Salmone affumicato made in Italy. Nasce il Consorzio Affumicatori Maestri Italiani

Salmone affumicato made in Italy. Nasce il Consorzio Affumicatori Maestri Italiani

Agroittica Lombarda, Foodlab, Sicily Food e Starlaks, danno vita al nuovo Consorzio Affumicatori
Maestri Italiani. Regole produttive chiare e procedure trasparenti.
Duplice l’obiettivo: fornire utili consigli per aiutare il
consumatore italiano a scegliere il miglior salmone affumicato e comunicare al mercato un’eccellenza del Made in Italy.
Presidente del Consorzio è Gianpaolo Ghilardotti patron di Foodlab, azienda parmense specializzata nella lavorazione e affumicatura di salmone e altre eccellenze ittiche.


Tanto fumo a garanzia dei consumatori

Una nuova realtà si affaccia nello scenario ittico/enogastronomico del Paese: CAMI – Consorzio Affumicatori Maestri Italiani, nato per preservare e valorizzare la produzione di salmone affumicato
lungo tutta la Penisola.
I fondatori sono quattro protagonisti della filiera del salmone lavorato: Agroittica di Calvisano – BS
(presente sul mercato con il marchio Fjord), Foodlab con sede a Polesine Zibello – PR (marchio Fumara),
Sicily Food di Aragona – AG (marchio Fine & Fish) e Starlaks, ubicata a Borgolavezzaro – NO (marchi
Aquafood e Starlaks).
L’iniziativa si fonda sui valori che accomunano le quattro aziende: il rispetto del consumatore, la passione
per la qualità e per il servizio, la massima attenzione ai più alti standard qualitativi lungo tutte le singole
fasi della produzione.
Oggi, è un dato di fatto, l’offerta a scaffale è molto ampia e, spesso le etichette dei prodotti esposti sono
incomplete e fuorvianti.

Da sinistra Davide Brebbia (Starlacks), Carla Sora (Agroittica Lombarda), Gianpaolo Ghilardotti (Foodlab), Riccardo Massetti (SQS Netwok) Antonio Mancuso di Sicily Food).

I magnifici quattro fondatori del Consorzio

La sfida del neo-nato Consorzio è quella di fornire al consumatore tutte le informazioni necessarie per poter scegliere consapevolmente il salmone che acquista.
È proprio la costante ricerca di una qualità a 360* il fil rouge che lega da anni i fondatori del Consorzio.
Agroittica, Foodlab, Sicily Food, Starlaks, sono accomunati da una scrupolosa cura nella selezione della
materia prima, nei processi di trasformazione e di distribuzione del salmone, così come nello studio per la
realizzazione di un packaging rispettoso dell’ambiente.
Nel loro insieme le quattro realtà danno impiego
a più di 500 persone, garantiscono una lavorazione di più di 10.000 tonnellate di pesce annue e, da sempre, agiscono in sintonia con le rispettive comunità locali.
La visione comune alla base del Consorzio è quella di promuovere il salmone e le altre specialità ittiche
affumicate, sempre più presenti sulle nostre tavole, come alimenti sani, nutrienti e di qualità.
Non è cosa
da poco. Aziende in grado di garantire una produzione di qualità rappresentano un valore importante, sia a livello di garanzia per i clienti, sia come leva di sviluppo per le realtà locali di riferimento
CAMI ha nominato Presidente Gianpaolo Ghilardotti di Foodlab e vice presidente Riccardo Massetti di
SQS Network di Coccaglio (Brescia), esperto operatore del settore, che ha promosso la costituzione del
consorzio.


