui social media durante tutto il 2024, per unire un volto e una storia personale a ciascuna etichetta. Alcuni di questi video saranno proiettati anche all’interno del foyer della Leopolda, un omaggio alla vera anima del Consorzio: i suoi produttori.


Chianti Lovers & Rosso Morellino

Domenica 18 febbraio ci spostiamo alla Fortezza da Basso per l’edizione 2024 dell’anteprima del Chianti e del Morellino con oltre 200 etichette in degustazione e 100 aziende presenti.
U
n’intera giornata di degustazioni in cui almeno la metà delle etichette saranno delle nuove annate. L’evento aperto al pubblico (i biglietti sono disponibili sulle piattaforme on line) si terrà presso il Padiglione Cavaniglia e nell’Area Monumentale.
I visitatori potranno accedere all’Area Tasting Collettiva dalle 16 alle 21, dove, muniti di apposito bicchiere e sacchetta porta bicchiere, assaggeranno i vini proposti dai produttori.
Orario per il pubblico: dalle 16:00 alle 21:00 con biglietto.

L’Altra Toscana chiude il trittico fiorentino

Chiude la settimana toscana enoica iniziata a Montepulciano prima di sbarcare a Firenze l’Altra Toscana del vino che racchiude vini delle DOP e IGP: Maremma Toscana, Montecucco e Montecucco Sangiovese, Orcia, Cortona, Valdarno di Sopra, Terre di Pisa, Chianti Rufina, Terre di Casole, Grance Senesi, Montescudaio, Suvereto, Val di Cornia e Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano e Vin Santo di Carmignano e Toscana.
Sarà la
terza edizione di questa anteprima che ha debuttato post covid e che quest’anno avrà luogo nella giornata di lunedì 19 febbraio al Palazzo degli Affari a Firenze, e si presenta a giornalisti nazionali ed internazional del settore e winelover.

 

 

15 vini ideali per condividere l’amore in un calice nella giornata degli innamorati

15 vini ideali per condividere l’amore in un calice nella giornata degli innamorati

In vista di San Valentino, abbiamo preparato per voi una selezione di vini irresistibili per rendere speciale ogni istante della festa degli innamorati.
Per tutti i gusti e per tutte le tasche una selezione completa di bottiglie che provengono un po’ da tutta Italia che cercando di andare incontro al gusto e perché no, anche al carattere dell’amato o dell’amata con cui volete condividerne i sensi.

Nazzareno Pola etichetta del fondatore dirupo, Valdobbiadene Docg extra dry

Valdobbiadene DOCG Extra Dry è un’opera eccellente che riflette la visione romantica del fondatore di Andreola, Nazzareno Pola.
Prodotto con passione e dedizione nella suggestiva zona di Valdobbiadene, questo spumante è un inno all’amore con il suo perlage elegante, un colore giallo chiaro con riflessi verdognoli e una spuma cremosa. Al naso, si aprono delicate note di fiori di glicine e biancospino, accompagnate da un bouquet di fragranze fruttate come pera, mela e pesca bianca, con un tocco romantico di pasticceria.
In bocca, si svela con eleganza, pieno di emozioni, ricco e persistente come l’amore eterno, con un finale che ricorda la dolcezza di un incontro speciale.
Questo autentico gioiello enologico è l’emblema dell’affetto, perfetto per essere condiviso in un romantico aperitivo o in coppia con prelibati piatti a base di pesce fresco, creando così momenti indimenticabili.


Rosamara Valtenesi chiaretto del Garda classico 2023

Un Rosé originario della sponda bresciana del Lago di Garda, prodotto dalla Cantina Costaripa.
Il Rosamara è un blend a base di Groppello vinificato a lacrima. Il 50% circa del mosto viene affinato in piccole botti di rovere per sei mesi, conferendo al vino un grande equilibrio.
Il suo profumo, intriso di romanticismo, si svela leggermente speziato, con note di pesca, frutti rossi e pepe nero.
Al palato, si manifesta come un vino energico, armonico, con una persistenza e sapidità che conquistano il cuore.
Perfetto per cene romantiche, è l’ideale compagno di aperitivi e antipasti a base di pesce. Esalta il sapore delicato del pesce bianco crudo, la passione della ricciola, la dolcezza del dentice, l’eleganza della capasanta scottata alla plancia, la vivacità della pepata di cozze e ogni varietà di insalata mediterranea. Come di consueto, Cantina Costaripa, lancerà la nuova annata proprio il 14 di febbraio

