La street art di Banksy invade Firenze

La street art di Banksy invade Firenze

Grande successo a  Firenze per l’inaspettata esperienza digitale che da sabato 26 novembre (e fino a domenica 26 febbraio) trasforma in Cattedrale dell’Immagine, parte del complesso monumentale di Santo Stefano al Ponte, ospitando la prima mondiale della mostra digitale immersiva Inside Banksy – Unauthorized Exhibition.

Inside Banksy è uno spettacolare evento immersivo in cui viene raccontato il percorso creativo di Banksy, l’artista più sovversivo e satirico nel panorama della street art mondiale.
Un vero e proprio racconto che si dipana attraverso un sapiente mix di immagini, suoni e musiche, capaci di evocare immediatamente la cultura underground di Bristol.

L’esperienza immersiva accoglie ogni giorno i suoi visitatori nel cuore di un suggestivo spazio multimediale a 360° con 35 minuti di esperienza multisensoriale: immagini, luci, colori e musica che avvolgono letteralmente il pubblico, trasportandolo al centro del mondo della street art.
Una fusione fra tecnologia e storia, un momento estremamente emozionale che lascerà gli spettatori esterrefatti come mai prima d’ora. Un’illusione che diventa realtà.

La Sala Immersiva

La parte più suggestiva dell’evento è indubbiamente la Sala Immersiva: il pavimento e le pareti della chiesa romanica vengono inondate da un inedito racconto di circa 35 minuti, in cui si susseguono le opere del misterioso artista britannico. Un evento dal format innovativo in cui lo spettatore verrà guidato in un itinerario sensoriale, emotivo e immersivo attraverso le immagini, le musiche e i progetti di Banksy.

Il racconto ne ripercorre la produzione artistica fin dalle prime apparizioni dei suoi graffiti a Bristol e proseguendo fino alla contemporaneità, trattando le tematiche principali delle sue opere: l’incoerenza della società occidentale, la manipolazione mediatica, l’omologazione, le atrocità della guerra, l’inquinamento globale, lo sfruttamento minorile, la repressione poliziesca e il maltrattamento degli animali.

I proiettori laser trasmettono milioni di pixel sulle imponenti e scenografiche superfici, riproducendo immagini e video e generando effetti tridimensionali che ne enfatizzano la visione. Le proiezioni sul pavimento e i video immersivi completano la suggestione in perfetto accordo con il ritmo narrativo e gli accenti emotivi dello spettacolo. Un impianto audio di ultima generazione diffonde i suoni e la colonna sonora in perfetta armonia con le immagini.

Punto forte della sala immersiva resta l’immancabile Mirror Room, uno spazio che gli affezionati della Cattedrale dell’Immagine conoscono molto bene e dove i visitatori potranno scattare straordinarie foto circondati dalle immagini di Banksy.


La Cripta

Il percorso si apre con una sezione introduttiva, dove, grazie all’utilizzo di un sofisticato e accurato allestimento, è stato ricreato lo scenario suburbano in cui Banksy ha realizzato i suoi murales. Immerso negli spazi che hanno ispirato il writer, lo spettatore riuscirà a comprendere la protesta che negli anni ha mosso Banksy contro il capitalismo, l’imperialismo, i fascismi e i soprusi verso i più deboli e gli emarginati.

A completare l’area introduttiva, i visitatori troveranno frammenti di interviste, parti di documentari e spezzoni di video in cui il writer esegue i murales, oltre a una sezione dedicata alla musica, alla quale la street art è strettamente connessa e di cui Banksy è uno degli esempi di maggior successo. L’artista britannico ha infatti realizzato numerose copertine di album musicali di artisti inglesi, tra i quali Blur, Massive Attack e Portishead.


Inside Banksy VR Experience e Be Banksy

Inside Banksy, come nella migliore tradizione delle mostre immersive della Cattedrale dell’Immagine, propone anche quest’anno delle esperienze interattive che vanno ad arricchirne il percorso. Inside Banksy VR Experience offre al visitatore la possibilità di penetrare nella visione artistica del writer inglese grazie ad un’app sviluppata appositamente per gli Oculus Quest. Con questi visori sarà possibile prendere parte a un’avventura della durata di cinque minuti alla scoperta delle opere più iconiche dell’artista: dalle gallerie della metropolitana inglese ai vicoli francesi, dagli imponenti palazzi newyorkesi fino ad arrivare alla turbolenta Palestina. Un vero e proprio viaggio  attraverso le opere più famose dell’artista inglese, molte delle quali ormai cancellate o distrutte e non più visibili.

