Toscana: domenica al museo dagli Uffizi alle Ville Medicee e alle ville Napoleoniche

800px-Villa_La_Petraia_2di Nadia Fondelli – Domenica 7 settembre appuntamento mensile con l’iniziativa del Ministero dei beni culturali che permette l’ingresso gratuito nei luoghi della cultura. Da non perdere! “Domenica al Museo” questo il nome dell’iniziativa che apre gratuitamente le porte dei luoghi della cultura. Così come previsto dalla rivoluzione del piano tariffario voluto dal ministro Franceschini e degli orari d’apertura dei musei, ogni prima domenica del mese, oltre 430 tra musei, siti archeologici e monumenti in tutta Italia saranno accessibili senza dover pagare il biglietto. Nella nostra regione tantissimi i musei coinvolti. A Firenze ad esempio, si entrerà gratis alla Galleria degli Uffizi, al Giardino di Boboli, alle Cappelle Medicee, al Museo di San Marco, alla Galleria Palatina, ma anche al giardino della Villa di Castello, al Bargello, alla Chiesa di Orsanmichele e alla Galleria d’arte moderna. Porte aperte anche al Museo di Casa Vasari ad Arezzo, al Museo Archeologico di Chiusi, alla Pinacoteca Nazionale di Siena, alla Certosa Monumentali di Calci, all’Area archeologica di Vetulonia a Castiglione della Pescaia e e alle due residenze napoleoniche all’Isola d’Elba, la Palazzina dei Mulina e la Villa di San Martino. “Domenica al museo” è anche un’occasione da non perdere per visitare (gratuitamente) alcune tra le ville medicee, dichiarate recentemente dall’Unesco Patrimonio dell’umanità: la Villa della Petraia a Firenze, la Villa di Cerreto Guidi e la Villa di Poggio a Caiano. Per l’elenco completo dei luoghi della cultura aperti gratis in Toscana: http://www.beniculturali.it

Poggio a Caiano: stanza del Novecento, nuova esposizione al Museo Soffici

di Simone Focardi – Al Museo Soffici e del ’900 italiano apre una nuova esposizione, la Stanza del Novecento, in attesa della grande mostra che l’anno prossimo sarà dedicata a Soffici in occasione dei 50 anni dalla sua morte.

Terminata la mostra dedicata alla rivista LACERBA, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Poggio a Caiano propone una nuova esposizione al Museo Soffici e del ’900 italiano, la “Stanza del Novecento”, dal 9 novembre 2013 al 26 gennaio 2014.

Un evento che prelude alla mostra dell’anno prossimo, realizzata nel Museo in occasione dei 50 anni dalla morte di Soffici, dal titolo Giornate di Paesaggio, in cui saranno esposte cinquanta opere dell’artista sul tema del paesaggio.

La Stanza del Novecento, a cura di Luigi Cavallo e Luigi Corsetti, realizzata con il sostegno del Credito Cooperativo Area Pratese, è la prima di una serie di mostre che sotto lo stesso titolo presenteranno ogni anno opere di artisti del Novecento italiano, collegati più o meno direttamente alla figura di Soffici, agli apprezzamenti critici, agli incontri, ai riscontri in aree diverse del nostro Paese. In questa prima sintetica rassegna sono esposte le opere, una per ogni artista, di Felice Carena, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Tullio Garbari, Giorgio Morandi, Filippo de Pisis, Ottone Rosai, Gino Severini, Mario Sironi, Armando Spadini e Lorenzo Viani.

In mostra Giuditta e Oloferne (1935) di Felice Carena, Case sul lago (1927) di Carlo Carrà, Bozzetto per natura morta con l’uva (1931) di Felice Casorati, Cavallo (1938-1939) di Giorgio De Chirico, Composizione mitologica (1930) di Tullio Garbati, Cortile di Via Fondazza (1954) di Giorgio Morandi, Ritratto maschile (1941) di Filippo de Pisis, Le casacce (1922) di Ottone Rosai, La fillette au lapin (1922) di Gino Severini,Ritratto dello scultore Giacomo Manzù (1940) di Mario Sironi, Studio di tacchini (1918) di Armando Spadini e Ritratto del filosofo Brissimisakis(1917) di Lorenzo Viani.

Si tratta di artisti che, come scrive Luigi Cavallo nella presentazione: “… non hanno messo sigilli nei loro anni, ma hanno cercato di proiettare quanto concepito nelle stagioni future, con un ordine che è davvero un richiamo e non un ritorno, proiezione in avanti di modo che i loro insegnamenti, provati con immagini, sperimentati fino al fondo dell’anima, tra dubitazioni, difficoltà umane e di linguaggio, potessero provocare nelle generazioni a venire una competizione più che altro di contenuto filosofico e di intima sostanza espressiva, spirituale, senza dimenticare quale sia il territorio in cui sono nati la storia e l’umanità che hanno segnato il destino italiano”.