Sveti Nikolaj Serendipità 2020

Questo vino è un 100% Rumena Rebula coltivato su terreni di marna e arenaria a un’altitudine di 50-220 metri.
La vinificazione con 20 giorni di macerazione e fermentazione in botte, seguita da un affinamento in botte e bottiglia, crea un vino di straordinaria complessità.
Il colore ambra brillante e il profumo di camomilla, citronella e mela verde con sfumature di pietra bagnata preparano il palato a un’esperienza sensoriale unica.
Il gusto offre strati di frutta secca, erbe aromatiche, nocciole, vaniglia e tartufo, culminando in un finale lungo e appagante.
Da servire a 9°C, è l’ideale per celebrare momenti romantici e indimenticabili durante la festa di San Valentino.
Un omaggio al vero amore e alla serendipità della vita in ogni sorso.

Pinot nero dell’Oltrepò pavese 2022

Questo rosso è un vino straordinario, ideale per San Valentino.
Coltivato a Borgo Priolo, Valle Coppa, con uve Pinot Nero, il vigneto di regala un vino dal colore rosso rubino intenso.
La vendemmia manuale in cassette e la vinificazione in acciaio, con rimontaggi giornalieri, garantiscono la massima qualità.
Dopo 6 mesi di affinamento in vasche d’acciaio e altrettanti in bottiglia, il vino si presenta con un profumo avvolgente di frutti rossi e scuri, con note erbacee e speziate.
Al palato è pieno, succoso e persistente.
È perfetto servito a 14°-16°C per celebrare l’amore con eleganza e passione

Extra dry Pianer 2022 Valdobbiadene Docg spumante extra dry

Questo Valdobbiadene DOCG rappresenta la quintessenza dell’eleganza, combinando l’aromaticità e la vellutata sapidità con la nitida vivacità delle bollicine.
Il suo color paglierino brillante, accarezzato da un perlage delicato, anticipa un bouquet avvincente.
I profumi fruttati di pera e mela si intrecciano con note floreali e agrumate, regalando un’aromaticità fresca e ricca di sensazioni.
In bocca, si dispiega con morbidezza, avvolgente e al contempo asciutto, grazie a un’acidità ben bilanciata.
L’Extra Dry Pianer è il vino da aperitivo per eccellenza, da gustare a una temperatura di 8/10 °C.
La sua versatilità lo rende perfetto per accompagnare minestre di legumi, frutti di mare e paste con delicati sughi di ragù di verdure.
Prodotto con uve vendemmiate da metà settembre a metà ottobre, la sua vinificazione segue una pressatura soffice e una fermentazione a temperatura controllata.
La rifermentazione in autoclave con metodo charmat conferisce a questo vino uno spirito unico, pronto per celebrare l’amore in ogni sorso

Alma Pinot bianco doc 2020

Acronimo dei nomi di Alex Maccan e sua moglie Marta Paladin Furlan, Alma Pinot Bianco Doc è simbolo di due storie d’amore, quella tra i due protagonisti e quella della “famiglia” Le Monde per il Pinot Bianco. Questo vino incarna l’amore in ogni sorso, rendendolo l’ideale compagno per celebrare il giorno di San Valentino.
Alma, che completa la linea “Le Icone”, è dotato di un grande potenziale di invecchiamento.
Come un abbraccio appassionato, svela al naso un bouquet di frutta esotica e pesca bianca, con un tocco di pietra focaia.
In bocca, il suo corpo vellutato, caldo e minerale si mescola armoniosamente, creando un’esperienza avvolgente e equilibrata.
Con un notevole potenziale di invecchiamento, Alma è il regalo perfetto per elevare ogni momento romantico.

Calaonda Calabria rosso Igt

Calaonda Calabria Rosso Igt della cantina Librandi è un inno all’amore, perfetto per celebrare San Valentino.
Con una miscela equilibrata di Magliocco e Merlot che si fondono in un rosso che cattura l’essenza romantica della Calabria, questo vino incanta con la sua ricchezza fruttata e il suo avvolgente carattere. Proveniente dalle terre argillose e calcaree di Strongoli, Rocca di Neto e Casabona, è un’ode al territorio calabrese.
La vendemmia, nell’ultima decade di settembre, dona al vino una freschezza che si traduce in un bouquet di frutti maturi.
Vinificato in acciaio con una macerazione di 5-7 giorni, Calaonda affina la sua personalità in bottiglia per alcuni mesi prima di raggiungere gli innamorati nelle serate speciali.
La scelta perfetta per brindare all’amore a ogni sorso.

