Autunno in Estonia: alla scoperta dei parchi nazionali e del foliage

Autunno in Estonia: alla scoperta dei parchi nazionali e del foliage

Nonostante il clima più fresco e le giornate più corte, l’autunno è una stagione meravigliosa per visitare l’Estonia. Il foliage è l’attrazione principale per una vacanza autunnale: una gita a Tallinn vi darà la possibilità di respirare l’aria fresca e frizzante della stagione, di staccare dalla routine quotidiana e di ricaricarvi nella natura.


Un paese piccolo e sei parchi nazionali

Nella capitale, infatti, circa un terzo della città è costituito da spazi verdi e parchi. Questi sono i luoghi migliori per osservare alberi e piante colorate.
Quando le foglie iniziano a cambiare colore, non può mancare una visita a Kadriorg Park e Kalamaja Park due dei luoghi più colorati di Tallinn nella stagione autunnale.

Sebbene non copra un territorio molto esteso, l’Estonia può contare su sei parchi nazionali ricchi di foreste incontaminate, laghi nascosti, torbiere, prati costieri e boscosi che in autunno offrono il massimo dello splendore.


Il Sooma National Park

Uno dei più popolari e affascinanti parchi del paese è il Sooma National Parksituato nell’Estonia centrale.
Prima che arrivi il freddo e i fiumi si ricoprano di ghiaccio, è possibile godere dei colori e della tranquillità dell’autunno attraverso un giro in canoa: le acque poco profonde offrono uno scenario straordinario per ammirare l’alba o il tramonto in questa stagione. Durante la navigazione, per i più fortunati, sarà possibile anche vedere alci, caprioli, cinghiali, linci e molte specie di uccelli.

Foto:_Remo Savisaar


Alutaguse National Park

Il più recente d’Estonia, è situato nella zona nord-orientale del Paese, in cui la natura incontaminata si alterna a piccoli villaggi, antichi siti di sepoltura ed ex aree minerarie.
Questo parco nazionale è noto per le sue bellissime foreste native e le profonde paludi, che a volte ricordano la taiga (foresta boreale), e per la popolazione di orsi bruni che abita queste foreste. In autunno è uno dei posti migliori per osservare gli orsi grazie al fogliame meno denso, rendendo così più facile l’avvistamento.


Matsalu National Park e Vilsandi National Park

Anche gli uccelli sono in movimento durante i mesi autunnali. Due dei migliori luoghi per il birdwatching sono il Matsalu National Park, nell’Estonia occidentale che si classifica come uno dei più famosi siti europei per tale attività e il Vilsandi National Park.
Quest’ultimo, situato a Saaremaa, l’isola più occidentale dell’Estonia, è stato istituito per proteggere gli habitat costieri e insulari sensibili.
È un punto eccezionale per le attività di birdwatching: nel 1910 divenne un santuario degli uccelli e nel 1957 divenne riserva naturale.
Ad oggi, rappresenta l’area di svernamento più importante dell’Unione Europea.

Foto: Kalle Pihelgas


Lahemaa National Park e Karuka

Il più grande e antico parco dell’Estonia, che ospita il meglio che la natura estone ha da offrire, è il Lahemaa National Parkche si trova sulla sponda meridionale del Golfo di Finlandia.
Il più piccolo parco del Paese è invece quello di Karula a sud dell’Estonia, luogo caratterizzato da piccoli laghi che punteggiano il paesaggio e offrono la possibilità di praticare attività come la pesca.
In autunno, i prati e gli alberi si colorano di giallo e i laghi di palude riflettono l’azzurro tenue del cielo. Sia Lahemaa che Karula ospitano diverse specie di animali selvatici, tra cui alci, caprioli, cinghiali, orsi e linci.

foto: Ardo Säks

Esperienze da non perdere

Grazie alla presenza di numerose zone verdi, l’Estonia offre molti spazi tranquilli per rifugiarsi dalla frenetica vita quotidiana e si afferma come il luogo perfetto per gli amanti della natura o per coloro che cercano un luogo in cui rilassarsi.
L’autunno è un ottimo periodo se si vuole provare una cena nella foresta, in fattoria o dal campo alla tavola.
La cucina estone utilizza un insieme di ingredienti freschi e locali. I prodotti di base come il pane di segale, il formaggio e le aringhe completano i prodotti di stagione.
In autunno, gli estoni si recano nella foresta per cercare funghi; la selvaggina, come l’alce, compare sulle tavole; le mele vengono colte dai frutteti e gli ortaggi vengono dissotterrati.
Ciò che non può essere servito fresco viene conservato e gustato per tutto l’inverno grazie a tecniche di conservazione, che sono popolari ancora oggi.
Infatti, verso metà novembre, sia a Tallinn che a Pärnu, si svolge la Restaurant Week. I ristoranti organizzano speciali menu di degustazione, offrendo ai partecipanti un’esperienza culinaria unica e la possibilità di provare nuovi ristoranti.

