23 Gennaio 2016

Pitti Bimbo: fra ottimismo, sbadigli e omologazione

[:it]bimmbodi Simone Focardi – L’ottimismo non manca mai nelle previsioni e nei numeri dei vari Pitti. Dopo l’exploit Uomo della scorsa settimana segno più anche per il salone bimbo.

Ventata di ottimismo dilagante per la moda dei più piccoli fra le antiche mura della Fortezza da Basso dove si è chiuso con più di 7000 presenze.
Stand affollati, musica, coriandoli, corse e sorrisi dei piccoli modelli in libertà, tante novità ed eventi speciali anche benefici nel cartellone meno ricco rispetto ad altre edizioni.

C’è voglia di ripresa a Pitti Bimbo 82: i numeri dei compratori sono in crescita a +5%, per un totale che ha superato quota 7.000 presenze.

Per la moda junior internazionale tira una ventata di ottimismo alla Fortezza da Basso nell’edizione in corso di Pitti Immagine Bimbo: stand affollati, feedback positivi per le novità nelle collezioni e per l’alta qualità degli operatori del settore intervenuti, e grande partecipazione agli eventi speciali nel calendario del salone.

Fra i compratori con grande soddisfazione si registra il grande ritorno dei russi e statunitensi, l’arrivo in massa dei cinesi, le buone performance degli europei e la consolidata certezza dei mediorientali.
In crescita significativa, e questo è dato importante per la nostra economia il movimento del mercato interno che chiude il Pitti Bimbo con un bel +8 %.

Fra i corridoi e gli stand della Fortezza, però meno eventi collaterali, i soliti colori, tagli e modelli rassicuranti che vestono i cuccioli come piccoli uomini e non come bambini.
Anche i grandi brand paiono più attenti a seguire la linea di casa che le esigenze dei bambini che, in quanto bambini, corrono, saltano, giocano, rotolano ed hanno bisogno di comodità e di piacersi.

Poco mondo dell’infanzia presente fra gli stand, paradossalmente. Colori teneri e zuccherini per maschietti e femminucce, scarpe da piccole lady e piccoli lord anche se il settore calzatura a dire il vero pare avere molta voglia di più di usare.
E la domanda finale è. Ma ai bimbi piacciono questi abiti?[:en]bimmbodi Simone Focardi – L’ottimismo non manca mai nelle previsioni e nei numeri dei vari Pitti. Dopo l’exploit Uomo della scorsa settimana segno più anche per il salone bimbo.

Ventata di ottimismo dilagante per la moda dei più piccoli fra le antiche mura della Fortezza da Basso dove si è chiuso con più di 7000 presenze.
Stand affollati, musica, coriandoli, corse e sorrisi dei piccoli modelli in libertà, tante novità ed eventi speciali anche benefici nel cartellone meno ricco rispetto ad altre edizioni.

C’è voglia di ripresa a Pitti Bimbo 82: i numeri dei compratori sono in crescita a +5%, per un totale che ha superato quota 7.000 presenze.

Per la moda junior internazionale tira una ventata di ottimismo alla Fortezza da Basso nell’edizione in corso di Pitti Immagine Bimbo: stand affollati, feedback positivi per le novità nelle collezioni e per l’alta qualità degli operatori del settore intervenuti, e grande partecipazione agli eventi speciali nel calendario del salone.

Fra i compratori con grande soddisfazione si registra il grande ritorno dei russi e statunitensi, l’arrivo in massa dei cinesi, le buone performance degli europei e la consolidata certezza dei mediorientali.
In crescita significativa, e questo è dato importante per la nostra economia il movimento del mercato interno che chiude il Pitti Bimbo con un bel +8 %.

Fra i corridoi e gli stand della Fortezza, però meno eventi collaterali, i soliti colori, tagli e modelli rassicuranti che vestono i cuccioli come piccoli uomini e non come bambini.
Anche i grandi brand paiono più attenti a seguire la linea di casa che le esigenze dei bambini che, in quanto bambini, corrono, saltano, giocano, rotolano ed hanno bisogno di comodità e di piacersi.

Poco mondo dell’infanzia presente fra gli stand, paradossalmente. Colori teneri e zuccherini per maschietti e femminucce, scarpe da piccole lady e piccoli lord anche se il settore calzatura a dire il vero pare avere molta voglia di più di usare.
E la domanda finale è. Ma ai bimbi piacciono questi abiti?[:]

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