Quanto sia feconda la pittura e la scultura del Novecento italiano, rapportata senza pregiudizi con quella europea, è evidenza che non può confondersi con una competizione di area: le espressioni di Sironi e de Chirico, di Severini e Morandi coinvolgono un mondo che si è conquistato un capitolo eletto nella storia dell’arte. Casorati e de Pisis sembrano poli opposti di razionalità e improvviso lirico e suonano come toni ai due estremi della grande tastiera dell’arte. Spadini, che fu sodale di Soffici e mise a partito una eccellente versione italiana delle luci impressioniste, concorre con Carrà a istruire una solida presenza del vero naturale nel vero umano. Garbari e Rosai, differenti visioni, diverse aree culturali, furono però riuniti da Soffici in una indicazione quanto mai precoce, dati come prossimi, sicuri talenti (“La peinture italienne d’aujourd’hui”, La Vraie Italie, Firenze, maggio 1920). Il turbolento Viani è agli antipodi certo di Carena, l’uno nutrito all’inizio da istinti anarchici, l’altro ispirato dall’umanitarismo socialista; poi ciascuno ha lavorato nella propria accademia con risultati che possiamo apprezzare meglio messi a fuoco da una prospettiva distante.
by Simone Focardi – At the Soffici Museum of Italian 900 opens a new exhibition , the Room of the twentieth century , waiting for the big show that next year will be dedicated to Soffici on the occasion of the 50th anniversary of his death .

After the exhibition dedicated to the magazine LACERBA , the Department of Culture of the Municipality of Poggio a Caiano proposes a new exhibition at the Museum of Italian 900 and Soffici , the “Room of the twentieth century ” , from 9 November 2013-26 January 2014.

An event that is a prelude to next year’s show , made in the Museum on the occasion of the 50th anniversary of the death of Soffici , entitled Days of Landscape, which will be exhibited in fifty works by the artist on the theme of landscape .

The Room of the twentieth century , edited by Luigi Luigi Cavallo and Corsetti, organized with the support of the Cooperative Credit Association of Prato Area , is the first in a series of exhibitions under the same title will present every year the works of Italian artists of the twentieth century , connected more or less directly to the figure of Soffici , to critical acclaim , the meetings, the findings in different areas of our country. In this first brief overview displays works , one for each artist , Felice Carena , Carlo Carra, Felice Casorati , Giorgio de Chirico, Tullio Garbari , Giorgio Morandi, Filippo de Pisis , Ottone Rosai , Gino Severini , Mario Sironi, Armando Spadini and Lorenzo Viani .

The exhibition Giuditta e Oloferne (1935) by Felice Carena, Case sul lago (1927 ) by Carlo Carra, bozzetto per natura morta con l’uva (1931) by Felice Casorati , Cavallo ( 1938-1939 ) by Giorgio De Chirico, composizione mitologica (1930) Tullio Garbati , Cortile di Via Fondazza (1954 ) by Giorgio Morandi, ritratto maschile(1941) by Filippo de Pisis le casacce (1922) by Ottone Rosai , la fillette au lapin (1922) by Gino Severini , ritratto dello scultore Giacomo Manzu (1940 ) by Mario Sironi, studio di tacchini ( 1918) Armando Spadini e ritratto del filosofo Brissimisakis (1917 ) by Lorenzo Viani .

These are artists who, like Luigi Cavallo wrote in the presentation: ” … they did not put the seals in their teens , but they tried to project as conceived in future seasons , with an order that is not really a recall and a back, forward projection so that their teachings , tested with images , tested down to the bottom of the soul, between dubitazioni , human difficulties and language, could result in the generations to come a competition that most other philosophical content and substance of intimate expression, spiritual , without forgetting what is the territory where they were born and the history of humanity that have marked the destiny of Italian . ”

How fruitful the painting and sculpture of the twentieth century Italian , without bias compared with that of Europe, is evidence that can not be confused with an area of competition : the expressions of Sironi and de Chirico, Morandi, Severini and involve a world that has earned elected a chapter in art history. Casorati and de Pisis seem to opposite poles of rationality and sudden lyrical tones and sound like the two ends of the large keyboard art . Spadini , who was close friend of Soft and began to party an excellent Italian version of the impressionist lights , competes with Carra to instruct a solid presence in the true nature of the true human being. Garbari and Rosai, different views , different cultural areas , however, were gathered from Plush in a early indication as ever , as data coming , safe talents ( ” La peinture italienne d’aujourd’hui ,” The Vraie Italie, Florence, May 1920 ) . The turbulent Viani is the opposite of course Bottom , one fed from the beginning instincts anarchists , the other inspired socialist humanitarianism , then each worked in his own academy with the results that we can better appreciate focused on a distant prospect .