I 12 obiettivi dei fondatori

Gli obiettivi del Consorzio Affumicatori Maestri Italiani
– Preservare e valorizzare la produzione di salmone affumicato in Italia
–  Promuovere il consumo di salmone di qualità, alimento premium dal punto di vista nutrizionale;
–  Accrescere la consapevolezza fra i consumatori che la lavorazione italiana dei prodotti di
riferimento (come da disciplinare del Consorzio) è sinonimo di garanzia del rispetto delle migliori
prassi di produzione e igieniche, assicurate anche dai controlli delle autorità veterinarie Italiane,
tra le più qualificate e attente in Europa;
– Aiutare il consumatore a destreggiarsi tra etichette, brand, indicazioni.
Vademecum CAMI per la scelta del vero salmone affumicato italiano
Al fine di avere una base comune e garantire livelli di qualità e sicurezza omogenei, i soci
ribadiscono le seguenti ‘regole’ (attestate dalla presenza del marchio del Consorzio sulle
confezioni:
– La lavorazione deve essere effettuata in Italia
– La salatura deve essere rigorosamente a secco, senza iniezione di salamoia
– Per il prodotto pescato, vi è l’obbligo di dichiarare zone di pesca e relative certificazioni di
sostenibilità;
– Per il prodotto allevato, vi è l’obbligo che cresca in allevamenti sicuri e certificati secondo le
norme relative al benessere animale;
– La tracciabilità e la certificazione della materia prima devono essere chiare e con indicazioni
esaustive e verificabili;
– Tutte le norme a tutela della sicurezza alimentare devono essere scrupolosamente rispettate;
– L’etichettatura dei prodotti deve essere chiara e precisa;
– Audit annuale da parte di un ente di certificazione terzo.
“Il nostro intento è di essere un supporto continuo al consumatore, ai buyers e agli operatori sia per la
GDO che per l’Horeca in un mercato in cui le regole sono spesso poco chiare. Vogliamo offrire una
maggior tutela e una nuova leggibilità a un settore Italiano virtuoso ma spesso poco e mal conosciuto.
Siamo da decenni parte integrante del patrimonio ittico/enogastronomico d’Italia e oggi ci sentiamo
pronti ad accompagnare e guidare i nostri consumatori con una voce nuova e autorevole.” ha dichiarato il
Presidente Gianpaolo Ghilardotti.

Alla scoperta del Friuli Venezia Giulia a bordo dei treni storici

Alla scoperta del Friuli Venezia Giulia a bordo dei treni storici

Vivere l’emozione e le atmosfere delle carrozze anni ’30, le cosiddette “Centoporte”, con i salottini
in legno lucido e le tendine al finestrino, munite di bagagliaio e cappelliere e traniate da locomotive a vapore, elettriche o diesel.
In tutta Italia questo nuovo modo di viaggiare conquista sempre più appassionati (articolo qui) e
viaggiare a bordo di un treno storico per raggiungere un evento o una località è davvero “un’esperienza nell’esperienza”, che
sarà possibile testare anche per visitare il Friuli Venezia Giulia dal 5 agosto al 17 dicembre.

Interno carrozza, foto Francesco Valerio

Viaggio a bordo dei treni storici per scoprire il Friuli Venezia Giulia

Dai siti Unesco ai Borghi più belli di Italia, dagli itinerari lungo le storie di confine alle rievocazioni storiche, le sagre, le manifestazioni enogastronomiche e ancora i grandi eventi sportivi come Barcolana: tante le occasioni per scoprire un territorio ricco di proposte all’insegna di storia, bellezze naturali, tradizione ed enogastronomia viaggiando in un modo originale ma anche più sostenibile e nel segno del “turismo lento”.
Dopo il grande successo riscontrato nel 2018 e 2019, l’iniziativa è stata riproposta quest’anno grazie ad una rinnovata collaborazione tra la Regione Friuli Venezia Giulia e Fondazione FS e con il supporto tecnico operativo di PromoTurismoFVG, con il duplice obiettivo di promuovere il territorio ma anche di incentivare il trasporto ferroviario a favore di un modello di turismo più lento e sostenibile, grazie ad un’offerta ampia e di qualità, ad una tariffa speciale e alla possibilità di portare con sé la bicicletta.

