Siena: in cammino fra Giubileo e Francigena

[:it]Pellegrini_SienaPArbia3di redazione – Sabato 16 aprile alle ore 15,30 un percorso per scoprire il Santa Maria della Scala e il Duomo di Siena.  Domenica 17 aprile da Porta Romana ore 9 prende invece il via il Cammino sulla Francigena

Tornano per il terzo weekend di aprile gli appuntamenti di ‘Siena in Cammino’, la rassegna promossa dal Comune di Siena per celebrare il Giubileo con visite guidate al Duomo e al Santa Maria della Scala e con la possibilità di trasformarsi in ‘pellegrini per un giorno’ percorrendo la Via Francigena da Siena a Ponte d’Arbia.

Il terzo weekend dedicato all’Anno Santo si aprirà domani, sabato 16 aprile con “Il cammino della misericordia”: una doppia visita guidata al Complesso museale Santa Maria della Scala e all’Opera della Metropolitana.Il percorso si snoderà dal Pellegrinaio alla Sacrestia, fino al Pellegrinaio delle donne dell’Antico Spedale di Siena e giungere poi al Duomo.
Oltre ad ammirare la Cattedrale si potrà attraversare la Porta della Misericordia, aperta in via straordinaria per il Giubileo.
Dalla ‘porta della Misericordia’ si potrà raggiungere la Cappella del Voto ove si conserva la Madonna delle Grazie ideata da Gian Lorenzo Bernini.

La Madonna del Voto è oggetto di grande devozione per il popolo senese che da secoli rinnova un forte legame con Maria e denomina la propria città Senavetus civitas Virginis (Siena, l’antica città della Vergine). La visita continuerà per ammirare il tondo di Donatello raffigurante la Madonna col Bambino e quattro cherubini, detta ‘del Perdono’.

Il percorso si completa con la visita alla mostra Mater Gratiae Mater Misericordiae nella Cripta per concludersi all’interno del Battistero.
Il ritrovo è previsto sabato 16 aprile alle ore 15 dal Punto informativo di Palazzo Squarcialupi in Piazza Duomo.

Il costo del biglietto è di 25 euro; mentre per i residenti il costo è di 10 euro. I bambini fino a 11 anni entrano gratis. L’ultimo appuntamento con ‘Il Cammino della misericordia’ si svolgerà sabato 23 aprile. Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare ai numeri 3476137678 e 3480216972 oppure scrivere un’e-mail a sienasms@c-way.it.

Percorrere una tappa della Via Francigena al ritmo lento della natura, calandosi, per un giorno, nei panni di pellegrini e viandanti.
E’ questo lo spirito di #SienaFrancigenaGiubileo che partirà domenica 17 aprile alle ore 9 da Porta Romana per arrivare, attraverso un percorso di 25 Km, a Ponte d’Arbia.La tappa tocca uno dei tratti più affascinanti della Via Francigena sia dal punto di vista paesaggistico che storico.
Lungo il viaggio a rispondere alle domande e alle curiosità dei partecipanti sarà una guida che accompagnerà i viandanti, raccontando cosa accadeva nel Medioevo e chi erano i pellegrini che si dirigevano verso Roma. Ogni partecipante riceverà la Bisaccia del Pellegrino con il pranzo al sacco.
Il ritorno è previsto in pullman da Ponte D’Arbia, in collaborazione con il Comune di Monteroni D’Arbia. Il costo dell’iniziativa è di 25 euro. Per partecipare è obbligatoria la prenotazione, entro le ore 16 del sabato precedente. L’ultimo appuntamento con #SienaFrancigenaGiubileo sarà domenica 24 aprile. Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare ai numeri 3476137678 e 3480216972 oppure scrivere un’e-mail a sienasms@c-way.it.

 [:en]Pellegrini_SienaPArbia3di redazione – Sabato 16 aprile alle ore 15,30 un percorso per scoprire il Santa Maria della Scala e il Duomo di Siena.  Domenica 17 aprile da Porta Romana ore 9 prende invece il via il Cammino sulla Francigena

Tornano per il terzo weekend di aprile gli appuntamenti di ‘Siena in Cammino’, la rassegna promossa dal Comune di Siena per celebrare il Giubileo con visite guidate al Duomo e al Santa Maria della Scala e con la possibilità di trasformarsi in ‘pellegrini per un giorno’ percorrendo la Via Francigena da Siena a Ponte d’Arbia.