Poggio a Caiano: 100 anni di LacerbaPoggio a Caiano: 100 years of Lacerba

di redazione – Il Museo Soffici e del ‘900 italiano di Poggio a Caiano, dopo la mostra “Ardengo Soffici. L’Europa in Toscana” e il riconoscimento di museo di rilevanza regionale, riapre la sua collezione permanente con un’esposizione dedicata alla rivista Lacerba, fondata cento anni fa a Firenze, il primo gennaio del 1913, da Giovanni Papini e Ardengo Soffici. Rivista simbolo di una memorabile stagione italiana della letteratura e dell’arte.

“Lacerba 1913. Nuova rivista per i tempi moderni”, curata da Luigi Cavallo e Luigi Corsetti, presenta circa 50 documenti originali tra riviste, libri, manifesti, foto e alcune opere di Ardengo Soffici, Max Jacob e Pablo Picasso pubblicate da Lacerba per la prima volta.
In mostra una selezione di edizioni della rivista, di cui il Museo possiede l’intera collana, le carte futuriste disegnate da Soffici per la rilegatura delle annate, i volumi editi da Lacerba, una ventina in tutto, fra cui Il Mio futurismo di Giovanni Papini, Arlecchino di Soffici, L’Almanacco della Guerra, Almanacco purgativo, i Manifesti futuristi,  Pittura scultura futuriste di Boccioni,  Zang Tumb Tumb di Marinetti e altri ancora.
Esposte di Soffici le opere Piani e linee di una donna che si pettina (dal vero) del 1912, Le Pont (Scomposizione dei piani di un ponte) del 1913 e Ritratto di Guillaume Apollinaire del 1914, mentre di Max Jacob Cavallerizza al circo del 1914 e di Pablo Picasso, il disegno, Bicchiere a calice del 1913.

La mostra è resa possibile dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Poggio a Caiano con la  collaborazione dell’Associazione Soffici di Poggio a Caiano.

Ma veniamo un po’ alla storia di questa rivista letteraria … Era il 1° gennaio 1913 quando, a Firenze Giovanni Papini e Ardengo Soffici, facendo l’elogio «dell’uomo solo, intelligente e spregiudicato», fondano Lacerba:
«Sarà questo un foglio stonato, urtante, spiacevole e personale».  Dalla prima pagina di Lacerba, «Introibo», squillano le idee sulle quali reggerà la linea critica e ideale del quindicinale, innovativo anche nell’impostazione grafica e nelle energie che saprà sprigionare: «pieno diritto di contraddirsi»; «Libertà. Non chiediamo altro»; «Arte: giustificazione del mondo»; «Viva la vita!». Lacerba coinvolgerà nomi noti e ignoti che andavano all’arrembaggio del passatismo, dell’accademismo, dei benpensanti, della tradizione, del doppiopetto professorale, della borghesia intronata nel quieto vivere. Bersagli erano il buon senso e il senso comune.

Papini e Soffici – lancia in resta, come il cavaliere nell’incisione di Spadini per Leonardo – si scaglieranno contro un nemico figurativo, novelli don Chisciotte alla conquista dei mulini che si riveleranno indistruttibili. Riusciranno invece, con dispetto dei più – durante la Grande Serata Futurista di Lacerba, al Teatro Verdi di Firenze, 12 dicembre 1913, «da una parte (sul palcoscenico)» 6 futuristi, «Dall’altra parte (nella sala): 5.000 nemici» – a far divampare l’incendio nelle parti sensibili della cultura non solo nazionale.

Si chiameranno cubismo e poi futurismo le loro liaisons: dal 15 marzo 1913 al 1914, l’anno di più vivaci battaglie, con Marinetti, Boccioni, Carrà, Severini, Balla, Russolo, Buzzi; si chiamerà poesia pura, con Palazzeschi, Jahier, Campana, Folgore, Lebrecht, Sbarbaro, Ungaretti, Govoni, Titta Rosa, Cangiullo. E altri prenderanno il volo da Lacerba: Ottone Rosai, Gigiotti Zanini, Nicola Galante, che avranno un bel destino nell’arte. Risponderanno all’appello da Parigi i consanguinei di Soffici: Apollinaire, Remy de Gourmont, Anna Gerebzova, Roch Grey [Hélène d’Œttingen], Max Jacob, Archipenko, Picasso.

Scoppiata la guerra, Lacerba prenderà la rincorsa per gettarsi nel baratro e la violenta campagna interventista sarà l’ultima battaglia da cui non rinascerà. Ma finché ebbe vita, dal 1 gennaio 1913 al 22 maggio 1915, sarà strumento di una rivolta formale e stilistica, irrazionale ed estetica, conseguenza e sintomo di esperienze vissute in prima persona dai suoi principali artefici.