La vera novità della mostra è però Be Banksy, un’esperienza con bomboletta spray interattiva. Questa installazione simulerà per i visitatori la creazione di un vero e proprio graffito, trasformandoli per qualche minuto in veri street artist… virtuali! Spruzzando sulla parete, si avrà l’impressione di dipingere con una vera bomboletta grazie a un complesso software che permetterà agli utenti di dipingere in modo intuitivo, simulando la creazione di un graffito che a conclusione dell’esperienza sarà possibile condividere sui propri canali social.

[:it]Massa: meccanismi e arte povera: le opere di Francesco Bocchini al Palazzo Ducale [:]

[:it]Massa: meccanismi e arte povera: le opere di Francesco Bocchini al Palazzo Ducale [:]

[:it]Lo scultore e artista visivo sarà protagonista della mostra “Il cattivo sogno” che si apre sabato 23 settembre alle ore 18. Aperta fino al 22 ottobre

 Opere che si concentrano su latte e ferri smaltati per produrre quadri-scultura animate da marchingegni elementari apparentemente ludici come quelli dei giochi per bambini ma che in realtà nei meccanismi si rivela la natura drammatica che nasce dal movimento convulso e poco armonioso, “vetrine” che come teche di un immaginario museo di scienze naturali conservano rarissimi elementi vegetali (la lamiera da materiale di scarto trasformata in materiale raro e prezioso), collage-disegni  su carta impreziosite dal disegno dell’artista.

E’ questa l’arte di Francesco Bocchini (Cesena 1969) artista eclettico che ha collaborato anche con la compagnia Teatro Valdoca e con la Societas Raffaello Sanzio (le sue mostre possono essere considerate non a torto delle rappresentazioni “teatrali” dove le opere dialogano tra di loro come attori ), che dal 23 settembre fino al 22 ottobre espone le sue opere nelle sale di Palazzo Ducale a Massa (Ms) in una mostra dal titolo “Il cattivo sogno” promossa dal Comune di Massa con la direzione artistica di Mauro Daniele Lucchesi dell’Associazione Quattro Coronati.

Il percorso espositivo della mostra di Bocchini comprende 15 opere, tra questi meccanismi a parete grandi e piccoli, una grande scultura di 5 metri appositamente realizzata per l’occasione “Crocefissione Grunewald” un enorme fiore in lamiera di ferro stagnata che riprende la drammaticità del famoso quadro di Grunewald, carte-collage  e una grande “vetrina” dal titolo “Blanco Psico Macrobio”  un grande reliquario dove le immagini create da Bocchini, in omaggio all’attività empirica di Ambrogio Teodosio Macrobio, proiettano lo spettatore all’interno di uno spazio scenico aperto a mille interpretazioni, divagazioni e fraintendimenti.

Il regno dell’artista sono le lamiere che nelle sue mani si colorano e si animano, rigenerate da uno spirito vitale in meccanismi e installazioni dal grande potere evocativo. L’approccio  pare ludico, divertente, disimpegnato in realtà le sue opere rivelano all’osservatore attento una poetica drammatica al cui fine contribuiscono i titoli, l’oggetto di scarto (le lamiere, le carte, gli scarti delle lavorazione metalliche), la materia, il saper fare (quello che una volta veniva chiamato il mestiere)  diventano il pretesto per realizzare opere estremamente concettuali dove il pensiero convive con la materia.
Con questo ennesimo evento Palazzo Ducale si sta sempre di più affermando come centro di riferimento per l’arte contemporanea con tutta una serie di mostre che si contraddistinguono per avere come filo conduttore il linguaggio contemporaneo e la comunicazione.

La mostra sarà aperta ad ingresso libero dal 23 settembre al  22 ottobre nel Palazzo Ducale di Massa (Ms), splendido palazzo tardo rinascimentale costruito dalla famiglia Cybo Malaspina, in Piazza Aranci 35 da martedì a sabato dalle ore 17 alle 20. Per informazioni: Comune di Massa, tel: 05854901
Info: web: www.comune.massa.ms.it