Il terzo weekend dedicato all’Anno Santo si aprirà domani, sabato 16 aprile con “Il cammino della misericordia”: una doppia visita guidata al Complesso museale Santa Maria della Scala e all’Opera della Metropolitana.Il percorso si snoderà dal Pellegrinaio alla Sacrestia, fino al Pellegrinaio delle donne dell’Antico Spedale di Siena e giungere poi al Duomo.
Oltre ad ammirare la Cattedrale si potrà attraversare la Porta della Misericordia, aperta in via straordinaria per il Giubileo.
Dalla ‘porta della Misericordia’ si potrà raggiungere la Cappella del Voto ove si conserva la Madonna delle Grazie ideata da Gian Lorenzo Bernini.

La Madonna del Voto è oggetto di grande devozione per il popolo senese che da secoli rinnova un forte legame con Maria e denomina la propria città Senavetus civitas Virginis (Siena, l’antica città della Vergine). La visita continuerà per ammirare il tondo di Donatello raffigurante la Madonna col Bambino e quattro cherubini, detta ‘del Perdono’.

Il percorso si completa con la visita alla mostra Mater Gratiae Mater Misericordiae nella Cripta per concludersi all’interno del Battistero.
Il ritrovo è previsto sabato 16 aprile alle ore 15 dal Punto informativo di Palazzo Squarcialupi in Piazza Duomo.

Il costo del biglietto è di 25 euro; mentre per i residenti il costo è di 10 euro. I bambini fino a 11 anni entrano gratis. L’ultimo appuntamento con ‘Il Cammino della misericordia’ si svolgerà sabato 23 aprile. Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare ai numeri 3476137678 e 3480216972 oppure scrivere un’e-mail a sienasms@c-way.it.

Percorrere una tappa della Via Francigena al ritmo lento della natura, calandosi, per un giorno, nei panni di pellegrini e viandanti.
E’ questo lo spirito di #SienaFrancigenaGiubileo che partirà domenica 17 aprile alle ore 9 da Porta Romana per arrivare, attraverso un percorso di 25 Km, a Ponte d’Arbia.La tappa tocca uno dei tratti più affascinanti della Via Francigena sia dal punto di vista paesaggistico che storico.
Lungo il viaggio a rispondere alle domande e alle curiosità dei partecipanti sarà una guida che accompagnerà i viandanti, raccontando cosa accadeva nel Medioevo e chi erano i pellegrini che si dirigevano verso Roma. Ogni partecipante riceverà la Bisaccia del Pellegrino con il pranzo al sacco.
Il ritorno è previsto in pullman da Ponte D’Arbia, in collaborazione con il Comune di Monteroni D’Arbia. Il costo dell’iniziativa è di 25 euro. Per partecipare è obbligatoria la prenotazione, entro le ore 16 del sabato precedente. L’ultimo appuntamento con #SienaFrancigenaGiubileo sarà domenica 24 aprile. Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare ai numeri 3476137678 e 3480216972 oppure scrivere un’e-mail a sienasms@c-way.it.

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Firenze: esposti in Battistero tre profeti di DonatelloFlorence: Baptistery exposed in three prophets of Donatello

di redazione – Per la prima volta eccezionalmente visibili al pubblico in Battistero, dopo il restauro, tre grandi sculture di Donatello. Per l’Imberbe si tratta del primo restauro dopo 500 anni!
 
Dallo scorso 3 maggio e fino al 30 novembre sarà quindi possibile vedere all’interno del Battistero fiorentino queste tre grandi sculture di Donatello: il Profeta imberbe, il Profeta barbuto o pensieroso e il Profeta Geremia, scolpiti nel marmo da Donatello tra il 1415 e il 1436, parte delle sedici figure commissionate a più artisti dall’Opera di Santa Maria del Fiore per ornare il Campanile di Giotto tra il 1330 e il 1430.