Pane di segale

Verso metà settembre si svolge la Estonian Bread Day and Autumn Fair, evento che celebra il cibo tradizionale estone e l’artigianato autentico.
Il protagonista dell’evento è il pane di segale fatto in casa. Durante la giornata viene illustrato il procedimento completo di produzione del pane.

L’autunno è ideale anche per i più sportivi. A fine settembre si svolge la Tartu Mountain Bike Marathon e i partecipanti possono pedalare ammirando il paesaggio dell’Estonia meridionale.
A fine ottobre invece si svolgono la Friday Night Run che precede la Tartu City Marathon: la maratona, 42 km, viene corsa in un solo giro, il che significa che ogni chilometro del percorso è unico e offre nuove esperienze.

Imperdibili anche Black Nights Film Festival (PÖFF) – uno dei più grandi festival cinematografici del Nord Europa che ogni anno porta i più nuovi e affascinanti esempi della cinematografia mondiale insieme ai registi internazionali alle porte degli spettatori locali – e a fine settembre il Festival annuale delle luci ÖÖvalgel:
il più grande evento culturale di Pärnu dove vengono eseguiti spettacoli di luci nei vari angoli della città.

Per ulteriori informazioni, per scoprire di più sui parchi nazionali ed esperienze uniche da vivere nella natura estone, fare riferimento al seguente link visitestonia.com.

Conosciamo meglio l’Estonia

Natura, cultura, arte, storia, ma anche innovazione e modernità sono le innumerevoli esperienze racchiuse in un viaggio in Estonia, paese dalle mille sfaccettature, con una popolazione di 1.300.000 abitanti su una superfice di 45.300 kmq, che aspetta solo di essere scoperto.
Un arcobaleno di colori. Dal verde dei boschi, che occupano il 51% del paese, al blu del mare e degli innumerevoli corsi d’acqua e laghi, al rosso e viola dei tramonti infuocati, dal bianco candore delle immense distese di neve nei mesi invernali agli innumerevoli toni di giallo e marrone delle torbiere: un vero piacere per gli occhi e per la mente.

Dalle lunghe notti d’estate a una sorprendente “quinta stagione”, fino a una combinazione di profumi baltici, nordici e scandinavi, l’Estonia è un mistero che si svela ai viaggiatori curiosi, liberi di esplorare a modo proprio un luogo unico e senza tempo.
Qui la natura la fa da padrona, ma al contempo un rapido sviluppo tecnologico ha contribuito a rendere l’Estonia un paese digitale e uno dei più informatizzati al mondo, combinando con molta semplicità tradizione e innovazione, l’architettura del legno con gli ambienti tecnologici più innovativi. Qui tutto si può fare online, tranne sposarsi e divorziare!

Un viaggio in Estonia combina la voglia di perdersi nella natura con il desiderio di rivivere tradizioni storiche come una visita alla città di Tallinn, patrimonio mondiale dell’Unesco il cui centro medioevale è uno dei meglio conservati al mondo.
E non si può certo dimenticare Tartu nel sud del paese, la più antica città baltica, sede della prima università del nord Europa.
L’Estonia vi sorprenderà col calore dei suoi abitanti, i mille sapori della sua variegata cucina, i colori della natura, la sua storia e le sue tradizioni.

C’è ancora tempo per vedere il fall foliage. Ecco dove

C’è ancora tempo per vedere il fall foliage. Ecco dove

La lunga estate 2022 ha allungato la stagione per ammirare il fall foliage e quindi, per chi ama emozionarsi con la natura questo autunno è il momento migliore per andar per boschi.
É la stagione di quello che gli americani chiamano “fall foliage”, ovvero il periodo dell’anno in cui è visibile lo spettacolo unico dei boschi che, con effetti cromatici intensi, si trasformano in mille sfumature di rossi, gialli, verdi e arancioni.

Dove ammirarlo nel mondo?

Oltreoceano questo fenomeno naturale è da anni un appuntamento imperdibile per fotografi, pittori, scrittori e semplici amanti della natura. Da noi ammirare la caduta delle foglie è passatempo recente.
Gli itinerari classici nel mondo sono molti. Dal Canada agli Stati Uniti, dall’Europa alpina al Caucaso per finire in Giappone.

