8 Maggio 2015

Firenze: a Capo Nord in bici, per solidarietà

[:it]1008-claudia-caponord-12di redazione – Il 10 maggio, alle ore 10.00 il gruppo di ciclisti amatoriali “I Ciclomacchinisti” partirà in bici dall’Ospedale Meyer di Firenze diretto a Capo Nord in Norvegia.

Quattromilacinquecento chilometri di strada per realizzare un sogno e raccogliere fondi per combattere la Fibrosi Cistica, ad oggi una delle malattie genetiche più comuni in Italia.

Sono Mario Gulino, Marco Passarini e Simone Fuso i tre protagonisti di una delle più belle iniziative di raccolta fondi della Lega Italiana Fibrosi Cistica Toscana Onlus: “Pedala per un Respiro”, patrocinata dall’Ospedale Meyer e sostenuta da HDI, Vertical Media, FIAB, Il Ciclone ASD, DLF Pisa-Perugia-Ravenna e Mercurialis.

Mario, siciliano di origini ma toscano di adozione, Marco, di San Severino Marche, e Simone, umbro di Foligno, hanno in comune una professione e una passione. Tutti e tre sono macchinisti delle ferrovie e sono amanti del ciclismo.

Folgorati dal libro Tre Uomini in bicicletta di Altan, Rumiz e Rigatti, dal 2011 ogni anno organizzano un viaggio in bici per l’Europa: dall’Italia hanno già raggiunto insieme Lisbona, Istanbul e l’Irlanda.

Ma quest’anno il viaggio sarà ben più ambizioso: 4.500 chilometri su due ruote per raggiungere Capo Nord, in Norvegia.
Per la prima volta in assoluto, dopo aver conosciuto il figlio di un collega affetto da Fibrosi Cistica, i tre ciclisti hanno deciso di trasformare il loro viaggio di piacere in un’impresa collettiva a sostegno dei ragazzi, delle famiglie e della ricerca per combattere questa difficile malattia.
“La Fibrosi Cistica è una malattia genetica senza cura, ad oggi una delle più comuni nel nostro Paese. Ogni settimana in Italia nascono 4 bambini con questa malattia e – spiega Franco Berti, Presidente della LIFC Toscana Onlus – si stima che in totale i malati siano circa 6.000; di questi circa il 50% supera i 18 anni e la vita attesa per un bambino che nasce oggi è di circa 40.

Grazie alla ricerca e al miglioramento continuo della qualità delle cure, la situazione è in costante progresso. L’idea di legare un’impresa ciclistica come quella dei Ciclomacchinisti alla FC ci ha profondamente colpiti e commossi, non solo per la sua originalità, ma anche perché è estremamente indovinata. Difatti la malattia colpisce soprattutto l’apparato respiratorio e l’utilizzo della cyclette è una delle attività consigliate proprio dai medici per alleviare i sintomi dei ragazzi.”

“Si tratta di un’iniziativa molto importante – continua Franco Berti – non solo per raccogliere donazioni, ma anche per sensibilizzare la popolazione su questa malattia e su come gestirla quando si dà alla luce un bambino che ne è affetto.”

Il 10 maggio 2015 alle ore 10.00 i tre Ciclomacchinisti partiranno dall’Ospedale Meyer di Firenze, sede del Centro Regionale Fibrosi Cistica, faranno tappa al Parco delle Cascine per unirsi ai bambini della manifestazione Bimbimbici 2015 e poi proseguiranno per Capo Nord, con tappe giornaliere da 160 km attraverso Austria, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia.
Durante l’itinerario i ciclisti saranno accolti dalle varie delegazioni dei Centri per la lotta alla Fibrosi Cistica sparsi in Europa, da quello di Cesena a quello di Verona fino alla Germania e alla Norvegia, che hanno sostenuto fin da subito con grande entusiasmo l’iniziativa: “In questo modo – spiega Mario Gulino – sarà come se tracciassimo un collegamento invisibile tra i Centri, in una comunione d’ideali e d’intenti.”

Per affrontare il viaggio i Ciclomacchinisti utilizzeranno biciclette ibride tra un mezzo da corsa e una mountain bike, sul modello di quelle da ciclo-cross. Se riusciranno a trovare un camper a cui appoggiarsi, potranno percorrere la strada più agevolmente, ma in caso contrario porteranno con sé tutto il necessario, comprese le tende da campeggio per ogni evenienza. L’arrivo è previsto intorno alla metà di giugno.

Ci sono molti modi per contribuire al progetto Pedala per un Respiro direttamente dal sito ufficiale www.pedalaperunrespiro.it. Chi ha un’azienda può sostenere l’impresa e i progetti LIFC facendo una donazione. Chi è appassionato di ciclismo può fare una donazione e pedalare assieme ai Ciclomacchinisti per un tratto del percorso, mentre chi desidera partecipare virtualmente all’impresa, potrà acquistare km facendo una donazione libera online tramite PayPal o con carta di credito oppure tramite bonifico bancario.

