27 Agosto 2012

Valle di Zeri – Escursione nella natura intonsaValle di Zeri – An excursion through untouched nature

Esiste ancora una Toscana da scoprire. Si trova in Lunigiana, all’estremo confine con la Liguria e l’Emilia Romagna, nell’Appennino tosco-emiliano.

Qui si trovano le valli di Zeri che comprendono un territorio suddiviso in tre ampie vallate denominate di Adelano, del Gordana e di Rossano.
Boschi di castagni, faggi e querce, si alternano a estesi prati permanenti.

Un angolo di paradiso dal punto di vista naturalistico. Le valli di Zeri sono il regno dell’acqua: tutto il territorio è ricco di sorgenti, fiumi, torrenti, con ambienti incontaminati dall’uomo. È il caso della grotta della Colombara, nella vallata di Rossano, dove tra pietre gigantesche e tronchi portati dalla furia dell’acqua, una cascata forma una stupenda piscina naturale.
Non da meno gli stretti di Giaredo, un canyon scavato dal fiume Gordana nella roccia, lungo alcune centinai di metri.

In generale, i fiumi e i torrenti hanno acque gelide e cristalline, ideali per fare bagni rigeneranti in estate. L’Associazione Culturale Valli di Zeri, nata solo da un anno, organizza gratuitamente dei percorsi trekking alla scoperta di questo territorio.

Tra i possibili itinerari ne abbiamo scelti uno, particolarmente bello, con partenza dal Passo del Rastrello (1044 metri). Seguendo un percorso pianeggiante sulla vetta, tra cavalli allo stato brado e paesaggi mozzafiato con in lontananza il mare ligure, si scende verso la valle di Rossano, fermandosi a visitare un alpeggio abbandonato, Capanne di Vruga.
Questo antico villaggio appare come un miraggio, nascosto dentro un bosco di faggi. Un Angkor Wat dimenticato. Qui per secoli, in estate, si trasferivano gli abitanti del fondovalle per pascolare il bestiame.
Le costruzioni sono piccole, di pietra, ma perfette nelle loro architetture povere. I tetti di piagne sono caduti per terra e gli alberi di faggio crescono all’interno delle case dove un tempo viveva la gente.

Nelle valli di Zeri sono molti gli edifici antichi abbandonati, segni di un’economia e di una storia cambiata: alpeggi, mulini, essiccatoi, spesso in luoghi inaccessibili, aspettano silenziosamente chi sappia capire la loro bellezza, salvandoli da una inesorabile rovina.
Info:
Associazione Culturale Valli di Zeri
Website: www.vallidizeri.itThere’s still an undiscovered part of Tuscany. It is situated in Lunigiana, at the far border with the regions of Liguria and Emilia Romagna, in the Tuscan-Emilian Apennines.

It is here that the Zeri valleys are found, covering a territory divided into three vast valleys known as the valley of Adelano, Gordana and Rossano.

Woods resplendent with chestnut, beech and oak trees alternate with vast, permanent meadows; a veritable corner of paradise from the point of view of nature. Water reigns supreme in the Zeri valleys: the whole area is full of springs, rivers, streams, and some parts are untouched by mankind.

This is the case in the Colombara grotto, in the Rossano valley, where, between giant stones and logs carried by the raging waters, a waterfall has carved a wonderful natural swimming pool. Of no lesser beauty are the straits of the Giaredo, a canyon dug into the rock by the river Gordana, covering hundreds of metres. In general, the rivers and streams possess freezing and crystal-clear waters, perfect for refreshing summer swims.

The Zeri Valleys Cultural Association, founded just a year ago, organises free trekking itineraries to discover this territory. It will suffice to describe one of the many possible itineraries, which we have chosen for its distinctive beauty and which departs from the 3,425 foot high Passo del Rastrello. Following a flat path on the mountaintop, between wild horses and breathtaking views with the Ligurian sea visible in the distance, the itinerary swoops down towards the Rossano valley, with a pit-stop to visit an abandoned mountain pasture, Capanne di Vruga.

This old village appears out of nowhere like a mirage, hidden in a beech-filled wood, like a forgotten temple. For centuries, during the summer season, the low-valley dwellers moved up here to graze the livestock. The buildings are small, made of stone, but resplendent in their simple architectural styles. The roofs tiled with sandstone slabs have long collapsed onto the ground and beech trees grow inside the houses where people used to live in.

There are many old, abandoned buildings in the Zeri Valleys, signs of a changed economy and history: mountain pastures, mills, kilns, often located in inaccessible areas, silently await those capable of understanding the extent of their beauty, saving them from an inescapable ruin.

For further information:

Associazione Culturale Valli di Zeri

Web site: www.vallidizeri.it

 

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