In Europa: i laghi di Plivitce

Sedici laghi in un bellissimo parco nazionale croato collegati tra loro da numerose cascate che attirano d’estate moltissimi turisti.
Fra passerelle di legno a pelo d’acqua, un trenino panoramico e silenziosi battelli elettrici potrete ammirare le bellissime sfumature di questo parco Patrimonio Unesco già nel 1979. Il contrasto tra le acque smeraldo e i toni autunnali delle foreste rende imperdibile questo fall foliage.

Anteprima di “Ruska”

Ruska in lingua finlandese significa cambio di colore delle foglie in autunno. La nostra destinazione in questo paese è oltre il circolo polare artico. Ci aspetta la Lapponia dove l’autunno dura poco e gioca d’anticipo. Solo a settembre qui si può ammirare il foliage. Se siete fortunati potreste anche vedere l’aurora boreale. In autunno, con l’aumentare delle ore di buio si inizia infatti a vedere le prime.

Una passeggiata nei parchi di Tokyo

La stagione autunnale è un ottimo momento per visitare il Giappone e godersi le sfumature degli aceri. E senza allontanarsi da Tokyo. Per vivere le atmosfere autunnali basta andare in uno dei numerosissimi parchi della capitale, fra tutti il bellissimo Ueno.

Nella Valle della Loira o nei vigneti del Chianti Classico?

Non solo boschi. Incredibile è visitare vigneti e castelli in autunno. Subito dopo la vendemmia i filari cominciano ad assumere sfumature uniche di rossi e gialli che regalano agli occhi un quadro indimenticabile pennellato su colline famose.
Il consiglio è percorrere le strade del vino. Per gli appassionati dei vini internazionali consigliamo la zona della Loira per chi ama rimanere entro i nostri confini consigliamo le colline del Chianti Classico.

Nelle Dolomiti, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo

Il foliage si manifesta in tutto il suo splendore anche sulle Dolomiti. In tutta la zona fra Trentino e Veneto i boschi sono particolarmente belli, ma la Val Fiscalina, piccola e stretta al fianco della Val Pusteria e all’interno del Parco delle Tre Cime di Lavaredo, peraltro interdetta alle auto, regala sfumature color oro incredibili.

Amiata: il monte sacro degli Etruschi in autunno

In Toscana da non perdere un escursione sul Monte Amiata, raggiungibile anche con lo speciale treno a vapore fra profumi di castagne e ruscelli in occasione di “Amiata Autunno” è il luogo ideale della Toscana centro meridionale.

Appena fuori Firenze

Senza muoversi troppo dalla città è possibile perdersi nella magia dei boschi d’autunno per ammirare il foliage nei boschi di Vallombrosa che circondano la millenaria Abbazia e nell’altopiano del Pratomagno andando verso Il Casentino.

Fra le Foreste Sacre

Il Parco delle Foreste Casentinesi fra Toscana e Romagna al fall foliage dedica addirittura un festival.
Non a caso il parco è considerato il più colorato d’Italia. Il festival si è svolto a ottobre ma ancora tante sono le occasioni di immergersi nella magi dei colori infiniti.

A Firenze città

Per chi ama ammirare lo spettacolo unico del foliage Toscana ci sono ottime occasioni  d’incantarsi ad ammirare le sfumature dell’autunno anche senza allontanarsi da Firenze ma semplicemente andando in alcuni parchi cittadini.
Tanti giochi di colore si possono trovare nel più grande parco cittadino, quello delle Cascine.
Oltre 130 ettari di sfumature di verdi che corrorono parallelamente al fiume Arno.
Tantissime sono le tipologie di alberi che caratterizzano il parco e che regalano un paesaggio tipico di bosco autunnale in città. Si possono trovare enormi alberi di pioppi, platani, ippocastani, querce, lecci e perfino il bellissimo bosco di cedri dell’Atlante.

Un’altra meta imperdibile è vicino a San Miniato e al Piazzale Michelangelo il giardino del Bobolino molto noto fra i fotografi da matrimonio che spesso lo scelgono come scenario.
Fra le curve che salgono al piazzale pare incorniciare un paesaggio da sogno incastonato dai profili di Firenze. Un parco all’inglese formato da tre giardini adornati da alberi maestosi spesso storici e anche due belle vasche rinascimentali e una grotta. Da ammirare sua maestà ovvero l’ultracentenario Cedro dell’incenso chiamato anche “albero dei cornuti” a causa della sua particolare forma.