Gemona del Friuli

Un agosto fra rievocazioni storiche, artigianato, storie di confine e natura

Lago di Comino

Ha inaugurato il mese il Tempus Express, treno storico che il 5 agosto pomeriggio ha raggiunto da Trieste la stazione di Gemona del Friuli per la rievocazione medievale Tempus est Jocundum. Ogni anno ad agosto la città friulana fa un tuffo nel passato e si ripopola di figure e ambienti medioevali come quella dei cavalieri e splendide dame, ma anche mangiafuoco, artigiani nei
loro mercati e taverne e di numerosi spettacoli di danza e di teatro in tutte le piazze.
La scorsa domenica 6 agosto il treno storico Treno Natura è partito da Sacile per arrivare alla stazione di Cornino, località sulle sponde dell’omonimo lago caratterizzato da acque trasparenti e di colore verde-azzurro, da cui, tramite un servizio bus, è stato possibile raggiungere gli 800 metri d’altezza e l’altopiano di Monte Prât dove ad attendere i partecipanti erano alcune guide specializzate che hanno accompagnato il gruppo lungo un percorso a piedi ricco di bellezze naturalistiche e caratterizzato da diversi sentieri con suggestivi scorci sul fiume alpino Tagliamento ed il torrente Arzino, mentre nel pomeriggio si è svolta la visita guidata alla Riserva Naturale del lago di Cornino, uno degli ambienti più interessanti dell’intero arco alpino per il birdwatching e per l’osservazione dei rapaci, in particolare dei grifoni.

Gradisca d’Isonzo

Domenica 20 agosto sarà invece il giorno del Treno del confine, trainato da locomotiva elettrica, che collegherà Trieste a Palmanova, città-fortezza realizzata dalla Repubblica di Venezia e conosciuta per la sua pianta a forma di stella a nove punte, poi a Gradisca d’Isonzo fino ad arrivare a Redipuglia, lungo un itinerario sul filo della storia legato alle città simbolo che hanno segnato il confine:
Palmanova, conservata in condizioni straordinarie, modello di città ideale rinascimentale e di
architettura militare e oggi sito Unesco, sarà la prima tappa in cui i passeggeri potranno partecipare gratuitamente ad una visita guidata dedicata al tema della resistenza di confine,
Il viaggio prosegue per Sagrado e da lì con navette fino a Gradisca
d’Isonzo, annoverata tra i borghi più belli d’Italia, per una visita del Museo documentario e del suo castello ripercorrendo i
camminamenti delle ronde lungo le mura quattro-cinquecentesche; infine si giunge a Redipuglia nel cuore del Carso e dei territori dove si sono scritte le pagine più intense del primo conflitto mondiale e in cui sarà organizzata una visita guidata al museo della Grande Guerra e al Sacrario. 
Sarà invece legato alla manifestazione “Coltello in festa” il Treno delle lame, che domenica 27 agosto da Treviso porterà i passeggeri a Maniago, città famosa in tutto il mondo per i suoi fabbri e la produzione di coltelli e arnesi, in occasione del grande evento annuale dedicato alla miglior arte fabbrile e della coltelleria con la possibilità di visitare botteghe e bancarelle, degustare specialità tipiche e godere di tanti momenti di intrattenimento e spettacolo. 

Polcenigo


Da settembre a dicembre tante date tra enogastronomia, borghi, cultura e grandi eventi

A settembre saranno cinque le date per viaggiare su un treno storico in Friuli Venezia Giulia.
Si comincia domenica 3 settembre con il
Treno dei borghi più belli d’Italia, con locomotiva a vapore e partenza da Gemona del Friuli verso le stazioni di Sacile-Budoia e di Meduno alla scoperta di due tra i borghi più belli d’Italia: Polcenigo, con il sito Unesco palafitticolo di Palù di Livenza e la sua storica “Sagra dei cesti”, e Toppo, nel comune di Travesio, borgo rurale che conserva i resti del suo castello medioevale.

Bellissima carrozza

A vapore saranno anche la locomotiva del treno storico per Friuli Doc che il 10 settembre collegherà Trieste a Udine per immergersi nel grande festival annuale dedicato all’enogastronomia e scoprire gli aspetti più autentici e i sapori della cultura del Friuli Venezia Giulia.
Così come quella del Treno tra abbazie, vigneti e colline, che domenica 17 settembre porterà i
passeggeri da Trieste alla Festa dell’Uva di Cormons e a Rosazzo per una visita all’Abbazia; il 24 settembre sarà la volta del Treno Gusti di Frontiera, un “Centoporte” diesel che collegherà il capoluogo regionale alla città di Gorizia dove si svolge ogni anno la manifestazione enogastronomica più grande del triveneto, “Gusti di Frontiera”, con più di 100 stand culinari
provenienti da tutto il mondo e un ricco palinsesto di iniziative culturali e di intrattenimento.
Il 30 settembre invece entrerà
in funzione il Treno dei fumetti, da Gorizia a Pordenone e da Treviso a Pordenone, occasione per visitare il “Paff! Museo internazionale del fumetto” dove saranno organizzati tour guidati gratuiti per i passeggeri del treno storico.