La mostra, da un’idea di Sergio Risaliti, è organizzata dall’Opera di Santa Maria del Fiore dopo il grande successo dell’ostensione in Battistero, nel 2012, dei tre Crocifissi di Brunelleschi, Donatello e Michelangelo.
L’esposizione dei tre profeti è resa possibile dalla temporanea chiusura del Museo dell’Opera del Duomo, dove le statue sono conservate, che riaprirà al pubblico nell’autunno 2015 completamente rinnovato e raddoppiato negli spazi espositivi.

Dei tre Profeti di Donatello, l’Imberbe sarà visibile per la prima volta dopo il restauro, condotto dalla “Bottega di restauro dell’Opera”, attiva dal 1296, che è intervenuta anche su altri due Profeti di Donatello: il Barbuto o pensieroso e Abramo con Isacco. Si tratta del primo intervento di restauro eseguito su queste sculture, dopo 600 anni dalla sua realizzazione.  

Il Profeta imberbe si presentava in un cattivo stato di conservazione con croste e depositi di sporco su tutta la superficie. I fenomeni di degrado erano dovuti principalmente alla prolungata esposizione agli agenti atmosferici, quando la statua si trovava ancora nelle nicchie del Campanile di Giotto.
Per ripulire la statua dalle incrostazioni e dai depositi, è stato usato il laser e là dove non è stato possibile si è intervenuti con bisturi e resina a scambio ionico.

La figura del profeta Imberbe è ispirata al modello classico dell’oratore ma è caratterizzata da un forte realismo e da una profonda intensità espressiva. La testa è trattata con penetrante individuazione fisiognomica che non ha niente di convenzionale. Secondo la tradizione si tratta del ritratto di Filippo Brunelleschi.
La statua è alta 192,5 centimetri e fu realizzata da Donatello tra il 1416 e il 1418 per il lato est del Campanile di Giotto, quello rivolto verso la Cupola del Brunelleschi, che all’epoca doveva ancora essere costruita. Il Profeta Imberbe è opera certa di Donatello, nonostante l’attribuzione vasariana a Niccolò Lamberti, come hanno dimostrato I documenti ritrovati dal Poggi nel 1909, da cui si ricava che l’Opera di Santa Maria del Fiore commissionò due profeti del last est a Donatello nel 1415.

Il Profeta barbuto o pensieroso (cm 195 di altezza) è la seconda delle statue realizzate da Donatello per il Campanile di Giotto, fu pagato nel luglio del 1420, due anni dopo il Profeta imberbe. Mettendoli a confronto si nota una maggiore monumentalità nel Barbuto, una maestosità già esplorata dall’artista nel San Giovanni Evangelista, scolpito per la facciata del Duomo di Firenze tra il 1408 e il 1415, e il San Marco realizzato per Orsanmichele dal 1411 al 13. L’inconsueto gesto della mano destra che, sprofondata nella barba, sostiene la testa del personaggio inclinata in avanti, evoca lo stato interiore grave e riflessivo che doveva caratterizzare molti dei profeti d’Israele.

Proveniente dalle nicchie del terzo ordine del Campanile, Il Profeta Geremia (194 cm di altezza) fu eseguito da Donatello tra il 1427 e il 1435. Si tratta di un’altra opera di grande penetrazione psicologica. Donatello si è ispirato alla ritrattistica romana imprimendo al volto del profeta un verismo sconcertante. Non è un viso classico, idealizzato, ma quello di un uomo in carne ed ossa, con la barba incolta, la fronte e il labbro inferiore sporgenti, gli occhi stanchi ma vigili.  I panneggi tormentati, con profonde tasche di ombra, create dalle pieghe spezzate, enfatizzano la drammaticità di questa figura. Nel primo Cinquecento Michelangelo troverà nelGeremia donatelliano una delle sue fonti d’ispirazione per il David.
 