A Firenze sud da non perdere il parco di Villa Favard a Rovezzano dove l’illuminata Baronessa Favard negli anni di Fiirenze capitale d’Italia chiamò a se Giuseppe Poggi, l’architetto paesaggista che stava trasformando la città coi moderni boulevard e lo spettacolare percorso del viale dei Colli con le Rampe e le sue fontane per realizzare uno straordinario giardino dove giganteggiano alberi spettacolari fra cui un centenario cedro del Libano.

 

Foreste: è il momento del fall foliage

[:it]3di Nadia Fondelli – Per chi ama emozionarsi con la natura fra metà ottobre e metà novembre è il periodo migliore dell’anno per andar per boschi. Quello che gli americani chiamano “fall foliage”; ovvero quando è visibile lo spettacolo unico in cui le foreste, con effetti cromatici intensi si trasformano in mille sfumature di rossi, gialli, verdi e arancioni.

Oltreoceano questo fenomeno naturale è un appuntamento imperdibile per fotografi, pittori, scrittori e semplici amanti della natura, mentre da noi ammirare la caduta delle foglie è passatempo abbastanza recente.

Gli itinerari classici nel mondo dove contemplare i colori d’autunno comprendono quattro aree principali: il Canada meridionale e gli Stati Uniti nord-orientali, le Alpi ed il nord Europa, il Caucaso e l’Asia nord-orientale con grandi aree della Cina ed il Giappone.

Anche da noi aceri, pioppi, faggi e castani si colorano di giallo, arancio, rosso, marrone e mille altre tonalità disegnando una tavolozza colorata che incanta.
In Italia le aree migliori per ammirare il fall foliage sono gli Appennini.
In Toscana da non perdere la strada che conduce da San Marcello Pistoiese all’Abetone che attraversa un bosco che assume tonalità fantastiche.
L’Amiata fra profumi di castagne e ruscelli è il luogo ideale della Toscana centro meridionale, da non perdere poi  la zona boscosissima di Vallombrosa, Secchieta e Pratomagno fra Firenze e Arezzo.

Ma il luogo di elezione sono le foreste sacre, quel vastissimo parco fra Toscana e Romagna che al fall foliage dedica addirittura un festival.

Ma ovunque scegliete di andare sappiate che la visita è riservata solo a coloro che sanno rallentare la vita moderna, ascoltare i passi dei propri piedi affondare nel sottobosco, vivere i silenzi della foresta.
Fra le ultime due settimane di ottobre e le prime due di novembre gli alberi che favoriscono il fenomeno sono il faggio che domina la fascia montana, insieme all’abete bianco, l’acero montano, il riccio, l’opalo, l’olmo, i tigli (nostrano e selvatico), e i frassini (maggiore e orniello). Nella fascia collinare invece i colori delle querce e dei carpini, meno spettacolari della fascia montana, raggiungono l’apice nelle prime due di novembre anche se l’acero opalo e campestre, il ciliegio e l’orniello si colorano già nelle ultime di ottobre.

Nel parco delle Foreste Casentinesi, il luogo più noto dove vivere l’esperienza emozionale è la cima del Monte Penna sopra la Foresta della Lama. Si raggiunge dal Passo dei Fangacci nella strada che collega Badia Prataglia all’Eremo di Camaldoli.
Sempre nella Foresta della Lama, e abbinata alla salita al Monte Penna, consigliamo l’escursione che porta al pianoro della Lama per il sentiero degli Scalandrini.
La stessa emozione si può vivere nella Foresta di Campigna, risalendo dall’abitato al Passo della Calla per la mulattiera Granducale e scendendo per il sentiero della Fonte del Raggio, fino (se si ha la gamba giusta) a Villaneta.

Nel versante fiorentino da Castagno d’Andrea per il Borbotto, seguendo il percorso che porta alla Gorga nera, Passo Crocicchie, Monte Falterona e Monte Falco (preferibile a metà ottobre). Infine da non perdere il bosco monumentale di faggi, aceri e abeti che circonda il Santuario della Verna.
A novembre a quote più basse per ammirare le colorazioni delle querce (cerro e roverella) suggeriamo la spettacolare Valle di Pietrapazza, il sentiero delle Ripe Toscane nella solitaria Valle delle Celle, la Salita al Monte Tiravento da Premilcuore, e la Valle dell’Acquacheta da San Benedetto.
Nel versante casentinese il sentiero del Tramignone, che collega Serravalle con Badia Prataglia.