Il mese di ottobre si apre con un doppio appuntamento legato ad eventi agroalimentari: il 1° ottobre il Treno tra valli alpine e abbazie partirà da Trieste per arrivare a Carnia da dove i passeggeri raggiungeranno in navetta Moggio Udinese per una visita guidata all’abbazia e poi proseguire verso Resiutta, per immergersi nella Festa dell’agricoltura.
Sempre il 1° ottobre il
Treno sapori d’autunno collegherà Treviso a Cavasso Nuovo per la Festa della Cipolla Rossa di Cavasso Nuovo.
Domenica 8
ottobre sarà attivo il treno storico Treno Barcolana express con il collegamento Udine- Trieste in occasione della regata, mentre sabato 14 ottobre il Treno “Art and Food” partirà da Nova Gorica e Gorizia, così come da Treviso per raggiungere l’evento “Art and Food” di Pordenone.
Domenica 15 ottobre il Treno delle mele antiche darà il benvenuto a bordo ai passeggeri in partenza da Treviso alla volta di Frisanco, con fermata a Maniago, per la Festa delle Mele Antiche, mentre il 22 ottobre sarà possibile raggiungere la Festa della Zucca di Venzone partendo da Trieste a bordo di un Centoporte a locomotiva elettrica.
Chiude il mese il Treno autunno
in “Pedemontana del Friuli” che domenica 29 ottobre ripercorrerà da Sacile a Meduno i binari della ferrovia Pedemontana, trainato da una storica locomotiva a vapore attraverso paesaggi suggestivi.

Treni in corsa. Foto h.moreno orlandopedemontanadel
A novembre saranno ben due gli appuntamenti dedicati alle Grande Guerra, il primo sabato 4 novembre con il collegamento da Trieste
a Redipuglia, per celebrare la Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate, mentre domenica 5 novembre il Treno Grande Guerra, trainato da locomotiva a vapore, partirà da Udine in direzione Forgaria nel Friuli con fermata alla stazione di Cornino e Pinzano al Tagliamento toccando i luoghi interessati dal primo conflitto mondiale. Domenica 12 novembre chiude il mese il Treno del Formaggio da Sacile a Gemona, dove avrà luogo la storica kermesse enogastronomica dedicata ai prodotti lattiero-caseari e alle tradizioni agricole.

Le ultime due date a dicembre saranno dedicate alle tradizioni prenatalizie: martedì 5 dicembre il Treno dei Krampus partirà
da Trieste con direzione Tarvisio in occasione della festa di San Nicola e della tradizionale uscita in maschera dei Krampus per le vie della città, mentre il 17 dicembre il Treno dei presepi e dei mercatini di Natale collegherà Gemona del Friuli a Poffabro per una visita dei presepi, proseguirà fino a Polcenigo – con fermata a Maniago – e poi a Sacile – stazione di Budoia- per un itinerario focalizzato sulla scoperta dei borghi con visita ai presepi tipici e ai mercatini di Natale.
Aggiornamenti sui prossimi appuntamenti nella sezione treni storici al sito di PromoTurismoFVG
https://www.turismofvg.it/it/treni-storici