Informazioni
LACERBA 1913 – Nuova rivista per i tempi moderni
Museo Ardengo Soffici e del ’900 italiano, Scuderie Medicee di Poggio a Caiano (Po)
fino al 29 settembre 2013
Orario di apertura, dal mercoledì alla domenica 10/13 – 14/18.30
Ingresso €. 3,00
Visite guidate su prenotazioni
Info www.museoardengosoffici.it – tel. 055 8701287/0/1

 

 by redaction – The Soffici Museum of Italian 900 art of Poggio a Caiano, after showing “Soffici. Europe in Tuscany “and the order cialis recognition of a museum of regional importance, reopens its permanent collection with an exhibition dedicated to Lacerba magazine, founded a hundred years ago in Florence, January 1, 1913, by Giovanni Papini and Soffici. Magazine symbol of a memorable season of Italian literature and art.

“Lacerba 1913. New magazine for modern times “, curated by Luigi Luigi Cavallo and Corsetti, has about 50 original documents from journals, books, posters, photos and some works of Ardengo Soft, Max Jacob and Pablo Picasso published by Lacerba for the first time.

The exhibition features a selection of editions of the magazine, of which the Museum possesses the entire series, the cards futuristic designed by Soffici for binding on the year, the volumes published by Lacerba, twenty in all, including My futurism of Giovanni Papini , Harlequin Soft, The Almanac of War Almanac purgative, the Futurist Manifestos, painting Futurist sculpture by Boccioni, Marinetti’s Zang Tumb Tumb, and more.
Soft exposed to the works plans and lines of a woman combing her hair (from the truth) of 1912, Le Pont (Breakdown of the plans of a bridge), 1913 and Portrait of Guillaume Apollinaire in 1914, while Max Jacob Riding the circus of 1914 and Pablo Picasso, design, Glass goblet of 1913.

The exhibition is made possible by the Cultural Department of the City of Poggio a Caiano with the collaboration of Soffici museum in Poggio a Caiano.

But let’s get a little ‘to the history of this literary magazine … It was on 1 January 1913 when, in Florence Giovanni Papini and Soffici, praising “the man only, intelligent and open-minded,” based Lacerba:
“This will be a sheet of tune, shocking, unpleasant and personal.” From the first page of Lacerba, “Introibo,” ring the ideas on which will hold the critical line and the ideal fortnightly, also innovative in the graphic and the energies that will unleash “the full right to contradict ‘,’ Freedom. Do not ask for anything else “;” Art: justification of the world ‘,’ Long live the life. ” Lacerba involve known and unknown names who went to the boarding of traditionalism, academicism, right-thinking, of tradition, of the double-professorial intronata in the quiet life of the bourgeoisie. Targets were the good sense and common sense.

Papini and Soffici – ready for battle, as the knight in the engraving by Spadini for Leonardo – lashes out against an enemy figurative novel Don Quixote to the conquest of the mills that will prove to be indestructible. Will the other hand, with defiance of the most – during the Great Futurist Evening Lacerba, at the Teatro Verdi in Florence, December 12, 1913, “on the one hand (on the stage)» 6 futurists, “the other side (in the room): 5,000 enemies »- to to ignite the fire in the sensitive parts of the culture not only national.

Will be called Cubism and Futurism then their liaisons: from 15 March 1913 to 1914, the year of the liveliest battles, with Marinetti, Boccioni, Carrà, Severini, Balla, Russolo, Buzzi, will be called pure poetry, with Palazzeschi Jahier, Bell, Thunderbolt, Lebrecht, Sbarbaro, Ungaretti, Govoni, Titta Rosa, Cangiullo. And others will take flight from Lacerba: Ottone Rosai, Gigiotti Zanini, Nicola Galante, who will have a great destiny in the art. Heed the call from Paris blood relatives Soft: Apollinaire, Remy de Gourmont, Anna Gerebzova, Roch Grey [Hélène d’Oettingen], Max Jacob, Archipenko, Picasso.

When war broke out, Lacerba take a running start to jump into the abyss and the violent campaign interventionist will be the last battle which will not be reborn. But as long as he lives, from 1 January 1913 to 22 May 1915 will be the instrument of a given form and style, irrational and aesthetic result and symptom of experiences in the first person by its main architects.

Information
LACERBA 1913 – New magazine for modern times
Museum Soffici and 900 Italian, Stables Medici at Poggio a Caiano (Po)
until September 29, 2013
Opening hours, from Wednesday to Sunday 10/13 – 14/18.30
Admission €. 3.00
Guided tours by reservation
Info www.museoardengosoffici.it – tel. 055 8701287/0/1