Chiuse Etna rosé dosaggio zero 2018 metodo classico

Elegante e appassionato, il “Chiuse” Metodo Classico Etna Rosé cattura il cuore vulcanico dell’Etna in ogni dolce bollicina.
Con una tonalità di rosa tenue e un bouquet che evoca aromi di crosta di pane, lampone, ribes fragoline di bosco, alternati ai tipici rintocchi agrumati del suolo vulcanico siciliano.
In bocca diffonde una deliziosa sensazione di freschezza, accompagnata dal ruggito minerale dell’Etna. Questo vino è l’ideale per celebrare l’amore, perfetto per elevare aperitivi romantici, antipasti di mare, crostacei e prelibatezze come la tartare di tonno.
Servito a una temperatura di 6-8°C, regalerà freschezza e gioia ad ogni sorso, trasformando ogni momento in un’esperienza unica da condividere con la persona amata

Ribolla giallo doc 2020

Questo bianco secco, proveniente da vigneti collinari esposti a Sud Ovest a Spessa di Capriva, incanta con il suo colore giallo paglierino e riflessi verdognoli.
Il profumo delicatamente floreale di campo e il fruttato di mela verde introducono un sorso secco, fresco e leggermente citrino.
La struttura generosa e la persistenza delicata rendono questo vino un compagno ideale per una cena romantica.
Vinificato con cura in acciaio inox e parte in barrique, questo Ribolla Gialla si abbina perfettamente a minestre di verdura, risotti, piatti di pesce e carni bianche.
Con il suo carattere unico, è la scelta perfetta per celebrare l’amore in ogni sorso.
Servilo a una temperatura di 12°-13°C, stappato al momento, per un’esperienza indimenticabile con la tua dolce metà

Monte Carbonare Soave classico doc 2021

Il Monte Carbonare di Suavia, un autentico “pezzo di terra nel bicchiere”, racchiude in sé l’essenza dei vigneti di Carbonare, con radici immerse in una terra vulcanica di forte personalità.
Le uve di Garganega, coltivate a pergola veronese su 6 ettari, danno vita a un vino dalla fortissima personalità: schietto e verace, di una mineralità tagliente.

Caratterizzato da un colore giallo paglierino luminoso, al naso presenta note fumé e sulfuree che si mescolano a sentori di pietra focaia, agrumi e fiori di campo.
Il palato è cremoso ed elegante, con grande freschezza e sapidità, culminando in un finale asciutto e persistente.
Un vino perfetto per San Valentino, che unisce tradizione e modernità in ogni sorso celebrando la forza e la bellezza della natura in un bicchiere

Pinot nero Collio doc 2021

Il Pinot Nero Collio Doc di Tenuta Stella è un vino pregiato ottenuto da uve Pinot Nero.
Dal colore rubino brillante, questo vino regala al naso un bouquet avvolgente di frutti rossi, come la marasca e la mora di rovo, accostati a eleganti note speziate di pepe bianco e cannella, con sfumature di rosa canina e petalo di rosa appassita.
Il gusto è caratterizzato dalla predominanza dei frutti rossi, in particolare della susina, e da una piacevole freschezza, conferendo al vino un’eleganza straordinaria.
Questo vino è l’ideale per celebrare il giorno di San Valentino.
Accompagna con raffinatezza primi piatti a base di funghi e tagliolini al tartufo, esaltando la loro complessità.
Si sposa perfettamente con piatti saporiti a base di pollame e selvaggina da piuma, così come con una succulenta tagliata di tonno alla griglia.
La sua versatilità lo rende ottimo anche in abbinamento a salumi d’eccellenza, come prosciutto crudo stagionato, culatello e capocollo.

Prò Prosecco Treviso doc spumante brut Millesimato 2022

Il Prò Brut Millesimato di Tenute Tomasella è un’eccellente scelta per celebrare il giorno di San Valentino. Con il suo colore giallo paglierino e un fine perlage che danza leggero nel calice, questo spumante incanta fin dal primo sguardo.
Al naso, rivela sentori tipici della vite, con un profumo fruttato e fresco arricchito da note di mela gialla.
Il gusto è un’esperienza elegante, piacevole e fresca, avvolgente con una pienezza a 360 gradi che avvolge i sensi in un abbraccio romantico.
Per un San Valentino indimenticabile, questo vino si presta perfettamente all’aperitivo, con la sua freschezza che stimola il palato, è un compagno ideale per antipasti di pesce e piatti leggeri, offrendo un connubio perfetto tra gusto raffinato e leggerezza.
Realizzato al 100% con uve Glera, il Prò Brut Millesimato è frutto di una vinificazione attenta con fermentazione a temperatura controllata e spumantizzazione con metodo Charmat.
Servito a una temperatura di 7-8 °C, può diventare il protagonista di un San Valentino indimenticabile, regalando momenti di puro romanticismo

 

Festival di Sanremo da bere

Festival di Sanremo da bere

di Barbara Tedde – Comunque vada sarà un successo, al di là delle polemiche e delle critiche che ogni anno spuntano inesorabilmente, il Festival di Sanremo 2024 ha uno share impressionante.
Se ne son viste e sentite di tutti i colori (ma a John Travolta – giusto per curiosità – hanno pignorato la casa per caso?).