Autunno Slow è un evento nato proprio in funzione del fall foliage e propone sette settimane dedicate alla natura del Parco per respirare e ammirare l’autunno.
Un programma ricco di escursioni, passeggiate, laboratori, mostre, workshop di fotografia, sagre, degustazioni e tante iniziative speciali.[:en]3di Nadia Fondelli – Per chi ama emozionarsi con la natura fra metà ottobre e metà novembre è il periodo migliore dell’anno per andar per boschi. Quello che gli americani chiamano “fall foliage”; ovvero quando è visibile lo spettacolo unico in cui le foreste, con effetti cromatici intensi si trasformano in mille sfumature di rossi, gialli, verdi e arancioni.

Oltreoceano questo fenomeno naturale è un appuntamento imperdibile per fotografi, pittori, scrittori e semplici amanti della natura, mentre da noi ammirare la caduta delle foglie è passatempo abbastanza recente.

Gli itinerari classici nel mondo dove contemplare i colori d’autunno comprendono quattro aree principali: il Canada meridionale e gli Stati Uniti nord-orientali, le Alpi ed il nord Europa, il Caucaso e l’Asia nord-orientale con grandi aree della Cina ed il Giappone.

Anche da noi aceri, pioppi, faggi e castani si colorano di giallo, arancio, rosso, marrone e mille altre tonalità disegnando una tavolozza colorata che incanta.
In Italia le aree migliori per ammirare il fall foliage sono gli Appennini.
In Toscana da non perdere la strada che conduce da San Marcello Pistoiese all’Abetone che attraversa un bosco che assume tonalità fantastiche.
L’Amiata fra profumi di castagne e ruscelli è il luogo ideale della Toscana centro meridionale, da non perdere poi  la zona boscosissima di Vallombrosa, Secchieta e Pratomagno fra Firenze e Arezzo.

Ma il luogo di elezione sono le foreste sacre, quel vastissimo parco fra Toscana e Romagna che al fall foliage dedica addirittura un festival.

Ma ovunque scegliete di andare sappiate che la visita è riservata solo a coloro che sanno rallentare la vita moderna, ascoltare i passi dei propri piedi affondare nel sottobosco, vivere i silenzi della foresta.
Fra le ultime due settimane di ottobre e le prime due di novembre gli alberi che favoriscono il fenomeno sono il faggio che domina la fascia montana, insieme all’abete bianco, l’acero montano, il riccio, l’opalo, l’olmo, i tigli (nostrano e selvatico), e i frassini (maggiore e orniello). Nella fascia collinare invece i colori delle querce e dei carpini, meno spettacolari della fascia montana, raggiungono l’apice nelle prime due di novembre anche se l’acero opalo e campestre, il ciliegio e l’orniello si colorano già nelle ultime di ottobre.

Nel parco delle Foreste Casentinesi, il luogo più noto dove vivere l’esperienza emozionale è la cima del Monte Penna sopra la Foresta della Lama. Si raggiunge dal Passo dei Fangacci nella strada che collega Badia Prataglia all’Eremo di Camaldoli.
Sempre nella Foresta della Lama, e abbinata alla salita al Monte Penna, consigliamo l’escursione che porta al pianoro della Lama per il sentiero degli Scalandrini.
La stessa emozione si può vivere nella Foresta di Campigna, risalendo dall’abitato al Passo della Calla per la mulattiera Granducale e scendendo per il sentiero della Fonte del Raggio, fino (se si ha la gamba giusta) a Villaneta.

Nel versante fiorentino da Castagno d’Andrea per il Borbotto, seguendo il percorso che porta alla Gorga nera, Passo Crocicchie, Monte Falterona e Monte Falco (preferibile a metà ottobre). Infine da non perdere il bosco monumentale di faggi, aceri e abeti che circonda il Santuario della Verna.
A novembre a quote più basse per ammirare le colorazioni delle querce (cerro e roverella) suggeriamo la spettacolare Valle di Pietrapazza, il sentiero delle Ripe Toscane nella solitaria Valle delle Celle, la Salita al Monte Tiravento da Premilcuore, e la Valle dell’Acquacheta da San Benedetto.
Nel versante casentinese il sentiero del Tramignone, che collega Serravalle con Badia Prataglia.

Autunno Slow è un evento nato proprio in funzione del fall foliage e propone sette settimane dedicate alla natura del Parco per respirare e ammirare l’autunno.
Un programma ricco di escursioni, passeggiate, laboratori, mostre, workshop di fotografia, sagre, degustazioni e tante iniziative speciali.[:]