Francesco Bocchini breve biografia
Francesco Bocchini dal 1992 al 1995 lavora con il Teatro Valdoca di Cesena realizzando sculture e installazioni per gli spettacoli Antenata (tornare al cuore), Antenata (Enigma), Ossicine, Fuoco Centrale. Nel 1995 fonda il teatro REBU realizzando performance e installazioni visive. Collabora successivamente con Accademia Perduta e altre compagnie tra cui Rio Rose e Bjorn Teatre in Danimarca e Dei Calci Teatro a Bologna. Dalla metà degli anni ’90 il suo lavoro è stato esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero, in gallerie private e in spazi pubblici. Vive e lavora a Gambettola (Cesena).Nel 2017 è stato invitato a partecipare a Modus, Evento Collaterale della 57ª Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, a cura di Eleonora Frattarolo e Martina Cavallarin. Negli anni precedenti, tra le mostre collettive in spazi pubblici ricordiamo: Round the Clock, Evento Collaterale della 54ª Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, a cura di Martina Cavallarin Playstation, Kunstart, Merano, a cura di Valerio Dehò (2009); Steellife, Triennale di Milano, a cura di Elisabetta Pozzetti (2008); Frescobosco, Certosa di Padula, Salerno, a cura di Achille Bonito Oliva (2008); 15ª Quadriennale d’Arte, Roma (2008); Bologna Contemporanea 1975 – 2005, Galleria d’Arte Moderna, Bologna, a cura di Peter Weiermair (2005); XIV Quadriennale,Anteprima, Promotrice Belle Arti, Torino (2004).

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Lamporecchio: riparte dall’arte greca la nuova stagione di Villa Rospignosi

Lamporecchio: riparte dall’arte greca la nuova stagione di Villa Rospignosi

[:it]img_2di redazione – Da anni seguiamo con attenzione la rinascita e il recupero di pezzi di storia e in quest’ottica si inserisce perfettamente la nuova vita di Villa Rosignosi di Lamporecchio che oggi non solo è una villa da visitare, ma anche la sede di un ristorante stellato e il cuore di un progetto artistico espositivo di grande respiro.

È con l’artista greca Paulina Cassimatis che la rinata Villa Rospigliosi a Lamporecchio riprende il percorso culturale dedicato all’arte contemporanea.
La villa recuperata dopo decenni di abbandono che si trova in una delle più dolci e affascinanti zone della Toscana (meno battute dal turismo massificato) fu la dimora progettata da Gian Lorenzo Bernini per papa Clemente IX, al secolo Giulio Rospigliosi, ed è stata oggi messa anche a disposizione della comunità grazie ad un restauro privato.

E’ visitabile al pubblico dal martedì alla domenica e si possono ammirare, oltre alle pitture e allo splendido giardino all’italiana anche le opere di artisti contemporanei che in una visione virtuosa di coinvolgere l’antico col moderno la proprietà porta avanti con un progetto concreto di valorizzazione.

L’esposizione che si inaugura domani 22 ottobre 2016 fanno allargare alla fu dimora storica di Papa Clemente IX i propri orizzonti al di là dei confini nazionali.

img_3Paulina Cassimatis è un’artista nata ad Atene, dove insegna arte scultorea al White Touch Studio da lei fondato e diretto e il suo percorso di studi, prima alla Brighton College of Technology e poi alla Middlesex University di Londra (dove nel 1996 ha ottenuto la Bachelor of Arts), le ha permesso di comprendere al meglio la strada intrapresa fin dalla più tenera età.
La tecnica che la contraddistingue  è classica e si basa su due elementi fondamentali: la tradizione del ritratto e la bellezza statuaria dell’arte greca.§

Il suo obiettivo è l’indagine dell’umano che viene rappresentato realisticamente anche con un uso del colore che miscela i differenti modelli in un ritratto unico e universale, senza distinzione di stile, classe, sesso o popolarità.  Le sue figure, che si tendono con slancio verso l’alto oppure raccolte e morbide, preservano la mano dell’artista presente e ancora vibrante nell’atto della creazione.
Un racconto, quello della Cassimatis, che attraversa le emozioni per spingersi fino alla spiritualità intrinseca che si trova in ogni essere, una chiave di lettura che ben si evidenzia nelle ultime opere.

I 22 lavori che entreranno a far parte dell’esposizione a Villa Rospigliosi abbracciano il lavoro di dieci anni, dal 2005 al 2016.

Alla presentazione di sabato 22 ottobre alle ore 18.00 saranno presenti l’artista, il sindaco del Comune di Lamporecchio Alessio Torrigiani, l’Assessore alla cultura Monica Cetraro e Paola d’Ugo Respondabile Villa Rospigliosi. Il maestro Luca Torrigiani accompagnerà l’inaugurazione al piano.
A seguire cocktail offerto dal ristorante guidato dallo stellato chef Igles Atman Restaurant.