Tutte le informazioni

L’iniziativa è proposta ad un prezzo promozionale e a tariffa fissa, indipendentemente dalla lunghezza della tratta percorsa.
Il prezzo del biglietto di andata e ritorno sui treni a locomotiva elettrica o diesel è per gli adulti di 10 euro, i bambini dai 4 ai 12 anni non compiuti pagano 5 euro, mentre quelli con età inferiore ai 4 anni viaggiano gratis.
È possibile acquistare anche
solo l’andata o solo il ritorno al prezzo di 5 euro per gli adulti e a 2,50 euro per i bambini dai 4 ai 12 anni non compiuti.
Per i
treni con locomotiva a vapore il prezzo a/r per adulti è 15 euro e di 7,50 euro per i bambini dai 4 ai 12 anni non compiuti.
Non è possibile prenotare il posto a sedere.
I biglietti sono in vendita attraverso tutti i canali Trenitalia: online sul sito www.trenitalia.com, nelle biglietterie e ai selfservice nelle stazioni ferroviarie e nelle agenzie di viaggio abilitate.
È prevista un’assistenza da parte di Trenitalia ai clienti Fondazione FS relativa alla mail trenistorici@fondazionefs.it e al nr. di telefono +39 335 6854091

La costa e il pesce toscano in passarella a Bruxelles

La costa e il pesce toscano in passarella a Bruxelles

[:it]Coste meravigliose ricche di insenature stupende e spiagge leggendarie. Storia, borghi, natura, parchi e tradizione. Non solo.
Un’intero arcipelago che niente a da invidiare alle mete esotiche – non a caso santuario dei cetacei – e tante tipicità anche a tavola.
La filiera ittica toscana sbarca a Bruxelles al più grande evento mondiale dedicato a tutto ciò che c’è sotto il pelo dell’acqua e lo fa all’intern dello stand del Ministero delle Politiche Agricole insieme ad altre regioni (Sicilia, Campania, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Puglia, Calabria) per promuovere l’eccellenze di un settore dove tracciabilità, salubrità e sostenibilità sono concetti chiave.
In passarella le specie delle nostre coste: vongola, acciuga, tonno rosso, scampo, calamaro, nasello, cozza, gambero rosso, spigola e altre varietà.

“La nostra presenza alla più grande esposizione mondiale del commercio di frutti di mare vuol sottolineare quanto la Toscana punti anche su un settore chiave dell’economia primaria come la pesca”. Lo ha affermato l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi in vista del Seafood Expo Global che si terrà a Bruxelles dal 24 al 26 aprile prossimi. Alla manifestazione parteciperanno quest’anno più di 1.850 aziende provenienti da 79 paesi.

“La costa della Toscana – ha proseguito Remaschi, che visiterà la fiera di Bruxelles – è una risorsa che non va dimenticata soprattutto quando si parla di “crescita blu” ovvero di una crescita sostenibile nei settori marino e marittimo”. “Il mare – ha ancora aggiunto – rappresenta un motore per l’economia Ue, con enormi potenzialità per l’innovazione, la crescita e l’occupazione”.[:en]Coste meravigliose ricche di insenature stupende e spiagge leggendarie. Storia, borghi, natura, parchi e tradizione. Non solo.
Un’intero arcipelago che niente a da invidiare alle mete esotiche – non a caso santuario dei cetacei – e tante tipicità anche a tavola.
La filiera ittica toscana sbarca a Bruxelles al più grande evento mondiale dedicato a tutto ciò che c’è sotto il pelo dell’acqua e lo fa all’intern dello stand del Ministero delle Politiche Agricole insieme ad altre regioni (Sicilia, Campania, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Puglia, Calabria) per promuovere l’eccellenze di un settore dove tracciabilità, salubrità e sostenibilità sono concetti chiave.
In passarella le specie delle nostre coste: vongola, acciuga, tonno rosso, scampo, calamaro, nasello, cozza, gambero rosso, spigola e altre varietà.

“La nostra presenza alla più grande esposizione mondiale del commercio di frutti di mare vuol sottolineare quanto la Toscana punti anche su un settore chiave dell’economia primaria come la pesca”. Lo ha affermato l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi in vista del Seafood Expo Global che si terrà a Bruxelles dal 24 al 26 aprile prossimi. Alla manifestazione parteciperanno quest’anno più di 1.850 aziende provenienti da 79 paesi.

“La costa della Toscana – ha proseguito Remaschi, che visiterà la fiera di Bruxelles – è una risorsa che non va dimenticata soprattutto quando si parla di “crescita blu” ovvero di una crescita sostenibile nei settori marino e marittimo”. “Il mare – ha ancora aggiunto – rappresenta un motore per l’economia Ue, con enormi potenzialità per l’innovazione, la crescita e l’occupazione”.

 

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