“I Profeti di Donatello, parlano e pulsano di vita interiore. Queste statue vogliono essere – scrive Sergio Risaliti – figure di uomini veri, personificazioni di cittadini esemplari, nelle quali si sono solidificati valori spirituali e culturali di matrice sia cristiana sia pagana: filosofi, architetti e politici, che s’impegnarono a fare di Firenze la culla del rinascimento nelle arti, la perla del mondo cristiano. Si ergono in alto, ma vissero in terra. Nei tre Profeti potremmo leggere, altresì, le diverse forme di mediazione profetica: quella che agisce raccogliendosi nella contemplazione, quella che usa l’intelligenza delle cose divine applicandola all’agire operoso, quella che persuade le folle trasferendo nella parola e nelle immagini il calore della fede. Un engagement intellettuale che all’ideale greco della contemplazione, all’isolamento monastico, affianca o contrappone quello di una volontà operante per il bene comune, come in Coluccio Salutati e San Bernardino da Siena, in Leonardo Bruni e Poggio Bracciolini”.
 
Donatello realizzerà altre due statue per il Campanile di Giotto, oltre ai tre profeti ora in mostra: il Sacrificio di Isacco, terminato il 6 novembre del 1521 in collaborazione con Nanni di Bartolo, e l’Abacuc scolpito prima del 1426.
 
Info: www.operaduomo.firenze.it
 
by redaction – For the first time exceptionally visible to the public in the Baptistry after the restoration , three large sculptures by Donatello. For the Imberbe he first restoration after 500 years!

Since last May 3 and until November 30, you can then see inside the Florentine Baptistery these three large sculptures by Donatello : Prophet beardless or bearded Prophet and the Prophet Jeremiah thoughtful , sculpted in marble by Donatello between 1415 and 1436 of the sixteen figures commissioned several artists from the Opera di Santa Maria del Fiore, Giotto’s Bell Tower to adorn between 1330 and 1430 .

The show , the brainchild of Sergio Recovered , is organized by the Opera di Santa Maria del Fiore after the great success of the exposition in the Baptistery in 2012, the three Crosses of Brunelleschi, Donatello and Michelangelo.
The exposure of the three prophets is made possible by the temporary closure of the Museo dell’Opera del Duomo, where the statues are preserved, which will reopen to the public in the autumn of 2015 completely renovated and doubled the exhibition space .

Of the three Prophets of Donatello, the Imberbe will be visible for the first time after the restoration , carried out by the ” Workshop of restoration of the Opera” , active from 1296 , which has also intervened on two other Prophets of Donatello or the Bearded thoughtful and Abraham and Isaac. This is the first restoration work carried out on these sculptures , after 600 years of its implementation.

The Prophet beardless appeared in a poor state of repair with scabs and dirt deposits on the entire surface . The degradation was mainly due to prolonged exposure to the elements , when the statue was still in the niches of the Campanile of Giotto.
To clean the statue from encrustations and deposits , the laser was used and where it has not been possible action was taken with a scalpel and ion exchange resin .

The figure of the prophet Imberbe is inspired by the classic model of the speaker but is characterized by a strong realism and a deep expressive intensity . The head is treated with penetrating identification physiognomy that has nothing conventional . According to tradition, it is the portrait of Filippo Brunelleschi.
The statue is 192.5 cm high and was built by Donatello between 1416 and 1418 to the east side of Giotto’s Bell Tower , the one facing the Brunelleschi’s Dome, which at the time had yet to be built. The Prophet Imberbe is certain work by Donatello, in spite of Vasari’s attribution to Niccolo Lamberti , as demonstrated by the documents found by Poggi in 1909, from which we get the Opera di Santa Maria del Fiore commissioned two prophets of the last east to Donatello in 1415 .

The Prophet bearded or pensive ( 195 cm high) is the second of the statues made by Donatello for the Giotto’s bell tower , was paid in July 1420 , two years after the Prophet beardless . Comparing them there is a greater monumentality in Barbuto, a majesty already explored by the artist in St. John the Evangelist , carved on the facade of the Duomo in Florence between 1408 and 1415 , and the San Marco made ​​for Orsanmichele 1411-13 . the unusual gesture of his right hand , mired in his beard , says the character’s head tilted forward , evokes the inner state of serious and thoughtful that was to characterize many of the prophets of Israel.