Info:
Villa Rospignosi, Frazione Spicchio, Lamporecchio (Pistoia)
Tel. 348 2389296
www.villarospignosi.com

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Firenze: Il Mediterraneo protagonista della conferenza annuale del FUA

[:it]story1di redazione –  Si apre venerdì 4 dicembre nelle prestigiose sale del Gabinetto Vieusseux e prosegue nella giornata di sabato 5 dicembre la settimana conferenza annuale della Florence University of The Art (Fua). Il Mediterraneo sarà il protagonista assoluto.

Smentendo la banalità di uno dei luoghi comuni più consunti si può senz’altro dire che non conosce la crisi del settimo anno l’annuale conferenza della Florence Universiry of the Art, entità accademica della Fondazione Palazzi.

Una conferenza internazionale che rappresenta l’evento culturale più significativo dei percorsi accademici di questa speciale scuola internazionale, conosciuta e apprezzata a tutte le latitudini e che ha al centro del suo successo il particolare taglio accademico di stampo americano.
Una conferenza quest’anno che, mettendo al centro il Mediterraneo, fa idealmente da ponte fra passato e futuro, fra culture e religioni diverse ed attualizza forte, oggi più che mai, che il mare Nostrum da sempre unisce e non divide.
Titolo: De Re Mediterranea e patrocinio di numerose autorevoli istituzioni tra cui il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e l’Unione delle Università del Mediterraneo, l’Università degli Studi di Firenze, la Regione Toscana, il Comune di Firenze a testimoniare l’importanza di questa scuola internazionale fondata e voluta dalla fiorentinissima Gabriella Ganugi.

Studiosi di livello internazionale si confronteranno su temi di carattere storico-politico, socio-antropologico, letterario e artistico, religioso.

La conferenza si articolerà su due giornate: venerdì 4 dicembre e sabato 5 dicembre 2015 con inaugurazione venerdì 4 alle 9,30 nella prestigiosa cornice del Gabinetto Vieusseux, in Palazzo Strozzi alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani e della Presidente della Commissione Cultura del Comune di Firenze Federica Giuliani. I lavori proseguiranno poi alla sede di Fua, Palazzo Bombicci Guicciardini Strozzi, Corso dei Tintori, 21.

In calendario sono previsti anche due eventi collaterali: giovedì 3 dicembre dalle 16:45, nella biblioteca di Corso Tintori 21 si svolgerà la presentazione del volume della dottoressa Simonetta Ferrini, docente di Contemporary Italian Literature dal titolo Making them visible – An Interdisciplinary Approach to Italo Calvino’s Invisible Cities, risultato del progetto di ricerca interdisciplinare realizzato nel 2010 e sviluppato nei semestri successivi in collaborazione con David Weiss e il suo corso di Digital Photography.

Venerdì 4 dicembre alle 18.00, al termine dei lavori della prima giornata presso il Corridoio Fiorentino di Palazzo Doni si inaugurerà la mostra De Re Mediterranea, allestita da docenti e studenti di DIVA, IDEAS e School of Fine Arts. La mostra presenterà dei lavori, interpretazioni degli studenti in forma di fotografie, video, dipinti, disegni, coreografie e altri media sul tema del Mediterraneo.[:en]story1di redazione –  Si apre venerdì 4 dicembre nelle prestigiose sale del Gabinetto Vieusseux e prosegue nella giornata di sabato 5 dicembre la settimana conferenza annuale della Florence University of The Art (Fua). Il Mediterraneo sarà il protagonista assoluto.

Smentendo la banalità di uno dei luoghi comuni più consunti si può senz’altro dire che non conosce la crisi del settimo anno l’annuale conferenza della Florence Universiry of the Art, entità accademica della Fondazione Palazzi.

Una conferenza internazionale che rappresenta l’evento culturale più significativo dei percorsi accademici di questa speciale scuola internazionale, conosciuta e apprezzata a tutte le latitudini e che ha al centro del suo successo il particolare taglio accademico di stampo americano.
Una conferenza quest’anno che, mettendo al centro il Mediterraneo, fa idealmente da ponte fra passato e futuro, fra culture e religioni diverse ed attualizza forte, oggi più che mai, che il mare Nostrum da sempre unisce e non divide.
Titolo: De Re Mediterranea e patrocinio di numerose autorevoli istituzioni tra cui il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e l’Unione delle Università del Mediterraneo, l’Università degli Studi di Firenze, la Regione Toscana, il Comune di Firenze a testimoniare l’importanza di questa scuola internazionale fondata e voluta dalla fiorentinissima Gabriella Ganugi.