Tutti sono invitati a condividere l’iniziativa e farla conoscere sui social network con l’hashtag ufficiale #PedalaPerUnRespiro

Per informazioni e donazioni: www.pedalaperunrespiro.it

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/PedalaPerUnRespiro

Hashtag ufficiale: #PedalaPerUnRespiro

 [:en]1008-claudia-caponord-12di redazione – Il 10 maggio, alle ore 10.00 il gruppo di ciclisti amatoriali “I Ciclomacchinisti” partirà in bici dall’Ospedale Meyer di Firenze diretto a Capo Nord in Norvegia.

Quattromilacinquecento chilometri di strada per realizzare un sogno e raccogliere fondi per combattere la Fibrosi Cistica, ad oggi una delle malattie genetiche più comuni in Italia.

Sono Mario Gulino, Marco Passarini e Simone Fuso i tre protagonisti di una delle più belle iniziative di raccolta fondi della Lega Italiana Fibrosi Cistica Toscana Onlus: “Pedala per un Respiro”, patrocinata dall’Ospedale Meyer e sostenuta da HDI, Vertical Media, FIAB, Il Ciclone ASD, DLF Pisa-Perugia-Ravenna e Mercurialis.

Mario, siciliano di origini ma toscano di adozione, Marco, di San Severino Marche, e Simone, umbro di Foligno, hanno in comune una professione e una passione. Tutti e tre sono macchinisti delle ferrovie e sono amanti del ciclismo.

Folgorati dal libro Tre Uomini in bicicletta di Altan, Rumiz e Rigatti, dal 2011 ogni anno organizzano un viaggio in bici per l’Europa: dall’Italia hanno già raggiunto insieme Lisbona, Istanbul e l’Irlanda.

Ma quest’anno il viaggio sarà ben più ambizioso: 4.500 chilometri su due ruote per raggiungere Capo Nord, in Norvegia.
Per la prima volta in assoluto, dopo aver conosciuto il figlio di un collega affetto da Fibrosi Cistica, i tre ciclisti hanno deciso di trasformare il loro viaggio di piacere in un’impresa collettiva a sostegno dei ragazzi, delle famiglie e della ricerca per combattere questa difficile malattia.
“La Fibrosi Cistica è una malattia genetica senza cura, ad oggi una delle più comuni nel nostro Paese. Ogni settimana in Italia nascono 4 bambini con questa malattia e – spiega Franco Berti, Presidente della LIFC Toscana Onlus – si stima che in totale i malati siano circa 6.000; di questi circa il 50% supera i 18 anni e la vita attesa per un bambino che nasce oggi è di circa 40.

Grazie alla ricerca e al miglioramento continuo della qualità delle cure, la situazione è in costante progresso. L’idea di legare un’impresa ciclistica come quella dei Ciclomacchinisti alla FC ci ha profondamente colpiti e commossi, non solo per la sua originalità, ma anche perché è estremamente indovinata. Difatti la malattia colpisce soprattutto l’apparato respiratorio e l’utilizzo della cyclette è una delle attività consigliate proprio dai medici per alleviare i sintomi dei ragazzi.”

“Si tratta di un’iniziativa molto importante – continua Franco Berti – non solo per raccogliere donazioni, ma anche per sensibilizzare la popolazione su questa malattia e su come gestirla quando si dà alla luce un bambino che ne è affetto.”

Il 10 maggio 2015 alle ore 10.00 i tre Ciclomacchinisti partiranno dall’Ospedale Meyer di Firenze, sede del Centro Regionale Fibrosi Cistica, faranno tappa al Parco delle Cascine per unirsi ai bambini della manifestazione Bimbimbici 2015 e poi proseguiranno per Capo Nord, con tappe giornaliere da 160 km attraverso Austria, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia.
Durante l’itinerario i ciclisti saranno accolti dalle varie delegazioni dei Centri per la lotta alla Fibrosi Cistica sparsi in Europa, da quello di Cesena a quello di Verona fino alla Germania e alla Norvegia, che hanno sostenuto fin da subito con grande entusiasmo l’iniziativa: “In questo modo – spiega Mario Gulino – sarà come se tracciassimo un collegamento invisibile tra i Centri, in una comunione d’ideali e d’intenti.”

Per affrontare il viaggio i Ciclomacchinisti utilizzeranno biciclette ibride tra un mezzo da corsa e una mountain bike, sul modello di quelle da ciclo-cross. Se riusciranno a trovare un camper a cui appoggiarsi, potranno percorrere la strada più agevolmente, ma in caso contrario porteranno con sé tutto il necessario, comprese le tende da campeggio per ogni evenienza. L’arrivo è previsto intorno alla metà di giugno.

Ci sono molti modi per contribuire al progetto Pedala per un Respiro direttamente dal sito ufficiale www.pedalaperunrespiro.it. Chi ha un’azienda può sostenere l’impresa e i progetti LIFC facendo una donazione. Chi è appassionato di ciclismo può fare una donazione e pedalare assieme ai Ciclomacchinisti per un tratto del percorso, mentre chi desidera partecipare virtualmente all’impresa, potrà acquistare km facendo una donazione libera online tramite PayPal o con carta di credito oppure tramite bonifico bancario.

Tutti sono invitati a condividere l’iniziativa e farla conoscere sui social network con l’hashtag ufficiale #PedalaPerUnRespiro

Per informazioni e donazioni: www.pedalaperunrespiro.it

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/PedalaPerUnRespiro

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