Coming from the recesses of the Third Order of the Bell Tower , The Prophet Jeremiah (194 cm in height ) was executed by Donatello between 1427 and 1435 . This is another work of great psychological penetration. Donatello was inspired by the Roman portraiture impressing the face of a prophet disconcerting realism . It’s not a classic facial , idealized , but that of a man of flesh and blood , with the beard , the forehead and the lower lip protruding , his eyes tired but alert. The drapery plagued with deep pockets of shadow created by the folds broken emphasize the dramatic nature of this figure . In the early sixteenth century Michelangelo Donatello nelGeremia find one of his sources of inspiration for the David.

“The Prophets of Donatello, speak and pulse of inner life. These statues want to be – says Sergio Recovered – figures of real men, personifications of exemplary citizens , in which they are solidified spiritual and cultural values ​​of the matrix is both Christian pagan philosophers , architects and politicians, who undertook to do in Florence cradle of the Renaissance in the arts, the pearl of the Christian world. They stand up, but lived on earth. In the three Prophets we read also the different forms of mediation prophetic : the gathering who acts in contemplation , one that uses the intelligence of divine things by applying it to action industrious , one that persuades the crowds moving in word and images in the heat of faith. An intellectual engagement that greek ideal of contemplation, monastic isolation , supports or opposes a willingness to working for the common good , as in Coluccio Salutati and St. Bernardine of Siena , Leonardo Bruni and Poggio Bracciolini . ”

Donatello realized the other two statues for the Campanile of Giotto, in addition to the three prophets now on display : the Sacrifice of Isaac , which ended November 6 , 1521 in collaboration with Nanni di Bartolo , and Habakkuk carved before 1426 .

Info: www.operaduomo.firenze.it

Firenze: cammini di misticismo e arte nell’anno della fedeFirenze: art and mysticism in the faith year

di redazione – 2012 – 2013 “Anno della Fede” e indulegenza plenaria concessa dal Papa a quanti si recheranno nelle chiese cattedrali per un tempo di meeditazione e preghiera.

L’Opera di Santa Maria del Fiore, in collaborazione con la Diocesi di Firenze, ha voluto proporre così una riflessione sul legame fra Firenze tra fede e arte, realizzando quattro itinerari in forma di pellegrinaggio: Cammini di fede e arte a Firenze accompagnati da un volume illustratoa cura di Timothy Verdon.

Punto di arrivo dei quattro itinerari – attivi dal 1 febbraio 2013 – è la Cattedrale di Santa Maria del Fiore dove, dopo aver compiuto il percorso sulle reliquie nella zona del tamburo, i pellegrini potranno raccogliersi in meditazione e preghiera di fronte all’altare allestito nella navata principale con il Polittico di Santa Reparata (bottega di Giotto, 1305 ca.), ricevendo l’indulgenza plenaria concessa dal Santo Padre.

La maternità di Maria” è il primo dei quattro itinerari che unisce idealmente i luoghi della devozione mariana, a partire dalla Santissima Annunziata – il maggiore santuario mariano di Firenze – per terminare alla Porta della Mandorla del Duomo, capolavoro di Nanni di Banco e di maestri di più generazioni tra cui Donatello.
Il secondo percorso, “Le cattedre dei Vescovi” ha come tema le chiese che hanno ospitato la Cattedra vescovile. Da San Lorenzo, scelta come prima cattedrale di Firenze da San Zanobi (398-429), alla chiesa di San Salvatore al Vescovo sul retro del Palazzo Vescovile, passando per il Battistero e Santa Reparata, fino al grandioso edificio del Duomo di Firenze.
Il terzo cammino è un viaggio nei “Luoghi della carità a Firenze” da Orsanmichele, l’edificio che meglio rappresenta la carità nell’esperienza cristiana, con la Madonna delle Grazie di Bernardo Daddi (1347), al Campanile di Giotto.
I segni della presenza degli ordini religiosi sono il tema del quarto e ultimo itinerario, “Uomini di Dio” al servizio della città, che aiuta a comprendere come le diverse spiritualità hanno dato origine a profonde esperienze cristiane collegate alle vicende storiche della città.

Meditando in questi luoghi, davanti alle opere d’arte, orientandosi con la lettura dei brani delle Scritture e del Magistero proposti per ogni itinerario, il pellegrino avrà la possibilità di sperimentare un originale cammino di Fede e di scoprire una lettura più profonda dei tanti capolavori che segnano la nostra eredità culturale.