Studiosi di livello internazionale si confronteranno su temi di carattere storico-politico, socio-antropologico, letterario e artistico, religioso.

La conferenza si articolerà su due giornate: venerdì 4 dicembre e sabato 5 dicembre 2015 con inaugurazione venerdì 4 alle 9,30 nella prestigiosa cornice del Gabinetto Vieusseux, in Palazzo Strozzi alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani e della Presidente della Commissione Cultura del Comune di Firenze Federica Giuliani. I lavori proseguiranno poi alla sede di Fua, Palazzo Bombicci Guicciardini Strozzi, Corso dei Tintori, 21.

In calendario sono previsti anche due eventi collaterali: giovedì 3 dicembre dalle 16:45, nella biblioteca di Corso Tintori 21 si svolgerà la presentazione del volume della dottoressa Simonetta Ferrini, docente di Contemporary Italian Literature dal titolo Making them visible – An Interdisciplinary Approach to Italo Calvino’s Invisible Cities, risultato del progetto di ricerca interdisciplinare realizzato nel 2010 e sviluppato nei semestri successivi in collaborazione con David Weiss e il suo corso di Digital Photography.

Venerdì 4 dicembre alle 18.00, al termine dei lavori della prima giornata presso il Corridoio Fiorentino di Palazzo Doni si inaugurerà la mostra De Re Mediterranea, allestita da docenti e studenti di DIVA, IDEAS e School of Fine Arts. La mostra presenterà dei lavori, interpretazioni degli studenti in forma di fotografie, video, dipinti, disegni, coreografie e altri media sul tema del Mediterraneo.[:]

Certaldo: il fuoco di Scarselli a casa Boccaccio

[:it]Scarselli_1 - OPEREdi redazione – Per tutto il 2015, Palazzo Pretorio di Certaldo ospita l’importante ciclo di mostre #4elements1palace, quattro esposizioni unite da un unico argomento, i quattro elementi fondamentali: Acqua, Fuoco, Aria, Terra.

Sono stati invitati ad esporre, senza alterare le proprie peculiarità iconografiche, 4 maestri della nostra epoca che, attraverso la loro arte, hanno trasferito nelle sale della prestigiosa sede l’intera loro poetica, analizzando in maniera artistica i quattro elementi.
Nata da un’idea dell’assessore alla cultura Francesca Pinochi e curate da Filippo Lotti e Roberto Milani con la collaborazione di Casa d’Arte San Lorenzo, ogni singola esposizione potrà essere considerata a tutti gli effetti, un evento nell’evento.
Dopo il successo della prima mostra, “AQUA” di Roberto Braida, è la volta di indagare il secondo elemento: il fuoco.
Questo “compito” è stato affidato a Marcello Scarselli, artista pisano di peso e caratura unica nella ricerca della forma/non forma.

“La visita al Palazzo Pretorio di Certaldo i primi giorni dell’anno è stata importante – dice Scarselli – quei muri pieni di storia, affrescati, patinati dal tempo, sono bellissimi. Ho sentito come artista il desiderio di sfida nei confronti di quelle opere e architetture. La mia ambizione – continua Scarselli – è voler far rivivere in quelle stanze il fuoco della mia arte; tutto si deve muovere, deve essere pieno di energia e grinta, di colore, di luce e di passione: il gesto imperioso e libero sarà il protagonista”.

La produzione di Scarselli è interamente risolta nella ricerca di un elemento archetipo forgiato e levigato, come se fosse la fucina di un fabbro che con sapiente maestria e la consapevolezza che ogni forma è già esistente in natura riesce a coinvolgere colui che guarda. Un insieme di masse equilibrate dal vuoto.
Il suo estro creativo è come un vulcano in eruzione, pronto a distribuire la propria lava incandescente sullo sguardo dello spettatore. L’impeto della sua creatività è però in netto contrasto con la sua indole, nonostante la mole.
Una sorta di gigante buono dell’arte. La sua forza emerge in tutta la sua pienezza nell’atto creativo che, come in pochi altri esempi, riesce a trasformare la materia in armonia. Una rincorsa alla bellezza del gesto informale che ha visto le su origini circa cinquant’anni fa ed ancora non ha visto colmare il suo corso. E Scarselli ne è un fulgido esempio.
L’inaugurazione della mostra è in calendario per domenica 26 aprile 2015 alle 16.30 nelle stanze di Palazzo Pretorio di Certaldo Aldo. Saranno esposte complessivamente circa 50 opere pittoriche alcune di grande formato a cui si aggiungeranno piccole sculture in ceramica, sculture in ferro e una installazione come omaggio al fuoco.