Sebbene ancora manchi la grande serata finale, un’idea ce la siamo pur fatta, poi chissà, il ribaltone come accade spesso, potrebbe stravolgere o confermare l’attuale situazione – Borghese Ale docet! –
Faccio la mia, la redazione mi chiede di fare una classifica tutta al femminile ed abbinare un vino
evocativo ad ogni cantante.
Ma disobbedisco e includo anche gli uomini – uno in verità – tra tutto il sentito ed il già canticchiato sotto la doccia fino ad oggi. E allora, non so se leggerete queste righe, se verranno tagliate, modificate o ridotte. Ma io vado… vado eh|


5 posto – Big Mama

Al quinto posto Big Mama con “La rabbia non ti basta” abbatte ogni pregiudizio sociale, ma soprattutto scenico.
Ricorda Madonna negli anni Ottanta, la bellissima canzone di Big Mama è
orecchiabile e cantabile, ha un testo che mi porta ad un calice di Syrah di Cortona, possibilmente biodinamico, scuro e profondo, che ha sfidato persino la Cote Rotie e l’Hermitage tanto gli somiglia.
Colore rouge-noir, introverso all’inizio e che si apre con frutti scuri in confettura e tanto
pepe.
Lascia in bocca pienezza appagante e avvolgente.


4 posto – Angelina Mango

Al quarto posto metto Angelina Mango con “La noia”.
La Mango manifesta un atteggiamento
passionale che non trova pace tra le note ritmate di un ballo gitano. Orecchiabile e ballabile, un testo accattivante. E chi non ha avuto periodi di noia nella vita scagli la prima pietra…
Bevo un
Catarratto, sono in Sicilia vicino a Trapani.
Fresco e dal profumo di zagara, mi regala l’emozione
col finale che ha il gusto di mandorla fresca.


3 posto – Fiorella Mannoia

Il terzo posto lo dedico a Fiorella Mannoia con “Mariposa”. Per un attimo ho pensato che il tempo si è fermato.
La Mannoia è In forma smagliante e scalza, come Sandie Shaw negli anni
Sessanta. Chi dice “io proprio le donne non le capisco” dovrebbe ascoltare questa canzone almeno una volta al giorno. Stupenda.
Bevo uno Chateaunef-du-Pap con 13 vitigni: Grenache – ciliegia,
fragola e cannella, Syrah – pepe nero e liquirizia, Mourvedre – frutti neri e cuoio. E poi Cinsault, Roussanne, Cournoise, Clairette, Bourbulenc, ecc…
Un vino ricco e complesso, prezioso e longevo,
prima che invecchi ce ne vuole…


2 posto – Loredana Bertè

Al secondo posto la mitica Loredana Bertè con “Pazza”.
Loredana ha le gambe ancora bellissim
e le mostra con abiti di Valentino, perfetti per lei ed suoi capelli azzurri.
Una canzone con un testo
che ha già spopolato, in fondo rappresenta tutti, proprio tutti, chi prima o chi dopo ci odiamo – reduci da amori sgranati, esperienze deludenti e fallimenti – per poi amarci più di prima, che Dio voglia.
Un successo garantito come uno Chardonnay della Borgogna: un Montrachet Grand Cru Bienvenues Batard.
Agrume, menta, frutti a pasta gialla è quello che offre al naso con un’eleganza
che non mi fa trovar parole. In bocca è immenso, morbido e succoso, una spalla acida incommensurabile e gradevolissima.


1° posto – Mammouhd

Non ho resistito al suo fascino, lo confesso. E’ Mammouhd con “tuta gold” che vince l’oro.
Lui è
bellissimo, vestito poi da Lisa Jarvis è assolutamente splendido.
Un testo che include vita di
periferia e spacciatori, Il suo passato che torna ricorrente nelle sue canzoni. L’armonia a tratti arabeggiante, il flusso musicale che invita a ballare, ci berrei un su un Brunello di Montalcino Riserva, possibilmente 2014, annata demonizzata e che oggi è quasi introvabile vista la
meravigliosa evoluzione avuta. Il brutto anatroccolo è diventato cigno.