I materiali di supporto agli itinerari (depliant con informazioni e carta del pellegrino) sono a disposizione gratuitamente presso il Centro Arte e Cultura dell’Opera (piazza San Giovanni 7, Firenze), dove dovranno essere ritirati prima di iniziare gli itinerari.

Per informazioniwww.operaduomo.firenze.it oppureOPA – Centro Arte e Cultura, tel. 055 282226,e.mail: artecultura@operaduomo.firenze.it.

Foto: itinerario 3. Bernardo Daddi, Madonna delle Grazie, 1347, orsammichele

by redaction – 2012-2013 Year of Faith, and a plenary indulgence the makers of viagra sued by plantiffs granted by Pope will travel to many of the Cathedral Churches for a time of prayer and meditation.

The Work of Santa Maria del Fiore, in collaboration with the Diocese of Florence, he wanted to propose as a reflection on the relationship between faith and art in Florence, producing four routes in the form of pilgrimage: Walk of faith and art in Florence accompanied by a illustrated book, Florence Christian. Paths of faith and art by Timothy Verdon.

Culmination of four routes – operating since 1 February 2013 – is the Cathedral of Santa Maria del Fiore, where, after having completed the course of the relics in the area of the drum, the pilgrims will gather in meditation and prayer before the altar set up in the main aisle with the Polyptych of Saint Reparata (workshop of Giotto, 1305 ca.), receiving a plenary indulgence granted by the Holy Father.

“Mary’s motherhood” is the first of four routes that ideally combines the places of Marian devotion, from the Annunciation – the largest Marian shrine of Florence – to finish at Almond Door of the Cathedral, a masterpiece of Nanni di Banco and masters of different generations including Donatello.

The second course, “The teaching of the bishops” has as its theme the churches that have hosted the Episcopal seat. From San Lorenzo, chosen as the first cathedral of Florence from San Zanobi (398-429), the church of San Salvatore on the back of the Bishop of the Episcopal Palace, passing the Baptistery and Santa Reparata, to the great building of the Cathedral of Florence.

The third path is a journey through the “Places of charity in Florence” from Orsanmichele, the building that best represents the charity in the Christian experience with Our Lady of Grace by Bernardo Daddi (1347), Giotto’s Campanile.

The signs of the presence of religious orders are the subject of the fourth and final route, “Men of God” in the service of the city, which helps to understand how the different spirituality gave rise to profound Christian experiences related to the historical events of the city.

Meditating in these places, in front of works of art, oriented with the reading of passages of Scripture and the Magisterium proposed for each route, the pilgrim will have the chance to experience a unique journey of faith and discover a deeper reading of the many masterpieces that mark our cultural heritage.

Support materials to routes (brochures with information and paper pilgrim) are available free of charge at the Art and Culture Center of the Opera (St. John 7, Florence), which must be collected before starting the routes.

For information or www.operaduomo.firenze.it OPA – Art and Culture Centre, tel. 055 282226, e-mail: artecultura@operaduomo.firenze.it.

Photo: Route 3. Bernardo Daddi, Madonna delle Grazie, 1347, Orsammichele

Firenze: Mysterium Crucis, un’idea bellissima!Firenze: Mysterium Crucis, a good idea!

di Filippo Giovannelli – Un’idea, quella di Sergio Risaliti per Florens 2012, che supera ogni pensiero. A Firenze  la croce ha simbolicamente rappresentato il percorso religioso della popolazione fiorentina degli ultimi 15 secoli. Gli artisti che la Firenze del Rinascimento ha allevato ed incoraggiato, hanno lasciato opere d’arte meravigliose, che già singolarmente emanano senzazioni indescrivibili.

Oggi Firenze inaugura la Biennale Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali. Con il  Mysterium Crucis i crocifissi lignei di Donatello e Filippo Brunelleschi, insieme a quello scolpito dal giovane Michelangelo Buonarroti per Santo Spirito, sono stati esposti nel Battistero di San Giovanni, in una ostensione, come per approfondire il senso sacro dell’esposizione di queste grandi opere.