L’esposizione, che sarà documentata da un catalogo, edito da Bandecchi & Vivaldi, resterà aperta ai visitatori fino al 14 giugno.
Orario di apertura: 9.30-13.30 / 14.30-19.00 (aperto tutti i giorni). Ingresso euro 4,00 (ticket Sistema Museale, comprensivo visita Palazzo Pretorio e Casa di Boccaccio).
Per info: Sistema Museale di Certaldo 0571 661265 – musei@comune.certaldo.fi.it – www.comune.certaldo.fi.it[:en]Scarselli_1 - OPEREdi redazione – Per tutto il 2015, Palazzo Pretorio di Certaldo ospita l’importante ciclo di mostre #4elements1palace, quattro esposizioni unite da un unico argomento, i quattro elementi fondamentali: Acqua, Fuoco, Aria, Terra.

Sono stati invitati ad esporre, senza alterare le proprie peculiarità iconografiche, 4 maestri della nostra epoca che, attraverso la loro arte, hanno trasferito nelle sale della prestigiosa sede l’intera loro poetica, analizzando in maniera artistica i quattro elementi.
Nata da un’idea dell’assessore alla cultura Francesca Pinochi e curate da Filippo Lotti e Roberto Milani con la collaborazione di Casa d’Arte San Lorenzo, ogni singola esposizione potrà essere considerata a tutti gli effetti, un evento nell’evento.
Dopo il successo della prima mostra, “AQUA” di Roberto Braida, è la volta di indagare il secondo elemento: il fuoco.
Questo “compito” è stato affidato a Marcello Scarselli, artista pisano di peso e caratura unica nella ricerca della forma/non forma.

“La visita al Palazzo Pretorio di Certaldo i primi giorni dell’anno è stata importante – dice Scarselli – quei muri pieni di storia, affrescati, patinati dal tempo, sono bellissimi. Ho sentito come artista il desiderio di sfida nei confronti di quelle opere e architetture. La mia ambizione – continua Scarselli – è voler far rivivere in quelle stanze il fuoco della mia arte; tutto si deve muovere, deve essere pieno di energia e grinta, di colore, di luce e di passione: il gesto imperioso e libero sarà il protagonista”.

La produzione di Scarselli è interamente risolta nella ricerca di un elemento archetipo forgiato e levigato, come se fosse la fucina di un fabbro che con sapiente maestria e la consapevolezza che ogni forma è già esistente in natura riesce a coinvolgere colui che guarda. Un insieme di masse equilibrate dal vuoto.
Il suo estro creativo è come un vulcano in eruzione, pronto a distribuire la propria lava incandescente sullo sguardo dello spettatore. L’impeto della sua creatività è però in netto contrasto con la sua indole, nonostante la mole.
Una sorta di gigante buono dell’arte. La sua forza emerge in tutta la sua pienezza nell’atto creativo che, come in pochi altri esempi, riesce a trasformare la materia in armonia. Una rincorsa alla bellezza del gesto informale che ha visto le su origini circa cinquant’anni fa ed ancora non ha visto colmare il suo corso. E Scarselli ne è un fulgido esempio.
L’inaugurazione della mostra è in calendario per domenica 26 aprile 2015 alle 16.30 nelle stanze di Palazzo Pretorio di Certaldo Aldo. Saranno esposte complessivamente circa 50 opere pittoriche alcune di grande formato a cui si aggiungeranno piccole sculture in ceramica, sculture in ferro e una installazione come omaggio al fuoco.

L’esposizione, che sarà documentata da un catalogo, edito da Bandecchi & Vivaldi, resterà aperta ai visitatori fino al 14 giugno.
Orario di apertura: 9.30-13.30 / 14.30-19.00 (aperto tutti i giorni). Ingresso euro 4,00 (ticket Sistema Museale, comprensivo visita Palazzo Pretorio e Casa di Boccaccio).
Per info: Sistema Museale di Certaldo 0571 661265 – musei@comune.certaldo.fi.it – www.comune.certaldo.fi.it[:]