I tre crocifissi furono scolpiti dai loro autori, anche se non ci sono state ancora certezze sulle attribuzioni, a grandezza naturale e considerando il Cristo rappresentato nel mosaico del Battistero di San Giovanni ecco che emerge il profondo legame che le quattro opere d’arte hanno per la città di Firenze e per il mondo intero.
Un’esposizione in contemporanea di questi capolavori non può passare inosservata. L’importanza esaltante e nello stesso tempo emozionante per chi oggi ha assistito alla cerimonia religiosa officiata dal Cardinale Betori, ha reso ancora più importante l’evento.

Non può certamente sfuggire che l’occasione è una di quelle uniche ed imperdibili. Tutti dovrebbero prendere al volo l’occasione per fare un passaggio al Battistero; ma come è già successo in altre occasioni, molto spesso non si da il giusto valore agli eventi.
I crocifissi hanno la propria sede istituzionale all’interno delle Basiliche più importanti di Firenze. Il crocifisso di Donatello è esposto nella Basilica di Santa Croce, quello del Brunelleschi nella Basilica di Santa Maria Novella, quello di Michelangelo nella Basilica di Santo Spirito…e oggi…tutti e tre sono esposti, insieme, nel Battistero di San Giovanni.

Non notate qualcosa di meravigliosamente coerente?

Certamente non vi sarà sfuggito il parallelismo con i quattro storici quartieri della città, rappresentati dalle loro Basiliche.
Un parallelismo che non può sfuggire, in particolare, agli amanti delle Tradizioni Popolari fiorentine e della storia di Firenze. I quattro quartieri della città e del Calcio Storico Fiorentino sono oggi magnificamente rappresentati dalle splendide sculture del Cristo crocifisso e poi risorto.

Il consiglio è quello di vivere appieno questa edizione di Florens 2012 e un’altro consiglio è quello di essere sempre pronti ed informati sulla qualità e sulle opportunità che la città offre, senza mai farsi perdere le occasioni più importanti.

by Filippo Giovannelli – An idea from Sergio Generic Viagra Risaliti for Florens 2012, which surpasses every thought. In Florence, the cross has symbolized the religious path of the Florentine population over the past 15 centuries. The artists that Renaissance Florence has bred and encouraged, have left wonderful artwork, which already individually emit indescribable sensations.

Florence today inaugurates the International Biennale della Cultura. With the Mysterium Crucis wooden crucifixes of Filippo Brunelleschi and Donatello, along with carved by the young Michelangelo Buonarroti Holy Spirit, has been exposed in the Baptistery of San Giovanni, in a exposition, as to study the sacred sense of exposure of these great works.
The three crosses were sculpted by their authors, even though there were no certainties yet the powers, life-size and considering the Christ represented in the mosaic of the Baptistery of San Giovanni emerges here is that the deep bond that the four works of art have to the city of Florence and for the whole world.

Simultaneous exposure of these masterpieces can not go unnoticed. The importance exciting and thrilling at the same time for those who today attended the religious ceremony officiated by Cardinal Betori, made it even more important to the event.
Certainly can not ignore the fact that the occasion is one of those unique and unmissable. Everyone should take at the chance to make a transition to the Baptistery, but as has happened on other occasions, very often it is not the right value for the events.
The crucifixes have their own institutional setting within the most important basilicas of Florence. The crucifix by Donatello is exposed in the Basilica of Santa Croce, one of Brunelleschi in the Basilica of Santa Maria Novella, one of Michelangelo in the Basilica of the Santo Spirito … today … and all three are shown together in the Baptistery of San John.

You do not notice something wonderfully consistent?

Certainly there will be missed in parallel with the four historical districts of the city, represented by their basilicas.
Parallelism that can not escape, in particular, to the lovers of popular traditions and history of Florence Florence. The four districts of the city and Calcio Storico Fiorentino are now magnificently represented by the splendid sculptures of Christ crucified and then resurrected.
The advice is to fully enjoy this edition of Florens 2012 and another tip is to always be prepared and informed about the quality and opportunities that the city offers, without ever getting lost the most important occasions.